Provato Nintendo Badge Arcade

Una delle prime esperienze free to play prodotte da Nintendo, che permette di vincere centinaia di spallette digitali ispirate ai personaggi delle serie più famose: da Mario a Donkey Kong, fino ad arrivare a Zelda e tante altre.

Provato Nintendo Badge Arcade
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Disponibile per
  • 3DS
  • Ogni fan Nintendo che si rispetti ha seguito le vicende che di fatto hanno cambiato il volto della compagnia nell'ultimo anno.
    La prematura dipartita di Satoru Iwata, il lento declino di Wii U e l'annuncio della partnership con DeNA hanno caratterizzato il 2015, e l'inatteso lancio di Nintendo Badge Arcade sembra inserirsi in un contesto molto vicino alla svolta mobile e free to play. Se Miitomo sarà il primo prodotto a sbarcare su smartphone e tablet, Nintendo Badge Arcade suona quasi come una prova sul campo pianificata e portata a compimento su un terreno più conosciuto, quello dell'eShop del 3DS. Disponibile da un paio di giorni sullo store statunitense, Nintendo Badge Arcade si prepara a sbarcare anche sui lidi digitali europei, con una carica di contenti e un "gameplay" che potrebbe scoraggiare gli appassionati più puri e incuriosire tutti gli altri.

    Collezionale tutte

    La meccanica alla base di Nintendo Badge Arcade è ormai una mania in Giappone, dove esistono numerosissimi prodotti mobile che macinano record su record in termini di utenza pagante. Si tratta del classico meccanismo basato sull'inserimento di una monetina all'interno di una macchina che, a fronte di un'interazione anche minimale, fornirà un premio da poter poi tenere con sé. In questo caso, però, stiamo parlando del dominio digitale: i premi sono solo virtuali, ed il loro numero può quindi aumentare all'infinito, con il solo limite della forza produttiva e dell'inventiva degli artisti per ideare nuove "sorprese". Nintendo Badge Arcade è insomma un distributore di spille digitali, quelle classiche smaltate con la punta e la clip di sicurezza che nella realtà si possono attaccare a vestiti, borse, portafogli e astucci. L'idea è vincente in quanto le IP di Nintendo, tra le più note al mondo, sembrano l'ambiente perfetto per creare spillette di Mario, Luigi, Donkey Kong e altre decine, se non centinaia, di personaggi.
    Nintendo ha inserito del blando gameplay, basato sulla classica meccanica delle pinze mobili, da comandare in modo da cercare di sollevare e far cadere nel vano d'uscita l'agognato premio. Il tutto è ambientato in una sorta di sala giochi moderna, che nulla ha a che fare con i fumosi e bui luoghi che chi scrive ha frequentato così spesso durante la sua infanzia. Si viene quindi accolti da un coniglietto rosa decisamente simpatico, animato di tutto punto, che rappresenta una vera e propria mascotte lungo tutta l'esperienza. Al primo avvio si ottengono dei gettoni gratuiti, in modo da tentare di vincere le prime spallette e prendere confidenza con la meccanica di gioco, basata sulla pressione prolungata di un tasto per mettere in movimento e fermare la pinza. Quest'ultima è presente in alcune varianti, come un martello che scatta a comando, necessarie a superare semplici ostacoli che si frappongono fra i premi ed il traguardo.
    Una volta finiti i crediti gratuiti si scopre che per proseguire è necessario acquistarne di altri, questa volta con valuta reale. In pieno stile Nintendo, per cercare di evitare fraintendimenti il software spiega la in maniera chiara, inequivocabile e assolutamente contestualizzata: il coniglietto sottolinea la differenza tra crediti in-game e valuta reale facendo un esempio molto palese su sé stesso, trasformandosi quindi da personaggio cartoon a coniglio vero e proprio. Se si riflette un secondo sul tale transizione tra contenuto gratuito e a pagamento, si possono fare alcune considerazioni. La prima è legata alle leggi in vigore nel mondo e soprattutto in Europa: Apple ha dovuto cambiare la dicitura relativa alle applicazioni che offrono in-app purchase all'interno dell'App Store, in quanto considerata in precedenza fuorviante. Si è quindi passati dal classico "Gratis" a un ben più eloquente "Ottieni", che sottintende l'eventuale presenza di acquisti da poter fare in un secondo tempo, una svolta scaricata e avviata l'app. È chiaro anche il motivo che ha spinto Nintendo ad inserire un personaggio guida, che tiene per mano l'utente per tutta la durata dell'esperienza e soprattutto nella prima parte: una buona parte dell'utenza di 3DS è formata da bambini e ragazzi, quindi il primo approccio ad un titolo che permette di spendere Euro o Dollari all'interno del gioco è sicuramente un passo molto delicato. Ecco perché Nintendo Badge Arcade ha il sapore dell'esperimento, seppur con tutta la raffinatezza alla quale la compagnia ha abituato i suoi fan, visto che si tratta di un'esperienza rifinita in ogni dettaglio, dalle musiche alle animazioni.

    Il prodotto nasconde comunque qualche insidia, non tanto per l'utenza ma per Nintendo stessa. Il primo problema è legato alla necessità di essere sempre connessi online; non si tratta di una novità in ambito mobile ma è una limitazione abbastanza pesante se si parla di 3DS: la console portatile non è infatti dotata di alcuna connessione 3G, quindi di fatto è possibile giocare a Nintendo Badge Arcade solo sotto copertura WiFi. A casa o in ufficio, quindi, ma sicuramente non in metropolitana o in attesa alla fermata dell'autobus. Certo, la diffusione di reti pubbliche cittadine è in netto aumento e l'uso delle funzionalità di tethering degli smartphone possono ovviare al problema, ma quanti sono gli utenti così ferrati in materia? Tra l'altro il modello free to play si basa storicamente su una percentuale di utenza pagante molto piccola a fronte di un pubblico generale il più ampio possibile. Imperativo quindi abbassare le barriere di ingresso, proprio per cercare di massimizzare la possibilità che un giocatore occasionale diventi anche utente che spende. Obiettivo finale un po' più complesso in questo specifico caso, visto che una barriera c'è ed è tutt'altro che facilmente aggirabile.
    Il secondo dubbio è completamente legato alla monetizzazione: l'acquisto di crediti per poter giocare passa dalla stessa modalità di acquisto dei contenuti digitali sull'eShop: alcuni lunghi caricamenti, che appaiono indipendenti dalla velocità della connessione WiFi alla quale la console è connessa, nonché un paio di conferme, per evitare acquisti che non sono assolutamente consapevoli. Il processo di acquisto non è quindi così immediato e, come direbbero gli utenti anglofoni, "smooth", anche se su un New 3DS XL il tutto risulta più rapido (come del resto lo è la navigazione delle pagine dello store rispetto ai precedenti modelli di console).
    Certo, è possibile vincere crediti gratuiti giocando ad una sorta di modalità allenamento ma si tratta comunque di una partita ogni ventiquattro ore, fattore che porrà gli utenti davanti ad un bivio, soprattutto quelli più appassionati: mantenere un certo distacco e limitarsi a lanciare il gioco una volta al giorno o farsi prendere la mano e spendere per cercare di ottenere quella spilletta così rara?
    Per fortuna la raccolta non è fine a sé stessa ed è possibile personalizzare il menu di sistema della console posizionando le spillette tra le icone dei vari giochi. In più l'opportunità di scaricare temi specifici, come quello che trasforma lo sfondo a caselle in una pista di Mario Kart, perfetta per aggiungere le spillette dei propri mezzi a quattro ruote preferiti, provenienti dai più recenti capitoli della serie.

    Nintendo Badge Arcade Scaricare e provare Nintendo Badge Arcade non costa nulla, ma non venite a piangere sul nostro forum se una disturbo maniaco-compulsivo vi obbligherà ad acquistare crediti per giocare ancora, ancora e ancora, cercando di completare una collezione che già da ora sembra sterminata e che, siamo sicuri, non farà che crescere con il tempo grazie ai numerosi aggiornamenti che Nintendo pubblicherà nei prossimi mesi. Badge Arcade è un esperimento interessante, di qualità assoluta, ma che nasconde anche un paio di passi falsi, dovuti più alla piattaforma stessa che al modo in cui l’esperienza è stata sviluppata. Probabilmente Nintendo vuole tastare semplicemente il terreno, proponendo un contenuto che possa soddisfare tutti i giocatori che sono rimasti stregati dai minigiochi dello Streetpass, da Find Mii a Puzzle Swap, fino ad arrivare ai titoli rilasciati in seguito a pagamento. Un modo per prepararsi allo sbarco su mobile, terreno ignoto per Nintendo ma non per DeNA, partner d’eccellenza che potrebbe essere la vera chiave di volta dell’intera operazione.

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