Sniper Ghost Warrior 3: provato il nuovo sparatutto di CI Games

Siamo volati in Germania, ospiti di Koch Media, per provare con mano Sniper Ghost Warrior 3, in uscita ad aprile su PC, PlayStation 4 e Xbox One.

Sniper Ghost Warrior 3: provato il nuovo sparatutto di CI Games
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Sniper Ghost Warrior 3 rappresenterà un bel banco di prova: non solo per lo studio polacco CI Games, ma anche per quei videogiocatori avvezzi alle dinamiche tipicamente lineari ed inquadrate che il brand ha proposto fino a questo momento. Con il terzo capitolo, invece, salteremo mano nella mano con CI Games nel crogiolo degli open world, cercando di capire quanto sia profondo il solco scavato dal team rispetto ai congeneri presenti sul mercato, di base inclini ad un cecchinaggio meno realistico e più edulcorato. Siamo volati in Germania, ospiti di una sempre più lanciata Koch Media, per provare un nuovo codice dell'iterazione numero tre della saga, a circa sei settimane dell'uscita sul mercato, prevista per il 4 aprile su Pc, Xbox One e PS4.

    Fa freddino in Georgia. E dopo aver visto alcune cut scene di Sniper Ghost Warrior 3, possiamo dire che il gelo regna del tutto sovrano. Partiamo subito da qui, dalla nota dolente: se da un lato abbiamo apprezzato la volontà del team di raccontarci una storia dotata di più ampio respiro, intrisa com'è di zone emotive grigie, dove si mescolano fratellanza, senso del dovere e sentimento di vendetta, dall'altro, purtroppo, la resa finale del comparto narrativo risulta ancorata a stilemi un po' troppo vecchiotti. Ne scaturiscono dialoghi e situazioni decisamente sopra le righe, che spezzano a più riprese la drammaticità di ciò che vorrebbero inscenare, nonostante qualche interessante colpo di scena. In buona sostanza, mettetevi l'animo in pace: Sniper Ghost Warrior 3 difficilmente verrà ricordato per il suo storytelling. Via il dente, via il dolore: non ci resta quindi altro da fare che tuffarci nella neve rosso sangue, (ri)scoprendo un gameplay capace, come già appurato nella recente closed beta, di regalarci non poche soddisfazioni.
    La mappa, generosa in termini di dimensioni e pregna di punti di interesse, è costituita da una morfologia che sprona il giocatore a tentare approcci diversificati, i quali rappresentano anche una delle chiavi di volta del prodotto, che si arrotolano come boa constrictor sui tre rami di specializzazione disponibili: Sniper, Ghost e Warrior. Il poco tempo a nostra disposizione ci ha impedito di prendere parte a missioni secondarie e speciali (come il recupero risorse e di dati sensibili, oppure l'eliminazione di target specifici): dopo essere usciti dalla Safe House, dedita al loadout, alla pianificazione e al crafting di armi e risorse, allora, ci siamo subito camuffati per infiltrarci all'interno di un matrimonio, che si svolgeva secondo l'"usanza locale". Nulla di più semplice, penserete voi: il problema, semmai, risiede nella necessità di recuperare alcuni materiali all'interno di un'operosa azienda vinicola, gremita di indigeni poco raccomandabili, e più che mai desiderosi di farci impratichire con la meccanica di gioco. Punto nodale: affrontare Sniper Ghost Warrior 3 a livello "normale" equivale ad annacquare le finalità ludiche del prodotto. Soltanto la recensione potrà rivelarci se gli scarti di manovra dell'intelligenza artificiale saranno sufficienti a corroborare il salto da un grado di difficoltà a quello superiore. Per ora CI Games si è limitata a parlare di una maggiore resistenza del nemico (un classico senza tempo), e di una migliore solerzia in fase di ricognizione, in grado di ostentare un cono di visione molto più aperto. Anche al livello medio, comunque, è bene ricordare che bastano solo un paio di colpi ben assestati per rimetterci la pelle, e che, inoltre, gli avversari, una volta ingaggiati, permangono nello stato di allerta per un periodo decisamente prolungato.

    La scelta del giusto approccio alle missioni, come da prassi, risulta fondamentale per godere al meglio dell'esperienza ludica di Sniper Ghost Warrior 3: una volta taggati i nemici tramite il fido drone, anch'esso upgradabile nel tempo, starà a noi comprendere la tattica migliore con la quale portare a termine l'incarico. Gli spari da oltre i 150 metri sono sicuramente quelli più complessi, tra calibrazione del mirino, influenza del vento, e parabola di discesa del proiettile: sbagliare un colpo del genere significa scompaginare del tutto -o quasi- le velleità da "sniper". Sorprendere gli avversari di spalle, alla stregua di uno stealth game, magari utilizzando i ripari che riempiono la scena (tra cui armadi o bidoni dell'immondizia) si dimostra piuttosto complicato, soprattutto in zone di massima affluenza nemica; di contro, l'approccio "à la Rambo" mette in mostra tutta la fragilità del nostro alter ego, lontano dalle "cariche staminiche" dei moderni FPS. Sniper Ghost Warrior 3 offre dunque massima libertà d'approccio, sebbene a volte sia minata da routine avversarie che necessitano di alcune limature.

    Bollettino di guerra

    La longevità si assesta, a livello normale, sulle quindici ore di gioco. Missioni secondarie e collezionabili la ampliano fino a raggiungere circa una trentina d'ore. In arrivo, quest'anno, ci sono anche due dlc, il secondo dei quali è definito dal team come "decisamente corposo". La risoluzione sarà impostata a 900p su Xbox One, mentre a 1080p su Ps4, ed entrambe le versioni gireranno 30fps. Ps4 Pro godrà di una patch che ne migliorerà le prestazioni generali, senza però passare dal via, ovvero dai 4k.

    Se è vero che una volta inquadrato l'intruso, le guardie mostrano una capacità di fuoco da cecchini professionisti e persino una certa abilità nel sorprenderci alle spalle, è altrettanto vero che, soprattutto durante le incursioni in ambienti chiusi, l'IA finisca spesso per sfoggiare un effetto "trenino" poco edificante, il quale finisce per sottoporla con troppa facilità alla nostra scarica di piombo. Recuperato il necessario, dunque, inserirsi tra le fila del suddetto matrimonio ha saputo dimostrarsi un ottimo modo per sperimentare le diverse soluzioni proposte dal gameplay, tramite le quali affrontare situazioni sempre differenti. All'interno del gioco, infatti, un ruolo fondamentale sarà rivestito anche dall'investigazione e dal recupero di prove da scannerizzare. Tramite lo Scout Mode, una sorta di sesto senso che riporta timidamente alla mente la modalità "detective" dei giochi Rocksteady, è dunque possibile evidenziare e studiare oggetti, impronte e punti di interesse. Si tratta di innesti ludici abbastanza piacevoli, che rafforzano l'impalcatura generale di questo terzo capitolo.
    Il tempo che ci separa della release, infine, consentirà a CI Games di ripulire il codice dalle piccole magagne tecniche che ancora l'affliggono, con un frame rate a volte indeciso, unito a compenetrazioni ed animazioni spesso molto legnose. L'impatto garantisce comunque un buon colpo d'occhio, grazie ad effetti di post processing generosi, ad un ciclo giorno di ottimo livello e ad una notevole costruzione scenica dell'ambiente.

    Sniper Ghost Warrior 3 Sniper Ghost Warrior 3 al netto di alcune limature ancora necessarie, di un comparto narrativo sottotono e di alcuni compromessi di bilanciamento, è un rischio abbastanza calcolato per CI Games, che tenta il grande salto sobbarcandosi le insidie della struttura open world. Il risultato, al momento, è un prodotto divertente, in grado di regalare grosse soddisfazioni, soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati. La buona varietà situazionale delle dinamiche e la densità dei punti di interesse sulla mappa, inoltre, lo rendono un titolo che i cecchini nostrani dovrebbero tenere bene nel mirino.

    Che voto dai a: Sniper Ghost Warrior 3

    Media Voto Utenti
    Voti: 25
    7.3
    nd