Raji: An Ancient Epic, provato il nuovo gioco di Square-Enix Collective

Raji: An Ancient Epic è un gioco d'azione (attualmente a caccia di fondi su Kickstarter) che ci immerge all'interno della mitologia indù....

Raji: An Ancient Epic, provato il nuovo gioco di Square-Enix Collective
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Disponibile per
  • Pc
  • Switch
  • Nato dalla sezione Square Enix Collective, Raji: An Ancient Epic, è un action adventure con visuale isometrica piuttosto interessante: non tanto per le dinamiche ludiche che sembrano avvicinarlo ad un hack ‘n' slash, quanto per l'ambientazione scelta dal team di sviluppo. Di fatto il titolo vuole raccontare una storia ambientata nel Rajasthan medievale (situato in India), un luogo che i ragazzi dello studio Nodding Heads Games hanno esplorato da cima a fondo per trasmettere lo spirito e la cultura del paese nel modo più fedele possibile.
    La scenografia e il colpo d'occhio emergono prepotenti su tutto il resto, accomunando il gioco alle produzioni indipendenti più marcatamente evocative: l'India e i suoi colori offrono quindi un immaginario parecchio fascinoso, fornendo alla produzione un universo poco battuto dagli altri congeneri. Adesso il progetto approda su Kickstarter per finanziare l'uscita su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch: grazie a una demo abbiamo potuto saggiare lo stato dei lavori e toccare con mano l'impasto ludico di Raji: An Ancient Epic che, a giudicare dalla solida campagna crowdfunding, sembra godere di buona salute.

    La fortezza di Jaigarh

    La build di prova si apre con una melodia ammaliante, un canto che risveglia la protagonista Raji, una ragazza dalla carnagione scura, con un indosso un vestito rosso e caratterizzata da una tipica acconciatura cerimoniale. Basta guardarsi un po' attorno per notare la pregevole direzione artistica: le rovine dalle quali affiora la vegetazione sono dipinte a mano, con uno stile semplice ma ispirato, mentre la visuale isometrica accompagna il nostro incedere concedendoci scorci -in lontananza- di notevole fattura.

    Il risultato, merito dell'attinenza storica e architettonica, è un‘atmosfera orientale dalla policromia vivace, e che attinge sapientemente dal folklore Indiano. Raji: An Ancient Epic ripesca infatti, a piene mani dalla mitologia indù e balinese per costruire un mondo mistico fatto di presenze oscure e divinità benevole: scelti dagli dèi, siamo gli unici a poter contrastare l'invasione demoniaca avvenuta per mano del signore dei demoni Mahabalasura.
    Una missione che, nella breve prova effettuata, abbiamo solo potuto pregustare, notando una certa linearità di fondo: il titolo sembra voler guidare il giocatore su un unico sentiero senza troppe digressioni, abbracciando un tipo di narrazione silenziosa, aspetto della produzione che, ad onor del vero, andrà vagliato con più attenzione a lavori ultimati.
    Nonostante l'ispirazione artistica mostri degli ottimi propositi, il fulcro ludico del progetto non sembra andare di pari passo. Il sistema di combattimento -composto da una attacco melee, uno caricato, un altro a distanza, da una schivata e un'abilità speciale- ci è parso troppo farraginoso, rendendo le battaglie pigre e poco appaganti: senza troppi fronzoli, il tutto si risolve concatenando al massimo tre colpi, con un'animazione disegnata frame by frame che però non può essere interrotta durante il suo svolgimento.

    Quest'ultima meccanica, unita al fatto che gli attacchi avversari bloccano le nostre sferzate, rende gli scontri piuttosto nervosi, è probabilmente per questo motivo che il livello di difficoltà è stato tarato al ribasso, non richiedendo, insomma, un'eccessiva pianificazione dei duelli. Naturalmente è ancora presto per capire quanto tutto ciò si riverserà nella build finale, anche perché nella demo era concesso l'uso di una singola arma (una lancia) e il team di sviluppo ha promesso l'implementazione di un equipaggiamento più vario, in grado di soddisfare lo stile di ogni giocatore. A tal proposito, durante la nostra avventura potremo attribuire alle armi delle abilità speciali, spendendo punti esperienza all'interno dello skill tree. Cosi facendo avremo l'opportunità di dimostrare la nostra devozione per un dio o per un altro, ed al momento sono disponibili due effetti: uno permette a Raji di danneggiare contemporaneamente molteplici nemici, mentre l'altro scaglia dei fulmini che folgorano gli avversari. Una dinamica che, insieme alla presenza di un numero maggiore di strumenti offensivi, potrebbe rendere il titolo più eterogeneo e coinvolgente.
    Come già precedentemente rivelato, il nostro obiettivo consisterà nel fronteggiare le creature demoniache di Mahabalasura: esseri che ricalcano nell'aspetto le credenze indonesiane, con maschere che sembrano uscire fuori dalla tradizione indù. Pur avendo osservato un paio di varianti, anche qui l'art design dei nemici ci è parsa molto curata, con energumeni dalle possenti mazze (Gadasura) e demoni acidi dal rigurgito facile (Tezabsura). I ragazzi di Nodding Heads Games hanno in mente di inserire anche boss e mini-boss, tuttavia nella demo non ce ne è stato offerto neanche un assaggio: siamo curiosi quindi di vedere fin dove sapranno spingersi dato l'infinito potenziale immaginifico a disposizione.

    La struttura di gameplay non è unicamente incentrata sull'atto "mazzuolatorio", ma si concede attimi più riflessivi, in cui spiccano puzzle ambientali che sfruttano gli oggetti dello scenario: per esempio abbiamo allineato un disegno floreale (simili a un Mandala) e sbloccato un ponte levatoio che ostruiva il passaggio. Questi momenti non richiedono un particolare sforzo mentale, ma corroborano la già suggestiva esplorazione di un luogo misterioso e affascinante. Seppur quella provata da noi sia una versione approssimativa, abbozzata per una campagna di raccolta fondi, ci sembra doveroso far presente alcune magagne tecniche che, siamo fiduciosi, gli sviluppatori correggeranno: da un lato la risoluzione e la pulizia grafica degli elementi a schermo, che ci è parsa abbastanza sottotono, e dall'altra un frame rate alquanto inconstante, che inquina inevitabilmente quindi l'ottima costruzione ambientale

    Raji An Ancient Epic Raji: An Ancient Epic è uno di quegli indie da tenere attentamente sott'occhio. Con i suoi paesaggi suggestivi e il suo pantheon di divinità tenta di far entrare nel settore dell'intrattenimento interattivo un frammento d'India: un'impresa niente affatto semplice, considerato il predominio dei mobile games in Asia meridionale (sede di Nodding Heads Games). In attesa della release definitiva, prevista per il 2019, vi consigliamo quindi di visitare la pagina Kickstarter del titolo, per osservare più da vicino la crescita e lo sviluppo di questo promettente action-adventure.

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