Abbiamo avuto l'opportunità di provare Riders Republic, il nuovo gioco di Ubisoft dedicato agli amanti degli sport estremi. Sviluppato dal team di sviluppo Ubisoft Annecy (nel suo curriculum c'è un certo Steep. Ve lo ricordate? Ecco la nostra recensione di Steep per rinfrescarvi la memoria), Riders Republic è un titolo davvero particolare e difficile da catalogare: si tratta di un gioco multievento con una forte componente multiplayer/social che mescola in modo interessante una serie di elementi ripresi da altre famose serie. La produzione franco/canadese, infatti, non si limita a riproporre alcune discipline sportive in salsa arcade, ma le reinterpreta in chiave moderna offrendo una personalizzazione degna di un GTA Online, impreziosendo il tutto con un comparto multiplayer capace di proporre sfide con oltre 50 giocatori e una mappa di gioco che ricorda nelle dimensioni e nei colori quella della meravigliosa serie Forza Horizon.
È inutile negarlo: Riders Republic ci ha davvero catturati nella nostra prova durata quasi quattro ore. A bordo di una bici da downhill ci siamo buttati a tutta velocità dai pendii di alcune montagne situate nei più suggestivi parchi nazionali a stelle e strisce, assaggiando la consistenza della neve con sci e snowboard e facendo la conoscenza della fauna locale mentre volavamo tra alberi e rocce con la nostra tuta alare dotata di propulsori. Quattro ore vissute intensamente e pericolosamente insieme ad altri pazzi scatenati che, come noi, non hanno perso tempo per sfidarsi in una serie di prove a squadre.
Un costume da t-rex puo' fare la differenza
La prima cosa da fare in Riders Republic è creare il proprio alter ego virtuale. La personalizzazione del proprio avatar è più che soddisfacente: dal colore della pelle fino ai tratti somatici del viso, c'è tutto per ricreare il campione dei propri sogni. Poi è tempo è tempo di pensare al look per il nostro lui o lei: le possibilità per sbizzarrirsi non mancano, compreso un favoloso costume da T-Rex (sbloccabile dopo una serie di eventi). In generale, dopo aver partecipato a qualche sfida e conquistato alcune stelle nelle diverse carriere disponibili, le vie dello shopping di Riders Republic si sono magicamente aperte e abbiamo avuto accesso all'abbigliamento brandizzato.
Oltre al look è importante avere l'attrezzatura giusta, soprattutto quando ci si trova a gareggiare con 50 o più atleti sullo schermo. Anche in questo caso, è necessario partecipare a qualche evento per ottenere le stelle che ci permetteranno di avere una bici ancor più performante, uno snowboard da campionissimo o semplicemente per sbloccare una nuova carriera in una delle discipline presenti. Da questo punto di vista Riders Republic ha una progressione nello sviluppo del personaggio piuttosto classica: nella nostra prova il cap raggiungibile era fissato a 55 stelle e, dopo tre ore abbondanti di gioco, ci siamo avvicinati a quel limite. Aumentando il livello di difficoltà degli eventi è poi possibile ottenere dei bonus maggiori. E di roba da fare in Riders Republic non manca davvero, così come non mancano i giocatori con cui gareggiare e divertirsi esplorando la gigantesca mappa messa a disposizione di Ubisoft Annecy. Da un punto di vista contenutistico non c'è nulla di cui lamentarsi: Riders Rigde è l'hub, il punto di incontro dove partire per nuove prove, conoscere utenti e, soprattutto, ricevere le notifiche per le sfide da affrontare.
Durante la nostra prova, abbiamo assaggiato alcune porzioni di gioco delle carriere implementate: in particolare, abbiamo provato alcuni eventi dedicati al mondo delle due ruote, a quello della neve (sci e allo snowboard) e, infine, agli sport di volo (tuta alare e rocket wing). E soprattutto abbiamo potuto sperimentare le modalità multigiocatore su cui Ubisoft Annecy punta tantissimo: in particolare, le "Gare di massa" oltre alle più classiche "Trick Battle" e "Tutti contro tutti".

Per chi ama l'esplorazione è comunque possibile muoversi all'interno della vasta di mappa anche solo per ammirare il paesaggio (scattando foto in qualche posa assurda) o trovare alcune location segrete: a tal proposito, abbiamo esplorato un paio di parchi a bordo della nostra motoslitta, capace di andare persino sull'asfalto e di guadare fiumi e ruscelli. Non dobbiamo stupirci più di tanto: la parola d'ordine in Riders Republic è puro divertimento, non realismo.
Con più di 50 giocatori il caos è garantito
La prova più attesa era quella che riguardava le cosiddette "gare di massa": c'è un solo aggettivo per definire l'esperienza, ossia "spettacolare". Scendere giù a manetta con una bici da downhill da un sentiero dello Yosemite Park con la visuale in prima persona è elettrizzante, difficile da spiegare a parole. Farlo contro altri scalmanati pronti a tutto pur di tagliare il traguardo in prima posizione lo è ancora di più. Sul percorso abbiamo affrontato salti, alberi, rocce e in più di un'occasione abbiamo mancato un checkpoint e siamo finiti fuori strada.
Il riavvio è uno dei pochi aspetti che ci ha lasciato qualche dubbio a livello di gameplay: in certe situazioni, infatti, premendo il tasto per riavvolgere manualmente abbiamo perso molti più secondi rispetto al rewind automatico. Nelle gare di volo, questo problema era ancora più evidente. Le sfide di downhill sono a dir poco adrenaliniche, nonostante i nostri continui schianti contro alberi o rocce per colpa dell'intemperanze di qualche altro concorrente. Queste prove sono talmente caotiche ed entusiasmanti che abbiamo letteralmente gioito per aver ottenuto un piazzamento nei primi dieci (su sessanta partecipanti) o per essere arrivati prima di un nostro amico/avversario. Il controllo della bici da downhill si adatta perfettamente alle esigenze e alla follia di Riders Republic: il DualSense di PlayStation 5 ha risposto bene alle nostre sollecitazioni mentre volavamo sui salti o ci schiantavamo con buona regolarità contro le pareti rocciose.
Lo sci (assolutamente da provare in prima persona!) e lo snowboard non ci hanno creato particolari problemi ed è facile realizzare e concatenare una serie di trick spettacolari sulle rampe: pur non raggiungendo i livelli maestosi della serie SSX della defunta etichetta EA Big, la proposta di Ubisoft Annecy si è difesa bene anche sulla neve. Per quanto riguarda la sezione dedicata al volo (tuta alare e rocket wing, lo ripetiamo), qui abbiamo faticato e non poco: senza allenamento è difficile ottenere dei buoni piazzamenti durante le gare. È importante trovare ritmo e coordinazione, ed è dannatamente facile mancare il checkpoint e perdere preziosi secondi.
Una nuova versione del triathlon
Molto divertenti le gare di massa multievento: un po' come il triathlon, in questa tipologia di prove dobbiamo pedalare, sciare e volare. È un caos meraviglioso in cui è importante sfruttare le proprie abilità: abbiamo imparato sulla nostra pelle che è fondamentale far sfogare gli avversari nei primi secondi di gara (con gli sci o in bici la partenza si risolve in un'ammucchiata "fantozziana") per poi giocarcela sulla distanza.

La sezione di volo è quella in cui è possibile recuperare anche degli svantaggi considerevoli, mentre sugli sci si raggiunge l'apice del caos di Riders Republic: in alcuni frangenti non si ha più il controllo di quello che succede e gli alberi, spesso, sono impossibili da evitare. La possibilità di usare il proprio abbigliamento durante queste gare è un bel plus: siamo stati superati da diversi T-Rex, pirati e altri giocatori vestiti nei modi più stravaganti e assurdi. Insomma, uno spettacolo unico!
Chi non ama la velocità o cerca qualcosa di un po' più rilassante può puntare sulle "Trick Battle", sfide a squadre (sei contro sei) a base di trick che si svolgono all'interno di un'arena. Probabilmente è la modalità che abbiamo apprezzato di meno: era richiesta una buona padronanza e una notevole memorizzazione dei controlli, un obiettivo non facile da ottenere in una prova di poche ore. L'ultima modalità che abbiamo potuto saggiare è stato il "Tutti contro tutti", in cui dodici giocatori si sfidavano in una serie di eventi a colpi di trick. Nel nostro test le sfide erano limitate a una serie di trick su bicicletta: il divertimento non è mancato, e aspettiamo di provare le stesse sensazioni anche nelle altre discipline.
Una gioia per gli occhi
Tecnicamente Riders Republic ci ha sorpreso positivamente: dalla mappa di gioco, stracolma di eventi, fino al frame rate su schermo, non possiamo che apprezzare il lavoro svolto da Ubisoft Annecy. I parchi, le montagne, la neve, gli alberi e tutta la vegetazione sono stati ricreati in modo sorprendente e speriamo che alcune cosucce vengano limate nella versione finale (glitch, bug, texture e altri problemini).
Le animazioni dei personaggi sono apparse complessivamente buone e fluide, così come la riproduzione dell'attrezzatura sportiva (bici, snowboard, sci e altro). I sessanta frame al secondo garantiti da Ubisoft per le console next-gen non sono un sogno ma una certezza: su PlayStation 5, a parte qualche sporadico rallentamento in alcune situazioni, non c'è stato nulla di cui lamentarsi. E soprattutto le sfide con oltre 50 giocatori sullo schermo (nella nostra prova in diverse occasioni erano più di 60!) si sono rivelate meno problematiche di quello che immaginavamo. Le sequenze in prima persona sono estremamente scorrevoli e ci sono piaciute parecchio, mentre lo stile grafico coloratissimo adottato da Ubisoft Annecy ci ha conquistato, riuscendo a trasmettere quella voglia di divertimento e spensieratezza che in un titolo del genere non deve mai mancare.