Provato LawBreakers

LawBreakers, lo sparatutto competitivo di Boss Key Productions, si lascia finalmente testare con mano qui all'E3 2016, proponendo una nuova mappa ed una modalità di gioco completamente inedita.

Provato LawBreakers
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Entrando nel booth di Boss Key Productions dobbiamo ammettere che eravamo un po' emozionati: chi vi scrive è cresciuto giocando a capolavori indiscussi quali Unreal, Unreal Tournament, così come l'indimenticabile Jazz Jackrabbit, ed incontrare di persona l'imprevedibile Cliff Bleszinski costituisce un'occasione sicuramente speciale. Varchiamo la soglia del booth e ci accomodiamo in una saletta d'attesa, su di uno dei tanti divanetti presenti: alla nostra destra il buon Cliffy B armeggia col suo smartphone. Lo avviciniamo e scambiamo con lui qualche parola riguardo Lawbreakers, primo progetto del neonato studio di sviluppo situato nel North Carolina: "Dopo averlo provato vedrai che stiamo procedendo in una direzione completamente diversa da quella di Overwatch" ci dice prima di salutarci. Lo ringraziamo e ci dirigiamo verso le postazioni preparate per la stampa, curiosi di scoprire se il game designer americano non abbia perso il suo magico tocco.

    La forza di un'idea

    La build preparata per l'E3 2016 introduce una nuova mappa chiamata "Promenade" e una modalità di gioco completamente inedita. Nell'universo di Lawbreakers due fazioni distinte si sfidano in serrati scontri all'ultimo sangue, in uno sparatutto competitivo basato su classi. Per approfondire le basi del gameplay del titolo vi rimandiamo al nostro articolo pubblicato qualche mese fa; vi basti comunque sapere che una squadra di sei fuorilegge si confronterà con un team di Law, poliziotti futuristici. Ciascuno schieramento presenta quattro classi differenti, ciascuna caratterizzata da proprie peculiarità e punti deboli. L'obiettivo del team è quello di creare uno sparatutto competitivo che ponga grande enfasi sulla varietà e caratterizzazione delle diverse modalità, offrendo un corposo numero di eroi destinato a crescere con futuri aggiornamenti. Dopo un breve tutorial, finalmente mouse alla mano, ci lanciamo nella nuova mappa Promenade, ispirata proprio al lungomare di Santa Monica, impegnati in una modalità inedita che riscrive la fisionomia del Capture the Point, proprio come la precedentemente annunciata Battery giocava con i ritmi e le dinamiche del classico Capture the Flag. Il campo di battaglia presenta tre zone da conquistare, ciascuna in grado di assegnare un punto alla squadra più capace: il match viene vinto una volta raggiunto uno score di tredici punti. Ogni volta che tutte le aree sensibili vengono occupate da una delle due squadre, ci ritroveremo a giocare una "intermission" della durata di 30 secondi: una fase strategicamente molto importante, dal momento che la nostra attenzione dovrà focalizzarsi sugli scontri duri e puri. Non solo uccidere gli avversari durante la breve pausa consentirà di instaurare un controllo maggiore sul territorio, ma ogni kill conferirà anche un bonus di velocità per la conquista del singolo punto, rendendo più agevole il round immediatamente successivo. Una modalità quindi ben costruita ed inaspettatamente profonda, che si lascia giocare con molto gusto, proponendo match variegati ed incalzanti, alternando i ritmi di un Deathmatch duro e puro a quelli più lenti e ragionati del CTP. Gli scontri prendono vita in un campo di battaglia completamente nuovo, non particolarmente brillante in quanto a design ad essere sinceri: Promenade si presenta piuttosto anonima, con i suoi tre point disposti in simmetrica successione: ai due opposti troviamo le aree di respawn delle due squadre, poste in magazzini con ingressi multipli (punti A e C).

    Seguendo una delle tre uscite ci si dirige lungo alcuni lussuosi viali che conducono ad una vasta piazza centrale, caratterizzata da una totale assenza di gravità, elemento che rende le battaglie del più importante e difficile da conquistare dei tre punti ancora più imprevedibili. La "lore" di Lawbreakers infatti ci conduce in un futuro non troppo remoto, dove l'umanità è ormai rinata dalle proprie ceneri e la forza della gravità garantisce il potere. Il layout di Promenade appare così un po' troppo semplice, a tratti banale, nonostante le tante vie di fuga e gli stretti passaggi da sfruttare solo con personaggi dall'elevata mobilità, quali Assassini e Vanguard. Qualche perplessità anche sul fronte della velocità di gioco, inaspettatamente lenta rispetto a quanto ci aspettavamo: nessuno dei personaggi può infatti scattare, e se escludiamo il rampino energetico dell'assassino o il jetpack del Vanguard, non vi è alcun modo per macinare porzioni di arena in maniera più rapida e spedita, tenendo ben presente che è proprio la velocità media dei movimenti ad apparire sin troppo limitata. Una "sorpresa" alla quale ci siamo comunque abituati in brevissimo tempo, lasciandoci trasportare dall'efficacia del concept della modalità presentata: il bilanciamento delle varie classi è ancora imperfetto, con danni da rivedere e tempi di cooldown delle varie abilità da ritoccare poiché un po' troppo dilatati. Convincente il comparto tecnico, caratterizzato da un'ottima modellazione poligonale e da buoni effetti grafici quali esplosioni e distorsioni gravitazionali, a fronte di una mole poligonale che invece non fa gridare al miracolo. A trattenere l'entusiasmo per Lawbreakers ad ogni modo, rimane la sostanziale mancanza di personalità del non proprio nutritissimo cast, che non presenta combattenti in grado di bucare lo schermo per caratterizzazione e design, finendo per rimanere completamente schiacciati dagli incredibili eroi di Overwatch.

    LawBreakers Lawbreakers potrebbe riuscire a dire la sua nell'affollato panorama degli sparatutto competitivi, trovando il suo punto di forza principale in un design delle modalità decisamente creativo, che non rivoluziona ma reinventa intelligentemente dinamiche che non hanno subito sostanziali sconvolgimenti negli ultimi quindici anni di vita del genere. La nuova mappa presentata, ambientata proprio a Los Angeles, non ci ha però particolarmente entusiasmati, così come la caratterizzazione delle quattro classi giocabili, piuttosto anonime e prive di sostanziale originalità. Il titolo Boss Key Productions è ancora in fase Alpha, per cui il tempo dell'uscita è decisamente lontano; il team dovrà impegnarsi molto nel confezionare un pacchetto ricco di contenuti di qualità, che possa ambire a confrontarsi con i mostri sacri del momento, scrollandosi definitivamente di dosso le storture di una genesi da free-to-play che ancora sembra affiorare in taluni aspetti della produzione.

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