Sapere è Potere: provato il nuovo gioco della serie PlayLink di Sony

La collana PlayLink per PS4 è pronta ad accogliere un nuovo gioco a quiz per il multiplayer locale, che sostituisce gli smartphone ai classici DualShock.

Sapere è Potere: provato il nuovo gioco della serie PlayLink di Sony
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  • PS4
  • Lo scorso luglio, con That's You: Dimmi Chi Sei!, Sony ha ufficialmente dato il via al suo nuovo progetto di "gaming sociale" denominato PlayLink. Ereditando quella filosofia che l'azienda fece propria ai tempi di PlayStation 2 e 3 con serie di successo come Singstar e Buzz!, la neonata collana per PS4 ha come primo obiettivo quello di stimolare l'interazione fra utenti situati in una stessa stanza, insomma un gruppo di amici o familiari che vogliano condividere un'esperienza videoludica nel modo più immediato e coinvolgente possibile.
    Con la differenza, rispetto al passato, che per usufruirne non servono pulsantoni fisici, microfoni o altre periferiche voluminose, così come neanche i tradizionali DualShock 4. D'altronde siamo nell'era di smartphone e tablet, di -più o meno- piccoli dispositivi che ognuno di noi, volente o nolente, ha ormai sempre a portata di mano. E allora perché non sfruttarli anche a supporto del bel videogiocare da salotto, questi schermi secondari sempre pronti all'uso? Da qui germogliano i concept alla base di Frantics, platform arcade atteso a marzo, nonché di Hidden Agenda, thriller cupo e tensivo degli stessi autori di Until Dawn, pronto a debuttare il 25 ottobre.
    Lo stesso giorno, per altro, avremo modo di mettere le mani anche su Sapere è Potere, quiz game che abbiamo potuto provare in anteprima in occasione del Fuori Milan Games Week, sfidando gli altri colleghi della stampa - e uscendone vincitori: così, tanto per mettere i puntini sulle "i".

    La so!

    Sviluppato da Wish Studios, a cui dobbiamo anche il suddetto e divertentissimo Dimmi Chi Sei!, Sapere è Potere potrebbe essere facilmente riassunto in un titolo a metà tra il classico Trivial Pursuit e la formula dei quiz show televisivi di fascia preserale, che pone particolare accento sul lato "social" delle sue dinamiche di gioco. Aspetto che emerge fin dalle fasi pre-partita, quando cioè, device in assetto selfie, viene chiesto ai giocatori - le sfida ne prevede da un minimo di due a un massimo di sei - di fotografare il proprio faccione e incastonarlo in un avatar 3D scelto tra i modelli messi a disposizione dal software. Che sono ovviamente molto buffi e dal look ben poco sobrio, come si evince, per esempio, dalla presenza di un uomo travestito da hot dog o di un alieno blu col testone a gelatina. Deciso l'alter ego si passa alla competizione vera e propria, che consiste nello scalare la cosiddetta Piramide del Sapere rispondendo alle domande di cultura generale proposte turno dopo turno dal presentatore, un tipico personaggio ingiacchettato dal sorriso smagliante e dalla perfetta parlantina. I quesiti vengono anticipati sullo schermo della TV; poi, le quattro opzioni di risposta appaiono direttamente sul touchscreen del proprio dispositivo iOS o Android e il concorrente ha venti secondi per "tappare" la propria scelta. Aggiungiamo un tassello: oltre a dare la risposta esatta, è importante darla anche nel minor tempo possibile. Il primo a riuscirci, infatti, guadagna il punteggio massimo, laddove gli altri, posto che non abbiano sbagliato, devono accontentarsi di uno score più o meno basso a seconda di quanto siano stati veloci rispetto agli avversari. E ancora: fra un quesito e il successivo, spesso, ogni giocatore ha la possibilità di danneggiare un contendente a sua scelta con un malus volto a frenarne la rapidità d'azione. Per dirne un paio, ricevendo il malus del ghiaccio le caselle con le opzioni di risposta si congelano, per cui diventa necessario picchiettarci sopra prima d'immettere l'input definitivo; beccandosi invece un po' di melma addosso, i riquadri si impiastricciano di verde, e per vederne il contenuto bisogna prima strisciarne le superfici col dito. All'innata vocazione di sfida "tutti contro tutti", insomma, Sapere è Potere affianca elementi che suggeriscono la possibilità di giocare anche di strategia. Un po' come in Dimmi Chi Sei!, non va escluso che possano nascere alleanze di comodo tra coppie di giocatori, magari proprio per mettere i bastoni tra le ruote all'amico in vantaggio.

    Benché ciò che conta più di tutto, alla fin della fiera, sia ovviamente il proprio livello di conoscenza. Il quale, com'è tradizione dei migliori giochi a quiz, verrà messo alla prova da una serie di interrogativi suddivisi per macro-argomenti, che spaziano dalla storia alla politica, dall'intrattenimento alle tematiche di costume, coprendo tutto ciò che viene comunemente definito di cultura generale.
    Al di là degli usuali quesiti a scelta multipla, ci è parsa particolarmente simpatica una tipologia di domande "a raffica" basata sull'associazione delle parole visualizzate su touchscreen a una di due categorie distinte. Nel nostro caso, abbiamo dovuto associare i nomi di alcuni attori cinematografici alla rispettiva nazionalità di nascita, trascinandoli a destra del piccolo schermo se statunitensi oppure a sinistra se inglesi. Sarà interessante capire su quali e quante altre gare e modalità la versione completa del titolo Wish Studios potrà effettivamente fare affidamento.
    Quel che invece abbiamo già avuto modo di apprezzare è la presenza, nel suo nutrito calderone di domande, di molte curiosità legate specificamente al Bel Paese, oltre a un apprezzabilissimo lavoro di traduzione e doppiaggio in lingua italiana. I presupposti per spassarsela in gruppo, tra momenti di gloria e involontarie ammissioni d'ignoranza abissale, non sembrano quindi mancare. E se i mesi di fine anno sono tipicamente perfetti da passare in compagnia, vedremo se Sapere è Potere saprà dimostrarsi quell'intrattenitore che, nella brevità di questo nostro hands-on, si è già saputo rivelare senza grossi problemi.

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