One Piece World Seeker: una nuova avventura per i pirati di Eiichiro Oda

A un mese dal lancio in Europa, abbiamo provato One Piece World Seeker, il nuovo gioco basato sulla popolare serie manga/anime di Eiichiro Oda.

One Piece World Seeker
Anteprima: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • One Piece: World Seeker è un prodotto ambizioso, forse il primo videogioco dedicato al manga di Eiichiro Oda che vuole puntare davvero in alto. Il team Ganbarion non è certo alla sua prima esperienza con la licenza, ma fino ad oggi i risultati sono stati tutto sommato modesti. Nonostante le discrete prestazioni della serie Unlimited, anch'essa pubblicata da Bandai-Namco, a One Piece è mancato un videogioco che potesse rappresentare quello che Ninja Storm ha significato per Naruto. World Seeker nasce con l'obiettivo di cambiare le cose, presentandosi come un'avventura dalle venature open-world, caratterizzata da una buona varietà d'azione, un sistema di sviluppo del personaggio, ed altri elementi ruolistici che possano sfociare in un gioco d'ampio respiro. Purtroppo ad appena un mese dal lancio, fissato per il 15 marzo, la prova diretta del gioco ha evidenziato qualche problematica, ma è indubbio che World Seeker sarà un titolo in grado di irretire tutti i fan dell'opera di riferimento.

    All'arrembaggio!

    Come saprete se avete seguito il gioco fin dall'annuncio, One Piece: World Seeker proporrà una storia del tutto inedita, e pertanto slegata dagli eventi narrati nel manga del sensei Oda. L'autore in persona ha comunque supervisionato la scrittura del plot, che speriamo possa riservare qualche sorpresa in termini di qualità dell'intreccio.

    La prova diretta non ci ha purtroppo permesso di valutare le doti della sceneggiatura, visto il numero molto ridotto di dialoghi in cui ci siamo imbattuti. Quello che possiamo dirvi è che l'enorme isola-prigione allestita dalla Marina ospiterà gli antagonisti più iconici della serie, intenti a sorvegliare i pirati da loro catturati, tenuti a bada in celle speciali. È chiaro insomma che il racconto si prodighi in un calcolato fan service, in modo che World Seeker ospiti quanti più personaggi possibile: vedremo al momento dell'uscita se il team avrà saputo tenere salde le redini della narrazione.
    Passando alle sensazioni emerse dal playtest, l'elemento che ci ha colpiti fin da quando siamo stati proiettati nel centro dell'azione è il comparto tecnico. Sarebbe inutile cercare in World Seeker la stessa meticolosa qualità di DragonBall FighterZ, ma in termini di fedeltà stilistica e quantità di dettagli il titolo di Ganbarion si posiziona ai vertici alti della classifica.
    A scenari e panorami caratterizzati da una discreta complessità poligonale si affiancano modelli dei personaggi in toon shading, che restituiscono l'effetto che i fan del manga si aspettano da questo tipo di produzioni. World Seeker vanta insomma un comparto tecnico rinnovato e ben al di sopra degli standard cui ci hanno abituati i precedenti titoli su licenza: il mondo appare molto colorato e vivace, e le texture dei paesaggi attraversati durante la demo vantano un buon livello di dettaglio, e durante le fasi open-world è possibile imbattersi in piccoli villaggi e grandi città ottimamente caratterizzati. D'altro canto bisogna ammettere che il mondo di gioco rimane un po' statico e, soprattutto, scarsamente popolato: come vedremo più avanti la quantità di nemici e pattuglie che si aggirano per l'isola non sempre basta a garantire un flusso continuo di scontri e baruffe.

    Venendo al cuore del gioco, ovvero il gameplay, World Seeker si presenta come un action in terza persona, concentrato sulle abilità di lotta e su quelle di movimento. Le doti elastiche del protagonista gli permettono di allungare un braccio e aggrapparsi a qualsiasi piattaforma, proiettandosi verso l'appiglio con estrema naturalezza. Questo rende possibile esplorare con vivace curiosità le aree di gioco, alla ricerca di qualche oggetto nascosto, oppure per pianificare un assalto strategico alle installazioni nemiche. Oltre ad un approccio frontale, infatti, è possibile cogliere di sorpresa gli ignari avversari, liquidandoli con una gommosa instant kill. Quando decideremo di arrivare alle mani dovremo destreggiarci con un combat system che sulle prime sembra piuttosto elementare.

    Dopo aver bloccato la visuale sull'avversario potremo eseguire delle combo alla pressione di un singolo tasto d'attacco, e dovremo al contempo gestire le schivate per evitare di venire sopraffatti. Il livello di difficoltà ci è sembrato molto permissivo, tanto che il suggerimento è quello selezionare fin da subito quello più alto possibile: evidentemente World Seeker vuole strizzare l'occhio anche all'utenza più giovane, puntando su un'accessibilità che possiamo tentare di aggirare ricorrendo all'opzione "Esperto".
    Colpendo a ripetizione i nemici caricheremo in ogni caso la barra delle mosse speciali, che potremo poi scaricare in tutta la loro potenza sui soldati della Marina, o sui vari boss che costelleranno la progressione (quelli che abbiamo incontrato non si sono distinti per routine d'attacco particolarmente brillanti o complesse).
    Visto che la dotazione dei nostri avversari comprende armi da fuoco che possono colpirci dalla distanza (fra l'altro rischiando di metterci in evidente difficoltà), anche Rufy potrà rispondere a tono: premendo il tasto dorsale l'inquadratura si avvicinerà alle spalle del protagonista, che potrà poi utilizzare il suo braccio estensibile a mo' di proiettile.

    L'azione di gioco risulta tutto sommato diversificata, ma per il momento le situazioni che abbiamo affrontato ci sono sembrate piuttosto uniformi e a tratti meccaniche. Speriamo che il sistema di potenziamento del personaggio possa in qualche modo incrementare la complessità e la varietà della progressione; a tal proposito l'albero delle abilità che abbiamo adocchiato ci è parso sufficientemente esteso, con molte skill legate al combattimento, all'esplorazione ed al miglioramento dei parametri di Rufy.

    Sbloccare ad esempio il Gum Gum UFO, una sorta di trottola che permette al protagonista di fluttuare a mezz'aria, apre la possibilità di raggiungere aree del mondo di gioco altrimenti inaccessibili. Siamo quindi convinti che la meccanica di sviluppo del personaggio giochi un ruolo fondamentale nella prosecuzione dell'avventura.

    Per gli appassionati di Giochi di Ruolo, in ogni caso, non manca una sezione dedicata all'equipaggiamento e, soprattutto, un sistema di crafting che, a partire dalle materie prime raccolte in giro per la mappa di gioco, permetterà di creare e potenziare oggetti.

    ONE PIECE: World Seeker Come accennavamo all'inizio dell'articolo, ad oggi il fattore più preoccupante è la densità del mondo di gioco, che ci è sembrato un po' vuoto non solo di nemici, ma anche di attività secondarie che si allontanino dalle classiche "fetch quest". Un paio d'ore di gioco non sono tuttavia sufficienti a dar conto di tutte le caratteristiche della produzione, e dopo questo "primo contatto" l'appuntamento con le impressioni definite su World Seeker è fissato per la metà del prossimo mese. Allo stato attuale dei fatti diremmo che il titolo ha tutte le carte in regola per stuzzicare la curisoità degli appassionati, nella speranza che Ganbarion possa tracciare una strada sicura per il presente e il futuro della licenza videoludica di One Piece.

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