PlayStation VR: CoolPaintr VR e Track Lab VR, oltre i confini della creatività

Nel corso dello Showcase dedicato a PlayStation VR, abbiamo provato CoolPaintr VR e Track Lab VR, due tool di creazione in realtà virtuale.

PlayStation VR: CoolPaintr VR e Track Lab VR, oltre i confini della creatività
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Chiudete gli occhi. Immaginate che intorno a voi si apra uno spazio bianco, avvolgente e rassicurante, che poco a poco inizia a riempirsi di colori, forme geometriche, contorni psichedelici e suoni vibranti. Una dimensione alternativa, dal sapore futuristico, virtuale certo, ma profondamente realistica e tangibile. In alcuni casi, il PlayStation VR può, all'occorrenza, trasformarsi in una porta d'ingresso verso un mondo diverso da quello del software videoludico in senso stretto, per farsi proiezione delle fantasie degli utenti. Ce ne ha dato piena dimostrazione lo Showcase londinese allestito da Sony: oltre ai classici prodotti di intrattenimento (come Wipeout VR o The Persistence), infatti, faceva timidamente capolino un paio di esperienze assimilabili a dei veri e propri tool di creazione, materia plastica da modellare a piacimento per comporre sculture, modelli tridimensionali e brani musicali. Il tutto, mentre ci troviamo all'interno di un ambiente digitale, lontani quindi dall'asettico schermo di un PC: qui possiamo pertanto interagire attivamente ed in prima persona con le nostre opere, benefiiando di un grado di immersione assolutamente pazzesco. A Londra ci è stato concesso di testare soltanto due produzioni, ossia CoolPaintr VR e Track Lab VR, titoli abbastanza differenti tra di loro ma accomunati dalla medesima finalità: dar forma alla nostra immaginazione.

CoolPaintr VR: Your Mind is the Only Limit

Il motto del team spagnolo Wildbit Studios è "play, create, enjoy". Una precisa dichiarazione d'intenti, volta alla realizzazione di prodotti in cui l'atto stesso del "giocare" si accompagna alla voglia di "creare" e "divertirsi". Indossato il caschetto di Sony, entreremo in una stanza digitalizzata, nella quale modificare il colore dello sfondo, o rimuovere le griglie di delimitazione agli angoli delle mura. In quest'ultimo caso, il senso di spaesamento sarà totale, e ci sembrerà di fluttuare in un universo di colori e geometrie. Il PlayStation Move tra le nostre mani si tramuterà in una sorta di gadget multiuso, di cui cambieremo pennelli e setole: aprendo l'apposito menù avremo l'opportunità di selezionare diverse tipologie di forme, più spesse o più sottili, romboidali o squadrate, solide o "plasticose". Ci verrà chiaramente data la possibilità di agire sulle tavolozze, di mutare il colore, agire sulle sfumature cromatiche, e inserire effetti "vaporosi" come scintille, nuvole di fumo e particellari. Il resto, come prevedibile, è tutto - letteralmente - nelle nostre mani. Il controller diviene un'estensione delle nostre dita, e spetterà a noi dipingere o costruire ciò che più ci aggrada. Il sistema è intuitivo, maneggevole e versatile, adatto sia chi si diverte semplicemente a scarabocchiare qualche ghirigoro in 3D (da ruotare poi come più ci aggrada), sia a chiunque possegga un estro artistico ben sviluppato. La nostra prova è stata ovviamente molto limitata per comprendere tutte le potenzialità di CoolPaintr VR, ma gli sviluppatori ci hanno mostrato comunque qualche piccolo "trucchetto" utile per personalizzare al meglio le nostre opere.
Ad esempio, dopo aver modellato una stella, potremo osservarne lo "scheletro", ossia i singoli elementi poligonali che la compongono, come se fossero delle piccole ossa connesse tra di loro tramite apposite giunture. Così facendo, disporremo dalla capacità di operare sulle singole parti della struttura, da ruotare o inclinare, per rendere l'intera costruzione più confacente ai nostri progetti. Siccome riusciremo a muoverci in uno spazio in tre dimensioni, inoltre, la "supervisione" generale dei lavori restituirà l'impressione di trovarsi in un vero laboratorio di scultura, con disegni così tanto "concreti" da farci venire voglia di toccarli con mano.

È senza dubbio ancora molto presto per valutare quanto un tool del genere possa essere profondo ed articolato. "CoolPaintr VR non è Dreams" hanno specificato i ragazzi del team, intenzionati a ribadire le distanze tra il loro prodotto e la fabbrica dei sogni di Media Molecule. Non ci sarà una storia a fare da collante, né la versatilità del sistema sarà altrettanto elaborato. Ma in generale, con ancora molto materiale da scoprire, CoolPaintr VR ha dato prova di essere un software decisamente ricco di variabili: gran parte del successo sarà decretato dalla community e dai meccanismi di condivisione. In tal senso Wildbit Studios ha garantito pieno supporto a programmi come Maya e Photoshop, così da permettere ad altri aspiranti artisti di utilizzare le nostre creature digitali. La strada imboccata dallo studio spagnolo, insomma, è sicuramente quella giusta.

Track Lab VR: ovvero come sentire e vedere la musica

Dalla pittura e dalla scultura passiamo alla composizione musicale. Track Lab VR è un piccolo conservatorio virtuale in cui ci improvviseremo musicisti, con l'obiettivo di dar sfogo alle sonorità che ci frullano per la testa. Indossato il visore, verremo catapultati in un luogo dal mood fortemente sci-fi, in cui le note assumono l'aspetto di fasci di luce pulsante.

Lo scopo principale della software house Little Chicken Game Company è quello di veicolare l'apprendimento dei rudimenti della creazione sonora con un'intelaiatura simile a quella di un piccolo puzzle game. In alto, di fronte ai nostri occhi troveremo un tabellone suddiviso in tante piccole caselle, come se fossero i riquadri di una scacchiera, mentre in basso una console su cui sono eretti dei pilastri che contengono oggetti di varia natura, da sfere di diverso colore a rettangolini multiuso. Per prendere confidenza con le meccaniche, lo studio ha imbastito una sorta di tutorial mascherato da rompicapo: in pratica, afferrando un elemento dalla console e posizionandolo in uno dei tasselli, daremo origine ad una nota virtuale che si muoverà perpetuamente lungo la tabella, producendo specifici suoni a seconda degli ostacoli che incontra sul suo percorso.
Allo scopo di raggiungere una sinfonia omogenea, dovremo scegliere accuratamente i pezzi da inserire nei quadratini, seguendo gli spostamenti della suddetta nota: in base al colore ed alla forma, ogni oggetto genera un preciso tipo di musica, e spetterà a noi disporre adeguatamente gli elementi per far sì che la partitura non si interrompa. Sarà necessario quindi invertire la direzione di alcune linguette su cui rimbalza il flusso sonoro, oppure aggiungere delle "frecce" che indirizzeranno la nota verso un determinato bersaglio. È qui che l'anima da puzzle solving si manifesta in tutta la sua semplicità. Dopo aver preso familiarità con l'insieme, giungerà il momento di liberare l'orchestra rinchiusa nella nostra fantasia: sintetizzatori, strumenti, e campionature dirigeranno un loop in salsa techno beat, da esportare e condividere col mondo.

Track Lab VR è un tool alquanto stratificato, assai arduo da padroneggiare in pochi minuti: richiederà costanza, dedizione ed anche un pizzico di "orecchio" per essere fruito a dovere. A colpire anche quei giocatori con meno velleità artistiche è però la grandissima carica di coinvolgimento sensoriale che ci inonderà non appena avremo indossato il visore: Track Lab VR, avvolto cromatismi accesi, acidi e "sinestetici", è un luogo fuori dalla realtà in cui la musica potremo ascoltarla, vederla, toccarla.

PlayStation VR Non solo videogiochi: il PlayStation VR è un portale che ci trasporta in un universo nuovo, fatto della materia di cui si compone la nostra creatività. Una finestra sul futuro, su quegli spazi eterei ed intangibili nei quali si materializzano le nostre fantasie più estrose. CoolPaintr VR e Track Lab VR sono solo due tool ancora un po' acerbi ma ricchissimi di potenziale, che potrebbero far faville nelle mani degli utenti più estrosi. Ma sono soprattutto l'esempio lampante di come il caschetto di casa Sony cerchi di espandere esponenzialmente i propri orizzonti, e di abbracciare il lato più “artistico” del medium videoludico.