Fortnite Mobile: prova e differenze con le versioni PC e console

Abbiamo provato Fortnite su iPad Mini: impressioni e differenze relative a contenuti, controlli e gameplay con le edizioni PC, PS4 e Xbox.

Fortnite Mobile: prova e differenze con le versioni PC e console
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  • PS5
  • Xbox Series X
  • Il Caso (Fortuna, Sorte o qualunque altro nome vogliate dargli) sa come prendersi gioco dei poveri mortali. Può togliere senza remore, oppure può elargire in modo alquanto munifico. Ecco, a Epic Games sono capitate entrambe le cose in un brevissimo arco di tempo. Da un lato, infatti, la compagnia statunitense deve far fronte al fiasco senza eguali di Paragon mentre, dall'altro, si trova per le mani un'incredibile "gallina dalle uova d'oro": Fortnite.
    Anche per questo titolo, il Caso ha provato a metterci lo zampino, ma Epic ha saputo destreggiarsi in modo perfetto e con grande abilità per evitarne le insidie, tirando fuori in poco più di sei mesi un fenomeno di portata mondiale che, attualmente, sta scalzando il concorrente diretto da ogni classifica. Come abbiamo già visto, il 2018 molto probabilmente verrà ricordato dalle cronache videoludiche per essere stato l'anno della guerra senza esclusione di colpi tra PlayerUnknown's Battlegrounds e Fortnite. Sia PUBG Corp. che Epic Games sanno bene che lo scontro deve essere condotto su più fronti ed ecco che l'occhio del ciclone, dopo i numeri da capogiro fatti registrare su PC e console dai due competitor, sconquassa l'ecosistema mobile e pare destinata a mietere lo stesso successo che sta settando continui record.

    Epic faber fortunae suae

    Una mossa scaltra, comunque, da entrambe le parti. Bluehole/PUBG Corp., ad esempio, può contare non solo sulla potenza economica (e sul capillare controllo del mercato) di un colosso come Tencent, ma anche su un bacino d'utenza immenso come quello cinese (che gioca praticamente "solo" su dispositivi mobile). Fortnite, invece, punta su ben altre caratteristiche, per differenziarsi dalla massa e dominare incontrastata la fetta di mercato dei battle royale. Prima fra tutte la sua gratuità (mossa seguita ora, senza sorpresa, anche da PUBG Mobile), l'apertura istantanea alle console, un'accessibilità senza paragoni e le peculiari meccaniche relative al crafting e alla distruttibilità ambientale.

    La versione mobile del titolo Epic Games, nonostante sia attualmente disponibile solo per un ristretto numero di giocatori, pare esser destinata a infrangere velocemente qualunque record.
    Nei primi giorni di presenza su App Store, infatti, Fortnite Mobile non è solo schizzato in vetta alle classifiche provocando un'isteria collettiva che non si vedeva dai tempi di Pokémon GO, ma ha anche fatto registrare una cifra mostruosa per gli incassi derivanti dalle microtransazioni: oltre un milione e mezzo di dollari. Immaginate le potenzialità del titolo una volta che sarà non solo disponibile per tutti, ma giungerà anche su dispositivi Android. Abbiamo avuto l'opportunità di provare la battle royale on the go firmata Epic. Vi raccontiamo le nostre impressioni.

    C'è differenza? Beh...

    Avviata l'applicazione ed eseguito l'accesso con il nostro account (PC o console, quello che usate di solito), ci troviamo immediatamente di fronte a una schermata familiare. Personaggio, contenuti e livelli dell'account preesistente vengono traslati senza alcuna modifica, o sottrazione, nell'applicazione mobile. La "riduzione" portatile del titolo Epic Games, infatti, replica quanto visto nelle versioni maggiori tanto sotto il profilo contenutistico quanto, con i dovuti distinguo, per ciò che concerne la veste grafica. Quest'ultima, infatti, è stata alleggerita il giusto, per poter risultare fluida e funzionale su tutti i dispositivi compatibili.
    Ciò significa, comunque, che con il vostro dispositivo mobile potete godere della medesima esperienza ludica messa in campo su PC e console. Con l'unica differenza che - almeno per il momento - dovrete affidarvi alla sensibilità dei vostri polpastrelli, vista l'assenza di feedback fisici. Ma andiamo con ordine.

    Nella schermata principale, come vi abbiamo già detto, troverete il vostro personaggio, le sfide del pass battaglia in corso su altri hardware, potrete personalizzarlo ed acquistare nuovi oggetti (o V-Bucks) dal negozio in game. Una volta pronti, non vi resta che gettarvi immediatamente nella mischia, grazie a un matchmaking rapido ed efficace. Solo sporadicamente abbiamo riscontrato episodi di lag; per la maggior parte delle nostre sessioni di gioco (su iPad Mini 4), l'applicazione e l'infrastruttura si sono comportate egregiamente.
    Le modalità di gioco presenti rimangono ovviamente le stesse che tutti conoscete, ovvero la modalità in Singolo o in Squadra. Con il nuovo aggiornamento è stata introdotta anche la nuovissima esperienza di gioco denominata "Blitz". Quest'ultima, come suggerisce il nome, va a modificare alcune regole della classica Battaglia Reale per dar vita a partite più brevi e decisamente più intense. I tempi in cui la Tempesta avanza, ad esempio, si fanno via via più stretti e ogni match non può superare la soglia dei 15 minuti totali di gioco. Questa modalità, dobbiamo ammettere, risulta estremamente interessante e si adatta ottimamente ai dispositivi portatili. Non ci stupirebbe vederla ricomparire in futuro, magari come offerta esclusiva per le versioni mobile.
    Ad ogni modo, anche una volta paracadutati sull'Isola, Fortnite Mobile ripropone esattamente tutto ciò che già abbiamo imparato a conoscere e ad apprezzare in questi mesi. Ciò significa distruttibilità ambientale, raccolta di risorse, armi e capacità di costruire nuovi elementi come diversi tipi di strutture per guadagnare posizioni di vantaggio sugli avversari e per proteggersi dagli attacchi che (se avrete la fortuna di sopravvivere) si faranno più intensi al progressivo restringersi della superficie calpestabile disponibile.

    E i controlli?

    Come siamo messi con la mappatura dei controlli? Fortnite, rispetto ad altri Battle Royale presenta l'ulteriore "aggravio" del crafting, che può pesare non poco nella fruibilità e immediatezza del sistema di controllo. Dobbiamo ammettere che, al momento, Fortnite Mobile si presta ad essere goduto al meglio su dispositivi con uno schermo più contenuto, rispetto alle versioni iPad e iPad Mini.
    In effetti, abbiamo avuto qualche difficoltà a gestire i controlli touch su uno schermo grande e questo a causa della grande distanza a cui sono posti i controlli virtuali. Al momento non è possibile modificarne la posizione ma, trattandosi pur sempre di una versione beta, con tutta probabilità (e se ascolterà il feedback degli utenti) Epic renderà possibile (oltre a utilizzare i controller fisici bluetooth) personalizzare i comandi touch.

    Lo schermo si suddivide, sostanzialmente, in due sezioni ben distinte. Nella parte sinistra troviamo il classico cursore analogico deputato a gestire il movimento. Spostando leggermente il pollice verso l'alto è possibile scattare ed è prevista anche la funzione di "auto run" grazie al rapido doppio tocco. Le armi e il contenuto dell'inventario sono mostrati nella parte bassa dello schermo, mentre per quanto riguarda il menu di costruzione è possibile accedervi toccando un'icona posta sulla parte destra del touch screen, dove si trovano anche altre tre importanti icone che permettono di saltare, accovacciarsi e mirare. Come dicevamo queste icone, su iPad, sono molto scomode a causa della lontananza dalla zona d'influenza del pollice destro il quale serve, ovviamente, anche a gestire la telecamera e a sparare. Nelle situazioni più concitate tale sistema risulta estremamente macchinoso e poco user friendly.
    Infine, per rendere l'esperienza ludica ancora più leggibile e immediata, il team di sviluppo ha introdotto alcuni accorgimenti visivi per facilitare la vita ai giocatori. Questi si sostanziano in alert al centro dello schermo che vi avvisano della presenza di movimenti nemici, l'ubicazione dei Forzieri e le sparatorie in corso vicino a voi, con tanto di indicazione della direzione da cui provengono. Intento, a nostro avviso, assai apprezzabile.

    La questione cross-play

    Una ulteriore feature che ha fatto impazzire tutti i fan di Fortnite è la possibilità di giocare con utenti attivi su altre piattaforme.

    Ecco, come sapete, anche questo segno distintivo è replicato per la versione mobile del prodotto. Ovviamente, come impostazione predefinita, i giocatori su dispositivi mobile durante il matchmaking vengono abbinati solo ed esclusivamente con altri giocatori mobile. Questo per il semplice fatto che questi non possono, in linea di massima, competere con utenti dotati di controller fisici o dell'accoppiata mouse e tastiera. Però, quando un giocatore si unisce a una squadra formata da giocatori attivi su altre piattaforme, la squadra viene necessariamente messa a confronto con una popolazione multipiattaforma. La funzione multipiattaforma, dunque, è e rimane un'opzione assolutamente facoltativa che potete decidere se sfruttare oppure no.

    Fortnite Capitolo 5 Fortnite continua a stupire, anche su dispositivi mobile. Il titolo targato Epic ha infranto, in pochi giorni, ogni record di download e, soprattutto, ha fatto guadagnare alla compagnia oltre un milione e mezzo di dollari in microtransazioni (ricordiamo che la popolazione attiva è ancora scarsa, trattandosi di una beta privata). Dopo intense sessioni con il nostro fido iPad Mini 4, le impressioni che ci ha dato la controparte portatile del battle royale Epic sono molto positive, nonostante qualche pecca a cui, molto probabilmente, il team di sviluppo porrà rimedio in futuro. L'infrastruttura regge già molto bene (dopo i problemi del primo giorno), così come la stessa applicazione, segno di ottima stabilità. Sporadici cali di frame rate e una leggera dilatazione nel rendering degli elementi ambientali non hanno comunque guastato un'esperienza ludica che intende replicare in tutto e per tutto quanto siamo abituati a vedere su PC e console da salotto. Certo, la veste grafica è stata alleggerita del superfluo per rendere fruibile l'applicazione su quanti più dispositivi possibile ma non possiamo certo lamentarci. In questo momento, comunque, il problema maggiore è la farraginosità dei controlli touch. Se è vero che su smartphone le varie icone sono molto più vicine tra loro, su tablet la questione inizia a farsi abbastanza complicata e non esiste (almeno per il momento) la possibilità di personalizzare la mappatura dei comandi.

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