Little Witch Academia Chamber of Time provato: magie e incantesimi a Luna Nova

La serie Little Witch Academia godrà presto di un tie-in per PS4 e PC, in arrivo nei primi mesi del 2018: lo abbiamo provato.

Little Witch Academia Chamber of Time provato: magie e incantesimi a Luna Nova
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  • Pc
  • PS4
  • PS4 Pro
  • Little Witch Academia è uno degli ultimi anime prodotti da Trigger, lo studio a cui dobbiamo i cosplay piccantelli ispirati alla serie Kill la Kill. L'immaginario di Little Witch Academia è però decisamente più leggero rispetto a quello della serie di Hiroyuki Imaishi, e si presenta al pubblico come una sorta di Harry Potter al femminile in salsa manga. La protagonista dell'anime, Atsuko "Akko" Kagari, è una delle studentesse dell'accademia per giovani streghe Luna Nova. Una delle peggiori, per l'esattezza. Tutto cambierà quando la ragazza, nel corso di una "gita scolastica" all'interno di un dungeon, incapperà nella Shiny Rod, un potentissimo bastone magico. Un grande aiuto in termini di efficienza arcana, ma anche la fonte principale della gran quantità di disavventure che la protagonista si troverà ad affrontare nel corso della serie. Disavventure che Bandai Namco ha deciso di tradurre in linguaggio videoludico con Little Witch Academia: Chamber of Time, il tie-in in uscita nei primi mesi del 2018 su PS4 e PC. Potevamo quindi evitare di farci un giretto per le sale di Hogwa... pardon, Luna Nova durante l'evento Level Up di Bandai Namco?

    Il giorno della marmotta

    Little Witch Academia: Chamber of Time cala il giocatori nei panni di Akko Kagari che, assieme alle sue compagne, si ritrova bloccata in un misterioso loop temporale. Le giovani streghe dovranno quindi investigare sull'origine di questa anomalia, di chiara natura arcana, alla ricerca di un sistema per sfuggire a questo ciclo infinito.

    Un viaggio che le condurrà attraverso un gran numero di dimensioni magiche, tutte accessibili da una strana porta collocata della stanza Horologium, una sala segreta nascosta nella biblioteca dell'accademia Luna Nova. Una premessa narrativa che ben si adatta alla natura spensierata della serie cui si ispira, che è già diventata uno degli anime di maggior successo su Netflix. Ancora non sappiamo come la stasi temporale cui sono sottoposte le protagoniste si tradurrà in dinamiche narrative ma, nel corso della nostra prova parigina, abbiamo avuto modo di mettere alla prova le loro abilità durante un buon numero di "scappatelle dimensionali". Una volta entrati nella stanza Horologium, al giocatore sarà chiesto di selezionare una tra diverse chiavi magiche, ognuna in grado di garantire l'accesso a una specifica area. Si tratta, in soldoni, dell'hub attraverso il quale le streghe raggiungeranno i diversi livelli del gioco, tutti dotati di una specifica caratterizzazione tematica che si riflette nel design di nemici e scenari. Trattandosi di un beat'em up a scorrimento (alla Streets of Rage, per intenderci), questi si articolano in stanze disposte su una mappa navigabile sia in orizzontale che - occasionalmente - in verticale, con tanto di aree segrete e casse del tesoro da recuperare.
    Ah già, e ci sono anche una mare di nemici da annientare a colpi di magie. Ma proprio una valanga.

    A spasso per le dimensioni

    Pad alla mano, la trasposizione videoludica dell'anime di Yoh Yoshinari si presenta come un classico brawler a scorrimento orizzontale (2.5D), caratterizzato da meccaniche semplici ma non prive di un certo spessore. Con la pressione dei tasti frontali, la nostra strega adolescente sfrutterà il proprio estro arcano per lanciare attacchi magici di base, divisi come di consueto in leggeri, medi e pesanti. Gli stessi pulsanti, in associazione alla pressione del dorsale sinistro, permettono alla maga di scagliare contro i nemici incantesimi, mentre schiacciando R1 ed L1 assieme a ciascuno dei tasti frontali potremo utilizzare le magie più forti a disposizione del personaggio.

    Ovviamente tutti gli incantamenti scatenati dalla pressione dei dorsali hanno dei tempi di cooldown coerenti con l'efficacia battagliera dell'attacco, che rendono necessaria una certa dose di accortezza contestuale.
    Si tratta di meccaniche immediatamente intuitive che si prestano però a una discreta profondità, legata a doppio filo a un sistema di combo che concede al giocatore una certa libertà creativa nella gestione degli assalti.
    Gli effetti delle diverse magie possono infatti variare se queste vengono lanciate in salto o in scivolata, e con un po' di pratica gli attacchi possono essere inanellati fino a comporre combinazioni piuttosto spettacolari. Gli avversari incontrati nel corso della demo, tutti ben caratterizzati e coerenti con l'immaginario dell'anime, richiedevano inoltre un buon controllo del posizionamento della strega sullo schermo, sia per esigenze offensive che difensive.
    Questo anche perché i livelli, alquanto ispirati dal punto di vista artistico, nascondono spesso pericoli ambientali da tenere in considerazione, come massi in caduta libera o botole colme di aculei acuminati. Anche il design dei boss di fine livello, sia dal punto di vista combattivo che da quello stilistico, si è sembrato di buona qualità, specialmente in relazione alla diversità delle sfide poste da ciascuno di questi avversari.

    Al termine di uno dei primissimi scenari, ad esempio, ci siamo trovati a dover resistere alla furia di un titano corazzato che, posizionato sul fondo della schermata, cercava insistentemente di spalmarci a terra con le sue manone rocciose. Un combattimento che ci ha richiesto una buona padronanza delle schivate e degli scatti, oltre a una discreta coordinazione sul fronte delle mazzate mistiche. Il linea di massima, il gameplay si dimostra dinamico e decisamente divertente, specialmente se affrontato con una buona dose di verve sperimentativa. La complessità generale degli scenari, così come la difficoltà media, non arriva ai livelli dei migliori esponenti del genere, come ad esempio l'eccezionale Dragon's Crown, ma il gameplay sembra comunque vantare una buona varietà, che speriamo sia destinata a mantenersi anche sul lungo periodo. Con il capolavoro di Vanillaware Little Witch Academia condivide però gli elementi ruolistici che sono ormai diventati uno standard per il genere, e che si manifestano in una classica progressione a livelli, con nuove magie e abilità equipaggiabili. Un altro elemento che fornisce spessore all'azione è rappresentato dalla possibilità di scendere in campo con un totale di tre streghe, ognuna dotata di specifiche peculiarità magiche. Stando a quanto abbiamo potuto vedere, il roster include una quota consistente dei personaggi dell'anime, per la gioia dei fan. L'effettiva efficacia delle nostre compagne sul campo di battaglia ci è sembrata un filino altalenante, soprattutto nelle sezioni più complesse, ma niente di disastroso dal punto di vista della godibilità. Già sappiamo che il team di sviluppo ha intenzione di aggiungere una modalità cooperativa come parte del supporto post lancio, quindi contiamo sul fatto che l'aggiunta dell'elemento umano possa ovviare al problema in via definitiva.
    Fuori dai confini della Camera del Tempo, è possibile esplorare l'accademia Luna Nova nei panni della protagonista dell'anime, la giovane apprendista strega Akko Kagari. In questi momenti, il gioco assume fattezze più vicine allo standard dei giochi di ruolo, con tanto di aree liberamente esplorabili, personaggi con cui interagire e sottomissioni da portare a termine.

    Un aspetto interessante, che aggiunge un ulteriore strato di varietà al titolo di Bandai Namco. Sebbene il passaggio alla terza dimensione renda più evidenti i limiti del comparto tecnico, gli appassionati non potranno che apprezzare la fedeltà delle ambientazioni alle loro controparti animate. La trasposizione poligonale dei personaggi, in particolare, risulta eccezionalmente vicina al lavoro di Trigger, anche per merito delle ottime animazioni che, oltre a rendere piuttosto piacevoli le scene d'intermezzo, influiscono positivamente sulla fluidità del gameplay. Più in generale, pur non trattandosi del miglior cel shading mai visto in un prodotto di stampo cartoonesco, il lavoro svolto dallo sviluppatore A+ Games sul fronte grafico risulta convincente e accurato, specialmente in confronto alla materia d'ispirazione.

    Little Witch Academia: Chamber of Time Quasi a sorpresa, il tie-in tratto dall’anime di Trigger Little Witch Academia si è rivelato essere un prodotto solido e divertente, più complesso di quanto le sue ispirazioni lasciassero prevedere. Il beat’em up di A+ Games offre un gameplay basato su un combat system di buona fattura, caratterizzato da discreto livello di profondità. Anche dal punto di vista artistico, il titolo di Bandai Namco si difende piuttosto bene, sfoggiando scenari e personaggi ispirati e straordinariamente fedeli a quelli dell’anime originale. Le maggiori incognite, al momento, riguardano le sezioni d’esplorazione e la narrativa portante del gioco, strettamente interconnesse, che - per ovvie ragioni - non abbiamo avuto la possibilità di saggiare a fondo durante la prova. Resta anche da capire se il titolo fornirà ai giocatori varietà sufficiente a mantenere in auge il fattore divertimento per l’intera durata dell’avventura.

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