LEGO 2K Drive: quando Forza Horizon corre come Mario Kart

Si corre a perdifiato in un mondo open world fatto di mattoncini: ecco LEGO 2K Drive! Lo abbiamo provato a Londra.

LEGO 2K Drive
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Quando si nomina un gioco di corse a marchio LEGO, è legittimo che il primo pensiero corra verso Mario Kart: si immaginano infatti piste fuori di testa, power up a più non posso, trionfo di cromatismi e scanzonatezza a profusione. Ed effettivamente in LEGO 2K Drive tutti i propellenti suddetti fanno parte del bolide tripla A realizzato dalla scuderia di Visual Concepts. C'è però un'altra caratteristica che avvicina questo nuovo racing game più alla serie Forza Horizon che alla saga Nintendo: l'open world, e tutto ciò che porta con sé, tra missioni secondarie e attività di varia natura.

    Anche l'inizio del gioco ricorda un po' - in chiave ironica - l'incipit folgorante di Forza Horizon 5, in cui differenti tipologie di auto si susseguivano su altrettanti terreni di corsa, come per rombare a tutto gas quanto profonda fosse la varietà che bisognava aspettarsi nell'opera di PlayGround (la recensione di Forza Horizon 5 è qui per voi).

    LEGO 2K Drive prova a fare lo stesso, ma con un fattore aggiuntivo che sintetizza la feature distintiva della produzione: i mezzi si trasformano automaticamente, e in tempo reale, a seconda della superficie sulla quale sfrecciano. State correndo sull'asfalto? La vostra quattroruote può assumere le sembianze di un'auto sportiva o di una utilitaria. D'improvviso finite fuori strada nel terriccio? Nessun problema, perché il veicolo cambia repentinamente aspetto - tutto da solo! - per diventare un Quad. Perdete il controllo e ruzzolate in un fiume? Non temete: la vettura prende al volo la forma di un motoscafo. Ecco in breve quello che è LEGO 2K Drive: un parco giochi da esplorare a gran velocità, senza possibilmente mai fermarsi. E se volete approfondire, vi rimandiamo alla nostra intervista con il produttore esecutivo di LEGO 2K Drive.

    Open world di mattoncini

    Se in molti altri giochi di corse lo scenario è tendenzialmente un ostacolo contro il quale evitare di schiantarsi, in LEGO 2K Drive saremo persino invogliati dal titolo stesso a scontrarci con gli elementi dell'ambiente. O almeno quasi tutti...

    Ci sono sì ancora alcuni oggetti indistruttibili verso cui è meglio non tentare un crash test, onde evitare di perdere preziosi pezzi del veicolo che stiamo guidando, tuttavia il mondo che esploreremo risulterà in parte frantumabile, ed è proprio grazie a questa possibilità che potremo recuperare la salute del mezzo e riempire la barra del turbo. Insomma: correte e divertitevi.

    È ciò che vogliono gli autori di Visual Concepts, che ambiscono a evolvere al massimo l'esperienza videoludica a marchio LEGO. Se ci sono riusciti è presto per dirlo, anche perché una prova di poco più di due ore non può dissolvere ogni dubbio e rafforzare ogni certezza. Quel che possiamo confermare è che il primo impatto fa sorridere, e di gusto.

    LEGO 2K Drive è ovviamente colorato e vivacissimo, e l'alternanza dei mezzi - senza soluzione di continuità - mentre si esplorano le macro aree dona all'insieme un ottimo senso di scorrevolezza. Di base questo racing proporrà ai nastri di partenza, il 19 maggio, quattro biomi interamente visitabili, e altri ancora verranno aggiunti in futuro, per quello che si preannuncia - nelle intenzioni del team - un sostanzioso supporto post lancio.

    Abbiamo potuto gironzolare solo nei primi due: quello iniziale (Turbo Acres), che funge più che altro da tutorial, e il secondo chiamato Big Butte, dove predominano le ambientazioni naturalistiche dei canyon, non senza qualche insediamento cittadino qua e là. In entrambi i casi la mappa è popolata da buffi NPC (che possono anche essere allegramente investiti senza conseguenze...), alcuni dei quali ci affideranno delle missioni secondarie o ci offriranno delle sfide da affrontare. Vi state domandando quanta varietà ci si può aspettare oltre alle classiche corse? In base alle nostre orette di prova, possiamo azzardarci nel rispondere: quanto basta. Si va dalle immancabili gare a tempo, e si arriva alla distruzione di cartelloni, al ritrovamento di personaggi scomparsi in qualche zona della mappa, passando per prove di distruzione, eliminazione di minion robot in apposite arene e altri mini giochi come quello che prevede di usare la nostra macchina per mandare in buca delle palline da golf giganti.

    Appositi incarichi (ma non tutti) potranno anche essere portati a termine in cooperativa, dal momento che LEGO 2K Drive supporta lo split screen fino a due giocatori e un team di sei partecipanti nella modalità online. Non sappiamo cos'altro ci attende nel gioco completo, tuttavia il team ci ha rivelato che non mancherà anche uno slancio di verticalità con lo sblocco del jetpack: pertanto è lecito immaginare qualche sfida aerea pronta ad accogliere i nostri boldi di mattoncini.

    Personalizzazione totale

    Il parco auto di LEGO 2K Drive nasconde qualche asso nella calandra. I veicoli sono numerosissimi, anche e soprattutto in virtù della meticolosa personalizzazione dei mezzi. Anzitutto, le quattroruote posseggono differenti statistiche, dall'accelerazione alla manovrabilità, passando per la velocità massima, la resistenza del telaio, il peso e la forza durante i tamponamenti.

    Ora prendete tutte queste caratteristiche e inseritele in un'offerta che propone un quantitativo sproporzionato di variabili connesse sia alla modifica iper dettagliata delle auto conquistate nella modalità storia, sia alla costruzione, a partire da zero, di un mezzo tutto nuovo. All'interno del garage sarà possibile, cominciando dal semplice telaio, modificare letteralmente ogni aspetto del veicolo, con più di mille pezzi a disposizione. Avremo la facoltà di cambiare ovviamente il colore, i singoli mattoncini, le ruote, gli accessori, il suono del motore, quello del clacson; poi potremo aggiungere gli sticker, e inserire o rimuovere anche il più piccolo dettaglio della vettura; infine, una volta soddisfatti, ci basterà provare l'efficienza del nostro bolide con un test drive. Creare una macchina non è un'operazione "macchinosa" (scusateci il gioco di parole), tuttavia il ventaglio di possibilità è così ampio che all'inizio sarà utile, per non perdersi nel marasma di opzioni, sfruttare il pratico tutorial messo in campo da Visual Concepts, contraddistinto dalla solita briosità a marchio LEGO, la stessa che - come prevedibile - scandisce l'avanzamento della storia.

    Gare a suon di power up

    Quale potrà mai essere lo scopo principale dello Story Mode di LEGO 2K Drive? Ma ovviamente diventare il pilota numero 1 di Bricklandia, e ambire al tanto agognato Sky Trophy. I vispi presentatori Vikki e Parker ci accompagneranno nella conquista delle bandiere a scacchi utili per partecipare ai grandi eventi che, di regione in regione, ci condurranno alla fama.

    Vincere le corse e completare le sfide opzionali ci darà modo di racimolare denaro con cui fare acquisti all'Emporio e di ottenere l'esperienza necessaria per salire di livello e sbloccare le corse più impegnative, nelle quali battere uno specifico pilota rivale e sottrargli la vettura che sfoggia con tanto orgoglio. Le piste di LEGO 2K Drive, da domare con uno stile di guida aggressivo e un bon uno delle derapate, possono racchiudere, in un'unica gara, molteplici tipologie di terreno. Entra qui in gioco il cambio automatico di mezzo: ad esempio, se ci allontaneremo dall'asfalto e ci tufferemo in un laghetto, per via di una scorciatoia o a causa di un errore, ecco che il veicolo si trasformerà in un motoscafo, con inevitabili conseguenze sulla velocità e il ritmo della corsa. L'alternanza dei mezzi, se muteremo spesso terreno, rischia di essere costante, modificando così di volta in volta l'approccio alla sfida. Lo sbilanciamento è dietro l'angolo, ma è un pericolo calcolato: Visual Concepts desidera infatti lasciare ampio margine di libertà ai piloti. Pertanto, scegliere in che modo dominare la pista per trarre il massimo vantaggio possibile da ogni mezzo e superficie attraversabile fa parte dell'esperienza ludica di LEGO 2K Drive.

    Sulle prime questa continua giostra di cambiamenti può un po' confondere, ma presto si prende dimestichezza con un sistema di guida alla portata di tutti, squisitamente arcade e facilissimo da padroneggiare. Nelle gare l'eco di Mario Kart si avverte, pur senza la medesima profondità ludica. Qui LEGO 2K Drive assume l'aspetto di un tumultuoso combat racing, in cui superare gli avversari a suon di turbo, sterzate e power up da recuperare lungo la pista. Il ventaglio di strumenti offensivi e difensivi non è ampissimo, ma fa il suo dovere, comprendendo i classici razzi, le mine, le barriere protettive, le ragnatele per stordire i piloti nemici e altre diavolerie.

    C'è poi un'ulteriore "arma", montata di default su ogni mezzo: il salto. Le auto di 2K Drive possono balzare in qualsiasi momento e - se sfruttata a dovere o col giusto tempismo - questa abilità può far recuperare un bel po' di terreno perso. Mentre nelle gare di Grado C (quelle più semplici), tutto sembra funzionare in maniera pulita e scorrevole, nelle corse di livello avanzato (come B e A) il caos rischia di trasformarsi in un ostacolo. L'intelligenza artificiale si fa infatti più aggressiva, e benché di norma questo sia sostanzialmente un aspetto positivo, in LEGO 2K Drive l'ostilità dei mezzi rivali può divenire più problematica del previsto.

    Le auto avversarie (spesso caratterizzate da personalizzazioni abbastanza folli e massicce) ci tampinano d'altronde con tanta foga da ostruire la visuale: può capitare insomma che il modello poligonale di un veicolo alle nostre spalle finisca per divorare l'inquadratura, con la telecamera che perde di vista il nostro mezzo.

    A questo vanno aggiunti gli ambienti altamente distruttibili, la guida spericolata dei rivali e l'uso più frequente dei power up da parte dei nemici: ne consegue che la confusione a schermo a tratti si fa preminente, "smontando" (perdonateci di nuovo il gioco di parole) la piacevolezza della guida. In ogni caso, questo folle circo di poteri, stramberie motorizzate e caos divertito fa parte dell'esperienza ludica di LEGO 2K Drive, con il suo carico di spasso e i suoi squilibri. E può andar bene così.

    LEGO 2K Drive Vivacissimo da vedere, fluido e puntellato da momenti di allegra spettacolarità, LEGO 2K Drive ibrida Forza Horizon con Mario Kart, in un connubio potenzialmente vincente. Qua e là si percepiscono degli spigoli connessi a una confusione in pista non sempre ben controllabile, e non mancano perplessità circa la solidità a lungo andare della struttura open world. A dirla tutta, considerando la suddivisione in biomi ben distinti, forse sarebbe più opportuno parlare di “open zone”, ma non è questa la sede per cavillare sulle definizioni. A prescindere dalla bilancia dei pregi e dei difetti, è comunque quasi scontato che il quantitativo esorbitante di personalizzazione e la solita carica di umorismo manderanno in brodo di giuggiole tutti gli estimatori dei mattoncini, ancor più se amanti dei racing game.

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