Sonic Forces: provato il nuovo gioco del porcospino blu

Al Nintendo Open Day di Milano abbiamo provato le principali modalità di Sonic Forces, nuovo gioco del porcospino in arrivo a fine anno.

Sonic Forces: provato il nuovo gioco del porcospino blu
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Annunciato a metà del 2016 come un nuovo inizio per la mascotte più veloce di casa SEGA, Sonic Forces, in origine Project Sonic 2017, porta sulla schiena un fardello di dimensioni per nulla trascurabili. È infatti da tempo che il porcospino blu non solo ha perduto la nomea di primo sfidante dell'idraulico più famoso del videogame, quel Super Mario che non perde colpi malgrado gli ormai trent'anni di onorata carriera, ma addirittura fatica a vedere il suo nome associato a produzioni di spessore. Tralasciando la disastrosa deriva Boom, gli stessi Sonic Colors e Sonic Lost World, forse i titoli recenti di qualità migliore, non hanno catturato in maniera unanime l'interesse della fanbase del riccio ipercinetico, la quale anzi ne rimpiange tutt'oggi i fasti 2D, tanto da aver accolto il reveal di Sonic Mania, annunciato assieme a Forces, con un certo entusiasmo.
    E pur tuttavia il Sonic Team non ha voluto rinunciare al filone in tre dimensioni, riprovandoci, stavolta, con un capitolo sulla carta più dark e maturo, quantomeno in termini estetici. Atteso su tutte le piattaforme da gioco di corrente generazione per il prossimo inverno, il nuovo Sonic 3D era presente in forma di piccola demo giocabile al VGP Home di Milano, in occasione del Nintendo Open Day, ovviamente in versione Switch. Pro Controller alla mano, abbiamo quindi avuto un assaggio parziale, e ahinoi un po' indigesto, delle tre modalità che lo comporranno.

    Nuovo Sonic, Vecchio Sonic

    Dei titoli successivi all'era 16-bit, Sonic Forces è forse più vicino, per concept e meccaniche, al Sonic Generations del 2011, episodio che per la prima volta poneva sullo stesso palcoscenico un Sonic dal look "millenial" con un omonimo in chiave "old school", ovvero dalla resa poligonale ispirata ai grandi classici per Sega Mega Drive. Quello che cambia in Forces è che le due mascotte - apparentemente - non sembrano agire nella medesima storyline, ma posseggono invece ognuna una propria modalità dedicata. Il nostro hands-on non poteva che cominciare da quella con protagonista Modern Sonic, che sembra poi essere il cardine del pacchetto. L'unico livello messo a nostra disposizione ci è parso decisamente in linea, in termini di gameplay, con quanto offerto in anni recenti dalla serie: l'istrice supersonico ha il compito di schizzare verso la chiusura dello stage tra le vie di un mondo devastato dagli avversari, un ammasso di fuochi e macerie puntellato da minacciose sentinelle robotiche.

    Lo scenario presentava un misto dinamico di sezioni in 3D integrale, con la camera virtuale posta alle spalle del protagonista, e di parti puramente sidescroller. Per giungere indenni alla fine del percorso si potrà come sempre ricorrere a tutte le mosse storiche del riccio, dagli attacchi a ricerca concatenabili al rimbalzo sui bumper, fino alla consueta possibilità di caricarsi e accelerare in rotolata. Al solito, ogni livello sarà costellato di Golden Ring da accumulare affinché Sonic, quando ferito, non sia costretto a ricominciare la propria corsa dall'ultimo check point conquistato. A differenza dei vecchi giochi, però, l'utente dovrà qui fare molta più attenzione a non far colpire Sonic dai nemici, pena la perdita irreversibile di tutti gli anelli racimolati fino a quel momento. La prova si è conclusa rapidamente dopo qualche tentativo, tra tante esplosioni e un incedere un po' troppo caotico persino per appartenere al titolo di una serie che non ha mai nascosto la volontà di puntare su un avanzamento senza respiro.
    Nel marasma generale, per altro, ci è sorta qualche perplessità anche in quanto alla resa grafico-tecnica del prodotto: abbiamo scorto infatti texture e modelli dei villain di qualità piuttosto scadente, che, appaiate a un framerate che - solo su Switch - non infrange la barriera dei 30 fps, restituiscono un'immagine a schermo tutt'altro che appagante, per certi versi addirittura sgradevole. Nella demo era poi disponibile una sorta di "modalità 1.5" di Sonic Forces, la Avatar Mode, vale a dire una Main Mode alternativa con protagonista, invece di Sonic, un personaggio appositamente assemblato dal giocatore. Non possiamo tuttavia parlarvi qui dell'effettivo ventaglio di customizzazione, poiché l'avatar posto sotto la nostra guida era già stato realizzato per il test e le opzioni di personalizzazione non erano abilitate. Sappiamo comunque che, nella versione di gioco definitiva, sarà possibile attingere a una serie di "razze" per la costruzione del PG, così da infondergli delle abilità peculiari.
    Ciò detto, durante la prova abbiamo messo mano a una delle cosiddette Wispon, delle armi che, a detta degli sviluppatori, dovrebbero rappresentare l'evoluzione naturale dei Color Power di Sonic Colors. Nella fattispecie, abbiamo raccolto e adoperato una frusta elettrica che permetteva all'avatar di folgorare gli antagonisti dalla media distanza e di aggrapparsi a degli appoggi per oscillare - potevamo scegliere questo gadget o un lanciafiamme, in alternativa.
    L'Avatar Mode, ad oggi unico barlume di novità nell'offerta di Sonic Forces, ci è sembrato comunque cosa di poco conto; il livello testato era difatti il medesimo della Main Mode con solamente una manciata di variazioni di design. Va quindi da sé che soffrisse della stessa linearità marcata e di un'ispirazione scarsa tanto quanto quella dello stage descritto poc'anzi, forse soltanto un po' più lento del precedente, essendo il nuovo personaggio leggermente più portato all'azione che alla corsa dura e pura. Non c'è molto da dire neppure sull'ultima modalità provata, la Classic Mode, che appunto vede protagonista il Sonic basso e tracagnotto del filone platform anni Novanta e che pare basarsi su una progressione in 2.5D, molto più fedele agli esordi del personaggio.

    Non c'è molto da dire, scrivevamo, non perché ci abbia lasciato dubbiosi come le altre saggiate in precedenza, quanto piuttosto per l'assenza di veri e propri livelli giocabili. La demo constava infatti soltanto di una boss fight divisa in due fasi contro il solito Dr. Eggman.
    La prima fase era una riproposizione pressoché identica del primissimo incontro con Robotnik nel Sonic The Hedgehog del 1991, superata la quale se ne innestava una seconda, dove un enorme robot alato sullo sfondo attaccava il Nostro con delle trivelle miste a grossi cumuli di terra, questi ultimi da rimandare al mittente con un semplice balzo in rotolata. Un faccia a faccia dalle dinamiche molto standard, ma comunque abbastanza divertente. Di Sonic Forces l'hands-on, indubbiamente breve e incompleto, non ci ha concesso molti altri spunti su cui ragionare. Così come non ci ha lasciato appigli per sperare non soltanto in una nuova vita effettiva del franchise, ma altresì in un gioco qualitativamente degno di nota. L'impressione è infatti di trovarsi dinanzi a un episodio tra il pigro e il fin troppo canonico, visivamente sciatto, potenzialmente perfino noioso. Successive prove più approfondite potranno confermare o smentire queste sensazioni: e chissà se per il rilancio di Sonic ci sia ancora spazio, o se lo storico eroe dal colore blu, al contrario, abbia definitivamente tirato il freno a mano.

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