Panzer Corps 2: il test della campagna in esclusiva italiana

Abbiamo messo le mani sulla modalità campagna di Panzer Corps 2, il nuovo gioco Slitherine in uscita a metà marzo su PC.

Panzer Corps 2: il test della campagna in esclusiva italiana
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  • Pc
  • Ben nota agli amanti della strategia digitale, Slitherine Software è una longeva compagnia britannica che da sempre si occupa di soddisfare le voglie degli aspiranti generali. Sotto il suo marchio vengono pubblicati giochi di strategia di ogni tipo: si passa da quelli ad ambientazione storica a titoli su licenza, compresi giochi basati sul marchio Warhammer e uno (in uscita quest'anno) ispirato alle pellicole di Starship Troopers. Panzer Corps 2, il progetto più imminente dello studio, è però ambientato durante il secondo conflitto mondiale: si tratta del seguito di uno strategico a turni originariamente pubblicato nel 2011, che ha deciso di ricalcare la formula piuttosto classica degli wargame cercando di renderla idonea anche per i giocatori meno esperti.

    Slitherine ci ha fornito in anteprima una versione piuttosto avanzata (anche se non definitiva) che verrà resa disponibile anche a chi ha acquistato la Marshall Edition. Le impressioni preliminari si sono rivelate positive: Panzer Corps 2 promuove uno stile di gioco ragionato e cauto, distante dalla frenesia degli RTS e pure dagli automatismi di molti congeneri. Ogni mossa va ponderata, la posizione delle unità va stabilita con accortezza, gli attacchi devono essere sferrati con precisione e senza troppa spregiudicatezza. Il gioco non è certo adatto a tutti, ma ai più smaliziati saprà donare buone soddisfazioni.

    Storia e Strategia

    La protagonista della nostra prova è stata la modalità campagna: nella versione di prova erano disponibili cinque capitoli storici in cui si prendevano le parti della Wehrmacht (al lancio ce ne sarà anche una con la Gran Bretagna, una con l'Unione Sovietica e un'altra con gli Stati Uniti).

    Si partiva dall'invasione della Polonia del 1939 e si culminava con la difesa dell'Italia nel 1943, nel mezzo una campagna dedicata all'Operazione Barbarossa in Russia, una ambientata in Nord Africa e una che invece permetteva i rivivere la battaglia di Kursk, che viene ricordato come il più grande scontro di carri armati nella storia.
    Le nostre attenzioni sono ricadute dapprima sulla campagna italiana e poi su quella polacca, una mossa che ci ha permesso di esplorare due aspetti approcci differenti alle battaglie di Panzer Corps 2. Nel tentativo di arginare l'operazione Husky sulle coste della Sicilia, l'alto comando tedesco si trovò impreparato a gestire un attacco così rapido e poderoso: la macchina bellica nazista, oramai lontana dai suoi giorni più fulgidi, non poteva far altro che arretrare di fronte all'avanzata britannico-statunitense. Tutto ciò è stato ricostruito, ovviamente in maniera semplificata e affine allo stile da wargame a turni, dagli scenari ambientati in Italia: la prima missione che ci troviamo ad affrontare ci chiede infatti di mantenere saldi alcuni punti di controllo per permettere la ritirata degli alleati al porto di Messina. Le forze tedesche si trovano in inferiorità numerica e non possono nemmeno contare troppo sulle truppe italiane, oramai demotivate e sprovviste di armamenti efficaci.

    Al contrario delle campagne ambientate in Polonia o in Russia, dunque, la forza militare tedesca arranca e tenta di sopravvivere più a lungo possibile, cercando al contempo di bloccare gli Alleati in alcuni punti strategici. Un'idea praticamente opposta a quella che invece caratterizza l'invasione della Polonia, famosa per aver esaltato l'utilizzo della Blitkrieg, la cosiddetta guerra lampo. In quel caso ci è invece richiesto di penetrare nel territorio con velocità, di abbattere le difese prima che l'esercito polacco sia in grado di riorganizzarsi: il più grande nemico è il tempo, poiché le forze a nostra disposizione sono di gran lunga superiori a quelle schierate dai nostri avversari.

    Due modi ben differenti di condurre un conflitto, ma che in entrambi i casi rispondono all'attento regolamento di Panzer Corps 2. Quale che sia l'obiettivo, infatti, va sempre tenuta a mente l'importanza di compiere mosse efficaci: alle volte rapide e spietate, altre più caute e attendiste.

    Le risorse sono limitate, e perdere un punto di controllo e alcune truppe per un attacco rischioso è una strategia che conduce a un'inesorabile debacle. Dopotutto l'intelligenza artificiale si è dimostrata molto abile nel contrastare le nostre mosse e nell'assicurarsi importanti risorse strategiche. Sa sfruttare con efficacia i bonus garantiti dal tipo di terreno, attacca accerchiando le unità bersaglio o le "ammorbidisce" col fuoco di artiglieria. Solo di rado si è dimostrata passiva o ha commesso degli evitabili errori tattici, ma questi momenti di debolezza non incidono poi molto su un livello di sfida che metterà a dura prova i meno avvezzi al genere.

    Gli ostacoli più grossi che potrebbero incontrare i neofiti stanno tutti nella gigantesca mole di informazioni che è necessario assorbire. Il tutorial aiuta, ma consente di avere solo uno sguardo d'insieme che va perfezionato con l'esperienza: ci vogliono ore per stabilire quale composizione di un'armata faccia al caso nostro, e solo dopo altra pratica e brucianti insuccessi si capisce come vadano affrontate le minacce e quale sia il ruolo più adatto per le unità schierate.

    Se pensate che un esercito di carri armati possa spazzar via tutto in poco tempo, dovreste vedere come si comporta la fanteria in difesa delle città, dovreste calcolare i costanti bombardamenti o il fuoco di mortaio che proviene da dietro le linee. Non basta spulciare il menù e selezionare le unità più temibili e costose, va valutato il tipo di terreno, l'obiettivo strategico e la varietà di unità schierate dal nemico. Insomma, Panzer Corps 2 necessita di pazienza su tutti i fronti, è un gioco che condivide con la gran parte dei wargame l'importanza dell'intelligenza tattica, del massimo rendimento al minor costo. Qualità evidenziate da una versione d'anteprima già rifinita e traboccante di contenuti (l'edizione finale includerà otto campagne influenzabili dalle decisioni del giocatore, una manciata di singoli scenari e una modalità multiplayer sia locale che online), che siamo certi fungerà da piacevole antipasto a chi, in attesa dell'uscita fissata per il 19 marzo, ha già deciso di dare fiducia al gioco di Flashback e Slitherine.

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