Realm Royale: il nuovo Battle Royale degli autori di Paladins

Realm Royale è il nuovo titolo realizzato da Hi-Rez Studios, team che ha dato i natali a Paladins: lo abbiamo provato.

Realm Royale: il nuovo Battle Royale degli autori di Paladins
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  • In quella che può essere considerata a tutti gli effetti un'invasione del mercato da parte dei battle royale, è già diventato difficile, per gli sviluppatori, far emergere un nuovo prodotto basato proprio su questa struttura di gioco, data l'enorme fama dei due giganti del settore, ossia Fortnite e PUBG. Nel tentativo di trovare dunque una formula che permetta di far brillare la loro opera, le software house sembrano dedicarsi costantemente alla ricerca di qualche particolarità che gli dia l'opportunità di distinguersi dalla massa. Purtroppo, in casi come Realm Royale, l'affannosa conquista dell'originalità a tutti i costi rischia di contraddire la natura stessa di questa modalità: optare per la scelta di classi con abilità specifiche rappresenta un'aggiunta forse gradita a un certo pubblico, ma che mal si sposa con gli obiettivi tipici del genere. Vediamo nello specifico le caratteristiche di questo nuovo esponente dei battle royale, che sembra già aver riscosso un notevole successo.

    Molto Realm...

    Il concept alla base di Realm Royale, disponibile in early access su Steam in formato Free To Play, è molto semplice: gli sviluppatori di Hi-Rez Studios (già famosi per Smite e Paladins) hanno cercato di creare una commistione di elementi da gioco di ruolo e battle royale, andando a modificare la struttura stessa alla base di questa modalità competitiva. Al contrario di tutti gli altri congeneri, in Realm Royale dovremo infatti scegliere una determinata classe con cui partire, che ci garantirà una serie di talenti unici, in grado di mutare radicalmente il nostro approccio al level design. Ad esempio, il guerriero può compiere dei balzi immensi, l'ingegnere crea un muro impenetrabile di fronte a sé e la maga vola frontalmente finché non incontra un ostacolo: la varietà di movimento e azioni, come potrete immaginare, è dunque molto ampia. Come se non bastasse, ogni personaggio possiede delle skill passive decisamente varie, che cambiano in modo invasivo lo stile di gioco: la maga guadagna il 30% in più di cure dalle pozioni, mentre l'ingegnere ottiene 5 punti di scudo ogni secondo, giusto per fare un esempio. La conseguenza diretta di queste scelte sarà facilmente prevedibile da chiunque abbia un briciolo di esperienza con la battle royale: le classi e le abilità., del resto, creano un vero e proprio meta, in relazione alle zone e ai luoghi in cui saremo costretti a combattere (ricordiamo sempre che nella battle royale la mappa si restringe costantemente). Già dalle prime battute dell'early access, YouTube e i forum dedicati erano stracolmi di analisi sui personaggi, elencando gli eroi più adatti a certi contesti e situazioni. Con l'obiettivo dunque di rinfrescare una modalità che, sebbene ancora giovane, ha già inondato il mercato, Hi-Rez ha provato ad aggiungere una personalizzazione dell'esperienza che non sia solo estetica, ma fortemente ludica, andando ad intaccare elementi assolutamente determinanti nel corso della competizione, come il movimento, l'equipaggiamento e le abilità.
    Più dell'aggiunta delle classi, a fare la differenza è l'introduzione della Forgia, un elemento che ribalta completamente i metodi tradizionali di esplorazione e sopravvivenza all'interno del battle royale.

    In sostanza, la Forgia è un sistema di creazione di armi, abilità e potenziamenti che si trova in alcune zone specifiche della mappa. All'interno di queste strutture, dovremo inserire tutte le risorse possibili per ottenere, a nostra scelta, pozioni per aumentare la salute e lo scudo, nuovi potenziamenti dell'armatura o degli strumenti offensivi, oppure nuovi talenti di classe. In proporzione alla qualità e alla quantità di materiali che investiremo nella Forgia, potremo creare oggetti e skill sempre più potenti, e resistere così all'arrivo della nebbia (l'ostacolo che ci costringe a muoverci costantemente verso l'interno della mappa). Una volta avviata la forgiatura, ci toccherà "semplicemente" attendere nei paraggi, cosa che ci mette però a rischio di incursioni avversarie: siccome ci troveremo spesso all'interno di strutture chiuse o di luoghi particolarmente ristretti, diviene assolutamente determinante capire chi ci troveremo di fronte in fase di attacco o difesa, perché la classe del nostro rivale potrebbe sfruttare il level design a nostro sfavore.

    ...e poco Royale!

    Rispetto alla violenta, cruda e assoluta parità di trattamento riservata ai giocatori delle altre battle royale più canoniche, in Realm Royale atterriamo sulla zona di conflitto con dei vantaggi e degli svantaggi già acquisiti rispetto ai nostri avversari, anche se dovremo comunque rinvenire le armi, le abilità e le armature necessarie alla nostra evoluzione.

    In questo modo, il senso stesso della battle royale, che spinge i giocatori a fronteggiarsi basandosi integralmente sulle proprie abilità, viene totalmente meno, perché in un'area della mappa, magari con numerose sporgenze, la superiorità di un guerriero è enorme, e lo stesso discorso può valere per l'ingegnere in campo aperto. La logica per cui, invece di ricorrere a un normale deatchmatch, si sia optato per la battle royale, sembra una sola: sfruttare la moda attuale e ritagliarsi una fetta dell'enorme pubblico che oggi si dedica con passione a questa tipologia di produzioni. Compromettendo l'assoluta uguaglianza dei giocatori all'interno della mappa, Hi-Rez rinuncia all'elemento cardine della battle royale, ma al contempo non ottiene una totale personalizzazione dell'esperienza, dato che armi, munizioni, armature e abilità vanno costruite in maniera attenta e completa solo all'interno della mappa di gioco, senza poterle sfruttare sin dall'inizio. Di certo dallo studio di Paladins non ci aspettavamo certo la rivoluzione, ma il risultato che emerge dalla creazione di Realm Royale sembra suggerire più un'urgenza commerciale che non un vero desiderio di imprimere la propria impronta sul genere.

    Realm Royale A causa di un eccessivo compromesso tra personalizzazione e bilanciamento competitivo, Realm Royale, allo stato attuale, non sembra in grado di ottenere nessun risultato concreto: è limitato sia rispetto ai battle royale più puri, sia in confronto ai titoli competitivi che consentono una forte personalizzazione. Come accaduto anche per Fortnite, la natura early access del prodotto porterà di certo numerose modifiche, con nuove aggiunte e modalità (al momento sono disponibili le tradizionali singolo, coppia e squadre), ma l'idea stessa alla base dell'esperienza sembra poggiare su fondamenta decisamente poco solide. In ogni caso, l'introduzione della Forgia potrebbe fornire un pizzico di innovazione al genere, se rimodellata e integrata con più intelligenza all'interno del gioco. Ma anche per questo bisogna capire cosa ci riserverà il futuro di Realm Royale.

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