Far Cry 3: abbiamo provato il multiplayer per tre ore

Pirati e Ribelli: tre ore con il multiplayer di Far Cry 3 in esclusiva!

Far Cry 3: abbiamo provato il multiplayer per tre ore
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  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Sembra quasi un lontano ricordo quel Farcry che uscì ben otto anni fa per PC, ma che ancora oggi non sfigura affatto grazie alla pletora di modifiche amatoriali implementate. Nella nostra anteprima, abbiamo già accolto con entusiasmo il ritorno del famoso FPS al setting che ha dato vita alla serie: colori caldi e sgargianti per l'arcipelago tropicale che vedrà Jason Brody affrontare la minaccia dei pirati di Vaas, tutto l'opposto della calda Africa di quel secondo episodio che lasciò un po' interdetti nonostante le affabulanti promesse del motore Dunia. In uscita a Settembre Far Cry 3 si è mostrato in esclusiva ad Everyeye.it, ad un evento Ubisoft dedicato al multiplayer del titolo, sviluppato da quei Massive Entertainment responsabili dello splendido strategico per PC World in Conflict. Non ci siamo quindi stupiti quando dopo una breve presentazione generale, ci hanno introdotti alle sedici postazioni di gioco collegate via LAN: sedici computer su cui le spiagge da sogno dell'isola di Far Cry 3 si sono mostrate in tutto il loro splendore ritrovato in ben tre ore di partite all'insegna dell'ultima frag. Due le modalità provate, su quattro totali, per un'esperienza che ci ha lasciato elettrizzati, grazie alle intelligenti ed efficaci introduzioni e novità che, se ben sfruttate dal team svedese, potrebbero seriamente decretare il successo del brand anche sulle sponde del World Wide Web. Il fuoco è il vero protagonista. Un oceano di fiamme online.

    Firestorm!

    Preso possesso di una postazione, siamo stati messi di fronte ad una scelta cruciale: gamepad o mouse e tastiera? Data la piattaforma di presentazione, non abbiamo esitato ad imbracciare il blocco WASD e il gaming mouse X7 nuovi fiammanti sulla scrivania. Le due modalità giocate erano Domination e Firestorm. La prima nella sostanza è la classica modalità conquista, resa celebre dalla serie Battlefield, ma in questo caso proposta su una mappa decisamente più chiusa. Otto giocatori contro altrettanti dovevano mantenere per più tempo possibile il controllo di tre punti chiave, fino al raggiungimento di un totale per ottenere la vittoria. Come ci hanno spiegato gli ospitevoli programmatori di Massive, l'intento con questa modalità è quello di introdurre i gamer alle innovative meccaniche di gioco implementate, mentre sarà poi con Firestorm che metteremo a dura prova le nostre abilità di gamer. Quest'ultima è infatti una specie di via di mezzo tra la modalità Rush ad obiettivi e la Conquest già citata. Dapprima ogni team dovrà incendiare due postazioni di carburante nemiche e in seguito chiamare via radio un aereomobile per inondare di napalm la zona, incendiando l'intera mappa in un rovente inferno tropicale di morte e distruzione. Ma attenzione! La postazione radio da mantenere per circa venti secondi per scatenare la furia incendiaria potrebbe essere catturata dal team avversario che non solo quindi dovrà impedire di raggiungerla al team che è riuscito ad incendiare entrambi i barili, ma prendendone possesso può a sua volta chiamare un aereo carico d'acqua, per calmare i bollori nemici, ribaltando all'ultimo le sorti dell'intera partita. Iniziando in modalità Firestorm abbiamo subito intuito le potanzialità di una simile struttura: il gioco di squadra è strettamente necessario per contemporaneamente difendere e attaccare, sancendo la vittoria. Un dettaglio molto rilevante concorre al successo di questa

    "Possiamo già affermare che Firestorm sarà la regina dell'online di Far Cry 3: un'orgia di fuoco e uccisioni che non può non esaltare tutti noi brutali appassionati di shooter."

    modalità, ovvero l'obbligo di rovesciare e infiammare i barili di gasolio nemici quasi in contemporanea. Riuscendo a infiammare uno dei due depositi della squadra avversaria avremo a dispsozione circa un minuto per fare altrettanto col secondo, pena il totale reset di entrambe le strutture, dopo il quale ci toccherà ricominciare tutto da capo. Per incendiare ciascuno inoltre dovremo stare bene attenti ad essere coperti dai compagni. Occorrono infatti circa venti pericolosissimi secondi per completare la procedura, durante i quali saremo in totale balìa dei nemici. L'operazione infine non viene resettata alla morte del mancato piromane e spetterà al giocatore successivo completare l'opera, così da mantenere la durata dei match entro i livelli di guardia (già più alti della media e di circa 20 minuti per quanto mostrato). Quando getteremo il nostro zippo sul carburante una vampata immensa comaprirà a schermo, bloccandoci fisicamente la visuale e costringendoci a battere svelti in ritirata per non incorrere in ustioni letali, uscendo dal muro di fuoco.
    Successivamente dovremo scapicollarci verso la postazione radio e mantenerla per altri venti secondi circa sotto il fuoco nemico, evitando che venga conquistata sotto i nostri occhi, cosa che ci farà anch'essa incorrere in un reset completo della mappa a causa del fiume d'acqua che spegnerà qualsiasi cenno d'incendio. La postazione da conquistare durante l'hands-on risultava particolarmente esposta e molto difficile da mantenere e l'efficacia generale di un simile sistema dipenderà molto dalle mappe a disposizione, ma possiamo già affermare che Firestorm sarà la regina dell'online di Far Cry 3: un'orgia di fuoco e uccisioni che non può non esaltare tutti noi brutali appassionati di shooter.

    Vittoria totale

    La mappa della prova della modalità Firestorm, chiamata Temple, era estremamente simmetrica con le quattro postazioni di carburante agli angoli (due per squadra) e la postazione radio nel mezzo. Il tutto ha scatenato un'incontenibile voglia di vittoria nei giocatori presenti, perchè non c'è niente di più esaltante di dare alle fiamme un'intera giungla dopo un sano combattimento all'ultimo sangue. Il nostro team si è distinto particolarmente, schiacciando letteralmente gli altri colleghi internazionali in ogni partita, con i due redattori italiani che hanno ottenuto il Death/Kill ratio più alto in assoluto e un punteggio stellare, insieme ai redattori francesi e spagnoli. Ci siamo davvero divertiti con il multiplayer di Far Cry 3 che -siamo sicuri- offrirà a tutti un simile divertimento, proprio come è successo a noi in questa trasferta svedese.

    Urla di battaglia

    Mietendo le nostre prime vittime nella modalità Domination -la prima visionata- ci siamo subito accorti che gli scontri sono molto frenetici, viscerali, veloci, assimilabili a quel Call of Duty che, come un monolite apparentemente inaccessibile, rimane in vetta alle classifiche degli FPS più giocati online ormai da anni. Ma sarebbe un delitto paragonare Far Cry 3 direttamente al rivale. Nel titolo Ubisoft infatti, in ogni modalità, è il lavoro di squadra che conta, la perfetta sincronia tra ciascun membro del team al raggiungimento dell'obiettivo, dotato sempre di precise e ferree regole da rispettare. E' dunque il raffinamento del gameplay il punto di forza del multiplayer di Far Cry 3, al contrario della strabordante e forse un po' confusionaria quantità di game mode del brand Activision.
    Tralasciando i dettagli che tutti noi online player conosciamo ormai da anni, Far Cry 3 introduce tre meccaniche appositamente pensate per permettere al team di farsi valere come tale. La prima è l'uso del Battle Cry, un urlo belluino alla pressione del tasto dedicato, che attiva diversi potenziamenti fruibili dalla squadra intera, a patto che questa si trovi entro pochi metri da chi lo lancia. In sostanza, alla selezione prepartita del loadout del proprio personaggio, potremo decidere di equipaggiare, oltre alle varie armi e a specifici gadget come granate e modifiche ottiche, anche diversi tipi di Battle Cry, che spaziano dall'aumento diretto del danno a sè stessi e ai circostanti membri del team, a vere e proprie cure della vitalità o all'aumento del rateo di fuoco. L'uso delle urla in battaglia quindi sancirà sempre e comunque il successo o l'insuccesso dei team, costringendo di fatto i giocatori ad agire in gruppo come un solo uomo e rinfrescando concretamente l'approccio classico degli FPS online più in voga che vede invece il singolo player come artefice della vittoria. L'unica restrizione è un cooldown specifico che non permette ovviamente di spammare i Battle Cry come se non ci fosse un domani.
    La seconda introduzione aumenta anch'essa la coordinazione necessaria tra i giocatori per ottenre la vittoria. Quando verremo uccisi da qualcuno infatti non moriremo immediatamente, ma staremo inermi e feriti a terra per una decina di secondi, schiacciando furiosamente il tasto dedicato alle cure, per premere sulle ferite e rallentare il dissanguamento. Qualsiasi compagno, se giungerà in tempo, potrà a quel punto rianimarci e permettere alla squadra di mantenere il numero, sopraffacendo le forze avversarie ancora in piedi. Anche in questo caso esiste un limite: ogni soldato (in questo caso pirati o ribelli) può al massimo sostenere un atterramento e una cura e alla seconda volta che verremo trapassati brutalmenrte da un headshot o da un fatale colpo di shotgun al ventre, non ci rimarrà altro che il respawn. In sostanza quindi, tutti sono medic in Far Cry 3. E tutti faranno bene a ricordarselo dato che un uomo in più fa sempre la differenza.

    Una simile coordinazione, necessita immancabilmente di un'interfaccia e di agevolazioni per facilitarne l'esecuzione. Tutti i giocatori potranno quindi indicare una postazione, un nemico o un amico a terra al proprio team, grazie ad un sistema dinamico di tag ben visualizzate a schermo dei giocatori amici ancora vivi. Non riusciamo proprio a raggiungere un compagno a terra che necessita di cure? Potremo mirarlo e "taggarlo", segnalandolo ai compagni che magari si trovano oltre la strozzatura protetta da un pesante M249 nemico. Stessa cosa se la squadra sta confusamente sparpagliandosi per la mappa: miriamo ad un obbiettivo o a una postazione da conquistare pewr segnalare a tutti che ci stiamo dirigendo lì, permettendo la coordinazione di gruppo.
    In una delle partite giocate, stavamo decisamente perdendo sotto i colpi dei nostri colleghi internazionali presenti, che avevano preso possesso di due su tre postazioni da conquistare nella modalità Domination. All'unisono abbiamo scatenato i nostri Battle Cry (chi scrive aveva equipaggiato l'aumento diretto al danno delle armi, mentre altri due compagni vicini avevano una cura costante e un aumento del totale dei punti ferita). Le sorti dello scontro si sono immediatamente ribaltate, dato che i nemici erano a cerchio intorno all'obbiettivo che cercavamo di tenere. Una vera strage compiuta da una squadra che ha saputo mantenere i nervi saldi usando le abilità a disposizione, curando anche alcuni compagni caduti nel mentre e che subito si sono vendicati della kill subita. Il ribaltamento delle sorti del match però è giunto solo al termine di questo

    "Alla selezione del loadout del proprio personaggio, potremo decidere di equipaggiare anche diversi tipi di Battle Cry, che spaziano dall'aumento diretto del danno, a vere e proprie cure della vitalità."

    frangente, quando a schermo ci è comparsa l'invogliante scritta "Call Reinforcements". Non abbiamo potuto resistere e abbiamo premuto il fatale tasto: una dettagliata visione dall'alto della mappa è subito comparsa sul monitor, su cui erano ben segnalate le posizioni di tutti i giocatori sulla mappa. Selezionando una zona ben nutrita di nemici, abbiamo quindi scatenato l'inferno, con un aereo che è arrivato per falciarli. In verità questa abilità chiamata in questo caso Team Support è ben nota a tutti i kill streaker di Modern Warfare, ma anche in questo caso Far Cry 3 la adatta perfettamente alle meccaniche di gioco corale su cui punta. Infatti a destra dell'HUD avremo una barra a riempimento con tre diverse tacche da raggiungere. Ad ogni tacca corrisponde un'abilità da usare per alterare le sorti intere della battaglia, ma sono solo gli sforzi di tutto il team che potranno riempirla. Ogni azione, dall'uccisione alla conqusita di un obbiettivo fornisce esperienza al gicoatore (da spendere fuori dalla partita in un sistema a sblocchi molto classico, su cui non ci dilungheremo) ma anche un certo quantitativo di punti per raggiungere uno dei tre possibili aiuti. Ovviamente il totale è contemporaneamente visualizzato da tutti i membri della squadra e l'uso del Team Support è comune per tutti. Una meccanica quindi, molto simile negli esiti a quell'AC-130 presente in CoD, ma estremamente differente nell'uso per frequenza -molto inferiore- e opportunità. Anche perchè, per tutte le abilità più potenti, il fuoco amico è sempre attivato.

    Le visioni mistiche del gas

    Le psichedeliche visioni mostrate nel recente trailer dedicato al singleplayer di Far Cry 3, tornano anche nel comparto online proprio grazie ad un'abilità di tipo Support. Se incendiare i nemici è di fatto quella più devastante e accessibile solo dopo un accumulo di punti di squadra molto ampio, l'abilità precedente che ne richiede di meno è denominata Psyche Gas e lancia una potente droga su un gruppo di malcapitati che cominceranno a vedere tutti i giocatori, amici e nemici, come demoni usciti dall'abisso, mentre tutto il mondo apparirà vacuo e confuso per circa una decina di secondi. Sotto l'effetto del gas quindi non potremo fare altro che cercare di distinguere i compagni dagli avversari a seconda di quello che fanno realmente a schermo, dato che anche l'interfaccia è totalmente disabilitata. Il passaggio da una visione normale a quella da veri e propri drogati è reso splendidamente a schermo e spiazza i giocatori al punto da lasciarli davvero sorpresi all'accorgersi che il colpo al cuore che stavamo per infliggere avrebbe ucciso un compagno. Sotto l'effetto degli allucinogeni potremo infatti uccidere chiunque, nonostante di fatto il friendly fire sia normalmente disabilitato.
    Venendo alla descrizione delle meccaniche di gameplay più classiche, segnialiamo un ritmo di gioco scandito da un approccio realistico ad ogni situazione. A parte il fuoco amico (che speriamo venga implementato per ogni modalità, come opzionale), bastano davvero pochi colpi per cadere a terra

    "Torna anche l'editor già visto in Far Cry 2. Esclusivamente pensato per creare mappe da usare online, potrebbe aumentare significativamente la longevità del titolo in ambiente multiplayer"

    e la barra della vita non si rigenera oltre un certo punto. Se verremo feriti seriamente, pur rimanendo in piedi, la visuale risulterà molto confusa e dovremo trovare un riparo per spararci in vena una bella siringa di adrenalina per ripristinare la situazione e recuperare parte della vita persa. Inoltre il movimento dei soldati è acnh'esso piuttosto realistico rispetto al classico titolo shoot and run. In questo caso Massive Entertaiment ha scelta la via battuta da DICE, con tutti gli arti sempre ben visibili a schermo e che a tratti impediscono i movimenti, cosa che aumenta prima di tutto l'immersione, ma che rende l'esperienza anche leggermente meno frenetica di un FPS tipicamente arena-style come Quake. Presenti anche le uccisioni istantanee qualora fossimo in grado di sorprendere alle spalle i nemici, piantando il nostro machete nel suo cuore o recidendogli orribilmente la giugulare. Qualche incertezza in verità dobbiamo segnalarla sul sistema balistico della produzione: l'ondeggiamento dell'arma, sebbene ben sincronizzato con quello del corpo, soffre di qualche imprecisione al momento dello sparo, con un rinculo che non ci ha convinto molto. Sebbene gli aim-assist siano disabilitabili infatti, i proiettili venivano sparati in linea retta e il puntatore sembrava tornare automaticamente in posizione opportuna al centro dello schermo ad ogni sparo. Nonostante questo il parco armi è molto ben variegato e si trovano tutte quelle che normalmente troviamo negli shooter ad ambientazione moderna, per una varietà garantita. Anche il feeling nello sparare è riprodotto davvero in modo encomiabile alla pressione del tasto, visivamente, nelle meccaniche e anche sul fronte del comparto audio. Ci è stata mostrata, a questo proposito, una stanza dedicata esclusivamente alla riproduzione fedele di armi realmente esistenti in scala 1:1 (c'era persino un RPG), segno inconfutabile che Massive sta compiendo uno studio meticoloso delle armi utilizzabili. Insomma globalmente ci è sembrato che gli svedesi stessero facendo un ottimo lavoro e siamo rimasti davvero ben disposti verso il cuore stesso di Far Cry 3, ovvero le meccaniche base di gioco.

    Morte, umiliazioni e facebook

    Citiamo anche alcune introduzioni meno rilevanti ma che fanno sempre piacere per rinfrescare un genere inflazionatissimo come quello dei First Person Shooter. Innanzitutto all'atterramento la visuale passerà dalla prima alla terza persona, con possibilità di ruotarla mentre premeremo freneticamente il tasto di cura per fermare l'emorragia, per segnalare magari tramite voice chat eventuali nemici in arrivo. Poco prima però vedremo a schermo una kill-cam dall'effetto molto convincente, con le sagome abbozzate del nemico che ci ha ucciso e la traiettoria percorsa dagli ultimi fatali proiettili. Il tutto dura due o tre secondi che sono fortunatamente saltabili, per anticipare di preziosi secondi l'eventuale avviso vocale ai compagni.

    "Venendo alla descrizione delle meccaniche di gameplay più classiche, segnialiamo un ritmo di gioco scandito da un approccio realistico ad ogni situazione."

    Il fatto di premere furiosamente il tasto di cura, potrebbe far storcere il naso, ma in realtà risulta una buona introduzione dato che non è sempre necessario farlo. Infatti a schermo avremo una piccola mappa del terreno circostante, con ben visibili i compagni. Se non vedremo nessuno in zona potremo semplicemente lasciar perdere e morire in santa pace per fsfruttare il respawn più vicino. Un uso intelligente delle cure non solo agli altri ma anche di sè stessi è dunque cruciale.
    Un altro aspetto piuttosto divertente è l'introduzione di una scena d'intermezzo interattiva al termine del match. Il giocatore con il punteggio più alto della squadra che ha vinto compare a schermo insieme ad alcuni compagni che, in posa da duri, si faranno beffe dell'avversario perdente in cima alla classifica del team nemico, messo in ginocchio davanti a loro, disarmato e con le mani legate. A questo punto chi ha vinto potrà decidere le sorti del malcapitato, liberandolo in segno di rispetto per uno sportivo "Good Game" oppure umiliandolo brutalmente con una mossa specifica, premendo il tasto dello sparo. La mossa a disposizione durante la prova era solo una, ma ci è stato assicurato che ne verranno introdotte molte, tutte sbloccabili tramite il sistema a punti d'esperienza e livelli già visto in tutti i titoli concorrenti. Nel nostro caso potevamo tirare un sonoro cartone in faccia all'acerrimo nemico, con tanto di sangue e denti che schizzavano violentemente dalla bocca dello sconfitto, ma siamo sicuri che saranno introdotte macabre celebrazioni ancora più brutali. Non può che venirci in mente quel machete che pendeva al nostro fianco durante la partita...

    Torna anche l'editor già visto in Far Cry 2 su tutte le piattaforme console e PC. Esclusivamente pensato per creare mappe da usare online, questa feature potrebbe aumentare significativamente la longevità del titolo in ambiente multiplayer, dato che sarà presente un sistema automatico di download dei contenuti all'avvio di una partita nonchè un sistema interno di votazioni per le mappe più famose create dai player stessi.
    Un'ultima feature ci è stata mostrata, che potrebbe rivelarsi ben più di un semplice riempitivo e che riguarda l'aspetto social di Far Cry 3. Innanzitutto è intenzione di Massive introdurre un sistema del tutto analogo al CoD Elite e al Battlelog. Consultabile tramite browser, la piattaforma pensata da Ubisoft permetterà un ampio studio delle statistiche nostre e degli altri giocatori, con tanto di tabelle comparative e supporto ovviamente a interi team di giocatori, a loro detta molto più esteso delle paittaforme concorrenti. Tramite il portale, legato indissolubilmente alla copia di Far Cry 3 (date le premesse della casa francese, preparatevi all'online pass, cosa comunque non confermata), avremo anceh accesso a speciali eventi organizzati da Ubisoft e dedicati alla sua nuova creatura shooter, come week-end con doppia esperienza, ladder specifiche e -speriamo- anche qualche torneo. Il rilascio in contemporanea con l'uscita del gioco -o poco dopo- di un'applicazione gratuita per piattaforme Android e iOS, grazie alla quale consultare l'intera piattaforma dovunque ci troviamo sembrerebbe completare a trecentosessanta gradi l'offerta online di Massive Entertainment, ma anche in questo caso siamo stati piacevolmente sorpresi dal team. Tramite questa applicazione infatti avremo accesso ad un sistema dedicato di sblocchi, parallelo a quello classico, e che si basa sull'accumulo di particolari chiavette USB ottenibili in-game sbloccando determinati achievement o performando particolarmente bene durante le partite. Più chiavette otterremo, più oggetti, feature e gadget potremo sbloccare grazie a questo sistema aggiuntivo che non si ferma al mero comparto estetico, ma permette di ottenere anche versioni particolarmente potenti di armi e modifiche alle stesse. Sulle chiavette in pratica saranno presenti dei dati da decifrare, collegati direttamente all'account online. Una volta decifrati sbloccheremo casualmente un premio particolare (ci è subito venuto in mente il sistema di sblocchi dell'online di Mass Effect 3) e per farlo dovremo semplicemente attendere che il nostro cellulare elabori i dati, facendo passare un determinato periodo di tempo, in media piuttosto lungo, che spazia da pochi giorni a intere settimane. Per velocizzare il processo, potremo avvalerci dell'aiuto dei nostri compagni di gioco, sempre raggiungibili in un ambiente che dovrebbe ricordare Facebook per modalità d'utilizzo e consultazione. Coinvolgendoli nelle partite aumenteremo anche notevolmente la velocità di decrittazione dei dati, aumentando anche la probabilità di trovare un oggetto raro. Il tutto sarà supportato da un mercatino per poter scambiare chiavette e oggetti in totale libertà coi propri amici, in modo da ottenere le proprie armi preferite senza dover per forza ricorrere al grinding dei dati da decifrare. Presumiamo che il tutto si possa svolgere in un sistema molto simile a quello presente in Team Fortress 2, che ha creato notevole entusiasmo in tutti i videogiocatori PC da quando Valve l'ha introdotto molto dopo il lancio del suo titolo. Potremmo quasi scommettere che vedremo anche un qualche sistema di pagamento in moneta reale per questo tipo di contenuti, anche se si potrebbe rischiare di sfociare in meccaniche buy to play totalmente da evitare per il buon successo di Far Cry 3 online. Siamo comunque certi di essere in buone mani con Massive, perchè ci è stato assicurato che il bilanciamento degli sblocchi è un'assoluta priorità.

    Far Cry 3 Tra isole tropicali, spiagge immacolate e caraibici mari dalle acque cristalline, Far Cry 3 si è finalmente mostrato alla stampa tramite il comparto multiplayer, fin'ora rimasto nelle nebbie. Armi alla mano il nuovo FPS di Ubisoft ci ha già convinto per la freschezza delle idee proposte e l'efficacia nella loro implementazione, comunque in fase di raffinamento da parte degli sviluppatori. Quello che stupisce in positivo più d'ogni altra cosa è il chiaro intento di cercare la propria identità come titolo online, con un'offerta che appare completissima e studiata meticolosamente per ritagliarsi il meritato spazio al pari degli altri due colossi, ovvero Battlefield e Modern Warfare. Encomiabile un'attenzione verso i giocatori più hardcore: non possiamo che elogiare gli intenti del team, perfettamente chiari nella breve prova su strada. La modalità Firestorm è davvero divertente da giocare e molto ben pensata, al pari delle meccaniche di gameplay finalmente fresche (come la gestione degli atterramenti), votate al team-play e non ai lupi solitari affamati di kill streak. Il tutto è infine supportato da un'ampia struttura di editor e sblocchi, che dilaga anche in rete con il particolare sistema di "decrittazione" e l'ambiente da social network. Se tutte le premesse verranno mantenute, ci potremmo trovare di fronte ad un comparto multiplayer coi fiocchi, e conoscendo i precedenti lavori dello studio svedese, siamo davvero fiduciosi per il ritorno di un brand di cui sentiamo davvero la mancanza. Attendiamo il 6 Settembre 2012 per l'uscita di Far Cry 3, ma siamo sicuri che sentiremo ancora parlare molto di questo titolo che promette scintille, con la speranza di visionare al più presto anche la campagna in singolo. Nel frattempo, domattina troverete sempre in esclusiva italiana su Everyeye.it la nostra videoanteprima e una corposa intervista al Senior Lead Game Designer di Massive Entertainment, Magnus Jansén, in cui vengono svelati altri succulenti dettagli specifici riguardo a una possibile hit di questo autunno.

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