Second Extinction: dinosauri e sparatorie su Xbox Game Pass

Ci siamo avventurati nel pericoloso mondo di Second Extinction, sparatutto a base di dinosauri disponibile nel catalogo Xbox Game Pass.

Second Extinction
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Disponibile per
  • Pc
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • Xbox Series X
  • Quando si parla di videogiochi a base di dinosauri si pensa subito a Dino Crisis, la vecchia gloria Capcom di cui sono in tanti a desiderare un remake che tenga testa a quello di Resident Evil 2 (ecco la nostra recensione di Resident Evil 2). Nel corso degli anni, però, abbiamo assistito al debutto di altre produzioni legate alle feroci creature preistoriche che sono rimaste impresse nel cuore di molti giocatori: tra queste non possiamo non citare Turok, la serie di sparatutto in prima persona dalla quale stanno traendo ispirazione diversi titoli moderni come Istinction e Second Extinction (a proposito, qui la nostra recensione di Istinction). Ed è proprio del secondo titolo citato che vi parleremo oggi, dal momento che il suo arrivo tra i prodotti in Game Preview su Xbox Game Pass (l'equivalente dell'early access di Steam) ci ha consentito di toccare con mano la versione preliminare del gioco e di sforacchiare qualche dinosauro sia su PC che su console.

    Jurassic shooter

    Senza perdersi troppo in chiacchiere, Second Extinction si apre con un brevissimo filmato che ci permette di comprendere in linea generale quanto sta accadendo: l'umanità è nuovamente in pericolo a causa del ritorno dei dinosauri, che sono apparsi dal nulla e stanno massacrando chiunque incrocino sul loro cammino. Ed è proprio in questo contesto che entriamo in gioco noi, nei panni di uno dei membri dell'ERA, una sorta di squadra speciale incaricata di avventurarsi nei territori sotto il controllo dei rettili al fine di recuperare risorse e ridurre la minaccia. Una delle peculiarità di questo first person shooter consiste infatti nella presenza di un'unica mappa liberamente esplorabile, suddivisa in regioni il cui livello di pericolosità muta costantemente in base alle azioni dei giocatori. Una piccola icona in prossimità del nome di una specifica area della mappa indica se il pericolo è basso, medio, alto o elevatissimo e, quando l'allerta è all'apice, non solo ci si può imbattere in avversari più coriacei ma anche in alcune lievi modifiche alla conformazione della zona.

    La non linearità legata alla difficoltà variabile si affianca a una totale libertà di approccio durante le missioni: che decidiate di scendere in campo per una sessione di free roaming o per affrontare la campagna, potrete scegliere in quale luogo atterrare e da quale punto avviare l'estrazione alla fine della partita. A prescindere dalla modalità di gioco scelta gli obiettivi da completare sono sempre pressoché gli stessi, con l'unica differenza che nel free roaming è possibile svolgere attività senza alcuna costrizione: ci sono strumentazioni da recuperare, enormi T-Rex da abbattere, nidi da radere al suolo, avamposti da ripulire e così via.

    Tutte questi incarichi vanno portati a termine tenendo in debito conto un'unica costante, ovvero la presenza di infinite orde di dinosauri. In maniera simile a Left 4 Dead, titolo al quale gli sviluppatori si sono palesemente ispirati, è possibile affrontare queste minacce in compagnia di altri due giocatori selezionando un personaggio tra i cinque disponibili, ciascuno dotato di un'abilità passiva e due attive.

    Se la scelta dell'eroe non ha un impatto significativo sulla riuscita di una missione, a fare la differenza è la coordinazione con i compagni di squadra. Second Extinction schiera i giocatori di fronte a legioni di brutali predatori che non possono essere gestite da un solo soldato, soprattutto quando tra loro c'è uno dei pericolosi boss presenti nel gioco, tutti dotati di un quantitativo di punti vita paragonabile a quello di una qualsiasi creatura di Monster Hunter. Una scelta simile non solo rende il completamento delle missioni particolarmente complesso, ma può rendere la vita fin troppo difficile ai giocatori solitari o ai gruppi composti tramite matchmaking: tra hitbox poco precise, piccoli bug legati al movimento di alcuni nemici e una quantità spropositata di dinosauri a schermo, è difficile pensare che il team di sviluppo abbia ponderato bene il livello di sfida, soprattutto se consideriamo l'assenza di una livello di difficoltà più permissivo.

    La fiumana di nemici che fuoriesce da ogni nido non permette nemmeno di godersi il discreto sistema di shooting che, al netto dei già citati problemi legati alle hitbox, risulta piuttosto gradevole. Nel caos che si viene a generare diventa quasi inutile prendere la mira, poiché basta sparare alla cieca per eliminare nemici e sfoltire le fila dei rettili.

    Un altro importante problema di Second Extinction riguarda la ripetitività: qualsiasi tipo di missione non presenta grosse differenze rispetto a tutte le altre e anche l'assortimento dei dinosauri, per quanto ben realizzati e divertenti da eliminare sfruttando le rispettive debolezze, risulta decisamente contenuto. Ogni partita si trasforma quindi in una lunga sessione di grinding, durante la quale si accumulano materiali rari eliminando i nemici per poi spendere tutte le risorse nella schermata di potenziamento delle armi, che consente di modificarne le caratteristiche e di montare sopra di esse degli accessori.

    Per quanto il sistema funzioni e sia fondamentalmente nel bilancio ludico della produzione, non possiamo fare a meno di sottolineare la scarsa cura riposta nella realizzazione del menu dedicato a questa funzionalità, da rivedere per la sua difficile leggibilità.

    T-Rex imprevedibili

    Se dal punto di vista delle meccaniche di gioco Second Extinction è lontano dalla perfezione, possiamo dire altrettanto del comparto grafico. Complessivamente la resa visiva è superiore alla media delle produzioni di questo tipo, e il livello di dettaglio di armi e dinosauri risulta tutto sommato piuttosto soddisfacente, complice un'effettistica di buona fattura. A fungere da elemento di disturbo è principalmente la mappa, piatta sia per quello che riguarda la varietà delle ambientazioni che la composizione degli scenari, dal momento che tutto risulta essere piuttosto monotono e le poche strutture appaiono scarne, generalmente prive di elementi che possano differenziarle le une dalle altre. A livello di design, invece, Second Extinction propone ottime idee quando si parla di dinosauri, pochi ma ben realizzati e diversificati tra loro. Se le creature si meritano un pollice in su, i vari protagonisti e le relative bocche da fuoco sanno troppo di già visto, privi di elementi davvero distintivi.

    Neanche sul versante tecnico il gioco è privo di difetti e, pur trattandosi di un accesso anticipato, siamo incappati in svariati problemi più o meno gravi. I meno fastidiosi riguardano sicuramente le animazioni dei dinosauri, che sembrano adorare il "moonwalk" e sono soliti teletrasportarsi in giro per il campo di battaglia, aumentando ulteriormente il caos che caratterizza ogni scontro.

    Più gravi sono invece i crash che tendono a manifestarsi quasi sempre nei momenti finali delle missioni, e nei quali ci siamo imbattuti tanto su PC quanto su Xbox Series X, piattaforma sulla quale il titolo gira perfettamente e tiene senza problemi i 60 fotogrammi al secondo (anche quando intorno al giocatore si aggira un'orda di dinosauri), pur mantenendo un dettaglio grafico paragonabile al preset livello medio-alto della versione PC.

    Allo stato attuale, Second Extinction è un prodotto perfetto il tipo di fruizione che se ne può fare con un abbonamento a Xbox Game Pass, dal momento che si tratta di un gioco che può divertire giusto per qualche manciata di ore prima di iniziare a mostrare il fianco a causa di una pesante ripetitività e di una serie di difetti tecnici di diversa entità.

    Ciò non significa che si tratti di un titolo da evitare, anzi: questa Game Preview mette in evidenza la bontà del concept del gioco, che ha tutte le carte in regola per esplodere in un secondo momento, a patto che gli sviluppatori prestino la giusta attenzione al feedback offerto dalla community.

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