Dallo scorso 25 agosto eFootball 2022 è diventato ufficialmente eFootball 2023: l'aggiornamento 2.0.0 di eFootball nelle intenzioni di Konami avrebbe dovuto riportare in carreggiata la storica simulazione calcistica dopo i passi falsi commessi lo scorso anno. Tonnellate di bug e glitch sommate a discutibili scelte di gameplay/design e a una mancanza cronica di contenuti avevano trasformato la serie più amata dalle generazioni di videogiocatori navigati in un cantiere aperto tra versioni PC, console di vecchia/nuova generazione e comparto mobile.
Nonostante i milioni di download registrati, la struttura "free-to-play" voluta da Konami aveva demolito in pochi giorni le certezze granitiche dei fan irriducibili: l'assenza della Master League (o Campionato Master) era il caso più eclatante.
Con la pubblicazione dell'aggiornamento 1.1.4 lo scorso aprile si è intravisto qualche raggio di sole dopo mesi ben poco felici, con la casa giapponese che ha fatto dei passi in avanti sia sul fronte tecnico (il gioco era più fluido e pulito), sia per quanto riguarda il gameplay. Giungiamo quindi all'update 2.0.0, con cui Konami punta a trasformare eFootball 2023 in un calcistico in grado di sfidare nei prossimi anni il nuovo EA Sports F.C. Insomma, un progetto ad ampio respiro e una professione di fede per tutti gli inguaribili fan dei vecchi PES/Winning Eleven.
Tre è il numero perfetto?
La Stagione 3 ha portato nuovi giocatori e diverse licenze mentre il numero delle squadre autentiche selezionabili nelle partite amichevoli (utilizzabili offline e nella modalità allenamento) è stato incrementato in modo sostanzioso. Dalle "misere" nove della Stagione 1 (FC Barcelona, FC Bayern München, Juventus, Manchester United, Arsenal, Corinthians, Flamengo, São Paulo e River Plate) siamo arrivati alle 26 che compongono quelle della Stagione 3 (Konami ha dichiarato che sono in arrivo altri team dai più importanti campionati).
Il capitolo "licenze ufficiali" invece aveva regalato già da diversi mesi sorprese e amarezze: l'uscita di scena della Juventus era stata compensata dall'arrivo di Inter e Milan, che sono andate a rimpolpare la nutrita rappresentanza della massima divisione italiana composta da Atalanta, Napoli, Lazio, Roma, Monza e Pisa proveniente direttamente dal campionato cadetto. Non se n'è andato "solo" l'ex Piemonte Calcio della serie FIFA: anche la Serie A con tanto di Coppa Italia e Supercoppa. È stata aggiunta la Liga BBVA MX ma all'appello continuano a mancare le licenze ufficiali dei più importanti campionati europei (la Premier League per esempio). È importare ricordare che squadre prive di licenza sono comunque presenti in forma non ufficiale. Sono stati aggiunti sei nuovi stadi tra cui il leggendario "Estadio Azteca", l'unico ad aver ospitato due finali del campionato mondiale di calcio (il Brasile di Pelé contro la nostra Italia nel 1970, e l'Argentina di Maradona contro la Germania nel 1986).
La Stagione 3 doveva aggiornare non solo le statistiche/parametri dei giocatori/club ma anche il loro aspetto grafico: Konami ha dato una bella sistemata ai volti dei calciatori e degli allenatori più famosi, ma anche alle maglie, agli sponsor e a tutto quello che ruota attorno a quel carrozzone mediatico chiamato "calcio". Come accade spesso con la casa nipponica però l'aggiornamento è solo parziale: molte squadre hanno i kit vecchi e saranno sistemate più avanti. Con la chiusura del mercato fissata al 1 settembre non sarebbe stato più logico proporre un update completo subito dopo?
Dimensione offline e gameplay
Per chi ama giocare offline, l'esperienza complessiva continua a restare deficitaria. Della Master League non c'è ancora nessuna traccia (si parla insistentemente della primavera del 2023 anche se alcuni dataminer hanno scovato dei file che parlano di un possibile arrivo a novembre), così come di altre modalità per sfidare l'IA.
Anche la modalità Modifica continua a latitare: non è possibile editare alcun parametro/squadra come nei vecchi capitoli della serie. Giocando contro l'IA nelle uniche attività disponibili (Partita autentica e Allenamento) le opzioni di personalizzazione dei match restano sempre limitate, tra il tempo (5 o 10 minuti) e il livello di difficoltà della CPU (Principiante, Medio o Superstar). Per la serie "se proprio dovete, allora giocateci...".
Anni fa Konami si era affidata alla consulenza di Iniesta, Piqué e altri grandi campioni blaugrana, per dare un'impronta più realistica alla serie Pro Evolution Soccer. EA, al contrario, aveva abbracciato una filosofia di gioco ancor più spettacolare puntando sulle giocate dei singoli (come gli eterni rivali del Real Madrid) e su un ritmo sostenuto (vedi la Premier League).
eFootball 2023 non sembra discostarsi molto dall'imprinting ispirato al Barcellona di Guardiola e Luis Enrique: nel gioco viene privilegiata la manovra più che i virtuosismi dei singoli campioni. Il ritmo dell'azione è stato leggermente incrementato ma è sempre possibile aumentarlo o abbassarlo (noi l'abbiamo alzato di +1 nelle nostre prove).
Il "box to box" da una parte all'altra del campo è sempre possibile, ma è molto più facile realizzarlo con una fitta rete di passaggi o facendo molto possesso palla e aspettando il taglio giusto. Il giro palla è diventato più fluido rispetto a eFootball 2022 e questo è uno degli aspetti più convincenti del gioco: sia in manuale, sia in automatico è bello smistare il pallone da una parte del campo o cercare qualche filtrante vincente per tagliare in due le difese avversarie. È anche facile sbagliare la misura di un passaggio o prendere in controtempo un compagno di squadra che si aspettava il pallone in un'altra posizione.
I cross vanno tarati meglio (soprattutto quelli bassi) perché spesso tendono a finire tra i piedi dei centrali difensivi che sono sempre ben posizionati. La CPU ai livelli più alti pressa e contrasta in modo efficace, anche se ogni tanto si blocca a guardare il pallone che esce sul fondo o a lato. I movimenti nello spazio dei calciatori, indipendentemente dal piano tattico scelto, sono migliorabili: sarebbe bello vedere il proprio esterno portarsi via l'uomo per aprire un buco o fiondarsi con convinzione in una zona lasciata scoperta ma per ora è qualcosa di utopistico...
IA più rocciosa in difesa
A tal proposito, l'IA difensiva è stata registrata meglio da Konami e agli attaccanti vengono lasciati meno spazi. Il pressing in certi frangenti è convincente (soprattutto a livello Campione, Leggenda e Superstar) anche se non non mancano in area di rigore e in mediana situazioni caotiche con molti rimpalli e contrasti (le proteste per un penalty non assegnato sono davvero ben fatte).
La capacità di proteggere la palla è stata rivista ed è meno efficace rispetto all'aggiornamento precedente; la fisica del pallone invece genera delle situazioni un po' paradossali, soprattutto nei passaggi rasoterra che continuano a essere troppo lenti. Un altro problema da sistemare riguarda la tendenza dei giocatori guidati dalla CPU a scansarsi da certe linee di passaggio o a rimanere basiti dinanzi a certe deviazioni e rimbalzi in area di rigore, che li fanno piombare in uno stato confusionale. Il rotolamento del pallone sul manto erboso continua a essere poco realistico (si ha la sensazione di giocare sul cemento...) mentre in fase conclusiva manca sempre l'"effetto wow" quando si segna un goal o si prende la traversa con una bomba da fuori area.
L'inerzia dei movimenti dei calciatori i sia in attacco sia in difesa è cambiata ancor una volta: indipendentemente dal sistema di controllo selezionato (manuale o automatico) si avverte una certa macchinosità nel controllare il pallone, soprattutto quando si decide di dribblare e saltare un avversario con qualche finta. Il comportamento dell'IA cambia molto in base al livello di difficoltà selezionato e alterna belle giocate ad altre troppo prevedibili: l'ultimo aggiornamento sembra averne limitato l'irruenza nelle scivolate e negli interventi.
Capitolo arbitraggi: sui fischi e sugli interventi mancati c'è sempre da discutere (l'interpretazione cervellotica del vantaggio è il caso più eclatante) come in una normale partita di Serie A.
Il Dream Team
La "Squadra dei sogni" è in questo momento il cuore dell'esperienza proposta da eFootball 2023 (Eventi, Campionato e Partita veloce online): Konami ci ha puntato forte e si ha la sensazione che la continua mancanza della Master League (e delle altre modalità offline) non sia altro che una strategia per convincere i giocatori a provarla. Rispetto alla versione pubblicata ad aprile sono state introdotte due nuove tipologie di carte e qualche nuova funzione (è possibile affidare all'IA il controllo dei match nella modalità Eventi): l'idea di costruire una squadra e di migliorarla partita dopo partita ci è piaciuta.
Sviluppare un giocatore in base alle proprie necessità tattiche è qualcosa di esaltante e consente una buona personalizzazione della squadra: lo stesso calciatore può essere utilizzato da un allenatore in un certo ruolo, da un altro in una posizione diversa e così via.
Sono state aggiunte le nuove carte "Epiche" (leggende del passato e del presente) e "In Evidenza" (dedicate ai giocatori della stagione 2022/23) e resi disponibili una serie di Pacchetti Club che permettono agli utenti di ottenere in un solo colpo 11 calciatori di una determinata squadra. Ci sono anche dei pack dedicati a Trent Alexander-Arnold (è uno dei nuovi ambassador del gioco insieme a Bruno Fernandes) e agli allenatori (J. Cruijff e F. Cannavaro sono i primi disponibili).
Cross play e presentazione tecnica
Nelle partite online contro avversari umani si possono avvertire delle differenze, soprattutto a livello difensivo. Trattandosi di un titolo cross-play, l'IA prende per mano il giocatore automatizzando certe giocate/movimenti. Per quanto riguarda il netcode le prestazioni sono sufficienti (lo abbiamo provato su Xbox Series X e PlayStation 5): il matchmaking non è particolarmente veloce ma una volta trovato l'avversario con cui giocare si è in grado di completare le partite senza grossi impedimenti, anche se l'input lag è una variabile che può apparire in ogni istante.
L'infrastruttura tecnica che ha messo in piedi Konami permettere a tutti di giocare a eFootball 2022/2023 ma ha delle forti limitazioni: sulle console di vecchia generazione caricamenti e framerate rendono tuttora problematica l'esperienza di gioco (senza parlare del comparto grafico). Con il prossimo aggiornamento di eFootball dovrebbero arrivare anche nuove opzioni di gioco come il "cross-save" e la "cross-progression".
Dal punto di vista tecnico Konami ha fatto dei notevoli passi in avanti: le animazioni dei calciatori sulle nuove console sono più fluide e pulite e la maggior parte dei bug e dei glitch sperimentati nella prima versione di eFootball 2022 sono ormai un lontano ricordo. Le presentazioni dei match regalano buone sensazioni, così come l'atmosfera all'interno degli stadi. Purtroppo, eFootball 2023 in versione old gen non sembra essere perfettamente ottimizzato, palesando dei problemi abbastanza evidenti in materia di frame rate.
A un anno di distanza Konami ha pubblicato finalmente la sua simulazione calcistica: che possa piacere o non piacere, eFootball 2023 è diventato un titolo giocabile. A livello contenutistico la coperta resta sempre troppo corta, perché sono aumentate le squadre disponibili offline ma tutto ruota attorno alla modalità "Squadra dei sogni". L'esperienza online continua a essere altalenante - dipende dalla piattaforma utilizzata - mentre il comparto grafico sulla next-gen appare sensibilmente migliorato (bug e glitch sono stati eliminati) pur non raggiungendo vette di eccellenza. In attesa della Master League e di altre modalità non costa nulla dare una nuova chance a Konami, visto che eFootball 2023 è gratuito.