Ghostly Matter: un nuovo metroidvania tutto italiano edito da Milestone

Small Bros e Milestone portano su PC un metroidvania a tema ectoplasmatico che prende in prestito alcune meccaniche degli adventure di fine anni '80.

Ghostly Matter: un nuovo metroidvania tutto italiano edito da Milestone
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  • Quello dello sviluppo indipendente è un banco di prova importante per chiunque desideri proporre al pubblico dei progetti videoludici personali. D'altra parte, è agli indie -o pseudo tali- che l'utenza farebbe sempre bene a rivolgersi quando in cerca di giochi liberi dalle transenne produttive del mercato tripla A, data poi l'estrema eterogeneità delle esperienze facenti parte di questo fertile sottobosco creativo. Al suo interno si può trovare davvero di tutto, dai generi della tradizione a esperimenti più difficilmente incasellabili, dai titoli più stravaganti (qualcuno ha detto Ray Bibbia?) a quelli un po' più tipici come, per esempio, il Detective Gallo di FootPrints, di cui vi abbiamo parlato la scorsa settimana. Ovviamente non mancano neppure le vie di mezzo, produzioni che omaggiano la storia del videogioco ma che, nel contempo, non rinunciano a quel pizzico di contaminazione in grado di renderle a loro modo originali. È questo il caso di Ghostly Matter, piccolo prodotto tricolore - tra l'altro edito da Milestone - che risulta essere doppiamente interessante perché sviluppato da una sola persona: Small Bros Games, al secolo Ivan Porrini.

    Who you gonna call?

    Né una rivoluzione, né un classico senza un briciolo d'identità, dunque. Ghostly Matter può essere inquadrato senza problemi nel sottogenere dei metroidvania, che, come dice la terminologia stessa, si fa carico di una formula platform al crocevia tra le serie-capolavoro targate rispettivamente Nintendo e Konami. Se dall'incontro tra i due franchise ricava lo spirito del gameplay, ovvero un fare da action 2D entro una mappa a stanze contigue che svela la sua composizione solo dopo il passaggio dell'avatar, l'opera Small Bros trae invece ispirazione dai singoli mentori per quanto riguarda alcuni aspetti ben precisi.
    Dai Castlevania in 8 e 16 bit, nello specifico, eredita l'innata atmosfera gotico-tenebrosa, qui declinata secondo i temi del paranormale e delle EVP, le tanto discusse "voci elettroniche" di natura spiritica - o presunta tale. Il protagonista, il professor Penderghast, deve indagare sulla scomparsa del suo vecchio socio Melvil setacciando l'inquietante castello scozzese della famiglia Blackwood da cima a fondo in cerca d'indizi. Si tratta insomma di una classica storia di fantasmi che va pian piano svelandosi grazie a una fitta rete di dialoghi scritti e di documenti che il giocatore deve rinvenire direttamente sul posto, rovistando tra i cassetti e le suppellettili dell'elegante magione.
    D'altro canto, Ghostly Matter deve parecchio anche alla saga di Metroid in quanto, oltre al salto e alla corsa, il prode scienziato può contare sull'azione di sparo per mezzo del suo bizzarro armamentario anti-ectoplasma, che spazia dalla semplice pistola laser d'ordinanza ad altre cinque bocche da fuoco assai più devastanti, che si sbloccano soltanto avanzando nell'avventura. Armi a parte, il gioco è letteralmente zeppo di potenziamenti: abilità attive, passive e oggetti ad effetto temporaneo di ogni sorta sono sparsi un po' ovunque, per un totale di quattordici power up diversi e oltre cento item da stanare e sperimentare lungo il tragitto.

    Scrivevamo, però, che Ghostly Matter, pur senza stravolgere il proprio genere d'appartenenza, fa di tutto per impreziosire la sua formula con qualche dinamica che renda l'esperienza di gioco quanto più possibile riconoscibile. Ecco allora che, per esempio, il titolo non fa segreto di guardare agli adventure game degli anni Ottanta con grande ammirazione, tanto che l'interazione con l'ambiente di gioco, molto più che nei "vania" consueti, diventa qui fattore decisivo. L'in-game è un continuo esplorare, combinando certi oggetti con altri specifici per aprire porte e forzieri, recuperare tesori, soddisfare i bisogni di determinati NPC mostruosi, insomma aggiungere tasselli sempre nuovi a una progressione che, va da sé, prevede anche una discreta dose di backtracking.
    L'altro aspetto particolare del gameplay di Ghostly Matter risiede nella meccanica che fa capo al Polterscope, un visore che consente al protagonista di percorrere per breve tempo le camere del maniero in una dimensione parallela a quella dei vivi, come se si trovasse effettivamente nell'aldilà. In questo modo, Penderghast diventa capace di vedere ed eventualmente annientare, oltre ai mostri "terreni", anche tutte le creature ectoplasmatiche che fluttuano in giro per l'ambiente, le quali, dal canto loro, possono attaccare il professore in qualsiasi frangente, anche qualora non indossasse il casco prodigioso. Accendere il Polterscope, che è utile altresì a visualizzare gli hot spot e alcuni cunicoli nascosti, non è comunque operazione indolore, dato che lo strumento consuma batteria e, soprattutto, prosciuga lentamente l'energia vitale del suo possessore, fino ad ucciderlo in caso di abuso.

    Pad alla mano, l'obbligo di alternare continuamente i due piani della realtà funziona a dovere e rende la sfida piuttosto tesa e interessante, giacché senza centellinare l'uso del Polterscope il game over non tarda a sopraggiungere. Se a ciò si aggiunge l'avvicendarsi a schermo di nemici spesso aggressivi e coriacei, risulta subito chiaro come Ghostly Matter ci tenga ad esibire un'indole ludica "old school" non solamente attraverso il suo tratto cosmetico, ma anche tramite il proprio livello di difficoltà generale, che sembra non voler fare sconti a nessuno. Playtest più approfonditi ci diranno se tale competizione saprà anche dimostrarsi equilibrata, o comunque sufficientemente leale sulla distanza. Lo specifichiamo perché, mettendo il titolo alla prova, qualche piccolo dubbio ci è sorto. Per dirne una, non di rado abbiamo dovuto varcare gli ingressi e le uscite di determinate stanze trovandoci qualche abominio pressoché addosso, avendo cioè pochissime chance di evitarne il danno. Vorremmo inoltre approfondire il bilanciamento del loot system, per cui, sconfiggendo i demoni cattivi, il software suole rilasciare sul selciato degli oggetti più o meno utili ad affrontare l'avanzamento. L'impressione è che l'algoritmo sia sovente ingeneroso, dispensando svariati item di scarsa rilevanza a scapito di quelli più pratici - come ad esempio gli energy drink, che consentono di compiere balzi più alti del normale, o i peperoncini, che rendono il personaggio assai più scattante.

    Ghostly Matter Al netto di qualche elemento di gameplay che ci piacerebbe stressare ancora un pochino, Ghostly Matter ci ha sorpreso piacevolmente. Metroidvania classico che cerca l’evoluzione spingendo l’acceleratore sulla componente adventure e su qualche meccanica originale (vedi alla voce Polterscope), il “one-man-game” di Ivan Porrini sembra sapere decisamente il fatto suo, così tosto, citazionista e potenzialmente longevo. Un titolo per giocatori nostalgici e non, che non mancheremo di sviscerare nel corso delle prossime settimane in vista della release, ad oggi prevista per il 12 luglio. Voi, intanto, cominciate pure a settare i radar su questa promettente produzione tutta italiana.

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