Star Wars Battlefront 2: Provato il comparto multiplayer

Tre volte i contenuti del primo gioco e una grafica due volte più sbalorditiva, e le novità di Star Wars Battlefront 2 non finiscono qui...

Star Wars Battlefront 2
Anteprima: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Semplice, per certi versi un po' chiassoso e sicuramente poco profondo. Eppure letteralmente magnetico: il fascino del primo Battlefront era indiscutibile, e di certo non legato soltanto alla potenza inarrivabile della licenza. Il gioco era accessibile e piacevolmente disimpegnato, e soprattutto vario a sufficienza sul fronte delle situazioni proposte.
    Il vero problema del titolo EA non sono stati nemmeno i contenuti (l'aspetto più criticato dalla community), ma il prezzo. È infatti possibile notare una certa discrepanza nelle opinioni dei giocatori: chi ha saputo aspettare l'offerta giusta ha potuto godere di un gioco altamente spettacolare e con un paio di modalità decisamente convincenti, mentre chi è saltato subito sul carro dell'hype acquistando il pacchetto completo a cifre folli (100 Euro per uno shooter e il suo "season pass"? Ci vuole coraggio, ma soprattutto follia) ricorda più dolorosamente il giorno nel quale ha deciso di mettere le mani al portafogli.
    Battlefront, del resto, non è stato certo il primo gioco multiplayer privo di una modalità storia, e lo scivolone peggiore EA lo ha commesso nel supporto post lancio. Proprio da lì è nato l'incredibile paradosso, composto da milioni di copie vendute e server sempre vuoti; scenario che si è andato aggravando quando sono usciti i primi DLC, che hanno frammentato ulteriormente l'utenza, e senza mai soddisfare gli acquirenti del season pass. Una situazione difficile da capire come anche da spiegare, e che potremmo definire un raro caso di "fallimento di successo": uno di quelli dove ci si mangia le mani per l'occasione in parte sprecata, ma che almeno concede agli sviluppatori la possibilità di riprovarci con maggior veemenza e convinzione.

    Coruscant

    L'atteso Battlefront II nasce da questa stramba situazione dalla quale gli sviluppatori stanno provando ad uscire, ripartendo proprio dalle critiche più feroci dei giocatori. Lo sforzo c'è eccome, ed è tangibile fin dalle prime battute; ovvero dalla prova di una modalità multiplayer abbastanza classica per uno shooter targato DICE, che abbiamo potuto effettuare proprio alla fine della conferenza EA. La mappa ci ha riportato nell'era di Episode I, più precisamente su Naboo, durante l'assalto della capitale Theed. Qui uno dei team, quello composto dagli iconici droidi da battaglia B1 (per la prima volta utilizzabili dai giocatori), deve dapprima farsi strada lungo un ambiente cittadino insieme a un colossale carro armato, per poi irrompere nel palazzo reale e conquistarne la stanza principale. Il team avversario, composto dagli immancabili storm trooper, deve più semplicemente evitare che questo accada, falcidiando i droidi prima che questi riescano nei loro ambigui intenti di conquista.

    Come in quasi tutti gli altri giochi Electronic Arts di ultima generazione, la prima cosa che balza agli occhi è la splendida grafica, ancora una volta resa possibile dalle meraviglie del Frostbite Engine. Lo scenario cittadino scelto per farci provare la prima volta il gioco, così come gli interni più claustrofobici del palazzo reale, mostrano immediatamente gli enormi passi in avanti fatti in fase di ottimizzazione, resa ancor più sorprendente da una versione PC che non sembra avere nessuna intenzione di scendere a compromessi (non che la versione PlayStation Pro, su cui invece ci è stato mostrato il single player, sia meno efficace...). Il dettaglio è enorme, l'illuminazione aggiunge profondità ed ombre in definizione spettacolo, e la GPU è intenta a macinare poligoni. Il resto della magia resta in mano al sonoro: totale, pieno, che tra ricordi di musiche indimenticabili e incessante caos bellico aggiunge ulteriore meraviglia a un mix già di per sé magico, che è storia, del cinema prima che videoludica.

    Tatooine

    Per trovare le prime sbavature di questa versione pre alpha, quindi ben lontana dall'essere completa, è necessario sparare il primo colpo. Chi, tra i presenti all'EA Play, ha giocato anche il titolo originale, non ha faticato nel trovare una strana commistione di passi in avanti e indietro nel feeling delle armi, anche se quest'ultimi poterebbero essere in parte derivati dallo stato embrionale del gioco. Sensazioni strane, quasi delle suggestioni, che nemmeno gli sviluppatori sono riusciti a spiegarci nel dettaglio, se non attribuendole ai numerosi cambiamenti nelle animazioni e di conseguenza nella manovrabilità dei diversi personaggi ed al feeling delle armi. Per noi, più semplicemente, le sensazioni un po' contrastanti scaturiscono dal tentativo di limitare la potenza e la precisione di colpi laser che in passato hanno reso tutto troppo facile per chi premeva il grilletto, e troppo snervante per chi si ritrovava nel centro del mirino. Potrebbe trattarsi di un bene, anche se le modifiche richiedono un periodo di adattamento, e riducono leggermente la sensazione di controllo.

    Sembra invece funzionare a meraviglia la scelta di inserire i cosiddetti Battle Points, una sorta di valuta che si guadagna conquistando gli obiettivi e uccidendo i nemici, e con la quale è possibile "acquistare", durante la schermata di respawn, eroi e mezzi speciali terrestri e aerei, diversi da mappa a mappa. Un deciso miglioramento rispetto al prequel, dove tali opzioni si attivavano semplicemente camminando sul segnalino apposito, riducendo a zero il peso della bravura di ciascun giocatore e creando effetti di "camping" nei pressi delle icone più potenti.
    Con i Battle Points, insomma, i power-up più interessanti rimangono sempre a portata di mano, ma per poterli attivare è necessario partecipare attivamente al conflitto, invece di aspettare semplicemente il proprio turno in modo passivo come nel titolo precedente.
    Radicalmente diverse rispetto al passato anche le carte abilità, che ora andranno sbloccate nel post partita attraverso dei classici loot box e, anche per questo, sono molto più varie e interessanti rispetto a quanto veniva offerto nel primo Battlefront.
    Per avvolgere il gioco in un un ulteriore strato di profondità, direttamente da Battlefield ecco anche le classi personaggio, da scegliere sia in base alle preferenze personali che alle necessità del momento. Gli archetipi sono quelli tradizionali: ci sono le classi concentrate sulla potenza di fuoco, quelle "pesanti" in grado di assorbire un ingente numero di danni e lavorare come ariete di sfondamento, e i "support" che distribuiscono kit medici. Immancabili anche gli "scout", concentrati sulle armi a distanza e sulla possibilità di piazzare trappole.
    Ci sono anche delle classi speciali, simili per concezione ai Kit di Battlefield 1. Qui, tuttavia, questi "loadout" particolarmente efficaci non vanno conquistati sul campo, ma acquistati sempre grazie ai Battle Points.
    Le note positive, in ogni caso, non riguardano solo la struttura complessiva, che proprio grazie all'introduzione di classi e punti battaglia risulta più organizzata, bilanciata e finalmente meritocratica. La quantità di contenuti presenti al lancio sarà infatti almeno tre volte quella del primo Battlefront, o almeno così promette Electronic Arts, e la notizia migliore di tutte è che non saranno presenti né DLC né Season Pass. Ogni futuro upgrade, proprio come in Titanfall 2, verrà messo a disposizione gratuitamente per tutti i giocatori, evitando la frammentazione della community e il lento ma inesorabile spopolamento dei server.

    Alderaan

    Star Wars Battlefront II è un gioco senza dubbio molto promettente, e non solo perché Darth Maul e Luke Skywalker, come tutti i personaggi delle tre le diverse epoche, potranno finalmente sfidarsi a singolar tenzone per scoprire finalmente chi è il più forte (con buona pace dei puristi, che avrebbero preferito vedere i personaggi "confinati" nelle relative ere).

    È importante comunque sottolineare che, nonostante le ricchissime novità, lo shooter Electronic Arts rimane comunque un titolo incentrato sull'immediatezza, sulla semplicità, anche se è innegabile che parte dello sforzo del team di sviluppo sia stato fatto per meglio bilanciare l'anima casual e quella più "hardcore" del gioco. La direzione intrapresa sembra quella giusta, ma per capire se le cose stanno davvero andando come previsto dovremo attendere una versione più completa e concreta, che ci permetta di valutare il gunplay, ovvero l'unico elemento che ci ha dato un po' da pensare. Star Wars Battlefront 2 uscirà a novembre 2017 in versione PlayStation 4, Xbox One e Pc. Che la Forza sia con lui!

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