Grounded: tesoro mi si è ristretta la demo

Abbiamo fatto quattro passi nel giardino gigante di Obsidian, provando con mano la demo di Grounded. Atteso su Xbox One e PC.

Grounded: tesoro mi si è ristretta la demo
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • SteamDeck
  • C'è sempre una discreta curiosità dietro ai lavori di Obsidian, e d'altronde parliamo di uno studio dall'indubbio talento, specialmente per quanto riguarda le avventure ruolistiche. Un progetto come Grounded rappresenta di certo un'eccezione nella storia del team dietro Fallout: New Vegas e The Outer Worlds, dato che si tratta di un'interpretazione (a suo modo originale) dello sfruttato filone dei survival game.

    Un esperimento quindi, a cui sono stati destinati pochi membri del team di sviluppo, ma che scatena una certa curiosità nonostante la sua natura da "progetto secondario". Con questo spirito ci siamo avvicinati alla recente demo di Grounded, e possiamo confermarvi che il titolo di Obsidian fa sfoggio di ottime intuizioni, ma non senza qualche ombra. Purtroppo, la scelta di limitare l'esperienza a soli 30 minuti che, una volta scaduti, portano alla perdita dei progressi ha lasciato in sospeso molti quesiti, che proveremo a sviscerare in questo articolo.

    All'ombra dell'ultimo fiore

    Dalla nostra anteprima di Grounded sappiamo già che il racconto ruota attorno a un gruppo di teenagers alquanto sfortunati, caduti vittima di un esperimento che li ha ridotti alle dimensioni di un insetto. Pertanto, il giardino di una casa qualunque si trasforma in una vera e propria giungla insondabile, in cui ogni filo d'erba è grande quanto un albero, e dove quest'ultimo appare imponente come un grattacielo.

    La versione di prova non mostra alcun filmato introduttivo e lancia l'utente (unicamente in single player) ad affrontare le fasi iniziali dell'avventura. L'unica scelta possibile è quella riguardante il proprio alter ego, da selezionare tra il vivace Max, il nerd Pete e le due ragazzine Willow e Hoops.

    Se in passato il team di Obsidian si era sempre premurato di delineare un profilo, o quantomeno un carattere per i propri protagonisti, la demo non sembra comunicare delle differenze palesi tra i diversi personaggi: a livello ludico, tutti e quattro i giovani condividono le medesime dinamiche di gameplay, e del "tocco degli sviluppatori" non pare esservi traccia. L'unica differenza degna di nota sono i dialoghi (o per meglio dire i pensieri a voce alta), che risultano diversi a seconda dell'alter ego selezionato.

    Ciò detto, Grounded si apre in un cunicolo qualsiasi, e cerca di introdurre con calma il giocatore alle diverse meccaniche. Come anticipato, parliamo di un survival, e nell'HUD capeggiano gli indicatori di fame, sete, stamina e salute. Prima però di entrare nel merito della progressione, è doveroso menzionare l'ottimo impatto che si ha con l'ambientazione: il colpo d'occhio è davvero piacevole e l'esplorazione riserva sempre qualche scoperta inattesa.

    Per esempio un succo di frutta abbandonato potrebbe garantire qualche benefica goccia da trangugiare (che per le dimensioni del personaggio risultano grosse quanto cocomeri). Pertanto lo scenario diventa rapidamente il vero protagonista di Grounded, con tutte le sue piccole sorprese e i suoi innumerevoli pericoli.
    Ovviamente, quando il corpo diventa grande una manciata di centimetri, una banale formica appare grande come un divano, e possiamo assicurarvi che vi guarderete attorno con molta circospezione.

    Questo perché Grounded impartisce da subito dure lezioni: le già citate formiche sono ad esempio docili, a patto di non violare i confini della loro colonia, mentre le blatte ci son parse molto più permalose (oltre a essere grandi come un autobus). Tra i pericoli più terrificasnti, però, ci sono i ragni, imponenti e spaventosi, al punto tale che gli sviluppatori hanno inserito un'opzione dedicata agli aracnofobici.
    Prendere confidenza con l'ambiente circostante è quindi un processo fondamentale nell'avventura di Obsidian, e non di rado si arriva a perire solo per apprendere un'altra lezione, un altro tratto dell'indomabile giardino in cui ci troviamo, nel tentativo di tornare alle dimensioni di un normale essere umano (la demo si conclude con un test andato a vuoto). In caso di morte si ritorna immediatamente all'ultimo punto di salvataggio, ma privati del proprio inventario e di tutto ciò che si raccolto. Fortunatamente l'equipaggiamento è recuperabile, a patto di tornare nel luogo della sconfitta: una priorità che, al netto dei pericoli, va comunque messa in cima alla lista.

    Due foglie e abbondante colla vinilica

    La progressione di Grounded, oltre che dagli obiettivi per riportare i quattro ragazzi alla loro stazza abituale, è scandita principalmente dalla raccolta di materiali e dalla costruzione di strumenti e strutture: Obisidan ha sfruttato magistralmente l'ambientazione, e ogni oggetto sfrutta in maniera fantasiosa foglie, resina e altri elementi naturali. Ecco quindi che le parti del corpo di una formica possono diventare delle armature da combattimento, mentre le spine di un fiore rappresentano delle ottime frecce, e così via verso un assortimento di cui abbiamo solo scalfito la superficie durante la demo.

    Ad ogni nuovo materiale, il protagonista avrà l'intuizione per un nuovo equipaggiamento da realizzare e, se così non fosse, basterà fare una capatina verso un piccolo laboratorio (miniaturizzato) per ispezionare una risorsa e ottenere altri progetti. Il giardino, oltre agli insetti, è costellato di minacce ambientali da aggirare con la giusta attrezzatura: un baratro può essere superato sfruttando un soffione come paracadute, mentre un'area trattata con i pesticidi richiederà soluzioni più brillanti.

    Ci vorrà sicuramente tempo per venire a capo di tutti questi pericoli e, nel mentre, sopraggiungerà la notte, il momento preferito dai ragni per andare a caccia. Per avere un po' di sicurezza, a disposizione del giocatore c'è anche un sistema di costruzione dei rifugi: dapprima si sbloccheranno solo porte, pareti e pavimenti fatti di semplici steli d'erba, ma abbiamo già intravisto la possibilità di realizzare da zero impalcature e intelaiature più complesse.

    Ciononostante, come accennato poc'anzi, la mappa offre anche luoghi da sfruttare con un po' di ingegno: ad esempio, una gigantesca lattina abbandonata, con qualche parete e una porta, è diventata in qualche minuto un comodo rifugio. Non mancano poi focolai per cuocere la carne e bollire l'acqua (a meno che non vogliate star male) e tavoli da lavoro per potenziare gli strumenti: in questo caso, ci siamo ritrovati davanti a materiali da raccogliere solo con i giusti accessori potenziati, e bisognerà capire quanta profondità prevederà il sistema al lancio.

    Nonostante Obsidian sia "nuova" ai survival, dobbiamo dire che Grounded sembra proporre una ricetta semplice, d'immediata fruizione e originale quanto basta per distinguersi nel panorama del genere. A convincere meno sono i momenti più action legati ai combattimenti, in cui l'impostazione pare un po' raffazzonata e poco interessante. Allo stesso modo, l'impianto grafico tradisce la natura di progetto a basso budget, e se l'ambientazione è (ancora una volta) ben realizzata, lo stesso non si può dei modelli dei personaggi e di alcuni nemici. Parliamo tuttavia di un prodotto che ancora non è stato completato, anche se non ci aspettiamo enormi passi in avanti da qui al lancio.

    Grounded Nonostante la sua brevità, la demo di Grounded mostra ottimi segnali nel comparto ludico. Parliamo di un survival sui generis, ma che riesce a distinguersi per la sua ambientazione, capace di influenzare ogni elemento di gioco, dai progetti da realizzare ai pericoli che si aggirano per il giardino. A convincere poco, al momento, sono il lato tecnico e le fasi action, frutto di un impiego di risorse sicuramente limitate. In attesa di mettere la mani sulla versione finale del titolo, ricordate questa importante lezione: lasciate in pace le coccinelle, fidatevi.

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