King of Seas: un Action RPG made in Italy fra mari procedurali

Alla scoperta di un'intrigante produzione indie nostrana, incentrata su un ibrido fra gestionale, action-RPG e roguelite.

King of Seas: un Action RPG made in Italy fra mari procedurali
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Il mare è l'elemento che meglio si presta alla generazione procedurale. Non solo nei videogiochi, ma anche nella realtà: del resto, a meno di non possedere un senso dell'orientamento sovrannaturale, basta affacciarsi su una spiaggia per due, tre giorni di fila, e porsi dubbi sulla posizione degli scogli. Come resistere quindi a un titolo a mondo - anzi, a mare - aperto, che a ogni partita punta a mescolare le carte in tavola, proponendo luoghi sempre diversi da esplorare a bordo di un veliero? Un veliero, peraltro, che cresce, diventa sempre più potente, cambia aspetto e arsenale in base ai tesori che il giocatore trova sul suo cammino e alle missioni che porta a termine.

    È questa l'idea alla base di King of Seas, intrigante progetto in cantiere presso gli italianissimi 3DClouds (qui la recensione di All-Star Fruit Racing, primo videogioco pubblicato dal team) che abbiamo avuto modo di provare in anteprima grazie a una alpha build. Qualcosa da sistemare c'è, ed è innegabile, ma il primo contatto con questo action/RPG piratesco a tinte roguelite, in arrivo il prossimo anno su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch, ci ha lasciato buone sensazioni.

    Se il forziere conterrà una valida alternativa a Sea of Thieves (a proposito, eccovi la nostra recensione di Sea of Thieves) o un cumulo di polvere, lo scopriremo solo con il gioco finito in mano, ma intanto vediamo insieme cosa funziona e cosa no in questo viaggio per la riconquista del dominio dei sette mari.

    Riprendersi il potere

    L'introduzione ci trae in inganno: il protagonista, uno dei due figli del Re dei Mari (Marylou e Luky, selezionabili a inizio partita), sembra già essere sulla rotta per un regno all'insegna della prosperità di isole e avamposti. Poco prima del raggiungimento della maggiore età e dell'inevitabile passaggio di consegne, qualcosa sembra però non andare per il verso giusto: tenendo il nostro eroe a distanza da King's Fortress, un gruppo di ufficiali ribelli, tramite un rito voodoo, elimina il Re e ne incolpa ingiustamente il primogenito, ordinandone la condanna a morte. Sopravvissuto all'assalto, viene salvato da un manipolo di pirati, che lo addestra alla vita da furfante, facendo di necessità virtù: non può di certo tornare a riprendersi ciò che gli spetta di diritto senza un buon piano, esperienza, e una flotta degna di tale nome.

    È così che ha inizio l'avventura del giocatore in un mondosempre nuovo e differente a ogni nuova partita, tutto da scoprire e da tracciare un isolotto alla volta senza comodi indicatori a schermo di sorta. A cambiare è anche nome e disposizione degli avamposti, appartenenti alle 3 fazioni principali, ovvero la Marina Reale, i Mercanti e i già citati Pirati, coi primi e gli ultimi in guerra perenne, e quelli nel mezzo pronti a fare a fare affari con entrambi, purché non li si depredi apertamente.

    I porti commerciali offrono numerosi utili servizi. Alcuni esempi? Il carpentiere, che ripara il veliero che verrà dato in dotazione dai nostri salvatori, la banca, presso cui depositare gli oggetti una volta che la stiva sarà piena, o la taverna, dove rimediare missioni secondarie, membri da aggiungere alla ciurma e utili rumor su relitti pieni di tesori o sull'andamento dei valori di mercato di un determinato bene in un particolare avamposto. Provate però ad assaltare una nave mercantile nei pressi di un porto e preparatevi a dire addio a simili benefici, oltre che a beccarvi tonnellate di piombo dalle torri di difesa.

    Battaglie e cannoni

    Nulla però vi vieterà di farlo in mare aperto, dove occhio non vede e cuore non duole, ma anche le navi di livello più basso vi richiederanno di sfoderare l'artiglieria pesante, con o senza scorte armate fino ai denti nei paraggi: il combattimento è parte integrante dell'esperienza di King of Seas e, come la navigazione stessa, viene concretamente gestito in tempo reale dal giocatore, nonostante la visuale isometrica suggerisca un'impostazione in stile RTS.

    Si controlla ogni movimento del proprio veliero, scegliendo di alzare o abbassare le vele (fino a 3 livelli), e virando al momento giusto per schivare minacce improvvise. Anche l'ordine di attivare i cannoni laterali, dotati di cooldown come le singole abilità dei vari ufficiali di bordo (nostromo, specialista, primo ufficiale), viene impartito con la pressione di un tasto, scegliendo la tipologia di proiettile da impiegare in base a quale elemento delle navi nemiche si vuole indebolire. Sarà infatti possibile bersagliare scafo, vele - per ridurre la velocità - o ciurma, con ogni parametro dotato di una barra della salute propria.

    Come anticipato però c'è anche una componente ruolistica, onnipresente e per nulla superficiale, che anzi, rende ancor più intrigante e personalizzabile la gestione della nave: avrete numerose statistiche di cui tener conto, dalla forza all'armatura, dall'accelerazione alla fortuna e alla resistenza magica, da plasmare accumulando esperienza (svolgendo missioni e raccogliendo tesori e forzieri in mare o sulle isole, contrassegnati dall'iconica X o da luccichii più evidenti a onor del vero di notte che di giorno).

    Ci sono poi i Talenti, vere e proprie abilità passive da sbloccare avanzando in tre diversi skill tree (che migliorano le statistiche di Navigazione, Battaglia e Voodoo, ovvero alterazioni di status come avvelenamento e rallentamento), mentre per i fan del looting estremo, c'è un sistema ad hoc che prevede la raccolta di equipaggiamento casuale e di vario rango, via via più potente e impreziosito da bonus che possono decretare la vittoria o la sconfitta in uno scontro. Tra gli oggetti, poi, ve ne sono alcuni che garantiscono l'accesso ad abilità attive. La Marea di fiamme, che sputa fuoco dalla prua, è ad esempio utilissima in battaglia: un modo per ribadire la grande varietà in termini di personalizzazione e di building che offrirà il gioco, non solo in fatto di estetica ma anche di performance.

    Progressi e regressi

    Abbiamo particolarmente apprezzato la costante sensazione di crescita e anche la naturalezza con cui questa avviene, essendo legata non solo al completamento di missioni, ma anche all'esplorazione pura, raccogliendo casse e forzieri lasciati da navi casuali, setacciando relitti trovati per caso, o dissotterrando tesori. Non mancheranno poi navi fantasma, pronte a sbucare all'improvviso quando meno lo si aspetta, così come cacciatori di pirati intenzionati a dare filo da torcere, oltre a minacce di vario genere come barili esplosivi, eruzioni vulcaniche e giganteschi tentacoli di creature degli abissi (quest'ultimi un po' frustranti, dato il preavviso inesistente che danno prima di colpire).

    A farci storcere il naso però è un bilanciamento del tutto da rivedere della difficoltà: il limite temporale di 45 minuti impostato dal team per questa alpha build non ha aiutato, poco ma sicuro, ma in ogni scontro che abbiamo affrontato abbiamo incontrato seria difficoltà a scamparla, anche al livello di difficoltà più basso (sui 5 complessivi), con un'IA super aggressiva, e una disparità nel numero di danni inflitti e subiti, anche le rare volte in cui il livello di difficoltà dei nemici era pari al nostro. Il poco tempo a disposizione non ha permesso di dedicarsi a del sano grinding, e il fattore casualità che regola lo spawn di navi (siano esse amiche o nemiche), tarato per ora troppo verso l'alto, ha reso la nostra prova sin troppo complicata.

    Si tratta pur sempre di un'alpha, comunque, e siamo certi che il team sfrutterà prove simili proprio per smussare aspetti poco riusciti come questo. Da sistemare anche l'interazione con avamposti ed elementi collezionabili, macchinosa, ma soprattutto il sistema di quest, tra missioni dall'obiettivo non sempre chiaro (in qualche occasione ci ha detto di averne fallita una qualche secondo dopo averla avviata), o troppo legate alla generazione casuale dei nemici, che rischia di far vagare a lungo alla ricerca di un bersaglio. Siamo poi curiosi di vedere in che modo il vento impatterà sulla navigazione e soprattutto sugli scontri e gli inseguimenti: al momento non abbiamo riscontrato differenze sostanziali, nonostante velocità e direzione vengano indicate sulla bussola presente sullo schermo.

    Chiudiamo con un cenno al comparto artistico, che ci ha convinti seppur con qualche riserva: belle le illustrazioni di personaggi principali e secondari, disegnate a pastello, e molto buona la realizzazione dell'acqua. Sono però le musiche il vero elemento in grado di coinvolgere il giocatore e di gettarlo dritto dritto in cambusa a sorseggiare grog, perfette per restituire quell'atmosfera unica che solo le opere a tema piratesco riescono a regalare.

    Meno esaltante è invece lo stile degli avamposti, caricaturale, ma con alcune strutture non proprio piacevoli da vedere (su tutte, i campanili). Anche l'interfaccia meriterebbe una sistemata, tanto in termini pratici - sarebbe gradito un modo per confrontare meglio i pezzi di equipaggiamento e avere tutte le statistiche a portata di mano - quanto estetici.

    King of Seas King of Seas prende la veste e l'impostazione di un gestionale piratesco, e gli ricostruisce su un vero e proprio RPG con elementi d'azione (nei combattimenti) e roguelite, grazie a una generazione procedurale usata intelligentemente, ma ancora da calibrare. Anche il bilanciamento della difficoltà va sistemato, così come alcuni elementi legati alle missioni. Avendo tuttavia testato il gioco in un'alpha, peraltro limitata a tempo, confidiamo nel fatto che 3DClouds riesca a smussare gli spigoli e a far splendere il cuore pulsante del gioco. Una produzione tutta incentrata sull'esplorazione libera e imprevedibile, sugli assalti a povere navi da carico piene di tesori, sulla ricerca di reliquie e manufatti da equipaggiare o da vendere al miglior offerente. Senza contare persino il mercanteggiare, a dimostrazione che proprio nulla è stato lasciato al caso. Fan di pirati e navigazione, segnate questo nome: King of Seas arriverà nel 2021 su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch.

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