Provato qb

qb è un esperimento particolare: un puzzle game tutto italiano, ispirato a classici come Portal e sviluppato per la Realtà Virtuale, in particolare per il visore mobile Samsung Gear VR.

Provato qb
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  • In molti sostengono che il 2016 sarà l'anno della realtà virtuale, grazie ai visori già disponibili sul mercato (che non sono semplicissimi da reperire) e a PlayStation VR. Altri invece pensano che l'avvento della VR sarà un processo ben più lungo del previsto, lasciando quindi il campo agli early early adopter che non si spaventano per un prezzo di acquisto impegnativo e per una disponibilità di software tutto sommato limitata. Esiste un compromesso, però, soprattutto se si possiede uno smartphone tre i modelli più recenti della famiglia Samsung Galaxy: si tratta di Gear VR, il visore prodotto dall'azienda coreana in partnership con Oculus, che sta riscuotendo un buon successo da parte di critica e pubblico. Abbiamo avuto modo di provare qb, puzzle game sviluppato interamente in Italia e che sfrutta proprio il visore mobile prodotto dall'azienda coreana.

    L'influenza di Portal

    qb ci trasporta in un mondo onirico, fatto di cubi e strani esseri meccanici; grazie a menu molto coinvolgenti, da utilizzare sfruttando lo sguardo e il piccolo touchpad posto sul lato destro del visore, è possibile imparare a giocare, sfruttando un tutorial posto sul lato sinistro del campo visivo dell'utente. Una volta apprese le basi si può iniziare ad affrontare i primi livelli, scegliendoli lanciando un cubo verso i blocchi corrispondenti, utilizzando quindi la meccanica di gameplay di base dell'intero gioco. I livelli di qb si sviluppano infatti in profondità: si segue quello che sembra il binario di una funivia, al quale è connesso un essere meccanico che ricorda vagamente Wheatley, il robot di Portal 2. Scopo del giocatore è lanciare dei piccoli cubi all'interno di altrettante forme, alcune delle quali hanno un lato aperto e di un colore specifico. Il numero di proiettili, che simboleggiano degli insiemi di dati, è comunque limitato, quindi la mira e il tempismo sono due aspetti molto importanti, in quanto il moto di avanzamento è automatico e non sotto il controllo dell'utente. Imperativo quindi guardarsi intorno in tutte le direzioni, in modo da capire quali sono i bersagli e cercare di dar loro una certa priorità per colpirli, attendendo quindi il momento giusto e cercando di prevedere mentalmente la traiettoria utile a fare centro. I colori dei fondali che spesso mutano, la presenza di una sorta di effetto nebbia digitale e il senso di vuoto provocato dalla percezione della terza dimensione, concorrono nel creare un senso di smarrimento abbastanza riuscito, che nasconde la semplicità di fondo del gameplay e favorisce la presenza di una micro-trama narrata prima dell'inizio di ogni livello. In pieno stile puzzle game è poi possibile accumulare valuta di gioco, in modo da sbloccare elementi aggiuntivi ed espandere il gameplay, affrontando nuovamente i livelli con la possibilità di mirare anche a blocchi di colore differente.

    QB qb è un puzzle game interessante, che rinnova una gameplay tutto sommato molto semplice grazie all’uso della VR. Richiede però una certa dose di allenamento, in quanto la mira va gestita secondo la propria percezione, poiché non è presente alcun indicatore che possa aiutare l’utente a capire che traiettoria avrà il lancio di un cubo. È però un titolo adatto a tutti, in quanto i movimenti sono gestiti in maniera molto lenta e fluida, riuscendo quindi ad evitare qualsiasi fenomeno di motion sickness. Un prodotto interessante, in arrivo sullo store di Gear VR e che arricchisce una line-up di esperienze e giochi “piccoli e condensati”, ma che sono in grado di avvicinare alla Realtà Virtuale con una spesa ridotta.

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