Provato Nvidia GRID

Abbiamo provato il nuovo servizio cloud gaming di Nvidia. Che sia questa la volta buona?

Provato Nvidia GRID
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Vogliamo diventare il Netflix dei videogame”. Sono a Reading, a poche miglia da Londra, e davanti a me, in un piccola sala conferenze dell'Hilton, c'è Luciano Alibrandi, Corporate Marketing and Communications Manager di Nvidia. “Grid è il frutto di sette lunghi anni di ricerca e sviluppo, ed è il miglior servizio di cloud gaming oggi disponibile”. Che il “cloud” sia il futuro dell'intrattenimento ormai lo abbiamo capito tutti. Nella musica, nei libri e nei film questo passaggio è già avvenuto: servizi come Netflix per la tv o Spotify per la musica sono già oggi dei colossi, con decine di milioni di abbonati che pagano un fisso mensile per avere accesso a una libreria più o meno infinita di contenuti. Per i videogame, però, siamo ancora lontani dal traguardo. Un po' per motivi tecnici: fare lo streaming di una serie tv o di una canzone è un conto, farlo di un videogame in cui l'interazione deve essere immediata e non ci devono essere ritardi tra il comando del pad del giocatore e quello che accade su schermo, beh, questa è un'impresa decisamente più complessa. Con Grid, però, Nvidia è convinta di aver fatto centro. Ecco perché.

Bassa latenza

Il segreto è tutto nell'ottenere il minor lag possibile. Grid, assicura Nvidia, è il servizio di cloud gaming più veloce attualmente esistente. Diamo un po' di numeri. PlayStation Now funziona a 192 Gflops, Grid arriva a 2448 Gflops: significa che i suoi server sono 12 volte più performanti di quelli di Sony. Questo si traduce in prestazioni più elevate e tempi di attesa nettamente inferiori. Per caricare un gioco, ad esempio, Grid impiega 23 secondi di media, contro i 52 di PlayStation Now. Su Grid, infine, i videogame girano a 60 frame al secondo contro i 30 di PS Now. Una bella differenza, possibile solo grazie al lavoro svolto da Nvidia negli ultimi anni in campo server e big data, un settore in cui l'azienda californiana sta velocemente ritagliandosi un ruolo di protagonista assoluta. Un know how enorme, dai server alle schede grafiche, con un'esperienza decennale nel mondo dei videogame: Nvidia ha senza dubbio tutte le credenziali per fare centro anche con Grid.

All'inizio solo su Shield

Per provare Grid dovrete, per il momento, acquistare per forza uno Shield, il nuovo tablet della casa americana pensato apposta per i videogame, grazie al nuovo e potentissimo chip Tegra che assicura prestazioni molto vicine a quelle di una console tradizionale. Disponibile in due versioni, da 16 e 32 GB di memoria, lo Shield è già acquistabile a prezzi a partire da 299 euro. All'interno troverete Grid, un'applicazione con un'interfaccia semplice ed efficace, che permette di giocare ad alcuni titoli PC in streaming, sullo schermo del tablet oppure, tramite un cavo HDMI, direttamente sul televisore in salotto. Indispensabile, se volte usare Grid, l'acquisto del pad esterno: ricorda un po' il controller della prima Xbox, con dimensioni generose, due leve analogiche, pulsanti e grilletti e tasti per accedere alla home di Android e al menu. Si collega via bluetooth e ha batterie ricaricabili che assicurano diverse ore di autonomia. Quando vi sarete registrati potrete accedere al menu principale di Grid: sono venti i titoli disponibili. Ci sono i due Borderlands, i due Darksiders, Batman Arkham City e Arkham Asylum, Dead Island, Grid, Dirt 2, The Witcher 2, Street Fighter IV Ultra, Brutal Legends e Psychonauts, Strike Suit Zero, Oddworld, Pure Pool, Trine 2, Saints Raw The Third e altri. Un catalogo interessante anche se, bisogna dire, non particolarmente aggiornato. Poco male, perché Grid per i primi mesi sarà completamente gratuito. Non pagherete nemmeno un centesimo ed avrete accesso ai giochi completi, compresi DLC ed eventuale modalità multiplayer. Niente male, no?

Sulla strada per Netflix

L'obiettivo, naturalmente, è quello di arricchire il catalogo con nuove uscite ogni mese, magari aggiungendo qualche contenuto esclusivo o molto più recente: queste le intenzioni di Nvidia, che però sa benissimo che la strada di fronte è ancora molto lunga. Per il momento l'idea è quella di conquistare i giocatori “casuali”, non a caso il servizio sarà lanciato proprio con il tablet Shield. Un modo per giocare alcuni dei titoli migliori degli ultimi anni per chi magari non ha un pc o una console a casa. Ma il progetto per il futuro è molto più ambizioso e punta a diventare un vero e proprio servizio alla Netflix, con un catalogo enorme e magari qualche contenuto esclusivo. Staremo a vedere, intanto abbiamo avuto modo di provare il servizio giocando a Street Fighter IV Ultra e Batman Arkham Asylum. Sinceramente, una volta completato il caricamento iniziale, non ci sono state pause di sorta. Entrambi i titoli erano davvero fluidi, con una qualità video elevatissima: non si vedeva la minima traccia di compressione delle immagini. Non siamo al livello di dettaglio di una GTX980, ma sicuramente siamo a risultati paragonabili a quelli di una GTX di fascia media con risoluzione di 1920 x 1080 pixel a 60 frame al secondo. Niente male, considerato soprattutto che giocare era davvero immediato, senza traccia di lag, tanto che dopo qualche minuto ci si dimentica che quello che stavamo giocando era “solo” un video che arrivava in streaming da server sparsi in giro per l'Europa. A proposito di server: nel vecchio continente ce ne saranno due, uno a Dublino e l'altro, che però aprirà solo a inizio 2015, in Germania. Nvidia naturalmente non esclude di realizzare altri punti nel caso la domanda si rilevasse più elevata del previsto.

Ma funziona con la mia 2mega che rubo al panettiere nel mercato sotto casa?

La domanda è più che lecita perché, come la stessa Nvidia suggerisce, la qualità del servizio dipende fortemente dalla qualità della connessione che si utilizza. E tutti sappiamo che in Italia avere una connessione decente è un'impresa. Per funzionare al meglio, ovvero con la massima velocità e resa grafica possibile, Nvidia dice che serve una connessione dedicata di 6,5 megabit. Ma come ci conferma un tecnico della casa di San Josè, questa connessione deve essere costante: anche aprire un'email, ad esempio, potrebbe rubare un po' di preziosa banda. L'ideale, di conseguenza, è avere qualcosa di più veloce, ma soprattutto stabile. Nel caso ne abbiate una più lenta, comunque, non disperate: Grid regola la compressione dell'immagine in base alla vostra velocità e assicura il funzionamento anche con collegamento di 1,5 megabit al secondo. Certo, in quel caso sembrerà di guardare un filmato di Youtube di qualche anno fa convertito da una vecchia videocassetta, ma il gioco funzionerà lo stesso. Grid permette anche di usare il tablet Shield per fare lo streaming dei vostri giochi da pc a tablet dentro casa: così potrete provare la beta di Elite Dangerous anche sul televisore in salotto.

Diavolo d'un tablet

La prova di Grid ci ha permesso di mettere le mani anche su Shield, il nuovo tablet di Nvidia che utilizza l'ultima versione di Android, Lollipop. A colpire è soprattutto il chip Tegra, capace di prestazioni davvero brillanti come dimostra la conversione di Half Life 2 inclusa nel tablet: siamo assolutamente ai livelli delle versioni PC, e con il pad ci si diverte davvero. Per fare un paragone, Shield è oltre due volte più rapido del nuovo iPad Mini o del Galaxy Tab S in tutti i benchmark grafici più diffusi. Lo schermo è un Full HD nitido e brillante da 8 pollici, le dimensioni e il peso sono davvero contenuti e c'è anche una stilo per prendere appunti e disegnare. Con prezzi a partire da appena 299 euro, Shield è senza dubbio uno dei tablet più interessanti disponibili con il sistema operativo Android. Inoltre, il fatto che comprenda anche un abbonamento gratuito a Grid fino al prossimo giugno può essere un buon incentivo extra all'acquisto.

Nvidia Shield Tablet Grid ci ha decisamente convinto dal punto di vista tecnico. Del resto, nessuno è in una posizione così vantaggiosa come quella di Nvidia. Con gli investimenti nel campo del gaming e dei server big data, Nvidia ha già tutto in casa per realizzare un servizio di cloud gaming davvero all'avanguardia. Ci sono voluti sette anni di ricerche e investimenti, ma il risultato è promettente. Quello che manca, al momento, sono i contenuti. Sia chiaro, l'offerta iniziale è buona e lo sforzo fatto da Nvidia encomiabile, ma, come Netflix insegna, si vince cercando di offrire un catalogo il più ampio possibile, aggiornato con le ultime novità del momento e possibilmente con materiali esclusivi. Grid non ha il suo House of Cards, per il momento. Molto, quindi, dipenderà dai prossimi mesi. L'inizio di Grid è senza dubbio ottimo, ora bisogna spingere sull'acceleratore e aggiungere altri contenuti, invogliare la gente a usare questo servizio. Su una cosa però abbiamo sempre meno dubbi: che ci piaccia o no, il cloud gaming è davvero il futuro. Non più remoto, ma un futuro prossimo.

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