Exoprimal: massacrare i dinosauri! Provata la Closed Beta del gioco Capcom

Un multiplayer a squadre in cui eliminare orde di dinosauri: abbiamo provato la beta di Exoprimal, un'opera all'insegna dell'eccesso e del caos

Exoprimal prova della Closed Beta
Anteprima: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • È un fascino quasi magnetico quello emanato dal grottesco, inutile negarlo. Prescindendo dai gusti personali, bisogna ammettere che quando una produzione non si prende troppo sul serio e spinge sul pedale dell'esagerazione, il senso di assurdo che ne deriva possiede un particolare carisma, capace anche di attrarre una specifica fetta di pubblico. Exoprimal è un'opera che dev'essere inquadrata esattamente per ciò che è: un concentrato di follia da z-movie che cerca palesemente di far leva proprio su quel magnetismo derivato dalla bizzarria esasperata. Osservare orde di migliaia (sì, migliaia!) di Raptor muoversi in massa verso la nostra posizione, mentre il muso di un Triceratopo fuoriesce da un buco dimensionale e stormi di pterosauri ci piombano addosso, potrebbe dar vita sulla carta a un'esperienza dove follia e divertimento saltellano a braccetto. La teoria è però diversa dalla pratica, e le ore trascorse in compagnia della closed beta dello shooter multiplayer targato Capcom hanno messo in mostra le debolezze di un concept nel quale a dominare, più dell'adrenalina, è un caos senza freni inibitori. Rimanendo in tema di esseri preistorici, prima di proseguire fermatevi a dare un'occhiata al nostro speciale sui dinosauri nei videogiochi.

    Come in un film dell'Asylum

    E chi se l'aspettava che nel prossimo futuro, precisamente nel 2040, col fior fiore della tecnologia a far prosperare l'umanità, il pericolo più grande per la sopravvivenza sulla Terra fosse rappresentato da masnade di dinosauri emersi da portali che collegano le dimensioni? Per fortuna che c'è la Aibius Corporation, azienda multimiliardaria che, guidata da un'avanguardistica IA chiamata Leviathan, si è preoccupata di creare delle avanzatissime Exotute con cui far fronte alla minaccia preistorica.

    Peccato solo che l'intelligenza artificiale di cui sopra abbia sviluppato un malsano gusto per il raccoglimento di dati, essenziali - a suo dire - per permetterle di creare il miglior esoscheletro da combattimento possibile. Allo scopo di riuscirci, sfortunatamente, ha scelto di intrappolare i piloti in un perpetuo loop definito "Wargame", un vero gioco di guerra nel quale gli Exofighter dovranno ripetere a oltranza le loro battaglie contro i dinosauri.

    Se vi sembra il principio di una trama degna dei migliori film della Asylum, vuol dire che siete degli ammirevoli amanti di una sottocultura cinematografica di tutto rispetto. Considerate le limitatissime ambizioni narrative di Exoprimal, lo sviluppo di una storia dalle premesse così sopra le righe potrebbe accontentare quella frangia di amanti degli z-movie. Ci piacerebbe darvi delle rassicurazioni in merito, ma la Closed Beta ha scelto di non indugiare sugli eventi di trama, limitandosi a fornirci un'infarinatura generale e a presentarci quel Leviathan che ha tutta l'aria di essere il principale antagonista del gioco. Abbandoniamo comunque le aspettative di trovarci dinanzi a protagonisti ben delineati: in Exoprimal il personaggio principale sarà un avatar il cui sesso e aspetto saranno modellabili dal giocatore, tramite un editor che, almeno in questa versione beta, era decisamente avaro di opzioni di personalizzazione. Ampliare il ventaglio di opzioni sarebbe di certo cosa gradita, anche se potrebbe risultare comunque un'aggiunta superflua e fine a se stessa in un prodotto in cui i riflettori sono tutti puntati su dinosauri ed Exotute (a questo link potete trovare il nostro speciale sulle ambizioni di Exoprimal).

    Le Exotute

    Sono loro le armi con cui eliminare le fameliche creature preistoriche! Quantomeno dal video introduttivo e dalla schermata di selezione, sono 10 le armature tra cui sarà possibile scegliere al momento della release, prevista nel 2023. Durante la Beta, purtroppo, ce ne erano a disposizione solo quattro, opportunamente divise nelle tre macro categorie che identificano il loro ruolo in battaglia, ossia Assalto, Tank e Supporto.

    Come i rispettivi nomi suggeriscono, nel primo caso ci troviamo dinanzi a una Exotuta votata all'attacco a lungo raggio o con assalti melee, nel secondo gruppo sono inseriti gli esoscheletri pesanti concepiti per massimizzare la protezione del team e nel terzo rientrano quelle tute la cui utilità maggiore consiste nel risanare i punti vita della squadra. La scelta della "classe" non è vincolante perché in ogni momento, anche nel bel mezzo dello scontro, sarà possibile passare dall'una all'altra e massimizzare le chance di vittoria a seconda delle richieste della missione in corso.

    Chiaramente ogni tuta possiede proprie capacità uniche e specifiche mosse speciali, ciononostante nella bolgia della Beta non abbiamo percepito l'esigenza di comporre un team ben bilanciato così da ottimizzare le possibilità di sopravvivenza dell'intero gruppo. Del resto, l'impressione è che Exoprimal non badi troppo alle sottigliezze strategiche, e chieda al giocatore semplicemente di tuffarsi in campo per dar fuoco alle polveri.

    Il regno del caos

    La sola modalità a disposizione nella versione di prova era Dino Survival, un ibrido tra PVE e PVP che vede due squadre da 5 partecipanti darsi battaglia per completare le missioni nel minor tempo possibile: il primo gruppo che supera tutti gli incarichi, banalmente, trionfa.

    Exoprimal ci catapulta in mappe suddivise in settori, all'interno dei quali, di volta in volta, emergono nuove minacce: si parte da masse di Raptor da annichilire e si arriva alla comparsa di grossi T-Rex, passando per dinosauri corrosivi e altri abomini preistorici opportunamente mutati. Sconfitta un'ondata si corre all'area successiva, seguendo un iter che, pur cambiando gli obiettivi, mantiene inalterato il concetto di base: che sia la protezione di un veicolo alleato, il trasporto di dati sensibili o l'ottenimento di risorse, alla fine tutto si riduce allo smembramento delle creature nemiche. Ci sono frangenti in cui, come accennavamo, la necessità di combattere contro le ostilità dell'ambiente si combina con quella di eliminare i membri della squadra avversaria, in duelli PVP che di solito si concentrano nella fase finale della partita. Il succo comunque non cambia: il vero predatore Alpha di Exoprimal è il caos che regna a schermo in ogni occasione, in un guazzabuglio di modelli poligonali ripetuti fino allo sfinimento, effettistica a profusione, attacchi speciali, barricate e indicazioni a schermo. Il tutto accompagnato dalla fastidiosa voce sintetica di Leviathan che commenta ogni azione e tiene conto dei nostri progressi rispetto a quelli della squadra ostile.

    Il piacere di un divertimento senza pretese viene indebolito dalla scarsa sensazione di controllo su quanto avviene in campo, da un feedback dei colpi poco palpabile e da una generale percezione di ruvidezza che tutto divora. I dinosauri compaiono da ogni anfratto delle ristrette aree della mappa, e a tratti il sovraccarico di elementi a schermo è tale da farci perdere la consapevolezza di quel che ci circonda, anche a causa di animazioni approssimative e compenetrazioni a profusione, complice un RE Engine tutt'altro che in stato di grazia.

    Se a questo aggiungiamo che in molte occasioni durante la beta i dinosauri più grandi, come Triceratopi e T-Rex, erano afflitti da movimenti sconnessi, tali da farli letteralmente teletrasportare a qualche metro di distanza dalla loro posizione mentre tentavamo di crivellarli di colpi, risulta evidente come la spigolosità delle meccaniche ludiche e del concept di Exoprimal finiscano per rendere l'esperienza più esasperante che elettrizzante. Sarebbe anche ingiusto negare la presenza di qualche momento un po' più adrenalinico, tra cui la prima comparsa di uno sciame di migliaia di Raptor o gli scontri con i boss geneticamente modificati (è il caso del Neo T-Rex), ma il timore è che si tratti di situazioni capaci di esaurire il loro appeal in un battito di ciglia.

    Exoprimal Exoprimal avrebbe potuto presentarsi come un saporito “guilty pleasure” videoludico, uno di quei prodotti senza grosse ambizioni se non quella di divertire all’insegna dell’eccesso e della stravaganza. Sul piano teorico l’idea potrebbe anche avere una certa attrattiva per quegli utenti che masticano pixel, goliardia e dinosauri, ma a livello pratico lo shooter multiplayer di Capcom possiede non pochi spigoli. Mentre dubitiamo che, da qui alla release, Exoprimal possa mutare approccio e ridurre il carico di caos, ci auguriamo quantomeno che la varietà dell’offerta, delle situazioni da affrontare e dei nemici da abbattere si dimostri sufficiente per evitarne l’ingloriosa estinzione.

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