PC Building Simulator: volete provare ad assemblare un computer per il gaming?

PC Building Simulator è un simulatore di "PC Master Race" che ci vedrà impegnati nel costruire computer da gioco sempre più potenti...

PC Building Simulator: volete provare ad assemblare un computer per il gaming?
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  • Uscito l'anno scorso nelle forme di una demo senza troppe pretese, dotata di comandi elementari e pochi elementi legati a brand rinomati, con il passare dei mesi e degli aggiornamenti PC Building Simulator è diventato un piccolo fenomeno di culto sia nella comunità dei giocatori di simulazioni, sia in quella degli "enthusiast" del PC Gaming. Il successo è tale che un numero crescente di case produttrici di componenti hardware (Intel, AMD, Nvidia, Corsair, e Gigabyte, per dirne alcuni) ha deciso di patrocinare lo sviluppo della versione "commerciale" del titolo, permettendovi l'inclusione di oggetti raffiguranti schede e processori di marca. Nella sua versione attuale PC Building Simulator è un prodotto quasi completo che, pur avendo bisogno ancora di alcune rifiniture nel gameplay e di una solida struttura di progressione, riesce in pieno nel suo intento principale e - come testimoniato dalle nostre prime ore di gioco - si dimostra persino abbastanza assuefacente.

    Mai dimenticare la pasta termica

    Come implica il nome, PC Building Simulator si basa sul concetto di saper smontare un personal computer e, capendone il funzionamento interno, riassemblarlo allo scopo di farlo funzionare oppure di soddisfare le richieste del cliente di turno. Laddove i primi lavori consistono principalmente nell'usare lo spray ad aria compressa per togliere la polvere dall'interno dei case o sostituire componenti fallaci, ben presto giungeranno commissioni più elaborate, come upgrade mirati al raggiungimento di determinati punteggi di benchmark oppure richieste di costruzione da zero di PC capaci di far girare determinati software. Aiutanti necessari dell'attività manuale sono i programmi specialistici che permettono, per esempio, di conoscere le statistiche dei componenti installati senza rimuoverli e il già citato benchmark tramite il conosciutissimo 3D Mark.

    Attorno a questo concept abbastanza semplice, nonché tipico dei "job simulator", il designer Claudiu Kiss e il publisher indipendente The Irregular Corporation, che ha permesso l'evoluzione della demo in un gioco completo, hanno sviluppato un sistema di progressione basato sull'ampliamento e la parziale facilitazione del lavoro: nuovi banchi di lavoro, nuovi flash drive con cui installare i succitati programmi su più macchine contemporaneamente, la possibilità di svolgere automaticamente compiti come il collegamento dei cavi o l'avvitamento e svitamento di distanziali e viti di fissaggio sono solo alcuni di questi vantaggi, che vanno sbloccati con l'avanzamento di livello. Il fatto che i potenziamenti vadano anche acquistati, per somme non indifferenti, rappresenta uno stimolo alla riflessione per il giocatore, che si trova costretto a ponderare l'effettiva convenienza, dai punti di vista tecnico e soprattutto finanziario, di ogni singolo acquisto.
    Sempre con il progredire della si ottengono nuovi hardware acquistabili che, soprattutto per quanto riguarda le schede video, si riducono a versioni di altre marche dello stesso componente: uno specchio abbastanza verosimile del mercato informatico prima che le scorte venissero prosciugate dal fenomeno, si spera transitorio, del mining di criptovalute.

    Lo Zen e l'arte del benchmark

    Allo stato attuale PC Building Simulator è un'esperienza quasi completa che non solo segue la linea tracciata dai congeneri, ma presenta anche una formula di gioco stratificata e soddisfacente, segnata dalla presenza di alcuni mini archi narrativi, incentrati sulle richieste continuative di alcuni clienti, le cui motivazioni seguono un canovaccio preciso dal tratto alternativamente divertente e grottesco.

    Esistono, però, alcune problematiche che speriamo vengano risolte entro l'uscita dallo stato in accesso anticipato.
    Alcune di queste, come la disposizione della cavetteria che, in alcuni casi, compenetra gli altri elementi del case oppure si piegano in modo inusuale, fanno già parte della roadmap ufficiale del gioco, dove fra l'altro appaiono contenuti in arrivo molto interessanti, tra cui i sistemi di raffreddamento a liquido, il supporto ai drive NVMe e la possibilità di montare dischi fissi in configurazione RAID e overclockare le frequenze del sistema (chissà se attraverso un programma apposito da installare oppure permettendo di avviare il BIOS durante la fase di boot).
    Altri difetti di cui non abbiamo trovato menzione, invece, riguardano la gestione del calendario e la fatturazione degli interventi eseguiti, una questione prettamente di design. Al momento, infatti, il calendario riporta delle etichette per ogni oggetto in consegna, ma queste vengono irrimediabilmente tagliate dai limiti delle caselle, rendendo di fatto impossibile discernere l'ordine di arrivo dei componenti ordinati tra una sessione e l'altra. Per quanto riguarda la fatturazione, il problema è rappresentato dalla mancanza di un'annotazione per le entrate e uscite mensili, oppure di una semplice scheda riassuntiva all'atto della consegna di un ordine, che riporti il costo dei pezzi installati, il prezzo pattuito con il committente e il bilancio fra le voci. Per quest'ultimo caso la risoluzione potrebbe essere anche semplicemente affrontabile, visto che alcuni incarichi già prevedono il rispetto di un tetto massimo di spesa.

    PC Building Simulator PC Building Simulator non è un titolo pregevole solo perché è ben sviluppato e permette di realizzare le aspirazioni degli “enthusiast” del PC Gaming senza spendere cifre folli in componentistica, ma anche e soprattutto perché rappresenta un valido strumento formativo per tutte le età. Grazie all'esauriente tutorial, in cui è possibile conoscere il funzionamento di quasi ogni particella del PC, e alla modalità di assemblaggio libero, slegata dalla “carriera”, l'opera di Claudiu Kiss e The Irregular Company è pronta per diventare un nuovo membro della crescente compagine di videogiochi che coniugano la sfera ludica tradizionale e l'intrattenimento educativo. Nel caso riuscisse a mantenere le promesse della roadmap, ottenere il supporto di altri produttori hardware come Asus e Western Digital e, magari, correggere anche le sbavature sull’accounting, la consacrazione come uno dei migliori esponenti del genere simulativo è assicurata.

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