FIFA 20: provata una nuova demo del gioco di calcio EA

Volati a Berlino, abbiamo potuto testare con mano una nuova demo di FIFA 20, valutando più nel dettaglio tutte le novità del gameplay.

FIFA 20: provata una nuova demo del gioco di calcio EA
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  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Sono trascorsi solo pochi giorni dalla nostra prova di FIFA 20 all'E3 di Los Angeles, dove un contatto fugace con la produzione aveva messo in luce un calcistico non certo rivoluzionario, che ambisce a migliorare la propria formula senza tradire le aspettative dei fan. Ciononostante, anche a causa del tempo limitato a nostra disposizione per saggiare in maniera approfondita le effettive novità ludiche, la nostra attenzione si era concentrata principalmente sull'inedita modalità Volta, pronta a sostituire Il Viaggio di Alex Hunter come esperienza collaterale e a portare una variante di FIFA Street sui nostri campi virtuali.

    Dagli stadi americani si passa ora a quelli europei: invitati a Berlino da Electonic Arts, abbiamo potuto trascorrere un'intera giornata ad allenarci in compagnia di FIFA 20, riuscendo finalmente a valutarne con mano le caratteristiche inedite e la portata delle modifiche sul gameplay. Prima di raccontarvi nel dettaglio tutte le aggiunte all'immancabile Fifa Ultimate Team ed alla modalità Volta con una coppia di articoli che giungerà nei prossimi giorni, scendiamo nuovamente sul rettangolo di gioco per riscaldare i muscoli in attesa della nuova stagione calcistica, che per FIFA 20 inizierà il 27 settembre.

    I miglioramenti al gameplay

    Come spesso accade, l'avvio della presentazione di FIFA 20 è accompagnato da una rassicurazione da parte del team di sviluppo: "abbiamo ascoltato e messo in pratica i feedback ricevuti dalla community e dai pro player". Se è vero che si tratta pur sempre di affermazioni di routine, c'è da ammettere che pad alla mano le impressioni sono abbastanza positive, con la speranza che il ritmo di gioco non venga stravolto interamente nel passaggio dalla demo alla versione completa.

    Tra le accortezze operate da Electonic Arts si annovera un nuovo sistema di animazioni, le quali vanno a comporre un ventaglio di movimenti maggiormente naturale. Questa miglioria risulta alquanto evidente soprattutto negli scontri 1vs1: gli spostamenti degli atleti ci sono parsi meno innaturali, i calciatori provano a seguire le routine comportamentali delle loro controparti reali, e gestiscono con più accuratezza il tempismo, la posizione e la consapevolezza dello spazio intorno a loro.

    Se ad un occhio disattento si tratta di sottigliezze, messo a confronto con le azioni simulate in FIFA 19 il passo in avanti compiuto da EA ci è sembrato tangibile ed evidente. Per meglio farci comprendere il divario qualitativo tra le due versioni, il team ci ha mostrato due filmati comparativi che ritraevano sequenze di gioco similari, ma interpretate in modo differente all'interno delle due edizioni: al di là del salto grafico, quello che si evince è una fluidità superiore, un flusso dell'azione più ragionato ed un meccanismo di contrasto che fa leva ancor di più sulla fisicità dei singoli atleti coinvolti.

    Benché sia indubbio che queste limature non rivoluzionino in modo appariscente il feeling con la sfera, è altrettanto indiscutibile che, volendo analizzare con la lente di ingrandimento alcune dinamiche, FIFA 20 segni un valido passo in avanti rispetto alla precedente edizione. La fase offensiva, dal canto suo, beneficia dello strafe dribbling, efficace per lasciare sul posto l'avversario e per evitare i tackle più aggressivi; a questo si aggiunge la meccanica del "set up touch", attuabile alla pressione del dorsale sinistro (L2 su PS4) in combo con lo stick analogico destro, che permette di dare un colpetto al pallone al termine del dribbling per posizionarlo con maggiore stabilità e prepararsi al tiro.

    Immaginate una catena composta da uno strafe dribbling, da un set up touch e da una finalizzazione a tempo e vi renderete conto di quanta abilità occorra per massimizzare le percentuali di successo delle conclusioni. Nel corso della nostra prova, non abbiamo trovato particolarmente intuitivo mettere a segno un set up touch, sia a causa del pressing avversario, sia per via della bolgia che solitamente si forma in area di rigore.

    Non crediate, insomma, che posizionare il pallone sia un'attività così facile da attuare nella frenesia della partita: tuttavia potrebbe rivelarsi - al pari della finalizzazione a tempo, un'arma potenzialmente molto pericolosa nei piedi degli utenti più esperti. A proposito di skill, l'obiettivo del team è quello di rendere meno scontato il risultato di un tiro o di una punizione, così da aumentare in parte il coefficiente d'errore: per farlo, EA si è focalizzata sulla riscrittura dei calci piazzati, durante i quali ora occorrerà sia mirare sia impostare, tramite il movimento della levetta analogica, lo spin da imprimere al pallone. Una tale modifica incide palesemente sulla facilità di conclusione, complicando l'efficacia del colpo anche se tra i tiratori c'è un atleta dotato di talenti sovrumani. Chiaramente, il calcio non si basa esclusivamente sula dimensione offensiva, ed anzi FIFA 20 intende dare nuovo risalto anche alla fase difensiva. In tal senso giunge in aiuto dei giocatori il controlled tackling, con il quale agire sul portatore di palla con più controllo e meticolosità.

    Il merito spetta anche ad una fisicità dei giocatori in parte rivista, per la quale il corpo dei calciatori reagisce in maniera diversa a seconda di una serie di fattori: la rinnovata responsività dei giocatori nella ricezione della palla, del resto, passa attraverso un sistema capace di riconoscere la posizione degli atleti al momento dell'arrivo del passaggio; in questo modo, sarà possibile giocare di prima con più naturalezza, ed aumentare le chance di recupero di una palla.

    EA corona queste modifiche al gameplay con una fisica della sfera caratterizzata da un miglioramento sensibilmente più avvertibile: il "ball control system" non solo tiene conto dei suddetti parametri di variabilità legati alla posizione degli atleti, ma anche alla velocità della rotazione, alla potenza del passaggio, alla stazza dell'atleta ed ai rimbalzi a cui è soggetta la sfera. Sul campo, le rifiniture alle reazioni del pallone ci sono sembrate più marcate in rapporto allo scorso anno: il risultato è un gioco di calcio che preserva l'anima ludica di FIFA 19, ma ne smussa qualche spigolo.

    La palla ruota e rimbalza in modo più credibile, i dribbling si fanno più precisi, la fisica dei contrasti simula lo scontro con una superiore attenzione al dettaglio e in generale l'approccio alla partita diviene, quantomeno nella demo, più verosimile. Ci riserviamo infine di valutare l'atteggiamento delle difese guidate dalla IA quando potremo sperimentare diverse soluzioni tattiche, ma di primo acchito l'intelligenza artificiale non ci è parsa molto sveglia. Siamo rimasti un po' perplessi anche dinanzi ad alcune scelte arbitrali, a tratti francamente troppo inclini a lasciar correre l'azione anche in presenza di irregolarità per le quali avremmo volentieri invocato l'aiuto del VAR.

    Quale velocità?

    Ad ogni nuovo incontro con le build preliminari di FIFA, sorge sempre una domanda tanto spontanea quanto spinosa: quale sarà la velocità dei match?

    Come accaduto già negli anni passati, anche in questa demo il ritmo della partita era considerevolmente più lento e ponderato, tale da indurci a riflettere prima di agire, ad attendere l'arrivo dei compagni a supporto, a prodigarci in qualche tentativo di dribbling e a non giocare di prima come se ci trovassimo all'interno di un flipper. Nonostante rimanga comunque un po' troppo rapido, l'andamento della gara in FIFA 20 ha saputo dimostrarsi sufficientemente bilanciato tra momenti più ragionati ed accelerazioni improvvise. Dobbiamo ammettere che questo ritmo è riuscito a sorprenderci, e se dovesse mantenersi identico anche nell'edizione definitiva, potremmo ritenerci adeguatamente soddisfatti. Ad indebolire le speranze subentra però l'esperienza degli anni scorsi, pronta a ricordarci che la velocità della gara rischia di subire forti cambiamenti dalla build alla release finale.

    FIFA 20 Il nuovo incontro a Berlino con FIFA 20 ci ha convinto più della precedente prova losangelina: il motivo risiede nel fatto che questa volta le modifiche al gameplay ci sono sembrate più percettibili, capaci di delineare il profilo di un calcistico più rifinito nella gestione della fisica e nelle possibilità offensive e difensive. Nell’attesa di comprendere come verranno limate le mancanze dell’intelligenza artificiale e di scoprire quali modifiche subirà il ritmo di gioco entro l’arrivo della versione finale, vi invitiamo ad allacciare gli scarpini e a restare sulle nostre pagine: nei prossimi giorni, infatti, torneremo a parlarvi di FIFA 20, nello specifico della modalità Volta e delle aggiunte al FUT.

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