In queste settimane di caldo torrido, per la precisione dall'11 agosto, i ragazzi di Iron Galaxy ed Epic Games hanno dato spazio a Rumbleverse, una sorta di "Fortnite coi pugni" (qui il nostro speciale sul crossover tra Fortnite e Dragon Ball) che ha tutta l'intenzione di distinugersi nel panorma dei battle royale. Dopo averlo provato, siamo infine pronti a soffermarci sulle meccaniche di gioco e far luce su ciò che questa colorata esperienza ha da offrire. Bando alle ciance dunque e catapultiamoci in quel di Grapital City, per farci largo tra gli avversari a suon di mazzate.
Il tutorial, la personalizzazione e il Battle Pass
Come suggerisce il suo stesso nome, il titolo è un vero e proprio battle royale in cui le armi da fuoco lasciano spazio a quelle da mischia, agli attacchi corpo a corpo e a spettacolari mosse speciali. Attualmente le modalità di gioco sono ben note e limitate a due, col matchmaking in solitaria che ci vedrà tentare di sopravvivere in una rissa tutti contro tutti da 40 persone e una controparte a coppie per un massimo di 20 team. L'obiettivo di base però è il medesimo: l'ultimo che resta in piedi vince.
Da segnalare invece è il particolare tutorial, per quanto almeno in apparenza il gioco ne sia privo. Infatti è possibile avviare una modalità di esplorazione libera con altri giocatori, che oltre a farci tornare in vita una volta morti, non presenta un restringimento di mappa e ci consente quindi di vagare liberamente per la città e testare le armi e gli oggetti disponibili, con la possibilità di trovare degli infopoint atti a illustrare le meccaniche più importanti. Inoltre, i giocatori che non vogliono distrazioni per dedicarsi allo studio della struttura ludica possono disattivare in toto il PvP. Il prodotto pubblicato da Epic è ancora in fase embrionale e al momento offre il Pass stagionale e le missioni giornaliere e settimanali, che ci ricompenseranno con Punti Fama tramite cui salire di livello sia nel profilo che all'interno dello stesso Battle Pass. Quest'ultimo chiaramente offre un classico ramo di progressione da 100 livelli, che ci permetterà di sbloccare cosmetici, booster e valuta premium. Il sistema di personalizzazione dell'avatar, di cui possiamo modificare la corporatura, il volto, la capigliatura, gli occhi e le sopracciglia scegliendo tra vari preset, non è il massimo della creatività ma è sufficiente per non rendere il tutto una guerra tra cloni. Più varia invece è la customizzazione dell'abbigliamento, che gli sviluppatori hanno farcito di oggetti a dir poco stravaganti, dalle calzature ai copricapi.
È insomma possibile che si concentreranno proprio su quest'aspetto per estendere il ciclo vitale del gioco, anche attraverso le microtransazioni. A tal proposito, apriamo una breve parentesi sullo shop in game. La valuta premium del titolo è costituita dai Brawlla Bills, che possono essere acquistati con denaro reale. Tutto sommato, pur ritenendo rivedibile il costo di alcune skin tutt'altro che particolari e vendute a circa 20 euro, il prezzo del Battle Pass è ragionevole e in linea con quello della concorrenza.
Difatti potremo accedere alle 100 ricompense spendendo 9.99 euro per 1100 Brawlla Bills e, siccome il Pass ne costa soltanto 1000 e ne garantisce 1200 al suo completamento, se avremo la costanza di sbloccare tutti i livelli potremo ottenere i successivi senza spendere altri soldi. Di conseguenza, per adesso ci sentiamo di sconsigliare l'acquisto di prodotti singoli, mentre invece crediamo che l'opzione del Pass offra un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Botte da orbi in città
Dopo alcuni secondi di attesa, all'inizio di ogni match verremo catapultati nella mappa e, una volta scelta la zona di atterraggio, potremo dare il via a una caduta libera che ci farà raggiungere il terreno a gran velocità. Ebbene, dovremo imparare a giocare di strategia sin da subito, scegliendo se atterrare in un'area più isolata per concentrarci sul loot oppure buttarci nella mischia, tenendo conto del fatto che il nostro impatto col suolo genererà un'onda d'urto capace di cogliere di sorpresa gli sfidanti.
Una volta ingaggiato un combattimento abbiamo a disposizione diverse soluzioni: con l'attacco leggero possiamo effettuare una rapida combo da tre colpi, utile ad interrompere le offensive più lente e a spiazzare i nemici. Con l'attacco pesante invece abbiamo due possibilità. La prima è una presa imparabile dai danni moderati e la seconda, legata alla pressione prolungata del tasto dedicato, ci consentirà di effettuare un attacco ad area che danneggerà gli avversari attorno a noi. I colpi appena descritti rappresentano solo la superficie del combat system offerto da Rumbleverse, che infatti offre la possibilità di eseguire attacchi in corsa, in salto, schianti al suolo e colpi su rialzo. Questi ultimi sono dei calci rotanti invincibili che potremo usare come contromossa mentre ci riprendiamo da un atterramento nemico. Se tutto questo sembra complicato sappiate che mentre si esplora è possibile anche trovare armi e libri d'abilità, con cui aggiungere fino a due mosse speciali al nostro personaggio. Ad ogni modo, per quanto lunga sembri la lista delle mosse, è molto semplice abituarcisi, d'altronde il gioco si basa proprio sull'immediatezza nell'apprendimento delle meccaniche.
Il combat system in altre parole è solido e offre una discreta dose di divertimento ma non è tutto oro quel che luccica. Durante gli scontri più affollati ad esempio il tracking delle mosse è tutt'altro che impeccabile: ci ritroveremo di frequente a colpire il nemico sbagliato, oppure una cassa situata nelle vicinanze dell'avversario. In altre occasioni invece, per nostra grande sorpresa, il sistema non ha saputo scegliere il nemico da agganciare e il nostro attacco è andato a vuoto.
In aggiunta, se due mosse della stessa intensità collidono allo stesso momento, verrà segnalato ai giocatori l'avvenimento di uno "scontro" e verremo riportati alla posizione di neutralità. Se invece mosse d'intensità diversa si scontrano ecco che quella con la priorità maggiore "annullerà" l'altra, punendo l'avversario.
Con la giusta esperienza è possibile districarsi in questa fumosa morra cinese, ma in ogni caso avremmo preferito che la meccanica fosse più chiara e strutturata: a volte infatti gli attacchi del proprio alter ego sembrano del tutto inutili contro i colpi dell'avversario e la sensazione di bilanciamento viene meno. Ovviamente questo titolo è pensato per risultare divertente e non per diventare il prossimo colosso degli eSports quindi, se il problema non dovesse degenerare con l'aggiunta di mosse particolarmente sbilanciate, ci sentiamo di poter confermare la piacevolezza dell'esperienza.
Per quanto riguarda la gestione delle risorse del proprio personaggio, le principali statistiche da considerare sono quattro: il danno, la salute, la barra della resistenza e quella di uno speciale assetto offensivo. Le prime tre statistiche citate possono essere aumentate leggermente consumando tre tipi diversi di polveri, che si trovano in giro per la mappa, nelle casse o rilasciate da giocatori sconfitti.
Per ricaricare la salute sarà necessario mangiare del pollo oppure ricorrere alla propria arma più letale: stiamo parlando della Modalità Super, un incremento di potenza che si può sbloccare una volta riempito un apposito contatore. Questa barra si può riempire menando le mani oppure raccogliendo stelline azzurre disseminate per Grapital City e può essere utilizzata in tre modi principali.
Il super attacco è una presa capace di infliggere ingenti danni al prezzo dell'intera barra di energia, oppure - evitando di usarlo - possibile restare più a lungo nella forma potenziata, in modo da godere di benefici come danno aumentato, rigenerazione della salute e tanto altro. Infine, vi è un utilizzo più strategico della Modalità Super: evitare di servirsene del tutto, per poi tornare in vita una volta atterrati.
Così facendo perderemo tutti i vantaggi di cui sopra ma avremo a disposizione una seconda possibilità. Ultimo parametro da tener d'occhio è il restringimento del campo di gioco. Come nel più classico dei battle royale - a intervalli di tempo sempre minori - saremo costretti a raggrupparci in una zona di mappa via via più piccola, una soluzione questa che serve a incentivare gli scontri e a evitare che i più pavidi si diano al "camping" sfrenato.
Chi dovesse decidere di non attenersi a questa restrizione vedrà apparire sul proprio omino un timer, scaduto il quale verrà automaticamente eliminato. In definitiva, Rumbleverse è un gioco divertente, che fa della semplicità il suo cavallo di battaglia. Detto questo, al momento ci è impossibile esprimerci sulle potenzialità effettive di questo battle royale, perché il futuro del suo ciclo vitale dipende sia dai nuovi contenuti che verranno introdotti, che dall'engagement della community.
Rumbleverse: botte da orbi a Grapital City
Ci siamo catapultati a Grapital City per prendere parte alle scazzotate di Rumbleverse, il colorato battle royale a firma di Iron Galaxy.
In queste settimane di caldo torrido, per la precisione dall'11 agosto, i ragazzi di Iron Galaxy ed Epic Games hanno dato spazio a Rumbleverse, una sorta di "Fortnite coi pugni" (qui il nostro speciale sul crossover tra Fortnite e Dragon Ball) che ha tutta l'intenzione di distinugersi nel panorma dei battle royale. Dopo averlo provato, siamo infine pronti a soffermarci sulle meccaniche di gioco e far luce su ciò che questa colorata esperienza ha da offrire. Bando alle ciance dunque e catapultiamoci in quel di Grapital City, per farci largo tra gli avversari a suon di mazzate.
Il tutorial, la personalizzazione e il Battle Pass
Come suggerisce il suo stesso nome, il titolo è un vero e proprio battle royale in cui le armi da fuoco lasciano spazio a quelle da mischia, agli attacchi corpo a corpo e a spettacolari mosse speciali. Attualmente le modalità di gioco sono ben note e limitate a due, col matchmaking in solitaria che ci vedrà tentare di sopravvivere in una rissa tutti contro tutti da 40 persone e una controparte a coppie per un massimo di 20 team. L'obiettivo di base però è il medesimo: l'ultimo che resta in piedi vince.
Da segnalare invece è il particolare tutorial, per quanto almeno in apparenza il gioco ne sia privo. Infatti è possibile avviare una modalità di esplorazione libera con altri giocatori, che oltre a farci tornare in vita una volta morti, non presenta un restringimento di mappa e ci consente quindi di vagare liberamente per la città e testare le armi e gli oggetti disponibili, con la possibilità di trovare degli infopoint atti a illustrare le meccaniche più importanti. Inoltre, i giocatori che non vogliono distrazioni per dedicarsi allo studio della struttura ludica possono disattivare in toto il PvP. Il prodotto pubblicato da Epic è ancora in fase embrionale e al momento offre il Pass stagionale e le missioni giornaliere e settimanali, che ci ricompenseranno con Punti Fama tramite cui salire di livello sia nel profilo che all'interno dello stesso Battle Pass. Quest'ultimo chiaramente offre un classico ramo di progressione da 100 livelli, che ci permetterà di sbloccare cosmetici, booster e valuta premium. Il sistema di personalizzazione dell'avatar, di cui possiamo modificare la corporatura, il volto, la capigliatura, gli occhi e le sopracciglia scegliendo tra vari preset, non è il massimo della creatività ma è sufficiente per non rendere il tutto una guerra tra cloni. Più varia invece è la customizzazione dell'abbigliamento, che gli sviluppatori hanno farcito di oggetti a dir poco stravaganti, dalle calzature ai copricapi.
È insomma possibile che si concentreranno proprio su quest'aspetto per estendere il ciclo vitale del gioco, anche attraverso le microtransazioni. A tal proposito, apriamo una breve parentesi sullo shop in game. La valuta premium del titolo è costituita dai Brawlla Bills, che possono essere acquistati con denaro reale. Tutto sommato, pur ritenendo rivedibile il costo di alcune skin tutt'altro che particolari e vendute a circa 20 euro, il prezzo del Battle Pass è ragionevole e in linea con quello della concorrenza.
Difatti potremo accedere alle 100 ricompense spendendo 9.99 euro per 1100 Brawlla Bills e, siccome il Pass ne costa soltanto 1000 e ne garantisce 1200 al suo completamento, se avremo la costanza di sbloccare tutti i livelli potremo ottenere i successivi senza spendere altri soldi. Di conseguenza, per adesso ci sentiamo di sconsigliare l'acquisto di prodotti singoli, mentre invece crediamo che l'opzione del Pass offra un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Botte da orbi in città
Dopo alcuni secondi di attesa, all'inizio di ogni match verremo catapultati nella mappa e, una volta scelta la zona di atterraggio, potremo dare il via a una caduta libera che ci farà raggiungere il terreno a gran velocità. Ebbene, dovremo imparare a giocare di strategia sin da subito, scegliendo se atterrare in un'area più isolata per concentrarci sul loot oppure buttarci nella mischia, tenendo conto del fatto che il nostro impatto col suolo genererà un'onda d'urto capace di cogliere di sorpresa gli sfidanti.
Una volta ingaggiato un combattimento abbiamo a disposizione diverse soluzioni: con l'attacco leggero possiamo effettuare una rapida combo da tre colpi, utile ad interrompere le offensive più lente e a spiazzare i nemici. Con l'attacco pesante invece abbiamo due possibilità. La prima è una presa imparabile dai danni moderati e la seconda, legata alla pressione prolungata del tasto dedicato, ci consentirà di effettuare un attacco ad area che danneggerà gli avversari attorno a noi. I colpi appena descritti rappresentano solo la superficie del combat system offerto da Rumbleverse, che infatti offre la possibilità di eseguire attacchi in corsa, in salto, schianti al suolo e colpi su rialzo. Questi ultimi sono dei calci rotanti invincibili che potremo usare come contromossa mentre ci riprendiamo da un atterramento nemico. Se tutto questo sembra complicato sappiate che mentre si esplora è possibile anche trovare armi e libri d'abilità, con cui aggiungere fino a due mosse speciali al nostro personaggio. Ad ogni modo, per quanto lunga sembri la lista delle mosse, è molto semplice abituarcisi, d'altronde il gioco si basa proprio sull'immediatezza nell'apprendimento delle meccaniche.
Il combat system in altre parole è solido e offre una discreta dose di divertimento ma non è tutto oro quel che luccica. Durante gli scontri più affollati ad esempio il tracking delle mosse è tutt'altro che impeccabile: ci ritroveremo di frequente a colpire il nemico sbagliato, oppure una cassa situata nelle vicinanze dell'avversario. In altre occasioni invece, per nostra grande sorpresa, il sistema non ha saputo scegliere il nemico da agganciare e il nostro attacco è andato a vuoto.
In aggiunta, se due mosse della stessa intensità collidono allo stesso momento, verrà segnalato ai giocatori l'avvenimento di uno "scontro" e verremo riportati alla posizione di neutralità. Se invece mosse d'intensità diversa si scontrano ecco che quella con la priorità maggiore "annullerà" l'altra, punendo l'avversario.
Con la giusta esperienza è possibile districarsi in questa fumosa morra cinese, ma in ogni caso avremmo preferito che la meccanica fosse più chiara e strutturata: a volte infatti gli attacchi del proprio alter ego sembrano del tutto inutili contro i colpi dell'avversario e la sensazione di bilanciamento viene meno. Ovviamente questo titolo è pensato per risultare divertente e non per diventare il prossimo colosso degli eSports quindi, se il problema non dovesse degenerare con l'aggiunta di mosse particolarmente sbilanciate, ci sentiamo di poter confermare la piacevolezza dell'esperienza.
Per quanto riguarda la gestione delle risorse del proprio personaggio, le principali statistiche da considerare sono quattro: il danno, la salute, la barra della resistenza e quella di uno speciale assetto offensivo. Le prime tre statistiche citate possono essere aumentate leggermente consumando tre tipi diversi di polveri, che si trovano in giro per la mappa, nelle casse o rilasciate da giocatori sconfitti.
Per ricaricare la salute sarà necessario mangiare del pollo oppure ricorrere alla propria arma più letale: stiamo parlando della Modalità Super, un incremento di potenza che si può sbloccare una volta riempito un apposito contatore. Questa barra si può riempire menando le mani oppure raccogliendo stelline azzurre disseminate per Grapital City e può essere utilizzata in tre modi principali.
Il super attacco è una presa capace di infliggere ingenti danni al prezzo dell'intera barra di energia, oppure - evitando di usarlo - possibile restare più a lungo nella forma potenziata, in modo da godere di benefici come danno aumentato, rigenerazione della salute e tanto altro. Infine, vi è un utilizzo più strategico della Modalità Super: evitare di servirsene del tutto, per poi tornare in vita una volta atterrati.
Così facendo perderemo tutti i vantaggi di cui sopra ma avremo a disposizione una seconda possibilità. Ultimo parametro da tener d'occhio è il restringimento del campo di gioco. Come nel più classico dei battle royale - a intervalli di tempo sempre minori - saremo costretti a raggrupparci in una zona di mappa via via più piccola, una soluzione questa che serve a incentivare gli scontri e a evitare che i più pavidi si diano al "camping" sfrenato.
Chi dovesse decidere di non attenersi a questa restrizione vedrà apparire sul proprio omino un timer, scaduto il quale verrà automaticamente eliminato. In definitiva, Rumbleverse è un gioco divertente, che fa della semplicità il suo cavallo di battaglia. Detto questo, al momento ci è impossibile esprimerci sulle potenzialità effettive di questo battle royale, perché il futuro del suo ciclo vitale dipende sia dai nuovi contenuti che verranno introdotti, che dall'engagement della community.
Quanto attendi: Rumbleverse
Hype totali: 3
Altri contenuti per Rumbleverse