Complice il sensazionale successo ottenuto da Persona 5 e dai suoi numerosi derivati sui mercati occidentali (a proposito, qui trovate la nostra recensione di Persona 5 Strikers), negli ultimi due anni Atlus ha dato inizio alla rimasterizzazione dei suoi titoli più ispirati e riusciti, in modo tale da farli conoscere e apprezzare anche alle nuove generazioni di fan. Iniziata con Catherine: Full Body e Tokyo Mirage Sessions #FE, che in tempi recenti hanno fatto capolino sull'ibrida della Casa della Kyoto, la finora fortunata operazione avviata dal publisher continuerà il prossimo mese con l'avvento di Shin Megami Tensei III Nocturne HD Remaster, che ricordiamo sarà disponibile su PlayStation 4, Nintendo Switch e PC (via Steam) a partire dal 25 maggio. In attesa della recensione finale, che potrete appunto leggere tra qualche settimana, abbiamo assaporato le prime due ore della campagna e ve ne proponiamo le nostre impressioni preliminari, anticipandovi immediatamente che purtroppo qualcosa non sembra essere andato nel migliore dei modi.
La fine del mondo è soltanto l'inizio
Noto in Europa come "Lucifer's Call", Nocturne è passato alla storia come il miglior esponente della serie principale di Shin Megami Tensei, in quanto la sua storia bizzarra, oscura e complessa rappresentò a suo tempo una piacevole e necessaria boccata d'aria fresca.
Questa era inoltre affiancata da un sistema di combattimento impegnativo, un'ottima intelligenza artificiale e, in genere, da un buon equilibrio tra filmati e sessioni di gameplay. Al netto di un protagonista un po' anonimo e al quale ancora oggi occorre dare un nome, Shin Megami Tensei III Nocturne HD Remaster pone i giocatori nei panni di uno studente di Tokyo atteso dalla sua insegnante e dai compagni nei pressi di un vicino ospedale all'apparenza abbandonato e sul quale gira un sacco di dicerie poco rassicuranti. Come scoperto nelle primissime battute della campagna, il luogo funge in realtà da covo principale di una setta di fanatici e adoratori di demoni che si fanno chiamato il "Culto di Gaia" e che stanno cercando in tutti i modi possibili di far avverare la catastrofica profezia riportata sul cosiddetto Canone di Miroku. Nel libro, infatti, è scritto che il caos inghiottirà il mondo distorto e corrotto dai conflitti, distruggendolo una volta per tutte e permettendogli di rinascere subito dopo. Per qualche ragione a lui ancora ignota, il destino del protagonista è però quello di sopravvivere alla "Concezione" e di esplorare il mondo distopico nato dalle ceneri del vecchio, assecondando i propri sentimenti o le dottrine delle diverse fazioni venutesi a creare nel Vortex World.
A seconda dei gusti del giocatore, che in effetti potrebbe anche vederlo come un difetto e non come un pregio, l'impianto narrativo di Shin Megami Tensei III Nocturne HD Remaster è insomma allucinato e singolare, e col passare delle ore tende persino a diventare sempre più insolito e intricato, risolvendosi solo nelle sensazionali battute finali.
Certo i personaggi coinvolti nella vicenda mancano della sensazionale profondità tipica dei Phantom Thieves of Hearts, anche perché il prodotto è stato originariamente concepito nei primi anni 2000 e come tale non rispecchia in pieno gli standard moderni. Nel complesso, però, Nocturne è un riuscito cocktail di esoterismo e atmosfere psichedeliche di cui avremo modo di parlarvi in maniera approfondita nella recensione finale.
Gotta Catch ‘Em All!
Stesso discorso vale grossomodo per il sistema di combattimento, che dopo i traguardi raggiunti da Persona 4 Golden e Persona 5 Royal (per tutti i dettagli rileggete la nostra recensione di Persona 5 Royal) potrebbe apparire un tantino povero e ripetitivo.
Andiamo per gradi, specificando innanzitutto che il combat system è ancora una volta a turni, con scontri casuali che si innescano spostandosi sul terreno di gioco. Dotato delle consuete barre HP e MP, nel proprio turno il personaggio principale può ricorrere ad attacchi normali o tecniche speciali, che a seconda delle resistenze avversarie rischiano però di venire annullate, riflesse o anche assorbite. La peculiarità di Shin Megami Tensei III Nocturne HD Remaster è la presenza di una voce che nel mezzo delle battaglie consente al giocatore di dialogare coi demoni e di provare a convincerli a unirsi alla sua squadra: una meccanica che negli anni è stata ripresa dai titoli della serie Persona, al fine di ampliare le riserve di Ombre dei rispettivi protagonisti, ma che in questo caso rimpolpa invece la formazione. Come ad esempio avveniva in Final Fantasy XIII-2 o Tales of Symphonia: Dawn of the New World, le creature demoniache reclutate in Nocturne possono essere aggiunte alla squadra, allo scopo di comporre un party di quattro elementi che risulti competitivo e virtualmente in grado di resistere a qualsiasi situazione o minaccia affrontata.
Oltretutto, esattamente come i Pokémon di GameFreak, i demoni di Shin Megami Tensei III Nocturne HD Remaster ricevono punti esperienza, apprendono nuove mosse con l'aumento di livello e una volta raggiunti determinati requisiti possono persino evolversi in creature di classe superiore.
Per esempio, durante la nostra prova abbiamo assistito alla trasformazione della graziosa Pixie in una Pixie Superiore, che subito dopo abbiamo fuso con un comune Shikigami per ottenere un Apsaras. In cambio di denaro, un NPC consente infatti di fondere due diversi demoni, sbloccando l'accesso a esemplari più potenti, rari o difficili da arruolare attraverso le ordinarie negoziazioni.
A proposito, nel pieno del test preliminare cui abbiamo sottoposto Nocturne ci siamo accorti che persino alcuni demoni presentano opzioni finalizzate a negoziare coi nemici: la già menzionata Pixie, ad esempio, dispone della voce "Seduci" e ha maggiori chance di convincere determinate categorie di avversari a sposare la causa dell'eroe di turno.
Per quanto riguarda invece il protagonista, nelle prime due ore di gioco ci è stato possibile sperimentare giusto le meccaniche di base. In ogni caso siamo rimasti piuttosto colpiti dalla voce Magatama presente nel menu principale, grazie alla quale è possibile far letteramente ingerire al nostro eroe degli "strumenti demoniaci" che ne alterano i parametri, le resistenze e le debolezze. A ragion veduta, se è vero che ad ogni level up è necessario spendere con criterio i punti ottenuti e migliorare le statistiche giuste, non bisogna sottovalutare il continuo ricambio di Magatama, specie nel passaggio da un dungeon all'altro.
Un ritratto imperfetto
Nell'introduzione vi abbiamo anticipato che qualcosa è andato storto, e come probabilmente avrete intuito si tratta del comparto tecnico. Trattandosi soltanto della remastered di un gioco sviluppato nei primi anni 2000 e non di un completo remake, sapevamo che la nuova edizione di Nocturne avrebbe accusato dei limiti piuttosto gravosi (anche perché i trailer diffusi da Atlus parlavano chiaro). Tuttavia, dopo esserci ritrovati il prodotto tra le mani, abbiamo constatato che il comparto tecnico è persino inferiore alle basse aspettative. La rimasterizzazione effettuata dal publisher appare infatti deludente, poiché i miglioramenti apportati sono davvero minimi e quasi superflui.
Spigolosissimi e seghettati (soprattutto su Nintendo Switch), a causa di un filtro antialising non pervenuto, i modelli poligonali sono quasi identici a come li ricordavamo, ad eccezione dei volti che invece sono stati dotati di un maggior numero di dettagli. Addirittura i personaggi sono contraddistinti da un timido movimento labiale, che una volta innescato non si interrompe nemmeno al termine di una battuta. Anche volendo soprassedere sulle carenti cutscene in 4:3, con fastidiose bande trasparenti ai lati, ci duole appurare di come il mondo di gioco sia ancora troppo spoglio, poco nitido ed eccessivamente squadrato.
Stralunato e oscuro, Shin Megami Tensei III Nocturne è stato uno dei più sconvolgenti JRPG del proprio tempo, ragion per cui non troviamo affatto strano che Atlus voglia dare in pasto alle nuove generazioni di giocatori uno dei suoi titoli più acclamati. La rimasterizzazione effettuata, però, non rende affatto giustizia al prodotto originale, che da questa riedizione sembra aver guadagnato davvero poco. In attesa di poter esplorare da cima a fondo il restaurato mondo di Nocturne, gli unici elementi che abbiamo apprezzato sono al momento l’introduzione della traccia parlata in giapponese (sicuramente più curata di quella inglese) e la presenza dei sottotitoli in italiano, che al giusto prezzo potrebbero incoraggiare anche i possessori del gioco originale ad acquistarne la remastered. Prima di esprimere un giudizio definitivo, vi diamo appuntamento alla recensione per scoprire se Shin Megami Tensei III Nocturne HD Remaster valga o meno la candela.