Sakura Wars per PS4: analisi della demo del crossover tra RPG e dating sim

A un mese dal lancio in Occidente, abbiamo provato la demo del nuovo Sakura Wars pubblicata sul PlayStation Store giapponese.

Sakura Wars per PS4: analisi della demo del crossover tra RPG e dating sim
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  • PS4
  • PS4 Pro
  • Il franchise nipponico di Sakura Wars (o Sakura Taisen, se preferite) potrà anche risultare pressoché sconosciuto nel resto del globo, ma in patria ha sempre goduto di una certa popolarità. Ideato da Oji Hiroi nel lontano 1996, il brand di casa SEGA seppe infatti discostarsi da concorrenti ben più blasonati grazie a una formula ludica piuttosto atipica, che appunto mescolava il sistema di combattimento a turni dei giochi di ruolo strategici a elementi tipici di visual novel e dating sim.

    Oggi potrà sembrare una scelta curiosa e bizzarra, ma questo fantasioso minestrone, seppur con qualche riserva, funzionava abbastanza bene e offriva una piacevole varietà, tant'è che i primi cinque episodi della serie, pubblicati in Giappone tra la fine degli anni '90 e la prima metà del decennio successivo, permisero al publisher di registrare quattro milioni e mezzo di copie vendute. Eppure il colossale flop di Sakura Wars: So Long, My Love, lanciato nel paese del Sol Levante nel 2005 e soltanto cinque anni più tardi sui nostri lidi, sembrava aver condannato il brand a precipitare in un dimenticatoio senza ritorno.

    Proprio quando pensavamo che la serie fosse ormai spacciata, nel corso del 2019 SEGA ha comunicato a sorpresa l'intenzione di voler infondere nuova linfa vitale nel progetto a lungo abbandonato. Come risultato, solo qualche mese fa il pubblico nipponico si è potuto cimentare con un titolo nuovo di zecca che, dopo aver rimpiazzato la storica componente strategica con un sistema di combattimento in chiave action adventure, ha dimostrato quanto il franchise di Sakura Wars abbia ancora molto da dire. Allo scopo di farci un'idea preliminare del prodotto che il prossimo 28 aprile approderà anche sulle PlayStation 4 occidentali, abbiamo recentemente provato la breve demo disponibile sul PS Store giapponese e di seguito ve ne proponiamo le nostre impressioni.

    Entra in scena la nuova Divisione Floreale

    Sono trascorsi dodici anni dalla conclusione della grande guerra narrata nella precedente incarnazione della serie (per tutti i dettagli vi suggeriamo di recuperare la nostra recensione di Sakura Wars So Long, My Love), e sebbene il potente impero giapponese abbia messo assieme una nuova Divisione Floreale, per fronteggiare l'inevitabile ritorno dei demoni, questa rischia di essere smantellata completamente.

    Al fine di evitarne lo scioglimento, il giovane Seijuurou Kamiyama, dopo essersi diplomato a pieni voti presso l'accademia militare navale, viene richiamato da una missione speciale e ricollocato a terra: in qualità di nuovo comandante della Divisione Floreale di Tokyo, il suo prossimo compito sarà quello di guidare le combattenti appartenenti alla squadra speciale e difendere la Capitale Imperiale da qualsiasi invasore. La cosiddetta Divisione Floreale è infatti composta da una mezza dozzina di fanciulle dalla doppia vita: superbe attrici teatrali in tempo di pace, le ragazze selezionate personalmente da Sumire Kanzaki - l'indiscussa star della precedente Divisione Floreale - diventano delle combattenti eccezionali in periodo di guerra, poiché solo chiunque sia dotato di un grande potere spirituale può pilotare i giganteschi mech noti come "Spiricle Armor" e sperare di sconfiggere le truppe del nemico.

    Esattamente come gli episodi originali di Sakura Taisen, anche il nuovo prodotto confezionato da SEGA ha due anime ben distinte, ma comunque legate in maniera indissolubile. L'offerta ludica prevede infatti una forte componente dating sim in cui il giocatore, nei panni di Seijuurou, dovrà rafforzare il proprio legame con le varie reclute della Divisione Floreale, affinché questo possa agevolare le spettacolari e frenetiche battaglie ingaggiate contro i mastodontici mech avversari (sbloccando attacchi combinati e potenziando i parametri dei talentuosi Spiricle Fighter).

    A tal proposito, la prima parte della demo lanciata sul PSN nipponico ci ha fornito anche un assaggio della deliziosa componente dating sim, permettendoci di familiarizzare con le meccaniche del brand. All'interno del lussuoso Teatro Imperiale abbiamo difatti conosciuto la spadaccina Sakura Amamiya, la sacerdotessa Hatsuho Shinonome, l'attrice Anastasia Palma, la prodigiosa ninja Azami Mochizuki e, per concludere, una nobildonna chiamata Clarissa "Claris" Snowflake, la cui caratteristica principale è quella di concentrarsi talmente tanto durante la lettura di un libro da arrivare addirittura a perdere la cognizione del tempo e a distaccarsi completamente dall'ambiente circostante.

    Nonostante le limitazioni imposte dalla lingua, la versione di prova di Sakura Wars suggerisce che la caratterizzazione delle suddette fanciulle poggi sui tipici stereotipi tanto abusati dai prodotti di animazione giapponese; in ogni caso, durante i trenta minuti trascorsi nel teatro abbiamo avuto l'impressione che l'intreccio narrativo possa comunque risultare godibile e intrigante, grazie a una serie di trovate anche piuttosto simpatiche e alla profonda vena comica che da sempre contraddistingue il brand.

    Durante i dialoghi con le varie eroine della vicenda, infatti, il giocatore si ritrova spesso a dover ponderare la risposta fra le varie opzioni presenti sullo schermo: se la voce corretta consente di rafforzare il rapporto fra Seijuurou e le sue interlocutrici, le altre fanno l'esatto opposto e spesso sfociano persino in siparietti comici e situazioni imbarazzanti.

    Anche perché, alle volte, non conta solo la risposta fornita a Sakura e compagne, ma anche l'approccio adottato: per esempio, durante una chiacchierata con la bellissima Anastasia, un atteggiamento più delicato ci ha permesso di avvicinare la fanciulla e conquistarci la sua simpatia. Al contrario, l'indole un po' irruenta assunta in un particolare frangente della demo ha letteralmente scatenato la collera violenta di Sakura Amamiya, che per tutta risposta ha punito il nostro avatar con una spada di bambù.

    Di conseguenza, se all'inizio della campagna il giocatore non potrà fare altro che tentare di indovinare le risposte giuste, affidandosi a logica e buon costume, col tempo sarà invece la caratterizzazione delle stesse eroine a suggerire l'approccio da adottare di in volta in volta, in modo tale che queste si affezionino il più possibile al mite (e a prima vista timido) comandante.

    A bordo degli Spiricle Armor

    Se la prima parte della demo di Sakura Wars ci ha intrattenuti con circa mezz'ora di dialoghi all'interno del Teatro Imperiale, la seconda si è conclusa dopo una decina di minuti soltanto, appena sufficienti per provare le principali meccaniche del sistema di combattimento coi mech.

    Nella breve missione affrontata durante la versione di prova del prodotto, infatti, sia Seijuurou che l'abile ninja Azami Mochizuki hanno assunto il controllo del loro rispettivi Spiricle Armor, al fine di intercettare e distruggere un'orda di unità appartenenti all'esercito dei demoni. Partiamo da una piccola premessa piuttosto incoraggiante: sebbene non conosciamo ancora il numero massimo delle unità che potremo schierare in una singola missione, la demo ha rivelato che il giocatore, attraverso la pressione di un tasto, potrà assumere in ogni momento il controllo di un mech diverso, in modo tale da sfruttarne le diverse caratteristiche e adeguare la propria strategia di attacco alle esigenze imposte dalla situazione. Il buffo Mugen pilotato da Seijuurou, ad esempio, è equipaggiato con due katane, le quali consentono al capitano di effettuare fendenti molto potenti e potenzialmente in grado di danneggiare tutti i nemici circostanti. Dotato di artigli affilatissimi, il mezzo controllato da Azami ci è parso invece più indicato nei combattimenti 1-contro-1, ma considerando che la missione affrontata nel corso della demo potrebbe essere tratta dalle fasi iniziali del gioco, è difficile asserirlo con certezza, anche perché è molto probabile che nessuno dei due mech avesse ancora accesso a buona parte di abilità ed equipaggiamenti speciali.

    Ad ogni modo, ciascun Spiricle Armor ha a disposizione attacchi normali e potenti da concatenare in combo portentose, così da agevolazione la rimozione dei nemici dal campo di battaglia. In particolare abbiamo apprezzato la possibilità di combinare i suddetti attacchi agli scatti eseguiti per mezzo dei propulsori: sfruttando la velocità aggiuntiva offerta dai thruster, infatti, i mecha sono in grado di alterare i propri pattern d'assalto, risultando ancora più efficaci.

    Ad esempio, se l'attacco potente dello Spiricle Armor consiste di solito in due fendenti incrociati, l'utilizzo dei propulsori rende possibile un colpo roteante ad ampio raggio e quindi particolarmente distruttivo. Dopo ciascun attacco portato a segno, inoltre, i giocatori potranno riempire l'apposita barra della mossa speciale, che una volta colma innescherà un assalto di straordinaria potenza e virtualmente inarrestabile.

    Sfortunatamente la demo di Sakura Wars, anche a causa di un minutaggio intransigente, non ci ha permesso di analizzare a fondo il seppur frenetico e intuitivo sistema di combattimento, e pertanto ne rimandiamo qualsiasi giudizio alla recensione, quando avremo l'opportunità di testarne a dovere la profondità.

    Un anime di robottoni e donzelle

    Prima ancora che potessimo saggiare la componente ludica di Sakura Wars, la direzione artistica del prodotto ci aveva colpiti non poco, anche e soprattutto grazie al coinvolgimento del sensei Tite Kubo, autore di un colossal del calibro di Bleach.

    Più che un videogioco, il nuovo Sakura Wars sembra quasi un anime interattivo, specialmente nelle spensierate fasi di gameplay ambientate nel Teatro Imperiale, dove si ha quasi l'impressione di star visionando una serie d'animazione giapponese a sfondo romantico. Fluidi e contraddistinti dall'inconfondibile character design di Kubo, i modelli poligonali ci sono parsi discreti, soprattutto per quel che concerne le animazioni facciali. Peccato solo che le texture non brillino per quantità di dettagli e che le battaglie siano affette - almeno nella versione di prova - da vistosi cali di frame rate, che ci auguriamo ovviamente di non riscontrare anche nel prodotto finale.

    Ad averci sorpresi non poco sono state le tracce di una colonna sonora ispirata e variegata, per non parlare del superbo doppiaggio in lingua giapponese. Non a caso, per l'occasione SEGA ha scomodato degli interpreti vocali talentuosi e assai popolari tra i fan dell'animazione nipponica, fra i quali spiccano in particolare Ayane Sakura (Ochako Uraraka in My Hero Academia), Maaya Uchida (Iki Hiyori in Noragami), Saori Hayami (Yumeko Jabami in Kakegurui) e Nana Mizuki (Pandora in Saint Seiya - The Lost Canvas). Un cast stellare, insomma, da cui ci aspettiamo ancora una volta un'interpretazione impeccabile e perfettamente in linea con gli alti standard qualitativi a cui anime e videogiochi del Sol Levante ci hanno abituati in questi anni.

    Sakura Wars È ancora molto presto per avanzare giudizi sul nuovo episodio di Sakura Wars, eppure gli accostamenti studiati da SEGA, che per adattare il prodotto alle esigenze del mercato odierno ha preferito sostituire la storica componente strategica con un gameplay più frenetico e intuitivo, ci hanno lasciato nel complesso un’impressione alquanto positiva. I personaggi coinvolti nell’intreccio potranno sembrare stereotipati, ma dal momento che la produzione strizza sfacciatamente l’occhio agli appassionati di anime e manga, ci aspettiamo che il comparto narrativo risulti comunque godibile, nonché pregno di siparietti squisitamente comici e imbarazzanti. Augurandoci che il lancio del prodotto non venga posticipato, vi diamo appuntamento al prossimo mese, quando finalmente potremo immergerci ed esplorare nella sua totalità l’intrigante mondo di Sakura Wars.

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