Gravel: provato il nuovo racing off-road di Milestone

Negli uffici milanesi di Milestone abbiamo potuto provare Gravel, il nuovo racing off-road del team italiano, in uscita a fine febbraio.

Gravel: provato il nuovo racing off-road di Milestone
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • La guida off-road ha un fascino tutto particolare. Vuoi per il senso di libertà, vuoi per la voglia di spingere al limite il proprio mezzo, guidare sullo sterrato da sensazioni uniche. Sensazioni che, nel corso della storia videoludica, sono state spesso rappresentate sullo schermo, e ancora più spesso da Milestone, che segue questo genere di titoli corsistici praticamente da sempre, da quando ancora si chiamava Graffiti. Basti pensare al mitico Screamer, che già nel suo seguito del 1996 prevedeva gare sullo sterrato, per non parlare di Screamer Rally, che faceva delle corse off-road il perno della sua offerta videoludica.
    Nel corso del tempo lo studio milanese ha espanso la sua offerta, acquisendo dapprima la licenza ufficiale del campionato WRC, con la quale sono stati prodotti diversi titoli a tema, fino al più recente Sébastien Loeb Rally Evo. Forti di un'esperienza ormai assodata nel campo, i ragazzi di Milestone si stanno preparando a lanciare Gravel, in arrivo il 27 febbraio su PC, Playstation 4 e Xbox One, che abbiamo provato in una versione praticamente definitiva.

    Un gioco, tanti contenuti diversi

    Negli ultimi anni Milestone ha sfruttato in modo massiccio le licenze ufficiali per la realizzazione dei suoi titoli. Ultima in ordine di arrivo quella utilizzata per Monster Energy Supercross The Official Videogame, in arrivo il prossimo 13 febbraio. Se da un lato questo rappresenta un plus, che da accesso a una folta schiera di appassionati delle discipline oggetto delle licenze, dall'altro la necessità di replicare regolamenti e modalità di gara delle competizioni ufficiali pone diversi limiti in termini di gameplay.
    Con Gravel, la casa milanese ha scelto un approccio diverso, visto che il gioco non è legato ad alcun campionato realmente esistente.

    Spazio alla fantasia dunque, e anche ad un approccio più arcade, tanto che gli sviluppatori non hanno mancato di definire il titolo un "contenitore di contenuti". In effetti è proprio così, visto che le modalità di gara sembrano, in questa nostra prima prova, in numero adeguato e soprattutto varie, in modo da non riproporre troppo spesso la stessa esperienza di guida.
    A fare da filo conduttore comune è Gravel Channel, un programma televisivo che seguirà lo sviluppo della modalità campagna e che prevede quattro discipline di gara. Il Cross Country è una sfida basata su checkpoint da raggiungere, operazione non sempre semplice vista la vastità di alcune piste. In Wild Rush invece la competizione è più classica, senza vincoli legati ai checkpoint: vince chi arriva primo dopo un determinato numero di giri. Nella modalità Speed Cross invece ci si sposta su circuiti più piccoli e realmente esistenti, in cui i salti la fanno da padrone, mentre l'ultima tipologia di gara, Stadium Circuit, è al chiuso. Anche se alcuni tipi di competizione possono sembrare simili, in realtà è la natura stessa delle piste a dare una buona varietà al titolo. In modalità Wild Rush, ad esempio, i circuiti offrono spazi piuttosto ampi in cui lanciare le auto a tutta velocità, mentre negli stadi salti e curve strette sono preponderanti. Anche la auto contribuiscono ad aumentare la varietà del titolo, complice un modello di guida che riesce bene ad adattarsi alle diverse tipologie di veicolo.

    Nel corso della nostra prova abbiamo provato una manciata di vetture, dalle auto da rally ai Trophy Truck, e la differenza si sente sul pad, sia in termini di aderenza che di gestione dell'acceleratore. Il parco auto, che conta su una cinquantina di veicoli, è anche questo molto vario e comprende vetture moderne ma anche grandi classici del passato, tra cui l' immortale Lancia Delta Integrale Martini, una vera e propria chicca per gli appassionati.

    Un arcade più profondo del solito

    La nostra prova con Gravel ha toccato le quattro modalità di gara e una piccola parte dei veicoli disponibili. L'animo arcade del titolo è palese fin dalla prima gara, ma questo non significa affatto che il modello di guida sia semplice da padroneggiare. Dalle condizioni meteo al tipo di terreno, sono diversi i fattori che possono influenzare il comportamento delle vetture in pista, compresi gli aiuti alla guida, che godono di una regolazione piuttosto fine per aumentare o diminuire il loro intervento.

    Da non sottovalutare anche il livello di sfida offerto dall'IA, che non ha esitato a speronarci durante le gare e che si è rivelata piuttosto ostica da tenere a bada ai livelli più elevati. Milestone tuttavia ha affermato che da qui all'uscita del gioco proprio l'IA sarà la protagonista delle ultime correzioni prima del lancio, per un elemento da valutare con attenzione quando il suo sviluppo sarà terminato.
    Dal punto di vista tecnico, Gravel sfrutta l'Unreal Engine 4, motore grafico che Milestone ha iniziato ad usare proprio con questo. Interessante la gestione delle piste da parte dell'engine, molto grandi ma non liberamente esplorabili. Questa caratteristica era inizialmente prevista ma è stata poi scartata durante lo sviluppo, per offrire un'esperienza di gioco maggiormente arcade.

    Nonostante questo, le mappe di gioco sono comunque grandi, ma suddivise in aree più piccole, da cui sono state ricavate le piste del titolo. Niente esplorazione quindi, ma un'esperienza di gioco maggiormente guidata e votata alla velocità e all'adrenalina, grazie anche al buon comparto grafico.
    Le mappe godono di una caratterizzazione marcata, complice anche la varietà di ambientazioni scelte, e di una simulazione piuttosto accurata degli effetti atmosferici e di luce, soprattutto di sera e con la pioggia, i cui riflessi sull'asfalto colpiscono per qualità. Bisogna però dire che la versione provata girava su un PC di fascia alta e in 4K, tutta da verificare quindi la resa su console. A tal proposito, Milestone potrebbe introdurre delle ottimizzazioni specifiche per Playstation 4 Pro e Xbox One X, ma al momento non sono ancora note. Tornando alla versione PC, questa presentava dei cali di fluidità casuali, che interrompevano un frame rate altrimenti stabile, un bug già noto agli sviluppatori e che sarà sistemato prima dell'arrivo ufficiale sul mercato. Bug a parte, non possiamo che apprezzare il lavoro svolto da Milestone sul fronte grafico, che pur non raggiungendo vette particolarmente elevate riesce a mostrare a schermo un ottimo livello di dettaglio.

    Gravel Gravel si è mostrato in buona forma nel corso della nostra ultima prova. Lo stile arcade scelto per il titolo non può che far tornare alla mente classici del passato come Screamer o Sega Rally, con un modello di guida però aggiornato agli standard attuali, relativamente semplice da padroneggiare ma in grado di offrire un discreto livello di sfida. Sfida che si è dimostrata decisamente varia durante questa prima prova, grazie alle tante modalità di guida che dovrebbero consentire, al netto di una campagna della durata di 10-12 ore circa, un buon grado di longevità per questo titolo. A livello tecnico invece, sistemati gli ultimi bug rimasti, Gravel si difende bene su PC, da valutare invece come l'engine verrà sfruttato su console e le eventuali ottimizzazioni in arrivo per Xbox One X e Playstation 4 Pro. Insomma, il nuovo titolo Milestone promette una sfida divertente e varia, che prende spunto dai classici arcade del passato, portandoli però agli standard moderni. Un compito non da poco ma che la casa milanese sembra aver svolto diligentemente, per un titolo dalle basi solide e con molti contenuti, che andranno però analizzati meglio per capire se l'offerta sia capace di garantire una longevità all'altezza.

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