Judge Eyes: un'avventura investigativa dagli autori di Yakuza

Al Tokyo Game Show abbiamo avuto modo di mettere le mani su Judge Eyes, il nuovo progetto di Toshihiro Nagoshi e Studio Yakuza.

Judge Eyes: un'avventura investigativa dagli autori di Yakuza
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Disponibile per
  • PS4
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Stadia
  • Xbox Series X
  • Si torna nella Tokyo digitale del Team Yakuza. Non è passato molto tempo dall'ultima volta che l'abbiamo visitata, nei panni di Kiryu il dragone, gongolando tra un locale a luci rosse e una partita a freccette in quel di Kamurocho. E, come tutte le metropolitane di una grande città, gli sviluppatori di Ryu Ga Gotoku ci riportano proprio alla stessa fermata: la demo di Judge Eyes mostrata al Tokyo Game Show 2018 comincia proprio nelle familiari strade del quartiere che ormai conosciamo a menadito.
    Il gioco è sviluppato su Dragon Engine, il motore proprietario già visto in azione in The Song of Life, ed è la prima IP originale che si allontana dai temi e dai personaggi di Yakuza. Lasceremo a casa camicie a fiori e tatuaggi ingombranti e saremo chiamati ad impersonare Yagami Takayuki, detective e avvocato difensore con la propensione per le arti marziali, pronto a indagare i crimini e i misfatti di una Tokyo che non dorme mai. L'engine, di cui abbiamo visto una versione migliorata in Yakuza Kiwami 2, qui sembra perfezionarsi ancora di più, soprattutto nella gestione dei movimenti in combattimento, con una fluidità molto più evidente del reparto animazioni, e un'attenzione maggiore nella modellazione facciale e nell'espressività dei tanti personaggi, tutti realizzati basandosi su attori reali. Lo stesso protagonista, il detective Yagami, ha preso in prestito le proprie fattezze da uno degli idol più in voga in questo momento tra i fan giapponesi: Takuya Kimura degli SMAP.

    Il lato oscuro di Tokyo

    La demo presentata sullo showfloor del Makuhari Messe era divisa in tre parti, due delle quali completamente inedite rispetto alla versione di prova già disponibile sullo store Giapponese, di cui abbiamo parlato nel nostro precedente hands-on. La prima fase, quella legata alla storia, ci scaraventa violentemente tra le strade di Kamurocho e ci offre la possibilità di avvertire i cambiamenti legati al gameplay, e inerenti soprattutto il combat system. Se Kiryu si approcciava agli scontri sfruttando la sua fisicità, e concentrandosi su tecniche brutali ma molto lente, Yagami sfrutta invece una rapidità d'esecuzione impressionante e non fa scrupolo a usare tecniche molto coreografiche. Ad esempio è possibile utilizzare un muro come trampolino di lancio per effettuare attacchi in salto e calci volanti. Come in Yakuza si potranno utilizzare diversi stili di combattimento; finora ne sono stati mostrati solo due, selezionabili con il d-pad, e a fare l'occhiolino ai fan dei lavori del team torna anche quello che veniva chiamato Heat Action, ora ribattezzato con EX-Action: come sempre, il sistema ci permetterà di compiere finisher spettacolari sugli avversari.
    A fare la differenza nel gameplay, tuttavia, sembra proprio essere la vena investigativa che contraddistingue il titolo. Vena che si manifesta nella necessità di localizzare e riconoscere vari sospetti, per portare a termine i compiti assegnati dai nostri clienti: è proprio una sessione d'indagine quella presentata dalla seconda fase della demo, in cui dovremo osservare attentamente alcuni personaggi presenti nell'area di gioco e, attraverso una lista di indizi mostrata su schermo, trovare il nostro obiettivo.

    Una volta individuato il bersaglio parte una fase di pedinamento, in cui dovremo stare attenti alla barra di allarme del sospettato e utilizzare le coperture e gli angoli delle strade per nasconderci alla sua vista. Presto il pedinamento si tramuterà in un inseguimento, con una serie di Quick Time Event di gran lunga più interessanti di quelli già visti nei vecchi titoli, ed infine in un scontro che sancisce la fine della demo giocabile. L'obiettivo della versione dimostrativa sembra essere quello di testimoniare il dinamismo e la varietà delle situazioni di gioco, che integrano e mescolano diverse meccaniche, passando da momenti stealth ad altre sequenze ben più dinamiche.

    Gare clandestine e board game in Realtà Aumentata

    Da sempre uno degli elementi distintivi dei titoli sviluppati da Team Yakuza è la presenza di molte attività secondarie. Proprio su una di queste si focalizzava la sezione della demo chiamata "Droni". In pratica al giocatore veniva richiesto di controllare un drone munito di quattro eliche e gareggiare, in una serie di circuiti, contro altri NPC. Il drone può compiere solo movimenti basilari, scendere e salire di quota per centrare alcuni checkpoint che conferiscono resistenza extra o boost temporanei alla velocità, mentre con il caricamento di una barra apposita si potrà sfruttare un'accelerazione di qualche secondo. La modalità non si distingue per la sua verve innovativa, ma ha quel feeling arcade che la rende accessibile e immediata.
    Fra le attività secondarie, in ogni caso, troviamo anche qualche proposta meno tradizionale, e che sfrutta la passione per la tecnologia del Detective Yagami (già testimoniata dall'uso di un auricolare bluetooth e dall'interfaccia a schermo, caratterizzata da una grafica molto moderna e accattivante). Il secondo minigioco disponibile nella demo viene chiamato VRSugoroku ed è una reinterpretazione del gioco dell'oca ma in Realtà Aumentata, tra le strade di Kamurocho. Lo svolgimento è semplice: è necessario lanciare un dado, per poi muoversi tra le caselle in cui sono posizionati degli NPC. Ci sono caselle che forniscono alcuni oggetti, altre dove bisogna affrontare uno più avversari ed altre ancora dove gli oggetti vengono sottratti da un perfido gattino viola. Non ci siamo potuti spingere troppo oltre con la modalità in questione, ma sembra che gli oggetti e alcuni elementi sbloccati nel minigioco saranno utilizzabili anche fuori dal mondo "Virtuale".
    Per quel che abbiamo potuto vedere, in ogni caso, Judge Eyes sembra un titolo decisamente interessante, che non ha intenzione di allontanarsi del tutto dalla strada già solcata dai suoi predecessori spirituali, ma cerca comunque di mostrare una nuova identità. Yakuza aveva trovato fortuna grazie alla meticolosa riproposizione del centro cittadino di Tokyo, dove scontri, minigiochi e intricati racconti si alternavano con estrema efficacia.

    Judge Eyes non sconfessa questo mix, ma lo sposta in tempi più moderni, strizzando l'occhio a quelli che sono i divertimenti di una nuova generazione. Lo fa puntando su un personaggio interessante e su un racconto misterioso, ma anche concentrandosi su nuove idee di gameplay: investigazione, stealth e inseguimenti compongono un mix discretamente riuscito, impreziosito da una serie di attività secondarie meno tradizionali.
    Il gioco è previsto sugli scaffali Giapponesi già il 13 Dicembre, mentre in l'Europa dovremo aspettare fino al 2019 per poterlo giocare.

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