Eiyuden Chronicle Rising: provato l'action rpg prequel di Hundred Heroes

Abbiamo messo le mani sulla prima porzione del prequel di Eiyuden Chronicle Hundred Heroes, sviluppato dagli ex dipendenti di Konami legati a Suikoden.

Eiyuden Chronicle Rising: provato l'action rpg prequel di Hundred Heroes
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  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Quella di Eiyuden Chronicle e, in particolare, di Rabbit & Bear Studios è una vicenda di rivalsa e riscatto. Il team nasce infatti dalle ceneri di alcune delle divisioni interne di Konami responsabili dello sviluppo di IP leggendarie come Suikoden e Castlevania, ed è reduce da una delle campagne di fundraising di maggior successo della storia del gaming. Il primo (goffissimo e adorabile) video pubblicato all'epoca del lancio della pagina Kickstarter dedicata ad Eiyuden Chronicle si incentrava esplicitamente sul fatto che il team si fosse formato per rispondere al bisogno di quell'indipendenza e quella libertà creativa che gli era stata in qualche modo negata in passato.

    Fu un successo gigantesco, con quasi quattro milioni di Euro raccolti in pochissimo tempo e una risposta calorosissima del pubblico, estasiato all'idea di poter finalmente avere tra le mani un successore spirituale di Suikoden, che latitava dal panorama dei JRPG sin dai tempi di Suikoden Tierkreis per Nintendo DS. Un successo tanto grande da interessare Microsoft, che poco dopo annunciò di aver raggiunto un accordo per portare Eiyuden Chronicle su Game Pass nel 2023 assieme ad un, all'epoca, mai mostrato prequel chiamato Eiyuden Chronicle Rising, in pubblicazione nel 2022.

    Abbiamo avuto l'opportunità di mettere le mani su una versione di prova di Eiyuden Chronicle Rising, titolo che farà da apripista a quella che, almeno nelle intenzioni, vuol essere una nuova saga di JRPG classici caratterizzata da un cast sconfinato di personaggi proprio come lo era Suikoden. Le prime impressioni però, per quanto limitate e parziali, sono purtroppo tutt'altro che positive, ma svisceriamo meglio il discorso.

    Una nuova avventuriera in città

    Al contrario di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, che sarà un JRPG a turni caratterizzato da una storia di ampio respiro e da un cast di personaggi foltissimo, questo Eiyuden Chronicle Rising è un action RPG a scorrimento orizzontale.

    Semplice, anzi semplicissimo nelle sue meccaniche di combattimento, che prevedono l'alternarsi dei tre membri del party a seconda del tasto utilizzato per attaccare, dando così la possibilità di imbastire delle combo scenicamente coinvolgenti. Rising introduce il personaggio di CJ, un'intrepida avventuriera richiamata a New Naeveh dalle storie che si raccontano sui tesori dissotterrati in seguito ad un violento terremoto che ha sconquassato la città intera.

    La protagonista ha quindi modo di incontrare la popolazione, di entrare in confidenza con le storie degli abitanti e di aiutarli a ricostruire gli edifici distrutti o danneggiati dal recente sisma. Non si tratta però di un'operazione di semplice beneficenza: CJ è una cacciatrice di tesori ed è a New Naeveh per arricchirsi, ma non può accedere alle rovine antiche della città senza un permesso del

    sindaco, che le verrà rilasciato solo dopo aver raccolto un certo numero di timbri dai popolani come ricompensa per i favori concessi dalla giovane avventuriera. Complice il fatto che l'anteprima permetteva l'accesso ai primissimi istanti di gameplay, però, la porzione di gioco affrontata è risultata decisamente poco stimolante e ha offerto uno spiraglio fin troppo ristretto sulla struttura del titolo, sulla sua potenziale espansione a livello narrativo e sulla profondità delle varie quest disponibili. A dirla tutta, quanto visto di Eiyuden Chronicle Rising è stato deludente proprio in virtù della scrittura superficiale ed estremamente stereotipata di dialoghi e personaggi, incastrata nello scheletro di un gioco di ruolo antiquato nelle premesse e caratterizzato da una cura per i dettagli insufficiente.

    La prima missione del gioco, tanto per dirne una, richiede che la protagonista si metta alla ricerca del gattino scomparso di una giovane abitante di New Naeveh: non il più elettrizzante dei biglietti da visita data la continua e quasi

    estenuante ricorrenza di questo tipo di fetch quest all'interno dei titoli dello stesso genere. Non che la situazione migliori successivamente peraltro, dal momento che quasi la totalità delle missioni disponibili prevede il continuo andirivieni tra la città e gli unici due dungeon raggiungibili per la raccolta di materiali da consegnare a vari abitanti per la ricostruzione di empori, locande e taverne. Il tutto è intervallato da qualche breve combattimento, ma risulta lento sia nella traversata (resa meno pesante dalla possibilità di teletrasportarsi da un punto d'interesse all'altro) che nell'esposizione, che obbliga ad assistere a dialoghi scontati che non offrono quasi nessuna informazione sul reale scopo dell'avventura e su quello che potrebbe succedere nelle porzioni di gioco successive.

    Budget limitato

    Uno degli aspetti più interessanti di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes, sin dai tempi dei primi trailer pubblicati in occasione dell'annuncio della campagna Kickstarter, è sempre stata la sua presentazione estetica. Il gioco metteva in mostra uno dei primi esempi moderni di sprite 2D in pixel-art animati su sfondi tridimensionali, in quella che è stata una scelta artistica sempre più spesso adottata da Nintendo e Square Enix - soprattutto nell'ultimo periodo (per saperne di più, eccovi la recensione di Triangle Strategy).

    Per quanto riguarda Eiyuden Chronicle Rising si è optato invece per un comparto visivo simile ma ripensato secondo lo stile di titoli come Valkyrie Profile e dei primi Tales Of: gli sfondi sono ancora tridimensionali e gli sprite restano in pixel art, ma il gioco si svolge sul solo piano orizzontale, inquadrato da una telecamera fissa centrata sulla protagonista sia nelle fasi esplorative che in quelle di battaglia. A dirla tutta, però, la direzione artistica e la scarsa cura per le animazioni tradiscono ampiamente la natura low budget di Rising, chiaramente concepito come un'anticipazione di valore inferiore rispetto alla portata principale in arrivo l'anno prossimo.

    Gli sprite sono dettagliati ma si muovono quasi come dei manichini con gli arti fissi e poco snodabili, e i movimenti risultano per questo sempre legnosi e quasi stucchevoli. Nulla a che vedere con le splendide illustrazioni utilizzate per introdurre i singoli personaggi e firmate da Junko Kawano , che - garantito - faranno felici i nostalgici di Suikoden, in particolare del quinto capitolo della saga. Il feeling è quello di un gioco simil-mobile, realizzato in maniera superficiale e costruito pigramente sugli stereotipi del genere, senza riuscire ad offrire appigli per rialzare le quotazioni di questo specifico progetto iniziale.

    È possibile che la colpa sia anche del fatto che la breve sezione di gioco mostrata faccia riferimento alle prime battute della trama e che Eiyuden Chronicle Rising abbia bisogno di prendersi i suoi tempi per decollare davvero (come peraltro succede spesso con i JRPG); resta però il fatto che quest'anteprima non sia stata il migliore dei biglietti da visita, soprattutto se si pensa al fatto che questo prequel è stato comunicato poco e in maniera non perfettamente efficiente rispetto a quello che sarà poi il capitolo principale.

    A margine si potrebbe anche fare un discorso leggermente più approfondito sul combat system: il combattimento va sicuramente digerito ma mostra delle buone potenzialità nell'ottica di avere un party di tre membri da alternare senza soluzione di continuità in battaglia. Il problema è che sia i minion che, soprattutto, i boss incontrati in fase di review sono estremamente semplici da sconfiggere. Il primo boss ha necessitato di un totale di sei attacchi per venire messo al tappeto una volta per tutte, a fronte di un suo pattern d'attacchi decisamente anticipabile e in alcun modo sfidante. Ancora una volta si potrebbe effettivamente concordare sul fatto che non si sa come verrà tracciata la curva di apprendimento, ma al momento la sua presentazione non è stata delle più interessanti.

    Poche luci, troppe ombre

    Quanto visto finora di Eiyuden Chronicle Rising è un antipasto un po' indigesto per quello che è a tutti gli effetti uno dei progetti più interessanti ed attesi nell'ambito dei JRPG. È ovvio che il gioco potrebbe migliorare esponenzialmente e che possa crescere parecchio durante l'evoluzione della sua trama. Allo stato attuale delle cose, però, Rising lascia molti più dubbi che certezze. La speranza è che il prodotto completo sia in grado di non scontentare il grande pubblico, evitando così di impattare sulla ricezione di Hundred Heroes nell'immediato futuro.

    Anche perché la stessa Rabbit & Bear lo considera un "companion game", nato come perk della campagna kickstarter e poi sviluppato con la partecipazione di Natsume Atari. La pubblicazione di Eiyuden Chronicle Rising è prevista per la primavera del 2022 su tutte le piattaforme - compreso Nintendo Switch - e il gioco avrà solo qualche personaggio in comune con Hundred Heroes, pur essendo ambientato nello stesso universo narrativo.

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