One Piece Odyssey: un JRPG tra avventura e fanservice

Abbiamo provato una demo di One Piece Odyssey, il nuovo gioco ispirato al manga di Eiichiro Oda, che per l'occasione si traveste da JRPG.

One Piece Odyssey
Anteprima: Multi
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Siamo salpati a vele spiegate sulla Thousand Sunny per solcare i mari di Bandai Namco e vivere una vera e propria Odissea piratesca. Stiamo parlando, naturalmente, di ONE PIECE: Odyssey, il nuovo gioco su licenza ispirato al manga di successo firmato da Eiichiro Oda. Scordatevi il musou (la recensione di ONE PIECE Pirate Warriors 4 è ad un clic di distanza), l'action adventure è acqua passata (la recensione di ONE PIECE World Seeker è alla vostra portata), come pure la formula picchiaduro. Per l'occasione Bandai cambia tutto, optando per una cornice da JRPG che potrebbe rappresentare un interessante passo in avanti per il franchise. Si tratta, comunque, di una produzione che ha ancora tanto da dimostrare: possiamo dirlo dopo aver provato il titolo alla Gamescom 2022, in una demo di circa 30 minuti che ci ha permesso di intravedere luci e ombre della produzione.

    Alla scoperta di un'isola misteriosa

    Nessun pirata che si rispetti leverebbe l'ancora senza le giuste coordinate, e dunque partiamo dalle basi: ONE PIECE Odyssey racconterà una storia inedita rispetto all'opera originale di Eiichiro Oda. Ciononostante, il sensei ha collaborato attivamente alla stesura della trama, supervisionandone il soggetto e curando il character design dei personaggi originali pensati per l'avventura.

    Stando a quel che abbiamo capito, i Pirati di Cappello di Paglia hanno navigato nei pressi delle acque di Marijoa, scontrandosi con i vertici del Governo Mondiale. I Cinque Astri di Saggezza, per fronteggiare gli ormai pericolosissimi Mugiwara, hanno dunque inviato un uomo misterioso ad occuparsi dell'equipaggio capitanato da Monkey D. Rufy. Nel corso della colluttazione, tuttavia, la Thousand Sunny ha naufragato nei pressi di un'isola sconosciuta, e l'intera ciurma si è ritrovata divisa. Rufy, Sanji, Usopp, Chopper, Nico Robin e Franky si mettono sulle tracce di Zoro, Nami e Brook, esplorando gli anfratti dell'isola e cercando di carpirne i segreti. È proprio da questo punto che inizia la nostra demo, che ci ha permesso di vedere all'opera i nostri eroi in una piccolissima e lineare porzione di gioco: Rufy e i suoi amici hanno finalmente trovato una componente scomparsa, la povera navigatrice dai capelli rossi, che purtroppo è finita prigioniera di un immenso e feroce gorilla.

    La missione ci ha richiesto di dirigerci verso la posizione di Nami percorrendo una strada perlopiù in linea retta e priva di zone secondarie. Non abbiamo potuto valutare, insomma, l'estensione o la densità del mondo di gioco, né capire se in ONE PIECE Odyssey la main quest potrà alternarsi con eventuali incarichi opzionali: di conseguenza non sappiamo come si strutturerà l'ambientazione di Odyssey, ma immaginiamo che la progressione dell'avventura sarà scandita attraverso macro-aree.

    Pirati a turni

    I circa 30 minuti che ci hanno tenuti alle prese con le creature che popolano l'isola, frapposte tra noi e il salvataggio della navigatrice, si sono però rivelati utili per saggiare la principale novità del titolo, ovvero i combattimenti a turni. A intervalli regolari, durante l'esplorazione della mappa, la demo ci ha permesso di approfondire i rudimenti del combat system, che potrebbe far contenti sia chi cerca nella produzione una discreta dose di fanservice, sia i puristi del genere di riferimento.

    Le battaglie in ONE PIECE Odyssey seguono i crismi del più classico dei JRPG a turni: potremo controllare un party composto da quattro membri, ma sarà possibile scambiare in qualunque momento i componenti della ciurma per comporre la squadra più bilanciata possibile e adatta ai nemici posti di fronte a noi. Ciascun lottatore ha a disposizione un attacco semplice e un set di abilità specifiche, a cui si aggiunge il consueto comando adibito all'utilizzo di oggetti. A tal proposito, ci riteniamo piuttosto soddisfatti dalla caratterizzazione degli eroi: ciascuno dei Mugiwara ha il proprio stile e risponde ad uno specifico archetipo.

    Vi sono in tutto tre compagni e il loro impiego in battaglia può essere sfruttato grazie al comando delle Tattiche: attacco, tecnica e velocità. Mattatori come Luffy e Gambanera, ad esempio, appartengono alla prima categoria, mentre l'astuta Nico Robin appartiene alla tipologia votata alla tecnica; guerrieri come Nami o Usopp, in grado di scatenare potenti attacchi a distanza rispondono alla classe incentrata sulla velocità.

    Ognuno degli archetipi descritti, peraltro, può rivelarsi più o meno efficace o dannoso contro specifiche tipologie di nemici. Sarà dunque essenziale, anche durante gli scontri, capire qual è l'assetto di squadra più congeniale alla situazione corrente, seppur la demo in questione non ci ha permesso di valutare appieno il respiro di questa meccanica. Seppur non sia stato possibile visionare l'eventuale presenza di uno skill tree, siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla quantità di mosse a disposizione di ciascun combattente. Ogni abilità può essere attivata al costo di una manciata di punti TP e rispecchia, ovviamente, le mosse più iconiche che la ciurma di Cappello di Paglia sfodera da sempre nel manga e nell'anime. Ne consegue che, nel caso di Rufy, il costo per utilizzare un comune Gom Gom Pistol si riduce ad una manciata di TP, mentre per attivare un Gom Gom Gatling o addirittura una mossa potenziata dal Gear Second occorre di certo consumare più energia.

    Il team di sviluppo sembra aver lavorato bene anche sull'impatto scenico di questi colpi, che innescano sequenze visivamente spettacolari e più vicine alle "super" di un picchiaduro. D'altro canto, la messinscena nei combattimenti presta il fianco ad un comparto tecnico non proprio all'altezza delle aspettative. A suscitare le maggiori perplessità è sicuramente l'impasto grafico, come pure le animazioni dei volti e la gestione della telecamera, un po' troppo ravvicinata sia durante l'esplorazione sia durante le battaglie.

    One Piece Odyssey In definitiva, l'impressione preliminare al termine della nostra prova di ONE PIECE Odyssey è quella di una produzione votata quasi del tutto al fanservice, ma ancora incapace di dimostrare di che pasta è fatta la sua cornice ruolistica. Nonostante la demo ci abbia permesso di prendere dimestichezza con il combat system a turni, sono ancora tante le incognite sulla nuova avventura dei Pirati di Cappello di Paglia: su tutte, il respiro della narrativa e la densità dei contenuti che popoleranno la campagna. Nel frattempo, però, i fan del manga di Eiichiro Oda possono dormire sonni tranquilli: sul fronte del fanservice, gli omaggi e le strizzate d'occhio ad un'opera ormai divenuta di culto non mancheranno di certo.

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