FIFA 19: La squadra di EA si qualifica per la Champions League

Electronic Arts approfitta dell'evento EA Play per annunciare (e mostrare in azione) FIFA 19: lo abbiamo provato, ecco le prime impressioni.

FIFA 19
Anteprima: PlayStation 4 Pro
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Disponibile per
  • iPhone
  • iPad
  • Mobile Gaming
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Sul palco della conferenza Electronic Arts, all'alba di questo E3 2018, troneggia una coppa, maestosa, gloriosa, scintillante. È il premio dei Campioni, una delle massime ambizioni per un atleta, nonché il simbolo della più importante competizione calcistica per club. Il pubblico in sala comprende istantaneamente che, all'interno di uno show tutt'altro che esaltante, è giunto finalmente il turno di Fifa 19, incarnazione annuale della simulazione sportiva statunitense, che si appresta a tornare sui nostri PC e le nostre console nel prossimo mese di settembre. Confermando le voci di corridoio che si sono susseguite nei giorni scorsi, la campagna acquisti del colosso americano ha portato alle proprie tifoserie un regalo parecchio gradito: la licenza della Champions League, che si unisce alle tante altre già presenti all'interno del pacchetto, rendendo di fatto Fifa 19 un gioco sempre più enciclopedico e strabordante di contenuti. Ancora non sappiamo tutto quello che EA ha in serbo per noi sul fronte delle modalità di gioco, né le novità per quanto concerne la terza stagione de il Viaggio, né le eventuali aggiunte all'Ultimate Team: tuttavia, allo showfloor dell'EA Play, abbiamo potuto provare con mano una demo preliminare di questo capitolo, immergendoci appieno nell'atmosfera di un incontro di Champions League e saggiando in anteprima i cambiamenti apportati al gameplay della produzione, che anno dopo anno perfeziona le sua formazione ludica e si schiera nel rettangolo di gioco più agguerrita che mai.

    Now we are Champions

    Una volta dato il via alla build di prova messa a disposizione della stampa, siamo stati catapultati nei tunnel degli spogliatoi, in cui le squadre si preparano ad entrare in campo prima del fischio di inizio. A differenza di una partita tradizionale, però, ad attenderle c'era un insieme di striscioni, cori, loghi ed icone che non lasciava adito a dubbi di alcun genere: quello che stavamo affrontando era un match di Champions League, con tutto il carico di spettacolo che porta con sé. Prevedibilmente, con i soliti virtuosismi a cui ci ha abituato, Fifa 19 restituisce le sensazioni di un vero incontro televisivo, con musiche, inquadrature e dettagli estremamente ricercati.

    La licenza UEFA - ovviamente - nel gioco finale sarà estesa anche a tutte le altre modalità disponibili, dalla Carriera all'Ultimate Team, passando per il Viaggio: Alex Hunter, insomma, potrà agguantare il trofeo durante la sua avventura, e siamo davvero curiosi, a tal proposito, di avvertire sulla nostra pelle - con il taglio cinematografico tipico dello Story Mode - tutta la carica di epicità che la Champions è in grado di trasmettere.
    Anche in un incontro qualsiasi, d'altronde, le sequenze di ingresso e le esultanze di vittoria ci sono parse più dettagliate rispetto al passato: alzare la Coppa, osservare i compagni che si abbracciano, mentre la musica incalza ed una pioggia di coriandoli riempie lo stadio, è un'esperienza che Fifa 19 ricrea con grandissima competenza. Il merito, chiaramente, spetta - oltre che ad una regia più precisa ed elaborata - anche alla rinnovata potenza del Frostbite: il motore di EA, pur senza compiere chissà quale salto di qualità, torna in una veste più appariscente, che si manifesta soprattutto nella resa dei volti delle superstar.

    Nello specifico, i calciatori "premium", ossia quelli che hanno subito un processo di motion capture palesemente più approfondito, posseggono un livello di dettaglio persino superiore a quello dello scorso anno: peccato che, accanto a digitalizzazioni impeccabili come quella di Neymar o Cristiano Ronaldo, perseverino visi molto meno rifiniti. È il caso, ancora una volta, di Higuain, il cui modello è stato riproposto pressoché identico a quello dello scorso anno.
    La partnership con la UEFA, in ogni caso, ci permetterà di cimentarci anche in altri tornei come l'Europa League e la Super Cup: una collezione imponente, che stuzzica gli appetiti di qualsiasi appassionato di calcio e che rende FIFA 19 una sorta di Bibbia Videoludica dello sport più bello del mondo.
    E se la cornice audiovisiva ha raggiunto vette piuttosto realistiche, dopo aver stretto il controller tra le dita ci siamo trovati dinanzi ad un titolo che - dalla base di Fifa 18 - imbastisce una giocabilità familiare e più limata sotto alcuni aspetti: il ritmo della partita, ad esempio, è lo stesso del precedente capitolo, un mix piacevolmente riuscito tra tatticismo ben ponderato e dinamismo dell'azione. Scesi sul terreno di gioco, ci sono state presentate sommariamente alcune degli elementi che hanno dato al gameplay l'opportunità di evolversi: iniziamo con le "tattiche dinamiche", che comprendono una serie di strategie multiple da impostare nel pre-partita ed altri schemi da attivare nel bel mezzo dei match alla pressione del D-Pad, tramite i quali modificare, in sostanza, l'approccio all'incontro. Un'ulteriore novità consiste nell'Active Touch System, una feature che cambia il modo con cui il giocatore riceve oppure colpisce la sfera, determinando in tal modo un diverso meccanismo di controllo. La versione SwitchNon è stato facile trovare una postazione di gioco che ci permettesse di provare Fifa 19 per Switch, e non è stato facile terminare una partita senza distrazioni vista la scomoda posizione in cui era stata confinata. Malgrado tutto, non ci è voluto poi molto per notare l'enorme differenza tra la grafica e le animazioni dell'edizione dello scorso anno e quella in procinto di uscire. Il balzo tecnico è infatti chiaro e per certi versi impressionante, ma le migliorie non sembrano finire qui e potrebbero interessare anche altri aspetti di gioco meno appariscenti ma non meno importanti. Se il buongiorno si vede dal mattino...
    Peccato soltanto che la versione per l'ibrida di Kyoto non conterrà la modalità Il Viaggio, appannaggio esclusivo delle versioni Xbox One, PlayStation 4 e PC. Per portare Alex Hunter con noi, ovunque andiamo, pertanto, ci toccherà aspettare ancora un po'.

    C'è da dire, attualmente, che la fisica della palla non sembra aver subito grossi miglioramenti in confronto alla passata edizione, mostrandosi ancora un po' troppo leggera ed incline a parabole non sempre credibili. Non possiamo sbilanciarci, di contro, sull'efficacia dei portieri e degli arbitri, considerato il tempo limitato a nostra disposizione: nelle poche partite giocate, tuttavia, non abbiamo notato grossi svarioni, eccetto un paio di "papere" di Buffon. Rivisitato anche il sistema di contrasti, ora più concreto e tangibile, che mette in luce la "fisicità" degli atleti, i quali si esibiscono in veri e propri duelli per il possesso del pallone. Chiude il quadro quella che è probabilmente la caratteristica più interessante di tutte: stiamo parlando delle Timed Finishing (disattivabile a piacimento dal menù di gioco), una dinamica di tiro appositamente revisionata. Premendo una seconda volta l'input del colpo poco prima che il piede tocchi la palla, otterremo una maggiore accuratezza nel contatto e nella curvatura della sfera. In caso di fallimento, però, la precisione ne risentirebbe prepotentemente, riducendo di molto l'efficacia del tiro e vanificando così un'azione. L'opzione è stata inserita con l'ovvia intenzione di offrire all'utenza un controllo integrale e ridurre le probabilità che le bordate dalla lunghissima distanza vadano a segno con facilità. Nella pratica, queste introduzioni ci sono parse sì ravvisabili, ma non sempre evidenti sin da subito: occorreranno infatti molto più allenamento e molte più partite per capire fino in fondo se FIFA 19 "segnerà" un considerevole passo in avanti rispetto al suo illustre predecessore.

    FIFA 19 Forte di una licenza dalla portata mediatica stratosferica, FIFA 19 prova a conquistare il dominio assoluto del campo da gioco. La presenza della Champions League, dell'Europa League e della Super Cup nel novero - già molto ampio - delle modalità presenti all'interno del pacchetto non è altro che una conferma della natura enciclopedica di un prodotto che - anno dopo anno - cerca di raggiungere la piena simulazione contenutistica, visiva e ludica. Piccoli ma percettibili perfezionamenti grafici e di gameplay, infine, sembrano gli elementi cardine di un'edizione che si evolve poco alla volta, con l'obiettivo di fornire ai tifosi, il prossimo 28 settembre, un gioco da veri “campioni”.

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