Dopo mesi di lunga attesa Rise of the Tomb Raider è pronto ad invadere i salotti di tutti i possessori di console Sony, con un'edizione speciale appositamente confezionata per celebrare i venticinque anni di attività dell'archeologa più famosa del panorama videoludico. Il team di Crystal Dynamics si è rimboccato le maniche per offrire agli utenti un pacchetto ricco di nuovi contenuti, cimentandosi addirittura con la tanto chiacchierata VR. In una saletta del booth Square-Enix abbiamo potuto testare con mano i nuovi DLC previsti, disponibili dal prossimo ottobre anche per i giocatori PC e Xbox One in possesso del Season Pass del titolo, lanciandoci all'esplorazione del Maniero Croft indossando lo stiloso visore Sony.
Back Home
Il primo contenuto inedito presentato dai ragazzi del team di sviluppo è intitolato "Blood Ties" e vedrà i giocatori tornare a visitare uno dei luoghi più conosciuti dell'intera saga, ovvero l'imponente Magione Croft. La bella Lara riceverà infatti una lettera da parte di un lontano zio, il quale rivendica piuttosto prepotentemente la proprietà dell'enorme villa nella quale la nostra eroina ha trascorso tutta la propria infanzia, crescendo a stretto contatto con l'affascinante mondo dell'archeologia sotto l'attenta guida del padre. Lara è certa di poter recuperare alcuni documenti che possono arrestare sul nascere le pretese dell'antipatico familiare, ma dovrà esplorare il cadente edificio per poter venire a capo della situazione. Blood Ties si presenta così come un contenuto dai ritmi molto più lenti e riflessivi rispetto a quanto offerto nell'avventura principale, proponendo un'esperienza che punta tutto sull'esplorazione, sull'interazione con i tanti oggetti che adornano le stanze della villa, e sulla risoluzione di semplici enigmi ambientali che ci avvicineranno progressivamente al nostro obiettivo. La lettura di importanti documenti e il recupero di oggetti chiave quali torce ed accendini ci consentirà di sbloccare nuovi ambienti da esplorare, svelando pian piano tutti i misteri del lugubre maniero, ricostruito con grande cura ed attenzione per i dettagli. Di tanto in tanto alcuni semplici puzzle richiederanno di spostare casse e librerie per svelare alcove nascoste o liberare passaggi altrimenti inutilizzabili, mentre Lara compirà un vero e proprio viaggio nei ricordi di un'infanzia perduta nel tempo; attimi di vita scanditi dalla voce paterna che, fiera, guiderà la nostra eroina per tutta la mini avventura. Blood Ties si integra perfettamente al plot di Rise of the Tomb Raider, puntando nel contempo ad offrire un'esperienza molto più riflessiva e pacata, per un contenuto inedito che ci terrà impegnati per un'ora abbondante esaltando con maggiore puntualità la componente adventure del titolo.
L'intero DLC potrà inoltre essere giocato anche in ambiente VR grazie al visore Sony, offrendo un punto di vista alternativo che coinvolgerà il giocatore in maniera totalizzante: sarà possibile selezionare ben tre diversi sistemi di controllo per navigare i tanti ambienti presenti, i quali saranno visitabili tramite rapidi teletrasporti o grazie all'utilizzo delle levette analogiche del Dual Shock 4, nel tentativo di offrire soluzioni che possano accontentare un vasto pubblico, senza rischiare di tagliar fuori coloro che soffrono di eventuali episodi di motion sickness.
L'esperienza VR, per ora prevista esclusivamente in casa Playstation, risulta ben concepita e curata, ma sopratutto incredibilmente immersiva, offrendo un contenuto che saprà certamente sedurre tutti coloro che non vedono l'ora di mettere le mani sul costoso visore, aumentando il valore globale di un pacchetto che però non ha ancora finito di svelare tutte le sue carte.
The Binding of Lara e altri incubi
L'offerta contenuta in questa 20th Anniversary Edition di Rise of the Tomb Raider si arricchisce di due ulteriori modalità inedite: da un lato troviamo Lara's Nightmare, che vedrà la nostra protagonista visitare una versione distorta e mortifera della magione, improvvisamente invasa da forze sovrannaturali.
Una sorta di modalità Orda tutta votata all'azione, nella quale frotte di demoni umanoidi ci attaccheranno senza sosta con grande aggressività: uccidendo gli avversari accumuleremo punti, da investire per sbloccare bocche da fuoco sempre più potenti ed efficaci, nel tentativo di resistere il più a lungo possibile nella malata dimensione alternativa. A dirla tutta, l'IA nemica non sembra purtroppo brillare, limitandosi a far avanzare un'orda di abomini tutti caratterizzati dallo stesso modello poligonale, per una minaccia che avrà dalla sua un numero soverchiante di unità, alcune delle quali armate di letali candelotti di dinamite, quasi a voler citare i celebri Ganados di Resident Evil 4. Siamo piuttosto certi che Lara's Nightmare non sarà ricordato come un contenuto imprescindibile per i fan del franchise, ma potrebbe rivelarsi un divertente divertissement, perfetto per spezzare un po' i ritmi più variegati e strutturati della campagna principale. Molta più attenzione invece sembra meritare la nuova Co-op endurance, modalità che sembra cambiare profondamente la fisionomia del titolo, avvicinandolo allo stile di alcuni dei più apprezzati roguelike pubblicati negli ultimi anni. Due giocatori verranno letteralmente abbandonati a loro stessi in un'enorme mappa generata proceduralmente, costretti non solo a sopravvivere alle avversità della natura circostante, ma anche impegnati a controllare costantemente i livelli di fame e di freddo del proprio personaggio. Uccidere scoiattoli e cervi consentirà di recuperare cibo, così come raggiungere un falò permetterà di riscaldarci e prolungare la nostra run, con l'obiettivo di esplorare grotte e picchi innevati alla ricerca di risorse e antiche reliquie. Quando avremo accumulato un congruo numero di artefatti potremo decidere di sfidare la sorte e proseguire, oppure chiamare un elicottero di recupero e ottenere crediti grazie ai quali sbloccare pacchetti di carte che fungeranno da modificatori per le run successive, rendendole più semplici o sempre più impegnative. Le carte permetteranno inoltre di sbloccare nuovi elementi estetici con i quali personalizzare il proprio alter ego, con alcuni capi che puntano ad omaggiare i passati episodi della saga. Il team di sviluppo afferma che, in media, riuscire a portare a casa un'ora di giocato potrà certamente definirsi un successo, ma che nulla ci impedirà di sfidare i nostri limiti spingendoci ad elaborare modi sempre più creativi ed efficaci per sopravvivere e per non perdere tutte e tre le vite messe a disposizione. Vite che possono essere recuperate aprendo tombe e sarcofagi spesso celati in luoghi impervi, tratteggiando un'esperienza che punta a spiazzare il giocatore, il quale dovrà decidere se rischiare la pelle in onore della gloria o se accontentarsi di quanto recuperato sul campo senza cadere vittima dell'ingordigia.
I nuovi contenuti racchiusi nella 20th Anniversary Edition di Rise of the Tomb Raider renderanno decisamente ghiotta l'edizione Ps4 del titolo, offrendo all'utenza Sony la più versione più completa e ricca tra quelle presenti oggi sul mercato. Blood Ties si dimostra un interessante esperimento, votato all'esplorazione e alla riflessività, la cui bontà dovrà però essere valutata in sede di review, così da avere un'idea completa sulla profondità e complessità degli enigmi offerti, attualmente decisamente semplici, a tratti banali. Discorso che cambia completamente in ambiente VR, dove l'esplorazione dell'iconico maniero assume tutto un altro sapore, grazie ad un'immersione impossibile da replicare in altro modo. Lara's Nightmare e la nuova Co-op endurance completano un quadro che saprà certamente soddisfare la fame dei tanti fan del franchise che non hanno ancora giocato il titolo originale, e che potranno così usufruire di un'offerta variegata e longeva. Per tutti coloro che nel frattempo hanno già investito tempo e denaro sulle altre piattaforme non c'è da preoccuparsi: l'acquisto del Season Pass garantirà l'accesso a tutte le novità annunciate, ad esclusione dei contenuti in realtà virtuale.