Shenmue 3: provato all'E3 il nuovo gioco di Yu Suzuki per PS4 e PC

Shenmue 3 ha il potenziale per appagare i desideri dei fan di lunga data, ma potrebbe non riuscire a trovare il giusto spazio nel mercato attuale.

Shenmue 3: provato all'E3 il nuovo gioco di Yu Suzuki per PS4 e PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • PS4 Pro
  • A poche settimane dalla conferma del suo rinvio a novembre, in un periodo stracarico di uscite eccellenti, Shenmue 3 si affacciato sullo showfloor dell'E3 2019 con una demo giocabile che ci ha concesso un piccolo assaggio della visione creativa di Yu Suzuki.
    Il terzo capitolo dell'epopea di Ryo Hazuki è un titolo particolare, sospeso nel limbo tra un glorioso passato e un futuro incerto. Un dualismo rischioso che, dopo la prova losangelina, ci ha lasciato in corpo più dubbi che certezze.

    Un titolo sospeso nel tempo

    Per inquadrare Shenmue 3 nel modo giusto, per comprendere fino in fondo la visione di Yu Suzuki, bisogna prima di tutto accettare un dato di fatto: la nuova avventura di Ryo Hazuki non è in alcun modo un prodotto pensato per accordarsi con gli standard ludici del 2019.

    Per ammissione del suo stesso creatore, il titolo rappresenta una sentita lettera d'amore a tutti quei fan che, nei primi anni duemila, aspettavano con ansia il prosieguo di una serie entrata di diritto nella leggenda, pionieristica sotto molti punti di vista (qui uno speciale sulla storia di Shenmue). In questo senso, potremmo descrivere Shenmue 3 come la versione rimasterizzata di quel sequel mai pubblicato: tanto fedele alle sue radici ludico-narrative quanto difficile da collocare nell'attualità del medium. Basti pensare che uno delle principali novità del titolo, il cosiddetto "Affinity System", porta in campo meccaniche ormai più che rodate, permettendo a Ryo di consolidare il suo legame con Shenhua attraverso scambi dialogici via via più intimi e personali. Senza nulla togliere al valore di queste necessarie considerazioni d'apertura, mettere le mani sul pad segna l'inizio di una meravigliosa scampagnata sul viale dei ricordi, nell'abbraccio di un mondo suggestivo e ricco di dettagli preziosi. Shenmue 3 si apre a poche ore di distanza dalla conclusione del capitolo precedente, con Ryo e Shenhua ancora alle prese con il mistero dei due specchi che, secondo la leggenda, sarebbero in grado di dare nuova vita alla dinastia Qing, l'ultima ad aver dominato la Cina.

    La demo provata a Los Angeles era dunque ambientata tra le strade assolate del Bailu Village, la prima delle tre location confermate per questo sequel. Il compito di Ryo è quello di trovare un uomo con una vistosa cicatrice sul viso, l'unico in grado di fornirgli indicazioni sul prossimo obiettivo del suo viaggio.

    Con quest'unico indizio a disposizione, il solo modo per identificare il nostro bersaglio è scambiare quattro chiacchiere con gli abitanti del luogo, cercando di ottenere il maggior numero possibile di informazioni. Bastano pochi passi, una rapida corsa lungo un sentiero erboso, per finire travolti da una marea di sensazioni familiari, immediatamente catalizzate da un sistema di controllo rimasto sostanzialmente immutato rispetto a quello del 2001. Sebbene la fluidità generale dei movimenti di Ryo sia stata migliorata in maniera percepibile, il layout dei comandi è quello di sempre, così come le dinamiche di interazione con personaggi ed elementi dello scenario. Anche la scrittura dei dialoghi, seppur piuttosto scadente per i canoni moderni, è un distillato di nostalgia "old school" che trasforma ogni battuta in un richiamo ai fasti della saga, col contributo di un Corey Marshall (la voce storica di Ryo) quantomai monocorde.

    Di nuovo, parliamo di un aspetto che testimonia la duplice natura del titolo, che da una parte si presenta come l'erede perfetto di un cult senza tempo, e dall'altra come un prodotto lontanissimo dai criteri del grande mercato.

    Caccia all'uomo nelle campagne cinesi

    Dopo aver ottenuto qualche dritta sul nostro obiettivo, identificato come uno dei mercanti di Bailu, abbiamo affrontato l'uomo a viso aperto finendo per ingaggiare uno duello drammaticamente impari. Malgrado le batoste ricevute, conseguenza del dislivello tra le abilità dei due contendenti, lo scontro ci ha permesso di provare con mano un sistema di combattimento rinnovato, in un modo che non esitiamo a definire discutibile.

    Pur mantenendo una quota abbondante della rigidità tipica della serie, il combat system di Shenmue 3 sembra basarsi quasi interamente su uno sfrenato "button mashing", intervallato di tanto in tanto da semplici manovre difensive e QTE legati alle mosse speciali apprese dal protagonista, da portare a termine rapidamente nel bel mezzo della mischia. Una revisione che rischia di banalizzare un sistema di progressione più articolato rispetto al passato, che permetterà a Ryo di migliorare le proprie abilità marziali allenandosi con i diversi maestri della zona. Cimentandosi in vari minigiochi contestuali, il nostro eroe potrà infatti potenziare due statistiche principali (Attack Power ed Endurance), che gli permetteranno di infliggere danni maggiori e resistere più efficacemente agli assalti degli avversari. Allo stato dei fatti, però, sembra che lo spessore effettivo del combat system sia estremamente limitato, complice anche una gestione delle collisioni decisamente approssimativa.

    Abbiamo speso i restanti minuti della demo tra le stradine sterrate di Bailu, abbandonandoci alle emozioni suscitate da un titolo che pare cristallizzato nel tempo, attentamente modellato per colpire al cuore tutti gli appassionati della saga di Yu Suzuki. Ogni ingrediente della produzione, dalla direzione artistica all'accompagnamento sonoro, pare misurato per assecondare in pieno i desideri di questa precisa fetta di pubblico, che si troverà a casa tra le maglie di un mondo animato, come da tradizione, da un realismo avvolgente.

    Lo scorrere del tempo rimane infatti uno dei componenti chiave della particolare ricetta di Shenmue 3: ogni personaggio seguirà quindi una sua precisa routine, collocata all'interno di un calendario che determinerà le attività e gli eventi cui Ryo potrà accedere nel corso dell'avventura. Questa volta il giocatore dovrà inoltre preoccuparsi di gestire alcuni bisogni primari del protagonista, ricordandosi di mangiare e dormire alla bisogna, in modo da non intaccare le sue riserve di stamina e, di conseguenza, le sue abilità di combattente.

    Un aspetto che promette di amplificare quel senso di immersione che da sempre caratterizza la serie, offrendo alla platea ottimi motivi per addentrarsi in un universo di attività secondarie e lavoretti part-time, come sempre legati a un ricco assortimento di minigiochi. Fatta eccezione per il sistema di combattimento, tutte le novità inserite in Shenmue 3 contribuiscono a rafforzare l'idea che, una quindicina d'anni fa, il titolo sarebbe stato il successore perfetto per i due capitoli pubblicati da Sega (qui la recensione di Shenmue 1/2 HD). E se è comunque probabile che i fan di vecchia data non accusino più di tanto gli evidenti anacronismi del titolo, al momento è difficile credere che il gioco riuscirà a superare la prova del mercato. Una prospettiva alquanto indigesta, specialmente considerando che, stando alle parole di Yu Suzuki, la storia di Shenmue non arriverà a compimento prima di altre due o tre iterazioni. Dal canto nostro, non possiamo fare a meno di sperare che il supporto e la passione della community continuino a tenere in vita questa saga leggendaria che, per il suo valore storico, merita quantomeno di raggiungere una degna conclusione.

    Shenmue 3 Shenmue 3 è una lettera d’amore a tutti i fan di una serie eccezionale, pionieristica, che ha contribuito a gettare le fondamenta per molte delle dinamiche alla base dei moderni open world. Al momento, però, la sua natura di sequel “integralista” rende difficile collocare il titolo nell’attuale panorama di mercato, a fronte di un comparto tecnico datato e di un impasto ludico che ormai sa di stantio. Considerazioni il cui peso cambia radicalmente per i fan sfegatati della saga, che potrebbero trovare in Shenmue 3 la perfetta continuazione di un’avventura iniziata nel lontano 1999. In questo senso, l’opera di Yu Suzuki pare modellata per appagare in pieno le aspettative degli appassionati più intransigenti, con un gameplay capace di travolgere i sensi con un distillato di pura nostalgia. Si tratta comunque di una dualità rischiosa, che potrebbe mettere a repentaglio il futuro della serie.

    Che voto dai a: Shenmue 3

    Media Voto Utenti
    Voti: 67
    6.9
    nd