Smash Hit Plunder: a caccia di tesori in realtà virtuale

Durante lo showcase londinese di Sony dedicato a PlayStation VR abbiamo provato il curioso Smash Hit Plunder...

Smash Hit Plunder: a caccia di tesori in realtà virtuale
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Disponibile per
  • PS4
  • PS4 Pro
  • La parola chiave del PlayStation VR Showcase, tenutosi di recente a Londra, è stata "varietà": tutte le produzioni presenti hanno proposto infatti concept radicalmente differenti, ognuno in grado di sfruttare a modo suo le potenzialità del visore. E mentre alcuni titoli facevano dell'immersività e della resa grafica dell'ambientazione il loro cavallo di battaglia (come nel caso di Eden Tomorrow, Firewall: Zero Hour o Wipeout VR), altri cercavano piuttosto di imbastire esperienze più leggere e disimpegnate, dove non conta tanto il coinvolgimento visivo o sensoriale quanto il puro e semplice divertimento scacciapensieri. Smash Hit Plunder rientra appieno in questa seconda categoria: sin dal primissimo avvio, l'opera del team Triangular Pixel ha messo in mostra uno stile alquanto diverso rispetto a quello degli altri prodotti in realtà virtuale. Ad un reparto tecnico realistico ed avvolgente contrappone difatti una soluzione estetica che sembra a ispirarsi a chiare lettere all'immaginario fanciullesco di Minecraft. Ludicamente parlando, invece, il gioco si presenta come una stramba avventura in soggettiva in cui dar sfoggio delle nostre manie distruttive (frantumando tutto ciò che ci capita sotto tiro) e raccogliere quanti più gioielli possibile lungo i livelli. Sfortunatamente, non basta questa stravaganza concettuale a rendere Smash Hit Plunder un prodotto davvero "prezioso".

    Furti e magie

    Nel bizzarro universo di gioco, l'utente vestirà i panni di un giovane stregone in erba, fresco diplomato alla scuola di magia, il quale sarà invitato da una misteriosa lettera a recarsi presso il castello di Convosso: lì incontrerà il fantasma della nonnina, passata a miglior vita ma ancora intrappolata in un limbo tra i due mondi a causa di qualche "conto in sospeso". E, in questo specifico caso, si tratta di tanti (ma tanti!) debiti insoluti.

    Da bravi nipoti, decideremo quindi di aiutare la vecchina a fare il grande passo verso la luce, recuperando tutti i soldi necessari a pagare i creditori. Solo che, per farlo, sceglieremo un metodo decisamente poco "ortodosso": saccheggiare la tenuta di famiglia, frugando in ogni singolo anfratto allo scopo di arraffare le gemme e le monete d'oro nascoste tra le mura del castello.
    In tal modo, Smash Hit Plunder ci invoglia a tirar fuori il vandalo che alberga in noi, chiedendoci di afferrare e scaraventare al suolo qualsiasi oggetto ci troveremo dinanzi, così da "convertire" i cocci in denaro tintinnante. Simile stimolo alla distruzione incontrollata è anche l'elemento cardine di tutto il gameplay: con in testa il visore e con in mano i PlayStation Move, dovremo muoverci all'interno delle varie stanze della magione, spostandoci tramite gli stick analogici ed orientando il puntatore verso tutto ciò che vogliamo agguantare. Una volta stretto il controller tra le nostre mani, basterà simulare una vigorosa sferzata per gettare gli oggetti contro il pavimento e vederli dissolversi in mille pezzettini scintillanti. A questo punto, come se i Move fossero il muso di un formichiere o il becco di un aspirapolvere, "risucchieremo" qualsiasi frammento sparso al suolo, che andrà ovviamente a riempire l'apposito indicatore del punteggio. Smash Hit Plunder, del resto, possiede una progressione suddivisa in vari livelli, simili a dei dungeon da esplorare e mettere a soqquadro entro un tempo limite, durante il quale ci toccherà guadagnare un gran numero di crediti per massimizzare la valutazione al termine dello stage. Al momento, però, il gioco di Triangular Pixel resta una grossa incognita: non sappiamo quanto i livelli saranno differenziati gli uni dagli altri, e lo spettro della ripetitività, disgraziatamente, si annida dietro ogni angolo polveroso. Il sistema di puntamento non è, inoltre, dei più precisi, e nel marasma generale spesso potrebbe capitarci di selezionare oggetti diversi da quelli desiderati.

    Il senso di immersività, in aggiunta, non è certo dei più impressionanti, soprattutto a causa di un comparto visivo dallo stile artistico forse poco adatto alla fruizione in realtà virtuale: il tratto "cubettoso" e squadrato - che tanto assomiglia a quello di Minecraft - rompe un po' l'incanto e, a tratti, rischia persino di infastidire la vista, in particolare quando sullo schermo si affastellano tantissimi suppellettili interattivi, causando così un pizzico di confusione.
    Non si può negare, tuttavia, che il team non abbia cercato di infondere un po' di varietà all'insieme: benché non abbiamo potuto provarli in prima persona, ci è stato garantito che nelle fasi più avanzate saremo costretti anche a difenderci da alcune minacce che infestano i corridoi del castello. Per annientare le creature che ci ostacoleranno non avremo armi ben specifiche, ma potremo usare letteralmente tutto ciò che troveremo sottomano.
    Nulla ci vieterà, insomma, di afferrare una sedia e lanciarla addosso al nemico, oppure di brandire una spada e cercare di affettare le creature ostili: l'intero setting sarà quindi il nostro strumento di difesa.

    Al fine di rendere il tutto maggiormente intrigante, Triangular Pixel ha inserito ben 5 modalità nell'offerta ludica del titolo: 3 di queste saranno dedicate al single player ed alla cooperativa, mentre 2 al PvP.
    Durante il nostro breve test ci è stato concesso di saggiare soltanto un livello in cui due giocatori si cimentavano in una sfida all'ultimo furto. Allo scadere del tempo stabilito, l'utente con il bottino maggiore avrà ottenuto la vittoria.
    Questa modalità multiplayer è chiaramente fruibile anche in locale: uno dei due partecipanti sarà pertanto armato di visore, mentre l'altro osserverà la scena in maniera "tradizionale" tramite il pannello della televisione. In simili frangenti, però, abbiamo avuto l'impressione che il caos divenisse ancora più invasivo. Inoltre, considerata la necessità di eseguire movimenti rapidi e precisi per anticipare l'avversario, sembra quasi che lo sfidante con indosso il caschetto sia un tantino svantaggiato rispetto al contendente munito solo di Dualshock 4. In conclusione, nonostante ci riserviamo ancora il beneficio del dubbio nell'attesa di scoprire tutte le modalità contenute nel gioco, attualmente - all'interno della line-up di PlayStation VR - Smash Hit Plunder non ci è parso, purtroppo, un "gioiello" di gran valore.

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