Monster Hunter Rise: a caccia del Magnamalo nella nuova demo

Abbiamo provato la quest del Magnamalo presente nella nuova demo di Monster Hunter Rise, ora disponibile sul Nintendo eShop.

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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • A poche settimane di distanza dall'uscita ci rilanciamo a capofitto nei server della demo di Monster Hunter Rise, invasi da una nuova minaccia. Capcom ha infatti deciso di pubblicare una missione aggiuntiva che possa fungere da palliativo per tutti i cacciatori in attesa del promettente hunting game. E il team ha persino scomodato una preda d'eccezione: negli ombrosi territori delle Rovine Sacre è giunto infatti il Magnamalo, new entry nel bestiario di Monster Hunter nonché bestia "iconica" scelta per rappresentare questo capitolo. La consonanza con Rise si esplicita soprattutto nel look di questo Wyvern Zannuto: le scaglie che ne ricoprono il corpo ricordano molto l'armatura di un samurai, e non è un mistero che il nuovo episodio voglia abbracciare pienamente un'estetica nipponica, che si esplicita nelle atmosfere del villaggio così come nelle sonorità della soundtrack. Senza indugi ci siamo lanciati nell'impresa a cavallo del nostro Canyne, scoprendo un avversario ostico e riflettendo una volta di più su alcune importanti modifiche al bilanciamento generale dell'esperienza di gioco, che rendono Monster Hunter Rise un episodio potenzialmente travolgente.

    Battuta di caccia

    Il primo elemento che risalta, mentre setacciamo la mappa di gioco alla ricerca di Spiriuccelli e strani insetti, è il generale miglioramento della "Quality of Life" di questo Monster Hunter, per merito di un'esperienza utente che riduce molte delle lungaggini tipiche della serie. Avere la possibilità di spostarsi cavalcando il proprio aiutante a quattro zampe, mentre si consumano oggetti curativi o addirittura si affila la lama, cambia radicalmente il ritmo dell'esplorazione.

    Sono più rapide e immediate anche le operazioni di raccolta degli oggetti speciali (frugando fra cumuli d'ossa e depositi minerari), e in generale Monster Hunter Rise sembra portare avanti un'operazione votata all'aumento del ritmo di gioco nelle fasi non esplicitamente dedicate alla caccia. La preda bene in vista nella minimappa elimina la fase di individuazione delle tracce di Monster Hunter World, e sebbene l'esplorazione diventi una componente più importante, le opzioni di mobilità anche verticale (i salti del Canyne o le proiezioni degli Insetti Filo) rendono l'avanzamento più serrato. Perlustrare la mappa di gioco diventa quindi una "divertita necessità": è importante acchiappare gli Spiriuccelli per assorbirne il potere, aumentando energia vitale, stamina, attacco e difesa, e magari raccogliere muffe che aumentano il potere curativo delle proprie pozioni, falene che riducono il consumo di stamina e ragni che intrappolano le prede; ma d'altro canto inseguire queste bestioline nel tragitto che ci porta al confronto con il Magnamalo è estremamente piacevole e immediato. Al punto che l'idea di dover attraversare la mappa da un capo all'altro risulta tutt'altro che frustrante.

    A tal proposito, la conformazione delle Rovine Sacre ci è sembrata davvero azzeccata: un'area sufficientemente grande e diversificata, ma non dispersiva al punto di perdersi: un buon lavoro di design che speriamo sia confermato anche nelle altre zone di caccia. Notevole anche la verticalità di questi nuovi spazi: con un po' di attenzione, qualche bonus alla stamina e il giusto tempismo nell'uso degli insetti filo è possibile scalare montagne altissime e sorvegliare dall'alto l'intera area, pronti all'agguato.

    La battaglia con il Magnamalo

    Arriva il momento della battaglia. Lo scontro con il Magnamalo è furioso e intenso. La bestia ruggisce e scalpita, salta senza sosta, si allontana dal cacciatore per poi raggiungerlo con un tuffo improvviso. Fiero e imponente, è avvolto da una vampa violacea che viene definita "fuoco infernale". A livello scenico questo elemento è molto legato all'Onibi del Folklore nipponico, una sorta di fuoco fatuo che rappresenta gli spiriti degli animali morti. La luce spettrale del Magnamalo, del resto, si innesca quando questo enorme bestione si nutre di altre creature.

    Il fuoco infernale del Magnamalo, in ogni caso, è estremamente pericoloso: durante alcuni attacchi del Wyvern un sottile pulviscolo si leva nell'aria, subito prima di esplodere in una potente fiammata. Se veniamo colpiti dalle sfere viola che l'avversario lancia in giro per l'arena, i danni delle esplosioni vengono amplificati, rischiando di farci perdere i sensi in un sol colpo. A dirla tutta lo scontro con il Magnamalo non ci è sembrato comunque proibitivo: sebbene sia stato presentato come il "flagship monster" di Rise, ovvero l'avversario più riconoscibile e significativo, siamo praticamente certi che il team di sviluppo abbia in serbo qualche altra sorpresa per i cacciatori.

    Durante la battaglia, in ogni caso, abbiamo avuto modo di provare in maniera ancora più approfondita le novità di Rise. Da una parte gli attacchi fildiseta, che rendono ancora più diversificato il moveset di ogni arma. Imbracciando una spadascia, ad esempio, possiamo eseguire un colpo vorticoso che ci permette di coprire grandi distanze, incrementando notevolmente la mobilità del cacciatore con l'arma estratta.

    Ma ci sono anche colpi più tecnici, come un affondo che incrementa il tempo di utilizzo dell'arma in forma di spada: potrebbe sembrare un dettaglio infinitesimale, ma vi assicuriamo (e gli utilizzatori abituali di spadascia lo avranno già capito) che si tratta invece di una possibilità per diversificare le strategie d'approccio a seconda delle situazioni o degli avversari che i troviamo ad affrontare.

    Anche la possibilità di cavalcare un Wyvern stremato ci sta convincendo sempre di più. Si tratta del resto di una strategia molto efficace per infliggere ingenti danni ad un avversario, ma anche per spaccare molte parti della sua corazza e far cadere pezzi e residui.

    Molte spesso avere a disposizione una Fetorbestia che richiama un altro predatore e avvia una disputa territoriale fra due creature colossali può cambiare l'esito di una scontro, o semplicemente permettere al cacciatore di riprendere fiato. Tutte le introduzioni ludiche imbastite da Capcom, insomma, ci sembrano opportune, anche se andranno analizzate sulla lunga distanza. Dovremo anche scoprire quale sarà la struttura del prodotto, quante prede saranno disponibili, e quale sarà l'approccio di Capcom su un fronte importantissimo per i giocatori di vecchia data: il G-Rank. La risposta a tutti questi interrogativi la troverete nella recensione, che pubblicheremo fra qualche settimana. Nel frattempo l'operazione Rise sembra procedere per il meglio, sul fronte tecnico, ludico, contenutistico e stilistico. C'è il margine concreto per superare le ottime conquiste di World, integrandole in un episodio strutturalmente più classico e letteralmente straripante di contenuti.

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