Ghost Recon Future Soldier: la prova su strada della Beta

La prova su strada della beta

Ghost Recon Future Soldier: la prova su strada della Beta
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Ghost Of War? No, grazie

    L'iniziale scetticismo che aveva accompagnato i nostri primi incontri con Ghost Recon: Future Soldier è stato progressivamente scardinato hands-on dopo hands-on. Il pericolo di un'eccessiva mercificazione e spettacolarizzazione del brand ci aveva fatto inizialmente tremare e temere. Del resto, se il successo di titoli come Call Of Duty rappresenta una ghiotta tentazione per gli sviluppatori di tutto il mondo, è pur vero che la globalizzazione videoludica, quando ha successo, funziona come quella antropologica: il modello dominante viene sì assimilato, ma lo fa adattandosi a particolarismi e specificità preesistenti che non cessano totalmente di esistere. Nonostante Ghost Recon: Future Soldier proponga un sistema di coperture e un ritmo evidentemente ereditato da altri contesti, sembra piegarsi a queste influenze senza esserne succube e, soprattutto, senza dimenticare il suo posto all'interno del panorama degli sparatutto in terza persona.
    Se in passato abbiamo già avuto modo di parlarvi approfonditamente del single player (in questo articolo) e della componente co-op (in quest'altro articolo), qui tratteremo del multiplayer competitivo, mostrato e testato nell'ambito della stessa beta di cui Everyeye.it ha messo a disposizione numerose chiavi d'accesso.

    Tutto ciò che ha da offrire la beta

    Chi non conoscesse Ghost Recon deve sapere che si tratta di uno sparatutto in terza persona piuttosto realistico e pretenzioso in termini tattici. Pur non mancando gadget che strizzano l'occhio alla fantascienza, il sottotitolo Future Soldier è piuttosto significativo in questo senso. Pochi colpi sono più che sufficienti per mandarvi al tappeto e solo un corretto utilizzo di armi ed equipaggiamento, unitamente a un perfetto coordinamento con i vostri alleati, vi permetterà di sopravvivere e completare la missione. Dimenticate dunque le esagerazioni di Gears Of War e compagnia bella: qui ci si muove di soppiatto, lentamente e pianificando ogni mossa.
    La beta metteva a disposizione due mappe, tre classi di personaggi e un'unica modalità: quanto basta per farci capire che, sebbene il multiplayer competitivo renda per forza di cose più sfrontati del solito, solo lavorando di squadra e muovendosi con circospezione si potrà avere la meglio.
    Al di là dei due schieramenti disponibili, Squadra Ghost e Squadra Bodark, la scelta iniziale cadrà tra lo Scout, il Geniere e il Fuciliere.
    Il primo sfrutta un dispositivo mimetico che lo rende difficilmente individuabile, soprattutto dalla distanza, quando è immobile. Correre e sparare faranno cessare l'effetto, ma si rivelerà comunque utilissimo per individuare i nemici senza essere visti o per tendere efficaci imboscate. Piuttosto facile da abbattere con qualche colpo ben assestato, lo Scout è l'ideale per eliminazioni a distanza grazie al suo fucile da cecchino. In alternativa può imbracciare una mitragliatrice leggera, ottima per brevi e letali scontri ravvicinati dove la precisione dell'arma può rivelarsi il discriminante tra la vita e la morte.
    Il Geniere, dal canto suo, si affida a un rilevatore che lo avvisa ogni qual volta è sottotiro.

    "La beta metteva a disposizione due mappe, tre classi di personaggi e un'unica modalità: quanto basta per farci capire che solo lavorando di squadra e muovendosi con circospezione si potrà avere la meglio."

    Per quanto spesso sarà comunque troppo tardi, questo utilissimo gadget vi permetterà di non farvi cogliere alle spalle di sorpresa. Anch'egli incapace di subire ingenti danni, da il meglio di sé sulla corta distanza grazie a potenti shotgun o mitragliatrici leggere
    Il Fuciliere è il tank del gruppo. Grazie agli ingombranti ma efficaci giubbotti antiproiettile può subire più danni dei colleghi. Per quanto capace di imbracciare anche mitragliatrici leggere, da il meglio di sé con i fucili d'assalto diventando letale sulla corta distanza e sufficientemente preciso sulla lunga.
    Come ormai da tradizione, partita dopo partita, gli avatar aumenteranno la loro esperienza, sbloccando nuove armi e gadget. Se sulle prime c'è solo l'imbarazzo della scelta, contando anche i vari potenziamenti applicabili alle varie parti delle bocce di fuoco come nuovi mirini o canne più performanti, i secondi sono capaci di cambiare sensibilmente tattiche e stile di gioco. Lo Scout, ad esempio, potrà far uso delle Claymore, il Geniere di un drone volante dotato di missili, il Fuciliere di munizioni con le quali rifornire i compagni. Grande valore avranno anche le granate, anch'esse progressivamente sbloccabili. Si va da quelle esplosive, alle incendiarie, passando per accecanti e altre in grado di disabilitare i sensori nemici o di creare segnali fasulli.
    Le tre classi, alle quali pare se ne affiancheranno almeno altre tre, si amalgamano piuttosto bene tra loro. Solo la coesistenza e cooperazione di un rappresentante di ognuna di esse all'interno dello stesso team permetterà di scoprire fino in fondo le possibilità tattiche di Ghost Recon: Future Soldier.

    L'unica modalità presente nella beta è chiamata Conflitto. All'interno di un tempo prestabilito, di default quindici minuti, vince la squadra che ottiene più punti. Accumulare uccisioni frutta però molto poco: per avere la meglio dovrete completare le varie missioni che si attiveranno una dopo l'altra. Si tratta di difendere particolari postazioni, recuperare un oggetto sul campo di battaglia, distruggere un particolare bersaglio e così via. Niente di innovativo insomma, ma assolutamente funzionale allo scopo, visto che vi costringerà a lavorare di squadra e a sfruttare intelligentemente ogni gadget a disposizione.
    Due, come detto, le mappe disponibili. Raffineria vi vedrà muovervi in un complesso industriale di medie dimensioni, costellato da costruzioni basse, comunque perfette per dedicarsi a del sano cecchinaggio. Non mancano poi stretti passaggi tra una struttura e l'altra, che diventeranno un incubo per i giocatori più incauti. Macina, un po' più estesa, si compone di un piccolissimo villaggio di una manciata di case immerse nella natura, con tanto di ponticello che sovrasta un magro corso d'acqua. I vari sentieri e la boscaglia sono ideali per tentare fiancheggiamenti e raggiri, ma proprio per questo dovrete stare doppiamente attenti alla vostra incolumità, in un continuo avanzare e guardarsi le spalle.

    Tra una flashbang e una raffica di mitragliatrice

    Pad alla mano, Ghost Recon: Future Soldier ci ha restituito ottime sensazioni.
    Innanzitutto siamo rimasti sorpresi dalla relativa agilità dell'avatar. Saltare una staccionata, correre fino all'angolo di un edificio e sdraiarsi in terra è davvero questione di pochi attimi. Il sistema di coperture, in particolar modo, si lascia apprezzare per la sua utilità e duttilità. Sfruttando lo stick analogico è possibile selezionare il successivo riparo verso cui correre a perdifiato. Questa tecnica non serve solo per evitare i proiettili nemici continuando a muoversi con agilità: è anche necessaria per coprire l'avanzamento degli alleati. Accompagnati da qualcuno sufficientemente esperto è un vero piacere sentirsi dei veri soldati che di copertura in copertura procedono guardandosi vicendevolmente le spalle.
    A regalare spessore tattico ci pensano poi i vari gadget, assolutamente indispensabili per avere la meglio sull'avversario. Purtroppo le beta impedisce di raggiungere i livelli d'esperienza più alti e di sbloccare i gingilli più gustosi, ma già il sensore video, capace di individuare i nemici che entrano nel suo raggio d'azione e di segnalarli nella minimappa, e le fashbang, in grado di accecare per diversi secondi gli avversari, ci hanno dato una misura su quanto avrà da offrire Ghost Recon: Future Soldier. Utilizzarli entrambi con il giusto tempismo e raziocinio ci ha dato la possibilità di sgominare intere squadre con facilità.

    Anche le fasi di puro combattimento soddisfano appieno. Sparare restituisce il giusto feedback con rinculi in relazione al calibro dell'arma. Nel pieno rispetto della filosofia della saga, anche in quest'episodio non si assisterà mai a lunghe sparatorie, quanto a brevi raffiche, più che sufficienti per mettere fuori gioco uno, massimo due avversari. Se già Scout e Geniere ce l'hanno nel loro DNA, anche il Fuciliere dovrà preferire la precisione, all'irruenza: paga più un solo colpo in piena testa, che un intero caricatore utile solo ad alzare polvere.
    L'unica nota non proprio intonata di questa beta è rappresentata dall'HUD di gioco: fin troppo caotica. Tra sagome degli alleati, altri ologrammi e numerose indicazioni, spesso si perde un secondo di troppo a orientarsi tra le varie informazioni.
    Graficamente, pur in assenza di incertezze del frame rate, non siamo di fronte all'eccellenza. Ciò non sminuisce di un grammo il buon lavoro svolto da Ubisoft. I modelli poligonali sono ben modellati e dettagliati, sufficienti le texture. Avremmo magari gradito qualche effetto speciale in più.

    Ghost Recon: Future Soldier Quanto testato grazie a questa beta ci fa ben sperare circa il comparto multiplayer di Ghost Recon: Future Soldier. Lo spirito del brand sembra immutato anche online, grazie alle due mappe e tre classi presenti che ci hanno dato modo di sperimentare ed esplorare diverse possibilità tattiche con cui sconfiggere gli avversari. I numerosi gadget e bocche di fuoco, l’ottimo feedback ricevuto nelle sparatorie e un sistema di coperture piuttosto duttile faranno sicuramente la felicità di tanti videogiocatori. Resta da vedere quali altre modalità, classi e mappe Ubisoft inserirà nel prodotto finito. Una cosa è certa: se queste sono le premesse non vediamo l’ora che il gioco venga pubblicato.

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