Marvel vs Capcom Infinite: provata la demo del nuovo picchiaduro

A sorpresa, è stata pubblicata nelle scorse ore una demo giocabile di Marvel Vs Capcom Infinite che permette di provare lo Story Mode del gioco.

Marvel vs Capcom Infinite: provata la demo del nuovo picchiaduro
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • La partnership stretta tra Capcom e il colosso dell'entertainment Marvel ha esercitato, sin dal suo debutto un fascino a cui è sempre stato davvero difficile resistere. Infatti il franchise, nel corso degli anni, è riuscito a calamitare l'attenzione di un ricco stuolo di appassionati ed estimatori alla ricerca di qualcosa di "diverso" rispetto a quanto offerto da serie più blasonate che, comunque, dominano incontrastate tanto il mercato quanto la scena competitiva degli eSport.
    Come abbiamo ricordato nella nostra precedente anteprima, relativa all'annuncio di Infinite durante la PlayStation Experience dello scorso dicembre, le ragioni del successo del brand sono evidenti: un roster affascinante, esplosivo, ricolmo di iconici combattenti provenienti da due universi allo stesso tempo distanti ma sinergici; da un ritmo che predilige frenesia e spettacolarizzazione nonché, infine, da una maggiore accessibilità delle meccaniche di gioco. Particolare quest'ultimo non da poco, visto che l'ha resa appetibile ad un grande pubblico generalmente poco incline a spendere decine di ore a capire e padroneggiare i tecnicismi di altre produzioni come, giusto per restare in casa Capcom, lo stesso Street Fighter. In occasione della conferenza Sony, Infinite è tornato a far parlare di sé grazie ad un trailer spettacolare ed evocativo e alla pubblicazione - a sorpresa - di una demo che ci ha dato un assaggio della Story Mode che ci attenderà il prossimo 19 settembre.

    Guerra senza fine

    Dicevamo: Marvel vs Capcom è un brand che ha saputo inserirsi in un mercato di difficile collocazione, tradizionalmente poco aperto alle innovazioni, riuscendo a proporre una filosofia più morbida e stuzzicante per i neofiti. L'assenza di barriere poste all'ingresso, però, non deve essere confusa con "semplificazione". Per riprendere una definizione ormai abusata in ambito videoludico (ma che si adatta perfettamente a ciò di cui stiamo parlando) le meccaniche di gioco a cui la serie ci ha abituato sono "facili da imparare ma difficili da padroneggiare appieno".

    Ed è forse per questo che ha sempre incontrato il favore di categorie di pubblico così differenti. A spulciare i moveset dei molti combattenti, infatti, si scopre una profondità e una varietà che non hanno nulla da invidiare alle produzioni considerate ben più tecniche. In più, la dinamica "tag team", con squadre composte da tre lottatori - tratto caratteristico della serie -, consente al giocatore di imbastire devastanti attacchi combinati semplicemente "switchando" i membri del party nel corso del combattimento. Inoltre, ad aumentate la varietà, non sono mai mancate le mosse speciali come le Hyper Combo, e le lunghe sequenze di concatenazioni e juggling spettacolari, capaci di solleticare anche il palato più esigente. Il combat system, dunque, si è sempre dimostrato assolutamente di altissima fattura e profondo quanto bastava per essere fruibile a più livelli e soddisfare ogni fascia d'utenza, dai neofiti fino a coloro che ormai hanno i polpastrelli consumati da lustri di mezze lune e button mashing. Insomma, oltre agli immancabili controlli "classici", con cui i puristi possono mettersi veramente alla prova e conoscere ogni singola mossa dei loro lottatori preferiti senza rinunciare ai tecnicismi, gli sviluppatori hanno sempre affiancato un control scheme semplificato, capace di racchiudere in poche interazioni col controller l'essenza combattiva di ogni lottatore. In Marvel vs Capcom Infinite, come vedremo tra poco, ritroviamo tutto questo, opportunamente modificato e arricchito di alcune novità che rendono il titolo ancora più accessibile e frenetico rispetto alle iterazioni passate.

    Adesso vi rendete conto di quanto siete insignificanti?

    La demo, già disponibile per il download dagli store digitali PlayStation 4 e Xbox One, dopo una brevissima introduzione ci catapulta nel bel mezzo dell'azione presentandoci, attraverso un rapido fuoco di fila, alcuni dei combattenti che potremo utilizzare nel corso di una Story Mode apparsa sin d'ora con una forte caratterizzazione dal gusto cinematografico. La convergenza tra i due universi è già avvenuta; un nuovo villain si è palesato sulla scena prendendo il sopravvento, in modo pressoché incontrastato, sulle due realtà ormai fuse in un unico mondo.
    Ultron Sigma, si fa chiamare, e si pone come l'unico dio a cui gli esseri mortali debbono obbedienza. A differenza del precedente episodio, in cui ci trovammo di fronte Galactus, il Divoratore di Mondi, ora persino il super villain è il risultato di una fusione tra l'universo Marvel e quello Capcom. Da una parte Ultron, androide fermamente deciso a portare all'estinzione il genere umano e principale antagonista degli Avengers, mentre dall'altra Sigma, iconica nemesi nella serie X di Megaman.
    Le due personalità, fuse assieme, hanno dato vita ad un essere dagli incommensurabili poteri, capace di tenere in scacco senza apparente difficoltà il manipolo di eroi decisi a fermarlo.

    Ne ritroviamo immediatamente alcuni, suddivisi in egual misura: Cap; Thor; Dante; Iron Man; Arthur; Chris Redfield; Chun Li; Capitan Marvel; Rocket Racoon e Doc Strange rispondono tutti all'appello, impegnati a contrastare gli scagnozzi di Ultron Sigma posti a protezione del palazzo reale asgardiano.
    Capiamo che c'è anche una missione della massima priorità da portare a termine: fare irruzione nella ex dimora del Dio del Tuono per estrarre un prigioniero, fondamentale per aumentare le chance di vittoria. Di sicuro questa breve sezione, che alterna combattimenti a splendide cut scene, non rappresenta che una piccola, succulenta, anticipazione di ciò che ci attenderà tra pochi mesi (anche se il roster è già stato "leakato" qualche tempo fa).
    La versione di prova a nostra disposizione, seppur breve (ma intensa), ci ha finalmente consentito di saggiare con mano anche il gameplay e farci un'idea più precisa delle novità messe in campo dal team di sviluppo che ritroveremo nella versione completa di Infinite.

    Anzitutto il primo - e più evidente - cambiamento rispetto ai passati episodi attiene alla composizione del team attivo. Il party, quindi, si riduce passando da tre a due, con conseguente "alleggerimento" della fase di gestione dello scontro. Con due soli lottatori giocatore viene facilitato nella lettura dell'azione di gioco, che ora risulta essere un po' meno caotica rispetto alla precedente incarnazione del franchise. Ciò permette, inoltre, di studiare meglio la composizione del team evitando un'eventuale, inutile, inefficienza dettata dalla ricchezza di alternative a disposizione; in questo modo si razionalizzano le tattiche e sfruttando appieno la sinergia tra i combattenti. Ciò, a ogni buon conto, non significa assolutamente che Infinite sia meno spettacolare rispetto al passato: le coppie di combattenti che ci siamo trovati ad utilizzare (purtroppo la demo non permette di comporre la propria squadra), oltre ad apparire perfettamente amalgamati, ci hanno consentito di provare combinazioni esplosive, concatenare Hyper ed esibirci in juggling devastanti. Inoltre, attraverso il rapido "switch" dei compagni di squadra al momento giusto, c'è la possibilità di produrci in attacchi combinati prorompenti per prolungare le sequenze d'attacco. Per un breve periodo di tempo, infatti, i due combattenti insistono assieme nell'agone, interrompendo la combo dell'avversario o seguitando l'azione a cui avevamo dato avvio prima di chiamare il cambio attraverso la semplice pressione del dorsale destro.

    Infinity Stone per tutti!

    Lo switch attivo non è l'unica cosa che caratterizza il gameplay di questo nuovo crossover. Per rendere ancora più semplice e accessibile il titolo ai neofiti del genere beat'em up (via già seguita da Capcom anche per altri titoli), il team di sviluppo ha introdotto un sistema "automatizzato" per ciò che concerne la concatenazione di combo e le Hyper combo. In buona sostanza, attraverso l'attivazione del control scheme semplificato, i giocatori possono lanciare lunghe concatenazioni di colpi premendo in rapida sequenza un singolo tasto. Pugni e calci, insomma, vengono racchiusi in un unico comando, così come l'Hyper combo che, così facendo, non necessita di chissà quale dimestichezza col controller. Tutto ciò, chiaramente, può essere disattivato ma già sono prevedibili i problemi che il sistema potrebbe creare negli scontri online.

    L'ultima novità, ma non meno importante, è rappresentata dal debutto delle Gemme dell'Infinito. I team presenti nella demo possiedono già questi potentissimi artefatti quindi, allo stato attuale, non sappiamo se potremo personalizzarne la dotazione scegliendo la pietra più adatta al nostro stile di gioco. Come ben saprete, le Infinity Stone sono in grado di donare all'eroe che ne entri in possesso, poteri che vanno al di là di qualsiasi immaginazione. Durante il nostro provato, abbiamo avuto l'opportunità di testarne alcune e di osservare in che modo Ultron Sigma le sappia utilizzare in maniera estremamente efficace. Il potere associato alla Gemma posseduta risponde a un parametro apposito (un po' come accade per la Hyper Bar), che si ricarica nel corso dello scontro. Quest'ultimo può essere utilizzato a piccole dosi oppure attendere il momento giusto per lanciare la "Infinity Storm" attraverso la contemporanea pressione dei due primi dorsali. Ognuna è ovviamente caratterizzata da un colore ben definito: la Space Stone blu, ad esempio, permette di imprigionare per un breve periodo di tempo il combattente nemico in una "gabbia" che gli impedisce di switchare con il compagno; la Gemma del Tempo, invece, ci consente di aumentare la velocità con cui ci muoviamo e portiamo a segno i colpi mentre, la Reality Stone innalza l'efficacia dei danni e, al contempo, di allungare le combo del nostro party. Per quel poco che abbiamo potuto vedere, l'utilizzo delle Gemme non dovrebbe creare problemi di bilanciamento (come avvenne, invece, in Street Fighter X Tekken) anche se, chiaramente, la tenuta dell'intero impianto dovrà essere valutata solo dopo un test approfondito contro altri avversari umani. Infine, sotto il profilo tecnico la demo ha messo in mostra il buon lavoro di modellazione poligonale e la generale pulizia del comparto grafico, solo occasionalmente funestato da leggeri cali di frame; difetto che dovrebbe essere risolto per l'arrivo del titolo nei negozi. L'inquadratura risulta leggermente più ravvicinata rispetto al passato; ciò consente di leggere con maggior chiarezza l'azione di gioco e districarsi nell'esplosiva effettistica a schermo, come sempre sontuosa ed esagerata.

    Marvel vs Capcom Infinite Pad alla mano, il nuovo capitolo del fortunato crossover tra l'universo Marvel e quello della casa di Osaka si presenta decisamente in forma, con l'insperata presenza di una Story Mode che si preannuncia scoppiettante, frenetica e curata, grazie alle molte cut scene dal piglio cinematografico capaci di fungere da perfetto collante per traghettarci tra uno scontro e l'altro. Inoltre, le nuove feature vanno a modificare quanto basta l'esperienza di gioco rispetto alla precedente installazione del brand. Seppur breve, la demo messa a disposizione sin dagli istanti immediatamente successivi la conferenza Sony è comunque riuscita a calamitare la nostra attenzione, ma anche a sollevare qualche dubbio. La riduzione del party attivo da tre a due combattenti, l'introduzione di nuove meccaniche nel combat system che semplificano (forse di molto) la vita ai novellini e il debutto delle Infinity Stone sono tutti aspetti che necessitano, ovviamente, di maggiore approfondimento così da capire se sussiste il concreto rischio per il bilanciamento dell'esperienza di gioco. Non ci resta che attendere. In fondo settembre è dietro l'angolo.

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