Laser League provato: un nuovo gioco multiplayer competitivo di stampo arcade

Dagli autori di OlliOlli e Not A Hero, un arcade competitivo multigiocatore fresco, frenetico e molto più tattico di quanto si potrebbe pensare.

Laser League provato: un nuovo gioco multiplayer competitivo di stampo arcade
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • C'è un aspetto che più di tutti rende gli arcade game un terreno fertilissimo per creare dell'intrattenimento vincente: l'immediatezza. Stiamo infatti parlando di esperienze che ti permettono di gettarti nel vivo del divertimento in una manciata di secondi, senza inutili preamboli. Non è quindi un caso che molti dei titoli delle ultime stagioni videoludiche abbiano scelto di abbracciare proprio questa filosofia della spontaneità. Ciò è vero soprattutto quando si parla di opere multiplayer competitive, che basano buona parte del loro successo sull'accessibilità delle loro meccaniche fondanti. Pensate ad esempio a Rocket League, a Overwatch, oppure al più recente PlayerUnknown's Battlegrounds: sono tutti prodotti che ti trascinano subito dentro il gioco, e non ti mollano più. O almeno non prima di diverse centinaia di ore.
    Oggi siamo qui per parlarvi di un titolo che prova a inseguire la medesima strada tutta all'insegna dell'immediatezza e della competizione, Laser League. Il gioco, sviluppato dallo studio Roll7 (OlliOlli e NOT A HERO), si propone di catapultare il giocatore all'interno di una futuristica competizione sportiva a squadre dominata da affascinanti (quanto letali) fasci di luce multicolore.
    Non appena è approdato in Early Access su Steam (alla cifra di 19,99€), noi ci siamo subito fiondati fiondati nelle sue arene sci-fi, e siamo pronti a darvi le nostre impressioni preliminari.

    Barriere Letali

    La proposta di Roll7 vuole essere quella di un titolo arcade nel cui sistema linfatico scorrono competizione e divertimento. Se da una parte, infatti, è possibile trovarci l'immediatezza dettata da meccaniche di gioco molto essenziali e intuitive, dall'altra troviamo un sottotesto "easy to learn, hard to master" che ricorda quello di tanti titoli "arena" degli anni '90.
    Il gioco funziona pressappoco così: due squadre (di 2 o 3 elementi) vengono gettate in un'arena rettangolare in cui l'obiettivo è quello di sbarazzarsi di tutti gli avversari, in modo da guadagnarsi i due round necessari al conseguimento della vittoria. Per ottenerla, non occorre fare altro che attivare degli speciali "nodi" che compaiono sul terreno di gioco, i quali, non appena toccati, emettono una barriera laser di diversa forma e dimensione. Questa barriera, identificata dal colore della squadra che ne ha catturato per prima il nodo, sarà letale per tutti i giocatori avversari che la urteranno, costringendoli perciò restare in continuo movimento per evitarle. Nel caso in cui un partecipante dovesse finire all'altro mondo, non verrà eliminato definitamente dal round, bensì si smaterializzerà lascerà sul posto un esagono che potrà essere toccato da un compagno di squadra per rianimarlo. Il problema è che in ogni istante nell'arena saranno attivi diversi nodi e quindi diverse barriere, che andranno continuamente a intrecciarsi tra loro creando delle rapidissime trappole mortali. Al fine di scansarle, ai giocatori è consentito di attraversare i margini laterali del rettangolo di gioco, per riapparire - un po' come accadeva nel leggendario Snake per Nokia 3310 - dalla parte opposta. Ovviamente le barriere si resettano dopo un tempo prestabilito, offrendo così agli utenti una piccola finestra di tempo in cui poter studiare il posizionamento degli avversari e la prossima mossa da effettuare.
    Potete quindi capire come, già nel suo concept, il titolo risulti immediato, e al contempo animato da ritmi assolutamente indiavolati, dove basta davvero un attimo di distrazione per lasciarci le penne.
    Ma gli assi nella manica del giocatore non si limitano all'attivazione delle barriere. In Laser League, infatti, prima di scendere nell'arena, ogni sfidante può selezionare una delle sei "classi" al momento disponibili nel roster, ciascuna contraddistinta da un'abilità speciale che si ricarica progressivamente durante la battaglia.

    Troviamo "Lama", che possiede una sorta di spada futuristica con cui può lanciarsi a corto raggio ed eliminare chiunque si trovi sulla sua traiettoria; "Sfonda", che può sbalzare all'indietro i giocatori nemici grazie al suo enorme scudo; "Ladro", capace di convertire le barriere e portarle sotto il controllo della propria squadra; "Etereo", in grado di diventare immateriale per una manciata di secondi così da evitare le barriere e gli attacchi; "Killer", che posiziona un beacon verso cui può teletrasportarsi eliminando tutti i nemici lungo il suo cammino; e "Scossa", dotato di una sorta di cupola personale elettrificata che può stordire per qualche secondo. A queste abilità speciali va poi aggiunto un modificatore (a scelta tra due opzioni) che conferisce un ulteriore bonus alla stessa. "Corazza", ad esempio, dona una piccola invulnerabilità al giocatore che è riuscito a colpire un avversario con la sua abilità, mentre "Riflesso" gli permette di avere una carica istantanea subito dopo aver compiuto un'eliminazione, utile soprattutto a poter concatenare più uccisioni.
    Si tratta di talenti molto semplici ma assolutamente fondamentali per poter dominare tatticamente la partita, da sfruttare in sinergia con le barriere attive nell'arena.
    Di tanto in tanto sul ring compariranno anche dei "power up", che si attivano non appena un giocatore li calpesta. Con "Inverti", per esempio, è possibile cambiare il senso di rotazione di tutte le barriere, mentre "Accelera" le velocizza; "Cambia" trasforma invece tutte barriere nel colore opposto, mentre "Ruba" porta ogni barriera attiva sotto il controllo della propria squadra. Sono tutti potenziamenti che possono portare enormi vantaggi nei momenti clou della battaglia, e che permettono a Laser League di amplificare notevolmente il suo tessuto strategico.
    Anche la coordinazione e la comunicazione tra i giocatori occupano un ruolo centrale nell'esperienza di gioco. Specialmente per quanto concerne le sinergie tra le diverse classi presenti nel team, fondamentali per poter dare vita a combinazioni d'attacco parecchio efficaci e devastanti. Sfonda, ad esempio, può sbalzare un avversario verso una barriera appena convertita dal Ladro, mentre Lama può sbarazzarsi facilmente di un nemico stordito a terra da Scossa.
    Non va poi sottovalutato il fatto che le arene presentano molteplici tipologie di stage, ognuna con dei pattern per nodi e barriere complessi e ben studiati. Ne troveremo di corte, lunghe, spezzate, circolari, a freccia e a girandola, capaci di inscenare sul terreno un vero e proprio laser show.
    In Laser League, insomma, riflessi, strategia e comunicazione sono le uniche armi vincenti, che danno vita a uno show competitivo divertente e decisamente più complesso di quanto ci si aspetti nei primi minuti di gioco.

    Conclude l'offerta (al momento disponibile in Accesso Anticipato) la presenza di un sistema di customizzazione degli avatar digitali, con oltre 250 elementi di personalizzazione da sbloccare facendo salire di livello il proprio profilo giocatore.
    A livello grafico, Laser League si distingue per uno stile all'insegna del design minimale e fluorescente, che ricorda vagamente quello di Tron. Le arene sono infatti una bolgia di colori, luminescenze e suoni elettronici, i quali si mescolano alle calorose esultanze del pubblico, che si levano dagli spalti ogni qual volta viene eseguita un'azione spettacolare nella fossa rettangolare di gioco.
    Le uniche note negative, per il momento, sono relative ai server non propriamente affollati (trovare un match richiede sempre diversi minuti, altrimenti si possono utilizzare dei bot), e a delle scene di intermezzo che dilatano fin troppo i tempi di navigazione, smorzando un po' il ritmo tra una partita e l'altra.

    Laser League Ci troviamo davvero di fronte al nuovo Rocket League? Probabilmente no. Ma Laser League ha sicuramente tutte le carte in regola per ergersi come un titolo arcade competitivo fresco e dinamico. Il concept di fondo è, in verità, molto essenziale, tutto costruito intorno alla cattura dei nodi e al continuo movimento dei giocatori nelle arene di gioco per evitare le barriere laser avversarie. Ma poi c'è tutto quel sostrato strategico che gravita intorno alle classi, ai power up e al team play: elementi imprescindibili per un videogioco che vuole ritagliarsi un posto nell'affollato panorama dell'online gaming e degli eSport. Se proprio dovessimo trovare un difetto (oltre alle lunghe attese in fase di matchmaking), questo sarebbe probabilmente la varietà attuale. Perché è vero che, visti i diversi pattern di ogni stage e le diverse team composition, ogni match riesce a offrire un'esperienza tendenzialmente unica, ma è anche vero che al momento manca una modalità classificata, oltre che qualche contenuto collaterale (pensato magari sulla falsariga delle Arcade Mode di Overwatch) che possa offrire una piccola variazione sul tema, fornendo maggior linfa al respiro di gioco e alla sua longevità.

    CONFIGURAZIONE PC DI PROVA

    • CPU: AMD Ryzen 7 1700
    • RAM: 16 GB
    • GPU: GTX 1070

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