Mega Man 11: il grande ritorno del robottino blu di Capcom, provata la demo

Abbiamo provato la demo giocabile di Mega Man 11, titolo che segna il ritorno sulle scene della storica mascotte di Capcom.

Mega Man 11: il grande ritorno del robottino blu di Capcom, provata la demo
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Negli ultimi mesi CAPCOM ha deciso di dedicare una buona dose d'amore al piccolo Mega Man, personaggio troppo spesso lasciato in disparte a vantaggio di nomi più noti al grande pubblico. Dopo aver deliziato i fan del Blue Bomber con le raccolte della serie tradizionale e della variante X, la casa di Osaka ha annunciato di essere al lavoro su un episodio tutto nuovo, potenzialmente in grado di soddisfare anche i fan più esigenti. In questi giorni abbiamo passato diverse ore in compagnia della demo di Mega Man 11 disponibile sugli store online, toccando con mano le nuove meccaniche di gioco e tastando il polso del lavoro portato avanti dagli sviluppatori. Come gli anziani in contemplazione davanti ai cantieri, forti dell'esperienza accumulata in anni di avventure con Rockman ci sentiamo autorizzati a criticare gli sviluppatori per ogni piccola incongruenza, seguendo gli insegnamenti del metodo "Ai miei tempi...". Demo alla mano, CAPCOM starà riuscendo nel difficile compito di riproporre una serie classica senza snaturarla, aggiornandola al tempo stesso con qualche nuova meccanica?

    Una manciata di novità

    La demo di Mega Man 11 è appagante. Lo è sotto molti punti di vista, ma principalmente per il modo armonico in cui le meccaniche classiche della serie di fondono con gli elementi inediti introdotti dagli sviluppatori.

    Al netto dei soliti fattori che caratterizzano l'azione a scorrimento orizzontale e verticale di Rockman, dall'acquisizione e uso di armi dagli effetti più disparati dopo averne sconfitto il rispettivo proprietario, all'abuso dello scatto e della preziosa collaborazione del cane robotico Rush, a rendere golosa la build i prova è la meccanica chiamata Double Gear. Mega Man può contare su due modalità extra attivabili e disattivabili a piacimento tramite la semplice pressione di uno dei tasti dorsali. La prima potenzia gli attacchi e riduce il tempo di caricamento del Mega Buster. La seconda rallenta la velocità dell'azione, permettendo di reagire con tutta calma anche nelle situazioni più concitate. Ogni volta che uno di questi effetti viene azionato, l'apposito indicatore inizia a consumarsi. A seguito della disattivazione manuale l'energia si ripristina in fretta, ma quando la barra si consuma del tutto entra in gioco il surriscaldamento, che rende inutilizzabile l'abilità per qualche secondo. La modalità Potenza e quella Velocità saranno anche attivabili in contemporanea, ma in quel caso non si possono interrompere manualmente e portano a un surriscaldamento prolungato e inevitabile.

    La giusta difficoltà

    La versione dimostrativa è composta da un unico livello, presidiato dal boss Block Man. Il level design è quello classico della serie e costringe a ripetere più volte alcune sezioni per memorizzarne i pattern e gli ostacoli. Come da tradizione è necessario abbattere i nemici piazzati in modo strategico, saltare con il giusto tempismo e, in una fase ben precisa, liberarsi alla svelta di alcuni ostacoli per non farsi raggiungere da una letale trappola accompagnata dallo scrolling orizzontale automatico.

    Tutto ciò che ha reso celebre la serie è insomma presente in questo livello dimostrativo. Abbiamo provato la versione per Nintendo Switch e gli unici dubbi riguardano qualche animazione "legnosetta" e la reattività dei comandi, soprattutto nelle fasi più concitate dell'azione. A volte, infatti, sembrerebbe esserci un lieve ritardo nella risposta agli input impartiti dal giocatore, dettaglio che, se dovesse essere confermato anche nell'edizione finale del gioco, potrebbe rappresentare un problema. Per tutto il resto, livello di difficoltà compreso, è già luce verde.

    Il pelo nell'uovo

    Quando si lavora su una saga storica, si sa, il rischio di imbattersi in maniaci perfezionisti attenti a ogni minimo dettaglio è altissimo. In 30 anni di attività Mega Man ha creato uno zoccolo duro di appassionati.

    Community di questo tipo tendono a legarsi a elementi bizzarri come glitch o bug del tutto innocui e, quando per qualche strano motivo questi difetti vengono corretti, possono protestare anche in modo molto veemente. Nel caso di Mega Man 11, a far scoppiare l'embolo degli appassionati è stata la rimozione dell'entrata "fluttuante" nella porta del boss, presente fin dal primissimo capitolo della serie. Fino a Mega Man 10, in pratica, attraversando con un salto la porta che conduceva al Boss di turno, Mega Man si congelava in aria e veniva magicamente traslato dallo scrolling, scendendo a terra nella nuova schermata. In Mega Man 11 tutto questo è scomparso e l'androide ora atterra normalmente prima di accedere alla stanza successiva. Si tratta di un dettaglio per molti insignificante, che però ci permetterà di capire quanto CAPCOM sia disposta ad assecondare le manie irrazionali di una community storica. Mega Man 11 uscirà il prossimo 2 ottobre su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. L'attesa è quasi finita!

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