Marvel's Avengers: vendicatori uniti nella beta del gioco Square Enix

Abbiamo provato la beta di Marvel's Avengers che sarà presto disponibile per gli appassionati dei supereroi più famosi e amati del mondo.

Marvel's Avengers: il gameplay ci è piaciuto?
Anteprima: PlayStation 4 Pro
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Stadia
  • Xbox Series X
  • Non si può dire che il percorso comunicativo di Marvel's Avengers sia stato ordinato, cristallino e privo di inattesi sobbalzi. Per molti mesi il nuovo titolo sviluppato da Crystal Dynamics ha vissuto in una sorta di limbo, presentato al grande pubblico come un action lineare e inquadrato, eppure dichiaratamente votato alle logiche dei Game as a Service, dei titoli a sviluppo continuo esplicitamente dedicati al multiplayer cooperativo e pensati come piattaforme in continua evoluzione.

    Si è scoperto, grazie agli ultimi due War Table, che l'obiettivo del team di sviluppo e del publisher Square-Enix è proprio quello di far coesistere queste due anime: consegnando al grande pubblico un prodotto spettacolarizzato e accessibile, che racconti una storia intensa e ben diretta; ma garantendo anche a chi cerca un'immersione totale nell'universo videoludico dei vendicatori una certa persistenza, fatta di missioni ripetibili, loot, punti esperienza, sfide progressivamente più intense e una mole spropositata di oggetti sbloccabili.

    Finalmente, dopo aver ascoltato le parole del team capitanato da Scott Amos, è giunto il momento di mettere le mani sul prodotto e farsi un'idea ancora più concreta rispetto a quella che può essere veicolata dagli eventi in streaming. In attesa che la versione di prova si renda disponibile nei primi tre weekend di agosto, noi di Everyeye.it abbiamo partecipato ad un fine settimana di accesso anticipato, e siamo pronti a raccontarvi tutte le nostre impressioni.

    Vendicatori disgregati

    Come ormai sappiamo da tempo, Marvel's Avengers si apre con la ben nota sequenza ambientata sul Golden Gate Bridge di San Francisco, collocata cinque anni prima rispetto agli eventi che vivremo nel corso della produzione. Questa scena interamente giocabile ha l'obiettivo di introdurre il gameplay, facendo interpretare all'utente cinque fra gli eroi inizialmente disponibili, e al contempo di spiegare i tragici antefatti del racconto. Quella che vivremo sulla nostra pelle è la caduta degli Avengers, attaccati proprio nel giorno dei festeggiamenti a loro dedicati, e trasformati in un lampo in una minaccia agli occhi dell'opinione pubblica.

    Quello che fino ad oggi non sapevamo è che l'incidente che ha causato fra l'altro la morte (o la scomparsa?) di Capitan America, nell'universo videoludico creato da Crystal Dynamics ha anche innescato il processo noto come Terrigenesi. Se non avete familiarità con le pubblicazioni della Casa delle Idee, sappiate che questo fenomeno è legato ad un gruppo di super eroi che avranno un ruolo fondamentale nel futuro di Marvel, e probabilmente anche nel suo Cinematic Universe.

    Stiamo parlando degli Inumani, terrestri che hanno sviluppato superpoteri dopo essere entrati in contatto con le Nebbie Terrigene, scaturite (almeno nel nostro videogame) dall'esplosione di un cristallo che veniva custodito all'interno dell'Helicarrier. In pratica nella città di San Francisco sono stati generati nuovi esseri "super", spesso incapaci di controllare i propri poteri. È bastato questo per rendere ancora più complessa la situazione degli Avengers, che sono stati costretti a sciogliersi senza appello.

    Cinque anni dopo, sarà proprio una di questi nuovi Inumani a dare una nuova speranza ai Vendicatori. Entrata in contatto con Bruce Banner, Kamala Khan sosterrà di avere le prove che gli Avengers sono stati incastrati, e farà di tutto affinché il super-gruppo torni in forze. Le prime missioni vere e proprie dell'avventura di Marvel's Avengers le giocheremo proprio nei panni di Kamala (che si è data il nome di Miss Marvel, per omaggiare Carol Danvers) e dell'alter ego di Banner, il verde e massiccio Hulk.

    C'è da dire, prima di entrare nel dettaglio del gameplay, che questa beta non ci ha convinti per quel che riguarda la gestione del racconto. Non sappiamo se in questa versione di prova manca qualche scena d'intermezzo, ma abbiamo trovato l'incipit della sceneggiatura un po' frettoloso e confuso. Troppe cose vengono date per scontate, troppi momenti chiave del racconto vengono trattati con estrema superficialità. Sappiamo benissimo che molto spesso anche gli albi della Marvel abbracciano una certa leggerezza narrativa, ma per il momento ci è sembrato che al videogioco manchi una certa concretezza e una buona coesione del racconto. Staremo a vedere se le cose cambieranno quando il gioco arriverà sugli scaffali nella sua versione definitiva.

    Una classica storia di eroi

    Arrivando alla sostanza delle missioni, le quest principali che portano avanti il racconto hanno una struttura non dissimile a quella della sequenza introduttiva. Sono molto lineari, dirette con attenzione, e alternano fasi di esplorazione e combattimenti. Nel primo caso ci troviamo a spiccare salti esorbitanti grazie alla massa muscolare di Hulk, oppure a sfruttare la plasticità fisica di Miss Marvel (capace di alterare forma e dimensioni del suo corpo e quindi di allungarsi a piacimento) per aggrapparci a piattaforme apparentemente irraggiungibili.

    Avanzando negli stage bisogna sempre tenere d'occhio la presenza di casse da aprire, per recuperare risorse e loot, necessarie come vedremo a potenziare i personaggi.

    Quando si arriva alla fase di lotta si scopre che il combat system di Marvel's Avengers vuole essere accessibile e non troppo approfondito. Tutto si basa sull'alternanza di attacchi leggeri e colpi potenti, che all'occorrenza possono essere caricati per infliggere più danno o rompere gli scudi degli avversari che ne sono dotati. All'inizio avremo a disposizione un risicato numero di combo, ma salendo di livello potremo ampliare il set di mosse a disposizione. Durante gli scontri sarà anche possibile esibirsi in spericolate combinazioni di colpi a mezz'aria, oppure sfruttare l'attacco a distanza, mirando con il trigger sinistro e facendo fuoco con il grilletto opposto. Nel caso di Kamala Khan questo colpo avrà un raggio d'azione limitato, mentre per altri eroi come Vedova Nera e Iron Man costituirà un'occasione imprescindibile per bersagliare gli avversari rimanendo a distanza di sicurezza, nonché una delle strategie più efficaci per affrontare i nemici. Il sistema prevede anche un meccanismo di schivate rapide e contrattacchi, il cui tempismo viene spesso suggerito da una serie di indicatori che evidenziano gli attacchi più pericolosi degli avversari.

    Ogni eroe ha poi una propria "risorsa", che può ricaricare menando a più non posso: nel caso di Hulk è il potere dell'Energia Gamma che lo rende indistruttibile per un limitato periodo di tempo, nel caso di Miss Marvel si tratta invece del potere terrigeno che le permette di aumentare temporaneamente le dimensioni del proprio corpo per massimizzare i danni.

    Nel caso di Natasha Romanoff potremo aumentare i riflessi e la rapidità di movimento, per decidere quando avvicinarci al bersaglio per attaccare fisicamente, o quando allontanarci e usare le armi da fuoco. Iron-Man, infine, ha bisogno di accumulare energia per usare le armi più potenti della sua tuta Mark III. Ultima caratteristica del combat system è legata alla presenza di tre abilità, anche queste da ricaricare a furia di sganassoni: ci sono due skill di base e una "Super", che nel caso di Tony Stark è rappresentata dalla possibilità di evocare HulkBuster, mentre per il verde doppio di Banner è una devastante manata sonica.

    Nel gioco finale lo sblocco e la selezione di queste abilità, assieme alla possibilità di personalizzare altre caratteristiche dei personaggi, aprirà la strada ad un combat system sicuramente vario e stratificato, ma per il momento bisogna sottolineare anche i limiti evidenti di Marvel's Avengers. Uno su tutti, l'incredibile caos che si genera durante le fasi d'azione, molto raramente leggibili e pulite. Quando si affrontano pochi avversari si può trarre il meglio da un sistema di combattimento accessibile, semplice ma non per questo semplicistico. Sfortunatamente succede che nella maggior parte dei casi i nostri eroi si trovino letteralmente asserragliati da avversari, sovrastati da stimoli visivi, indicatori, effetti speciali, numeri e barre della vita.

    Purtroppo questo problema aumenta in maniera proporzionale all'incremento di difficoltà delle missioni, quando il numero di unità nemiche si moltiplica quasi senza ritegno. In certi momenti l'azione si fa così chiassosa e soverchiante che ci si deve affidare, più che all'abilità, all'uso smodato di poteri e supercolpi, tenendo d'occhio con più attenzione gli indicatori delle mosse che gli attacchi degli avversari. Un'esperienza che si muove in bilico fra quella dell'action game e quella tipica invece degli MMO, dove contano di più statistiche e capacità di alternare le skill con il giusto tempismo.

    Questa componente deve tenerla in considerazione soprattutto chi vuole dedicarsi anima e corpo allo sviluppo dei personaggi e a quello che sarà l'endgame di Marvel's Avengers: vi avvertiamo fin da subito che l'elemento ruolistico e la coordinazione fra giocatori potrebbero avere un ruolo fondamentale nelle fasi di gioco avanzate.

    Se siete fra quelli che vogliono soltanto seguire l'avventura principale e poco altro, preparatevi di contro a misurarvi con la parte più action di questo impasto, sostenuta da una buona varietà anche se non proprio profonda né totalmente priva di sbavature.

    Il ruolo dell'eroe

    Se diciamo che sul lungo andare la parte ruolistica diventerà prioritaria per Marvel's Avengers, è anche perché il sistema di equipaggiamento trasmette fin da subito questa certezza. Se è vero che per i meno esperti è tutto sommato facile identificare i pezzi migliori (c'è anche un pulsante che permette di equipaggiare automaticamente gli strumenti più potenti), già si intuisce che il titolo è pensato per farvi un gran da fare, impegnandovi nella ricerca della build perfetta.

    Gli oggetti più rari hanno delle abilità aggiuntive che si attivano sotto particolari condizioni, e già si intravede una serie di statistiche e percentuali che non è di certo digeribile per chi mastica abitualmente action/adventure. Ci sono oggetti imbevuti di radiazioni gamma che causano danni continuativi e corazze che incrementano la protezione nei confronti degli attacchi glaciali. Gli artefatti (ne avremo a disposizione due minori e uno maggiore) aggiungono un ulteriore strato di profondità a meccanismi già sufficientemente complessi per rischiare di scoraggiare gli utenti meno smaliziati.

    Tutto questo senza tenere in conto il sistema di risorse, che permette di potenziare ogni singolo elemento del proprio equip, a patto di avere i "reagenti" necessari, accumulati dopo un discreto periodo di grinding.

    Badate bene: dopo la prova della Beta è abbastanza lampante che nell'ottica di Crystal Dynamics e Square-Enix, questi elementi rappresentino la pietra angolare dell'esperienza di gioco nel lungo periodo. Se volete un titolo più accessibile, focalizzato principalmente sulla storia e sul racconto, e composto interamente da missioni spettacolari, uniche, distintive a livello di regia, Marvel's Avengers potrebbe non essere il prodotto più adatto a voi.

    Alla stregua di Destiny e The Division, questo Avengers sarà incentrato su quest da ripetere più e più volte, esplorazione libera di aree che possono essere equiparate alle destinazioni dello sparatutto Bungie, e tanto lavoro alla ricerca del loot più raro. Se trovate tedioso questo tipo di routine, le quest della missione principale potrebbero non bastare a farvi arrivare alla fine dell'avventura sazi e soddisfatti.

    I contenuti della beta

    A proposito di attività, vale la pena fare un elenco di quelle presenti nella beta, sufficientemente esemplificative di quello che potremo trovare nella versione finale del gioco. A disposizione degli utenti ci sono le missioni storia, che possono essere rigiocate anche in versione Eroica. Una di quelle incluse nella prova permette di scontrarsi con Abominio, nel corso di una boss fight non rivoluzionaria ma comunque interessante.

    Ci saranno poi le Warzone, aree più aperte in cui verremo spediti sempre e comunque con un obiettivo preciso: che sia individuare un covo della AIM oppure distruggere una pattuglia d'élite, avremo sempre un traguardo ben delineato.

    Potremo però prenderci del tempo per esplorare l'area, risolvere qualche puzzle ambientale, eliminare unità speciali o cercare casse di equipaggiamento nascoste. Si tratta di un'esperienza un po' più rilassata rispetto a quella di altre missioni, che permette di divertirsi con un gruppo di amici senza stare sempre e comunque concentrati sull'azione. Va comunque detto che l'estensione di queste aree non può minimamente competere con quella dei congeneri già citati, che propongono zone incredibilmente più estese ed elaborate. La speranza è che la versione finale brilli per lo meno in quanto a numero di aree disponibili.

    Infine, in Marvel's Avengers ci sono missioni molto più rapide e contenute, chiamate Zone di Atterraggio. Si tratta di sfide estremamente rapide, pensate per essere ripetute più e più volte. Tutte sono riconducibili a specifici archetipi di missione: in qualche caso bisogna distruggere tutte le unità presenti in un'area, altre volte dobbiamo invece mantenere il controllo di un'area sgomberandola dalle varie ondate di nemici; in altri casi bisogna invece distruggere alcuni oggetti disseminati in un'arena.

    Non si tratta di incarichi particolarmente originali, ed è difficile valutare ad oggi come questo tipo di attività potrà essere recepito sulla lunga distanza. Se la composizione delle orde di nemici costringerà in qualche modo a coordinarsi con i compagni adottando strategie elaborate, alcune di queste missioni potrebbero risultare stimolanti; diversamente, crediamo che la semplicità strutturale possa essere alla lunga controproducente, amplificando il fattore ripetitività, comunque congenito in questo genere di prodotti ma arginato con discreta efficacia da qualche altro titolo presente sul mercato.

    Infine, a disposizione ci sono anche le sfide HARM, battaglie in realtà virtuale che ci chiedono di sconfiggere un determinato numero di ondate nemiche. Paradossalmente si tratta delle missioni in cui le qualità del combat system risaltano con più efficacia, visto che l'azione risulta solitamente molto leggibile. Di contro, considerata l'area in cui sono ambientate risultano anche le più anonime a livello di atmosfera e caratterizzazione.

    Una Mark III nuova di zecca

    Vale la pena spendere qualche parola anche sul modello di business adottato da Marvel's Avengers, visto che Square Enix ha confermato che tutti i contenuti aggiuntivi saranno completamente gratuiti (già annunciato l'arrivo di Hawkeye e quello di Spider-Man in esclusiva su PS4 e PS5). Il sostegno economico della produzione deve arrivare quindi dalle microtransazioni, che al momento non sembrano per fortuna troppo invasive.

    Nel gioco troviamo una sorta di "Battle Pass" integrato, un percorso che permette di sbloccare diversi oggetti dal valore estetico, che siano Skin o nuovi avatar con cui personalizzare il profilo.

    Stando a quello che si apprende dalla Beta questo Battle Pass non va acquistato, è disponibile per tutti e specifico per i diversi personaggi. Per progredire negli unlock le strade sono due: completare obiettivi giornalieri e settimanali (uccidendo un certo numero di avversari, o utilizzando specifiche mosse in combattimento), oppure investire una risorsa che può essere acquistata con denaro sonante. Idealmente, insomma, è possibile ottenere tutti gli oggetti estetici della stagione giocando con costanza, ma è difficile calcolare quante ore serviranno per completare il percorso di tutti i supereroi. L'idea che ci siamo fatti è che il team voglia incentivare i completisti a fare qualche acquisto in-game per velocizzare l'ottenimento di tutti gli item, ma che focalizzandosi su due o tre personaggi sia possibile sbloccare anche gli oggetti più rari senza spendere. Vedremo nel prodotto finale se Crystal Dynamics riuscirà a bilanciare le necessità di ogni Game as a Service: quella di tenere avvinto il pubblico incentivando la sua permanenza sui server, e quella di monetizzare per sostenere il lavoro continuativo del team.

    Non è un processo facile e molti altri titoli a sviluppo continuo hanno faticato a trovare subito il giusto approccio; Marvel's Avengers ha dalla sua la forza di una licenza molto più popolare e il desiderio di integrare una campagna che si propone di essere longeva, autonoma e dedicata ai giocatori meno ostinati, potrebbe essere anche questa la chiave del suo successo commerciale. Dal canto nostro, speriamo che la versione definitiva, in arrivo il 4 settembre, possa vantare una maggiore pulizia visiva e presenti magari un'azione leggermente più leggibile.

    Siamo rimasti positivamente colpiti dalla varietà di approcci e strategie che è possibile adottare in battaglia, sostenuta non soltanto dalla presenza di diversi eroi, ma anche dalla possibilità di personalizzarne, espanderne e modificarne il moveset. Adesso Crystal Dynamics dovrà raccogliere i feedback della beta, far risaltare le qualità del suo prodotto e limarne le spigolosità. Tra un mese scopriremo se il team sarà riuscito nell'impresa.

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