RiMS Racing: si scende in pista a tutta velocità

Il team italiano RaceWard e Nacon presentano RiMS Racing, simulatore di corse su due ruote in arrivo ad agosto.

RiMS Racing: si scende in pista a tutta velocità
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • Ormai è un dato di fatto: il mondo delle due ruote videoludico parla sempre più italiano, ed è destinato a continuare a farlo per diverso tempo. Se fino ad oggi era quasi interamente merito di Milestone, a partire dal prossimo 19 agosto ci penserà anche RaceWard a rincarare la dose. La software house milanese responsabile di RIMS Racing ci ha accompagnati pochi giorni fa in un breve tour di ciò che il suo prodotto ha da offrire, a cui ha fatto seguito anche una primissima prova su strada, resa possibile grazie ad una build preliminare del gioco in versione PC, che pur mancando ancora di qualche contenuto, ci è parsa ben rifinita e prossima all'essere completa. Dopo svariate ore in compagnia del prodotto, siamo pronti a raccontarvi le numerose sfumature di cui si compone l'opera prima di RaceWard, la quale ha messo in campo un approccio completamente inedito e per certi versi inaspettato.

    Solo parti originali

    RIMS non è un semplice gioco di moto, ma una produzione sul motociclismo a tutto tondo, sull'essere motociclisti e sulla passione per le due ruote: è una dichiarazione d'amore che vuole toccare le corde del cuore dei centauri più incalliti, senza trascurare però i neofiti o risultare in alcun modo spocchioso. Lo fa con garbo, con tutta una serie di accorgimenti prettamente ludici, tra cui statistiche e numeretti facili da confrontare.

    Buona parte dell'appeal di questo nuovo prodotto nostrano è proprio nella personalizzazione e nella gestione della moto, delle sue componenti e della loro usura. Ogni singola parte del mezzo può essere smontata e sostituita con altri pezzi, seguendo procedure specifiche legate al tipo di componente; tutte tranne il motore, che purtroppo per problemi di licenze si è visto completamente tagliato fuori dal ventaglio di possibilità di personalizzazione. Parliamo della facoltà di ottimizzare e cambiare qualunque parte della moto ci venga in mente, dalle più impattanti fino alla singola vite, attingendo a un pool gigantesco di circa cinquecento ricambi, ciascuno con le sue peculiarità e con le sue finestre di utilizzo. Un ampio grado di personalizzazione, tra l'altro, è previsto anche per quanto concerne il pilota stesso, che potrà vantare come sempre su fedeli riproduzioni di capi tute o accessori dei maggiori produttori mondiali.

    La ricercatezza e il livello di dettaglio riscontrato all'interno del nostro garage virtuale si sono rivelati indubbiamente fattori determinanti nella scelta di non presentarsi al via con un parco moto molto ampio: RIMS Racing si limiterà a mettere in campo trasposizioni ultra-dettagliate di otto modelli di moto di alcune delle case produttrici più famose al mondo, come la Kawasaki Ninja ZX-10RR, l'MV Augusta F4 RC o la Ducati Panigale V4R.

    Una scelta che a molti potrebbe far storcere il naso, ma che si è probabilmente rivelata l'unica via percorribile per un team - ancora medio/piccolo - che non voleva in alcun modo agire in maniera approssimativa o scendere a compromessi né sulla quantità delle personalizzazioni, né tantomeno sull'impatto di ciascuna modifica sul modello di guida, il quale ci è sembrato davvero significativo fin dalle prime battute.

    Pad alla mano il gioco ci è parso in discreta forma, anche se non rigorosamente simulativo come ci saremmo aspettati da un racing così attento ai dettagli e al realismo all'interno del garage. Se siete abituati alle controparti targate Milestone, avrete sicuramente bisogno di un po' di tempo per abituarvi: il prodotto di RaceWard presenta moto meno dolci sia in fase di frenata che in piega. RIDE e colleghi appaiono decisamente più inclini ad aiutare il giocatore in fase di impostazione, facilitandogli solitamente la gestione degli input. RIMS Racing, invece, propone un feedback decisamente più diretto, con reazioni più "scattose" ed improvvise.

    Si scende in pista

    RIMS non è soltanto sinonimo di setup e manutenzione, ma anche di gare all'ultima staccata. Tutta questa preparazione non è sicuramente fine a se stessa, ma serve per mettersi in gioco e scendere in pista a duellare su alcuni dei più famosi tracciati mondiali e su svariate strade iconiche per il mondo delle due ruote. Tra i circuiti potremo trovare ad attenderci, tra gli altri, piste storiche come il Nurburgring e Zolder, affiancate da percorsi stradali quali Great Victoria, Atlantic Road, la Million Dollar Highway e altri ancora. Ciascuno di queste è tra l'altro percorribile in entrambi i sensi di marcia.

    Il piatto forte della produzione, come sempre, è la modalità carriera, a cui si affianca un classico multiplayer (sia online che offline, ma per saperne di più dovremo attendere l'uscita sugli scaffali) e l'Accademia, un modo per ripetere alcuni eventi e migliorarci progressivamente. Al di là della possibilità di potenziare e migliorare la nostra moto, la carriera single player di RIMS ci spingerà a partecipare a una serie di eventi nell'ordine da noi scelto, senza particolari vincoli o restrizioni. Al netto di una profondità, almeno per quanto concerne la tipologia di eventi e la struttura di base, non particolarmente elevata, abbiamo apprezzato l'immediatezza e le modalità con le quali il gioco gestisce alcuni aspetti specifici della progressione.

    Quello che più ci ha colpiti, ad esempio, è il meccanismo di "ricerca e sviluppo", il classico sistema di "potenziamento". Di fatto, in RIMS non sono presenti upgrade veri e propri, o almeno non nel senso tradizionale del termine; non ci sono abilità da sbloccare che innalzano l'efficacia o la velocità di una moto in maniera permanente e non coerente con le premesse del titolo.

    Al centro di tutto ci siamo noi e la nostra bravura come piloti. Volendo entrare più nel dettaglio, saremo messi di fronte a tre diversi skill tree: il primo è legato alla parte ingegneristica, è ci consentirà possibile sbloccare bonus capaci di ridurre l'usura dei componenti ed elementi di questo tipo (ma, come dicevamo poc'anzi, non potenziarli o modificarne la resa); il secondo invece è connesso alla parte di "ricerca", e ci consentirà di potenziare ulteriormente una delle funzionalità che più ci ha colpito del pacchetto messo insieme da RaceWard, ovvero l'MSC (Motorbike Status Check): un modo completamente inedito per controllare in qualunque momento lo stato della nostra moto e ricevere importanti feedback sulle temperature o l'usura delle varie componenti. Basta la pressione di un tasto per attivarlo, bloccando il tempo e consentendoci di controllare ogni singolo dettaglio direttamente in pista. L'ultimo ramo riguarda invece il "management", e ci consentirà di ottenere bonus in crediti o sconti significativi sulle varie componenti.

    Sotto il cofano il gioco utilizza una versione modificata e riadattata dal team milanese del famigerato motore di KT Racing, che prende il nome di KT Engine. Lo stesso utilizzato per WRC e TT Isle of Man (per approfondire ecco la nostra recensione di TT Isle of Man Ride on the Edge 2), per capirci. Un motore abbastanza maturo, che però non sembra ancora in grado di spingere il dettaglio grafico a un livello equiparabile a quello raggiunto dall'Unreal Engine 4 utilizzato da Milestone per le proprie produzioni. Se graficamente appare comunque soddisfacente, lo stesso non si può dire delle animazioni, ancora un po' legnose e non particolarmente fluide.

    Ovviamente ci teniamo a ricordare che stiamo parlando di una versione preliminare, che potrebbe mancare di alcuni accorgimenti finali. Per poter parlare in maniera più approfondita del comparto tecnico, del modello fisico e, soprattutto, avere un quadro più completo sul comportamento dell'IA, ci toccherà ovviamente aspettare il 19 agosto, data in cui RIMS Racing sarà disponibile sugli scaffali.

    RiMS Racing Per partire basta avere una moto, iniziare a sistemarla, acquistare qualche parte di ricambio. Non ci sono elementi da sbloccare, e tutte le componenti saranno disponibili fin da subito, a patto di avere i soldi necessari per comprarle. Una scelta interessante che noi, onestamente, approviamo pienamente. Non possiamo non sottolineare però che, pad alla mano, il gioco appare ancora leggermente acerbo, e non manca neanche qualche piccola incognita sul reale appeal che il sistema di gestione delle personalizzazioni - con tanto di procedure dettagliate e molteplici operazioni richieste per ciascuna sostituzione - riuscirà a esercitare sui novizi delle due ruote. Qualche dubbio persiste anche sull’efficacia delle animazioni, soprattutto durante le cadute e nei contrasti. Ciononostante, noi non vediamo l’ora che arrivi il 19 agosto per poter giocare alla versione completa.

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