Matchpoint Tennis Championships: è tempo di rispolverare la racchetta

Torus Games e Kalypso scendono sul campo da tennis con Matchpoint Tennis Championships: la nostra prova in vista del lancio previsto per il 7 luglio.

Matchpoint Tennis Championships: è tempo di rispolverare la racchetta
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Nel panorama dei videogiochi di tennis restano due contendenti principali: Tennis World Tour (qui la recensione di Tennis World Tour 2) e AO Tennis, giunti entrambi alla seconda iterazione grazie alla spinta di Nacon e al lavoro di Big Ant Studios. Nonostante il loro successo su PC e console, i fan legati agli iconici Top Spin e Virtua Tennis non hanno ancora potuto divertirsi con un'esperienza simcade - magari un po' più vicina alla simulazione - degna di questo nome.

    Cercare di concludere il dominio dello studio australiano proponendo un'alternativa migliore è una missione che ben pochi sviluppatori sembrano avere intenzione di intraprendere, dato che l'unico e ultimo tentativo è firmato Torus Games. Anch'esso collocato nell'emisfero australe, con sede a Bayswater anziché Melbourne, il team ha lanciato il guanto di sfida a Big Ant Studios con Matchpoint - Tennis Championships, titolo in arrivo il prossimo 7 luglio su console e PC, che abbiamo avuto l'opportunità di provare prima della recensione.

    Scendiamo sul campo del Melbourne Park

    Il derby australiano avrà inizio ufficialmente nell'estate del 2022 ma nelle scorse giornate ci è stata concessa una build non definitiva per scendere sul campo da tennis e sfidare professionisti del calibro di Daniil Medvedev e Nick Kyrgios. La prima impressione in assoluto è quella di trovarsi dinanzi a un progetto chiaramente pensato per abbracciare un bacino di utenza più ampio e attraverso più generazioni di console: il menù è elementare e intuitivo, perfetto per un utilizzo con controller, e propone due modalità di gioco principali (Carriera e Partita Rapida) assieme a tre modalità di training (Tutorial, Pratica e Allenamento).

    Oltre alla scheda Locale, dove si trovano tali opzioni, figura soltanto la sezione Online per sfidare amici e giocatori casuali in partite rapide o, per chi ama la competizione, in match classificati. Matchpoint - Tennis Championships si presenta quindi come un titolo essenziale e semplice in tutto e per tutto. L'introduzione offerta dal Tutorial ci porta sul campo indoor per allenarci. In tale contesto, il gioco viene descritto come un "simulatore di tennis realistico e professionale con controlli intuitivi" e, mentre l'allenatore ci accompagna nella comprensione delle meccaniche di gioco, riceviamo gradualmente conferma di questa natura meno votata al gioco arcade.

    A nostra disposizione avremo quattro tipologie di colpi: dal tiro di piatto, dritto e potente, passando per il topspin - dalla traiettoria più arcuata e con percorso lento - fino allo slice, utile a rallentare il ritmo dello scambio per riposizionarsi, e il pallonetto. Questi colpi potranno essere modificati a loro volta con una palla corta, per la "gioia" dell'avversario e non mancano le volée, giocate aggressive e difensive a rete.

    I parametri chiave di ogni colpo sono potenza e precisione: la prima potrà essere modificata premendo più a lungo il pulsante del tiro che si vuole effettuare, mentre la seconda richiede l'uso dell'analogico sinistro per controllare il punto in cui si vuole far arrivare la palla. Durante il servizio sarà estremamente facile gestire ambedue i fattori ma negli scambi con l'avversario saremo costretti a prestare più attenzione alla direzione piuttosto che alla potenza. Chiaramente la combinazione di un tocco più delicato con una palla corta potrà quindi risultare in una risposta più decisa dal lato opposto del rettangolo di gioco, quindi non bisognerà mai abbassare la guardia.Tornando sul servizio, anch'esso è effettuabile in quattro modi diversi: il servizio piatto è il più veloce e potente, col servizio kick meno rischioso e dal rimbalzo elevato, il servizio tattico slice per dare alla palla una rotazione laterale e infine il servizio dal basso, che può sorprendere l'avversario o offrirgli una risposta più facile.

    L'ultimo controllo che ci viene illustrato è il cambio di telecamera durante il match stesso: le alternative sono una visuale più televisiva, perfetta per una panoramica completa del campo, e una ravvicinata più immersiva, che conferisce più dinamismo e velocità all'esperienza, a discapito di una precisione potenzialmente inferiore. Abituarvisi a tali soluzioni in ogni caso è piuttosto immediato e soddisfacente.

    Spolveriamo la racchetta con qualche match rapido

    Concluso il tutorial ed eventualmente sperimentata la modalità di allenamento, non ci resta che mostrarci al pubblico digitale con il nostro sfidante. Tra i professionisti troviamo i già citati Daniil Medvedev e Nick Kyrgios, assieme ad Amanda Anisimova, Garbiñe Muguruza e leggende come Tommy Haas e Tim Henman, per un totale di 24 tennisti (6 ancora in fase di creazione) con differenti caratteristiche.

    Scelti gli atleti, possiamo optare per una superficie in cemento, terra battuta o erba, e impostare la durata della partita con 1, 3, 5 set o Super tie-break. Al momento sembrano mancare i match doppi, ci auspichiamo si tratti di un'assenza momentanea. Scendendo in campo veniamo accolti da uno scenario tutto sommato pulito, tra spalti gremiti di spettatori, raccattapalle e cameramen a bordo campo. Sin dalle prime animazioni introduttive emerge però un grande problema: il pubblico ha sembianze tutt'altro che realistiche. Non parliamo solo dell'aspetto estetico ma anche delle movenze approssimative, che massimizzano l'effetto "sagoma di cartone" degli appassionati sugli spalti. Se non altro, tutto ciò si nota quasi esclusivamente nelle brevi cutscene. Mettendo in pratica gli insegnamenti dell'istruttore, ci lanciamo nella sfida da noi creata. Pad alla mano, il gameplay è piacevole e ogni colpo si distingue per l'impatto che ha sui nostri movimenti e su quelli dell'avversario, il quale saprà rispondere con furbizia e agilità alle nostre mosse.

    A questo proposito, Matchpoint propone una meccanica peculiare che ci rende noti i punti di forza e debolezza dello sfidante man mano che scambieremo qualche colpo con lui. Ad esempio una palla tesa potrebbe mostrarci un suo debole rovescio, mentre una palla corta scoprirebbe la sua prontezza a rispondere con potenza, rendendo i nostri recuperi molto più difficili.

    Punti deboli e incertezze

    Da un lato quindi Matchpoint - Tennis Championships vanta delle soluzioni ludiche interessanti ma dall'altro presenta delle criticità sul fronte dell'intelligenza artificiale: a prescindere dalla difficoltà impostata, ci è capitato più volte, anche consecutivamente, che l'avversario avanzasse verso rete per una risposta ravvicinata, lasciandoci fin troppo spazio per effettuare pallonetti, tiri di piatto e topspin. Alla stessa maniera, quando abbiamo il controllo del ritmo di gioco può bastare la combinazione di slice e topspin ai lati opposti affinché il giocatore risponda lentamente al primo colpo e non si aggiusti tempestivamente per rispondere al secondo, cosa che invece noi potremo fare in quasi tutti i casi.

    In altre parole, il fatto che si possa trovare una strategia di gioco "universale" rischia di rendere l'esperienza poco appagante. Le variazioni della forma fisica del tennista tra l'altro sembrano manifestarsi esclusivamente in una corsa più o meno spedita e quindi in risposte meno rapide ed efficaci in situazioni di stanchezza. In sé è una soluzione sufficiente ma forse non ottimale: persino un giocatore appena creato per la carriera, ergo dalle statistiche basse, riesce a raggiungere colpi distanti dopo diversi movimenti da un lato all'altro del campo senza mostrare il minimo segno di cedimento.

    Sul fronte delle animazioni, se da un lato i colpi sono riprodotti con una fluidità soddisfacente, dall'altro gli spostamenti sul campo possono risultare poco naturali e a volte danno vita a scorrimenti anomali sul terreno di gioco al momento del tiro. Infine, la riproduzione di volti e corpi dei tennisti - assieme alla loro generazione per il nostro personaggio nella Carriera - non ha saputo impressionarci, almeno per il momento.

    Carriera con potenziale... ma ancora povera di contenuti

    Concludiamo l'analisi con qualche considerazione sulla Carriera, che senza dubbio alcuno è la modalità chiave di Matchpoint. La creazione del personaggio avviene inizialmente in maniera completamente casuale, con la selezione di nazionalità e genere. In un secondo momento del processo però potremo intervenire a piacimento, modificando il preset facciale, capelli, abbigliamento sportivo e qualche altro dettaglio.

    Il gioco ci catapulta quindi immediatamente nelle ultime battute di un match che, una volta concluso, determinerà la nostra posizione nel ranking MPT. L'obiettivo è uno soltanto: crescere, migliorare e diventare il Numero 1 al mondo. Per farlo dovremo allenarci per migliorare le nostre statistiche, o sfidare avversari casuali in showmatch per sbloccare scarpe e racchette con una quantità superiore di punti bonus. Il kit a nostra disposizione potrà quindi essere modificato nella scheda Giocatore, che ci permetterà di personalizzare ulteriormente il nostro alter ego o di cambiare il suo allenatore. Inizialmente si potrà partecipare esclusivamente all'Auckland Open, nonostante il gioco proponga anche l'Australian Grand Slam. In tal senso, si sente la mancanza delle licenze per le competizioni ufficiali dell'ATP.

    Ogni torneo avrà comunque la sua caratteristica organizzazione, distinguibile per il numero di giocatori partecipanti e i set per singola partita. Nella nostra prova abbiamo concluso l'Auckland Open vincendolo con agilità, nonostante gli avversari fossero di un livello nettamente superiore. In soldoni, la speranza di trovare un livello di sfida via via più elevato è scomparsa rapidamente, a riprova delle problematiche sul fronte dell'intelligenza artificiale.

    Matchpoint Tennis Championships Nel trittico tennistico del momento, Matchpoint - Tennis Championships appare ancora un frutto in attesa di maturazione: il gameplay è in un buono stato e le modalità offerte sono poche ed essenziali, ma la gestione del ritmo sul campo non è sempre perfetta e l’intelligenza artificiale, qualsiasi sia la difficoltà impostata, in diverse occasioni effettua movimenti poco logici che rendono la vittoria fin troppo facile. A ciò si aggiungono un comparto grafico mediocre - il pubblico sugli spalti in primis necessita di una revisione - e animazioni non sempre fluide o naturali. A sei settimane dal lancio, sembra esserci ancora lavoro da fare per sfidare i capitoli più completi di Big Ant Studios.

    CONFIGURAZIONE PC DI PROVA

    • CPU: AMD Ryzen 5 5600X
    • RAM: 16GB
    • GPU: NVIDIA GeForce RTX 3070

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