Sin dal lancio di Bastion nel 2011, Supergiant Games è uno studio che si è ritagliato un ruolo di primo piano per quanto riguarda la narrativa videoludica, con opere sempre caratterizzate da direzioni artistiche magistrali e storie esaltanti e commoventi. Con Hades, la loro nuova fatica appena sbarcata in early access sullo store Epic Games, il team californiano cerca di sperimentare con nuove formule ludiche, dopo l'hack & slash di Bastion, gli atipici turni strategici di Transistor e l'originalissima competizione di Pyre. Abbracciata una dinamica di gameplay modellata sui canoni dei roguelike, gli autori statunitensi aggiungono il loro squisito gusto estetico e la loro padronanza della scrittura, ponendo delle solide basi per un interessantissimo progetto.
Narrami, O Diva...
Zagreus, principe dell'oltretomba, è un dio ancora molto giovane, e pertanto vuole esplorare, viaggiare, conoscere il mondo. Ma Ade, il burbero e astuto padre, non gli permette di allontanarsi dal suo regno, in modo tale che non fugga dai suoi doveri e obblighi.
Nonostante tutto, Zagreus sfida ogni giorno i labirintici abissi degli Inferi, sperando di poter venire a capo delle sfide che offrono, così da raggiungere finalmente i Campi Elisi e la libertà tanto desiderata. E ogni giorno, dopo essere stato ucciso, rinasce dal sangue, per affrontare di nuovo suo padre e le nuove sfide offerte dal suo dominio. Sullo scheletro di questa semplice ma funzionale sceneggiatura, Supergiant Games ha costruito l'intera struttura ludica ed esplorativa del gioco. Dall'hub di base, costituito dalla sala del trono di Ade e dalle stanze del principe, in cui si trovano la sua collezione d'armi e gli strumenti necessari al miglioramento e al potenziamento dell'eroe, ci si sposta verso il portale che conduce agli Inferi, in cui troveremo, di stanza in stanza, numerosi nemici in mappe dal design vario ed esteticamente eccellente. Ogni area potrà ricompensarci in maniera casuale con un potenziamento o un nuovo potere, gentilmente concessoci dagli altri dei dell'Olimpo, che desiderano aiutarci a uscire da quell'inferno (facendo spesso riferimento ad interessi personali contro Ade): Zeus potenzierà con un raggio elettrico le nostre schivate; Afrodite ci permetterà di ottenere qualche cura in più da alcuni attacchi; il martello di Dedalo ci garantirà potenti modifiche alle nostre armi.
A proposito di strumenti di morte: ogni nuova incursione tra le violenti stanze dell'Ade ci ricompenserà con alcune chiavi, che ci daranno l'opportunità di sbloccare nuove tipologie di armi, più o meno adatte nell'affrontare certi nemici. Arco, lancia, spada andranno scelti prima di calarsi nell'oltretomba, dal quale non potremo più tornare indietro (fino a quando non moriremo). La varietà dei moveset ricorda molto Bastion, dato che ognuna di queste armi offre davvero approcci profondamente diversi rispetto alla precedente, modificando l'andamento degli scontri a tal punto da rendere improvvisamente ostici dei nemici che, fino a quel momento, apparivano semplici da affrontare, e viceversa+. Inoltre, alcuni livelli e stage ci daranno un certo numero di speciali risorse, da utilizzare per potenziare o migliorare le abilità in dotazione: sarà così possibile costruirsi una sorta di build incentrata sul recupero di energia e sui danni pesanti, oppure una totalmente dedicata all'agilità, alle schivate e agli attacchi dalla distanza.
Infine, tra un livello e l'altro avremo la facoltà di incontrare figure come Caronte (che assume la funzione di mercante), o spiazzi di momentanea e fragile pace, in cui ristorarci e recuperare un po' di energia, prima di lanciarci di nuovo contro le potenti creature degli inferi. In sostanza, tra dei impiccioni e manipolatori, creature mitologiche e labirinti degli dell'inventiva di Dedalo, Hades ha tutte le carte in regola per riproporre in ottica roguelike i miti e le storie dell'antica Grecia.
Supporto ed Early Access
La scelta degli sviluppatori di optare per un lancio in early access sembra legata più al bisogno di valutare i feedback della community e non alla necessità di lavorare o limare un'arretratezza complessiva del progetto.
La qualità grafica e tecnica è infatti ottima, senza alcun tipo di calo anche nelle situazioni più stressanti per l'hardware, e la direzione artistica è come sempre magistrale, con piccoli dettagli che lasciano a bocca aperta. Anche i contenuti sono già abbastanza corposi: 27 livelli da completare, con numerose stanze intercambiabili e procedurali per quanto riguarda sia il numero sia la qualità dei nemici. Inoltre, nella home del gioco, veniamo costantemente informati sull'arrivo dei nuovi aggiornamenti, descritti come abbondanti aggiunte all'offerta del titolo. La natura effettiva di queste novità però non è ancora del tutto chiara: aspettiamoci quindi succose novità dagli sviluppatori durante il corso dell'early access.
Tradizione Supergiant
Chiunque si sia appassionato alle opere delle studio sa che uno dei suoi marchi di fabbrica risiede nell'art design. Sebbene a livello meramente visivo Hades non faccia eccezione, mettendo in scena reinterpretazioni moderne, gustose e particolari della mitologia e del pantheon greco, per la prima volta la soundtrack non trasuda la stessa carica evocativa delle produzioni precedenti.
Ci troveremo infatti di fronte a una ripetizione abbastanza costante di stanze e nemici, affiancati da un tappeto musicale che funge da semplice accompagnamento. Nonostante ciò, la cura riposta nei piccoli dettagli caratteriali, narrativi e grafici, del protagonista, dei comprimari e del mondo di gioco è come sempre incredibile.
A giudicare da questo pulito e sorprendentemente completo early access, Hades sembra confermare l'ecletticità di Supergiant Games, che si cimentano con successo anche in un genere diverso rispetto a quelli affrontati in passato, senza però rinunciare alla firma artistica e alla cifra stilistica che da sempre caratterizzano le loro opere. In attesa del lancio completo e soprattutto dei primi, corposi aggiornamenti, non ci resta che affrontare di nuovo le orde infernali.