Sniper Elite 4, la prova su Playstation 4

A poco meno di un mese dal suo debutto, abbiamo avuto modo di provare una nuova build per Playstation 4 di Sniper Elite 4.

Sniper Elite 4
Anteprima: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Nonostante il rinvio di qualche mese -necessario per permettere ai ragazzi di Rebellion di ultimare i lavori su Battlezone in tempo per il lancio di Playstation VR-, Sniper Elite 4 è finalmente pronto a fare il suo debutto. Il 14 febbraio, infatti, potremo tornare a vestire i panni del soldato scelto dell'OSS Karl Fairburne e riprendere una delle nostre attività videoludiche preferite: trucidare nazisti a colpi di cecchinate ai raggi X. Per l'occasione, durante un evento organizzato a Milano, abbiamo avuto modo di mettere le mani su una build piuttosto avanzata del titolo, scoprendo una missione single player inedita e ricevendo un piccolo assaggio delle modalità competitive e cooperative.

    Italia, 1943: sole, mare e... proiettili

    Dopo averci fatto assaporare il conflitto urbano in Germania e quello desertico in Africa, la serie di Sniper Elite approda nel bel paese, a ridosso degli eventi che hanno spinto gli Alleati a sbarcare in Sicilia (culminato con la celebre Operazione Husky del 1943) e ad avviare il lungo cammino di Liberazione del suolo italico dal giogo nazifascista.
    La missione inedita ci ha permesso di avventurarci sull'Isola di San Celini, nome fittizio per identificare una delle roccaforti naziste al largo delle coste meridionali dello stivale. Il nostro obiettivo primario era assassinare il generale crucco Tobias Schmidt, sospettato di essere in possesso di un'arma sperimentale in grado di affondare i vascelli militari senza poter essere intercettata.

    Sebbene non fosse esplicitato chiaramente, siamo abbastanza certi che questa missione sarà una delle prime da affrontare nel corso della campagna principale. La sua struttura molto guidata, infatti, presenta una successione di situazioni dal tenore tipico di un tutorial, così da dare al giocatore l'opportunità di (ri)scoprire la maggior parte delle feature offerte da questa nuova incarnazione del franchise. In realtà si nota fin da subito che le novità sono davvero ben poche: Rebellion ha scelto infatti di continuare per la sua strada, offrendoci un'esperienza che eredita integralmente la struttura e le dinamiche dai capitoli precedenti. Troviamo quindi un'ampiezza di mappa solo leggermente migliorata rispetto a quella già introdotta in Sniper Elite 3, con tanti nemici in pattugliamento che potremo eliminare dalla lunga distanza, affidandoci a uno dei tanti fucili di precisione a nostra disposizione, oppure da vicino, pugnalandoli con il coltello o impallinandoli con un'ampia gamma di mitragliatori e pistole.
    Come consuetudine, le fasi iniziali della missione sono dedicate allo scouting dell'area: bisogna quindi trovare un buon punto di vantaggio (come un promontorio o una torre d'osservazione) e marcare -tramite l'osservazione con il binocolo- i nemici in vista, così da avere chiaro il loro posizionamento e, nel caso si effettui una scansione prolungata, anche il loro equipaggiamento. Vista da posizioni elevate, dobbiamo ammettere che San Celini fa davvero una buona impressione, sia per quanto riguarda il level design sia per quanto concerne la direzione artistica. La conformazione dell'isola, infatti, è quella tipica mediterranea: vivace e rigogliosa, piena di gole, promontori e spiaggette, con tante scorciatoie che permettono di raggiungere ottime posizioni di tiro o aggirare comodamente il nemico; ma ci sono anche alcuni accampamenti che segnalano la presenza militare sul posto delle forze tedesche. Di tanto in tanto è anche possibile colmare i dislivelli affrontando delle semplici arrampicate sulle pareti rocciose oppure saltando dei piccoli precipizi; peccato solo per le animazioni, che in questi frangenti (ma anche nella corsa) peccano un po' sotto il profilo del realismo.
    Anche quando si va ad analizzare l'essenza del titolo, ovvero l'arte del cecchinaggio, ci si rende conto che poco è cambiato: si prende la mira, si regola lo zoom, si trattiene il respiro, si posiziona il segnalino sul bersaglio, e si spara; godendo nel seguire il viaggio del proiettile fino alla truculenta penetrazione delle carni naziste, con la classica animazione a raggi X a farci capire quanti organi e ossa abbiamo spappolato. È un'impostazione che comunque continua a convincere, e che qui risulta ancora più soddisfacente grazie ai piccoli passi avanti effettuati sotto il profilo tecnico.

    La varietà di gioco, semmai, è legata all'approccio tattico che si decide di utilizzare: stealth puro, dinamico (cambiando posizione dopo ogni sparo) o a viso aperto.
    Ogni opzione è ovviamente accompagnata da diverse soluzioni, che ci permettono di interagire con l'ambientazione circostante. In stealth, ad esempio, è possibile sfruttare l'erba alta per muoversi di soppiatto, oppure ricorrere al -mai fuori moda- sabotaggio di un generatore o al lancio di una pietra per attirare e isolare un nemico. C'è anche la possibilità di mascherare il rumore dei propri spari recuperando delle preziose (e rare) munizione silenziate oppure attendendo il passaggio sulla zona di un rombante aereo militare in perlustrazione, il quale ci fornirà una piccola finestra di tempo per fare fuoco senza essere individuati.
    Adottando un approccio più sfrontato, invece, sebbene ci si possa permettere di essere meno intransigenti nel generare rumore (concedendosi il lusso di fare esplodere veicoli, taniche di benzina, casse di munizioni e trappole), è necessario tenersi pronti all'evenienza di essere individuati dal nemico. A tal proposito: se avete avuto modo di leggere una delle nostre recensioni dei vecchi episodi, sicuramente sarete incappati in un segmento in cui identificavamo nell'IA una delle principali pecche della serie. Ebbene, nemmeno in Sniper Elite 4 assisteremo a un reale passo avanti da questo punto di vista: i soldati nazisti continuano ad avere una consapevolezza molto limitata di quello che gli accade intorno, reagendo in maniera poco credibile (o non reagendo affatto) anche in caso di uccisioni furtive nelle loro immediate vicinanze. Una volta individuati, poi, cercano di raggrupparsi e avanzare verso la nostra ultima posizione nota; il problema è che si spostano troppo lentamente e seguendo percorsi troppo esposti, dandoci tutto il tempo per allontanarci, nasconderci e ricominciare con l'operazione di sfoltimento.

    Interessante, ma non certamente determinante ai fini della godibilità del titolo, è anche la presenza di alcuni collezionabili da recuperare in giro per tutta la mappa. Si va da un discreto numero di documenti militari, con cui è possibile scoprire qualche interessante dettaglio sul background della missione e sulla storia del secondo conflitto mondiale, alla distruzione di alcune statue a forma di animale posizionate in cima a qualche torre o altura.
    Andrebbe poi considerato l'aspetto legato alla ripetitività degli obiettivi secondari, che in Sniper Elite 3 fiaccava notevolmente l'esperienza. Anche in questa missione di Sniper Elite 4 ci siamo trovati al cospetto di alcuni obiettivi secondari (come l'eliminazione di quattro sottufficiali tedeschi o la distruzione di alcune cineprese) che sembravano avere più che altro il compito di dare un senso all'ampiezza di mappa anziché essere perfettamente contestualizzati nella missione. Speriamo quindi -anche se onestamente ci viene il dubbio già da adesso- che le altre missioni della campagna possano offrirci un po' più di varietà e profondità su questo fronte.

    L'altra faccia di Sniper Elite 4: le modalità competitive e cooperative

    L'offerta ludica di Sniper Elite 4 non termina però con la campagna principale (che è comunque giocabile integralmente in cooperativa), ma si compone anche delle modalità competitive e cooperative online e in locale.
    Per quanto concerne le prime, abbiamo avuto modo di gettarci in un 4v4 in modalità Cattura, ovvero uno scontro a squadre con l'obiettivo di raggiungere e tenere attiva una trasmittente per il tempo necessario a segnare un punto (ne servono 5 per vincere). In tutta onestà, non siamo rimasti del tutto convinti da questa modalità, la quale non si sforza più di tanto nell'imbastire un tessuto competitivo diversificato rispetto a quello di tanti altri colleghi, con un accenno tangibile di tattica. Certo, trattandosi di un titolo dedicato al cecchinaggio in aree molto ampie, ci rendiamo conto che aspettarsi un accento particolarmente deciso sull'aspetto strategico possa essere un po' fuoriluogo; tuttavia, porre come unico obiettivo il raggiungimento di una zona circondata da edifici e con tantissime linee di tiro (spesso a diverse altezze) non è certamente la scelta migliore per stimolare un approccio ragionato alla competizione.

    Il gruppo che raggiunge per primo la trasmittente, infatti, può appostarsi tranquillamente con i fucili spianati e attendere l'arrivo dei poveri malcapitati di turno, i quali avranno ovviamente la doppia pressione di dover riconquistare l'obiettivo per tempo e di doversi difendere dai nemici in agguato nell'ombra.
    L'inserimento di una seconda trasmittente potrebbe forse rendere un po' più dinamico l'andamento del match, con il rischio però di stimolare ancora di più il fattore "camper". Speriamo quindi che le altre modalità competitive (che purtroppo non abbiamo avuto modo di provare) presentino un gameplay leggermente più bilanciato e in grado di premiare maggiormente chi sfrutta con abilità l'arte dello sniping; a tal proposito, sarebbe più che gradito il ritorno della modalità Re dalla Distanza di Sniper Elite 3, che richiedeva di accumulare quanti più "metri" possibile uccidendo gli avversari da lontano.
    Già più interessante ci è parsa invece l'offerta cooperativa. Abbiamo testato la modalità Survival, dove -insieme ad altri tre colleghi- ci siamo trovati a difendere con le unghie e con i denti un avamposto alleato dalle ondate nemiche. Sebbene i soldati nazisti tendano ad arrivare sempre da una direzione diversa, inizialmente l'impeto dell'assalto ci sembrerà facilmente arginabile con un buon posizionamento. Col passare dei turni, però, la carica si farà sempre più violenta, con rinforzi più numerosi e l'aggiunta di unità più potenti in grado di mettere seriamente in difficoltà il team; basti pensare ai cecchini (capaci di togliere una grossa porzione di vita con un solo colpo) o ai veicoli corazzati (che vanno fronteggiati con delle tattiche nettamente più elaborate). Inoltre, ogni quattro turni, l'avamposto da difendere cambierà, costringendo la squadra a un rapido riposizionamento prima delle successiva ondata.

    A sostenere tutta la modalità, oltre alla difficoltà crescente, ci penserà naturalmente la sottotraccia cooperativa, che obbligherà i giocatori a collaborare costantemente; magari anche solo per coprire un determinato lato dell'edificio o per concentrare il fuoco su un nemico particolarmente ostico. C'è poi da tenere bene sott'occhio la componente relativa alla salute: esattamente come in Evolve, infatti, subendo troppi danni finiremo a terra senza alcuna possibilità di muoverci e potendoci difendere solamente con la pistola. In questi casi, dovremo attendere l'intervento tempestivo di un compagno, che dovrà cercare di raggiungerci e stabilizzarci entro il tempo limite, con il rischio concreto di finire anch'esso al tappeto. Molto importante, o comunque con un impatto decisamente più incisivo rispetto alla modalità single player, è anche la gestione delle risorse (come i bendaggi e le munizioni), che costringerà i componenti della squadra ad allontanarsi dall'avamposto per perquisire i cadaveri, esponendo se stessi e l'intera missione al fallimento.
    Quella survival, insomma, ci è sembrata una modalità certamente più profonda e avvincente di quella Cattura, e con un focus molto più evidente sul posizionamento tattico e sulle giuste tempistiche di movimento.
    Dal punto di vista tecnico, la versione Playstation 4 di Sniper Elite 4 è sicuramente solida. I passi avanti rispetto al terzo capitolo ci sono, anche se le eccellenze del panorama shooter sono ancora distanti. L'illuminazione è comunque uno degli aspetti maggiormente migliorati rispetto al passato; così come la draw distance, capace di mettere in evidenza nemici, edifici e vegetazione anche a centinaia di metri di distanza. Buone anche le texture, sebbene in certi casi (come per quanto riguarda il terreno e l'erba) pecchino un po' di definizione. I tre aspetti meno convincenti, invece, sono certamente la mole poligonale (sia per quanto riguarda i personaggi sia per quanto riguarda gli oggetti dell'ambientazione), l'antialiasing (spesso non impeccabile con la vegetazione e nella pulizia generale dell'immagine) e le già citate animazioni, che avrebbero bisogno di qualche ritocco per risultare più credibili e fluide.

    Sniper Elite 4 La nostra prova con Sniper Elite 4 ci ha messi di fronte a un titolo che conserva bene o male tutti i pregi e i difetti del precedente capitolo. A cominciare dalle dinamiche di gameplay nel single player, che, a parte qualche evidente miglioramento nel level design e nell'ampiezza di mappa, non hanno evidenziato particolari evoluzioni. Il gunplay è quello tipico del franchise, con il focus tutto incentrato sulla spettacolarizzazione delle uccisioni piuttosto che sul livello di sfida. Anche gli approcci tattici sono pressappoco gli stessi, con la canonica possibilità di affrontare le missioni in full stealth oppure scatenando il caos; peccato solo per la presenza di un'intelligenza artificiale che conserva ancora buona parte delle sue deficienze passate. Sul fronte competitivo non siamo rimasti particolarmente entusiasmanti dall'unica modalità che abbiamo potuto provare, ovvero quella Cattura; rimanendo comunque fiduciosi che verranno introdotte delle tipologie di match più equilibrate e divertenti. Buone, invece, le nostre impressioni sulla modalità cooperativa Survival, dove la collaborazione con gli altri elementi del party e la tensione degli assalti nemici generano un'esperienza di gioco coinvolgente e con un pizzico di tattica in più.

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