Starlink Battle for Atlas: provato il Toys to Life spaziale di Ubisoft

Ubisoft ha portato Starlink Battle for Atlas alla Gamescom 2018: ne abbiamo approfittato per provare il gioco e dare uno sguardo ai modellini...

Starlink Battle for Atlas: provato il Toys to Life spaziale di Ubisoft
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  • Xbox
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • Starlink: Battle for Atlas, dopo essere sparito per un po' dalle scene, ha fatto nuovamente la sua comparsa in occasione della fiera losangelina e ora, a Colonia, si presenta ancora più in forma con una nuova build e alcune interessanti aggiunte al roster che abbiamo già potuto ammirare in precedenza. Starlink è una di quelle sorprese che non ti aspetti. Lo guardi da lontano, quasi in maniera distaccata e sospettosa, bollandolo come una specie di Skylander. E invece no. L'opera di Ubisoft Toronto, pur recuperando quel concetto dei Toys to Life già abbondantemente testato e sfruttato da altri sembra possedere il carattere necessario per proporre qualcosa di diverso. Un concetto, quello dei Toys to Life, che in molti si limitano a classificare da sempre come opera diretta a un pubblico di giovanissimi. Al contrario, la nuova proprietà intellettuale di Ubisoft ci ha stupito anche in questo, perché a dispetto di quanto si possa pensare, Starlink: Battle for Atlas è riuscito a catturarci in occasione della nuova sessione di prova che abbiamo potuto fare a Colonia, ospiti di Ubisoft.

    Assembla, cambia, esplora

    Non appena ci accomodiamo per iniziare la nostra prova, la ricchezza della postazione ci coglie quasi di sorpresa. Non stiamo parlando di chissà quale suppellettile di lusso bensì della quantità di navicelle, personaggi e componenti dedicati alla personalizzazione che ci siamo trovati davanti agli occhi. Chiunque abbia la passione per gadget, action figures e collezionismo e abbia seguito l'annuncio di Starlink, avvenuto ormai due anni fa sa già di cosa stiamo parlando. Per chi, invece, non avesse mai avuto l'opportunità di poter conoscere la nuova IP di Ubisoft Toronto l'obiettivo del team di sviluppo è quello di creare sostanzialmente dei "toys modulabili", in modo da dare la possibilità al giocatore di cambiare non solo le navicelle ma anche le singole componenti delle stesse, a seconda delle necessità del momento.

    La qualità costruttiva, appena prendiamo in mano le controparti reali di ciò che successivamente vedremo digitalizzato sullo schermo, si fa subito sentire. Le navicelle, gli avatar dei piloti e persino i componenti aggiuntivi sono tutti solidi, ben caratterizzati e davvero molto curati.
    Il passo successivo è stato quindi quello di assemblare il nostro loadout, prima di gettarci a capofitto nell'universo creato da Ubisoft Toronto. Al centro del pad troviamo un supporto, deputato ad accogliere il mezzo appena creato. Dapprima il pilota, ovviamente, selezionabile tra un roster - ora - di ben sette componenti di quella che conosceremo in seguito come Starlink Crew. Cinque, in realtà, li conoscevamo già, mentre due sono nuove aggiunte: Hunter e Levi. Ogni pilota possiede abilità peculiari che ne differenziano in maniera sostanziale il gameplay. Ad esempio uno di essi possiede l'abilità di rallentare il tempo, un altro di diventare temporaneamente invisibili in modo da passare inosservati e così via. Inoltre, progredendo nell'avventura, il personaggio potrà essere potenziato.

    La crescita del personaggio, insomma, si adagerà su un sistema di stampo prettamente ruolistico, con abilità e perk sempre più potenti ed efficaci.
    Successivamente, la selezione è proseguita con la scocca della navicella che ci accompagnerà nell'avventura. Ce ne sono di quattro tipi diversi: dal mezzo improntato sulla velocità e maneggevolezza a quello più lento ma corazzato e potente, sino a quello maggiormente bilanciato: agile ma allo stesso tempo molto efficace in fase di combattimento. Gli armamenti, invece, possono essere sempre assemblati al volo, a seconda della necessità. In particolare, oltre a quelli presenti nel pack base, abbiamo potuto testare anche alcune armi che potremo trovare nei pacchetti di espansione. Da notare, comunque, che tutti i contenuti necessari per goderci il titolo li troveremo già nel pack base, quindi tecnicamente non sarà chiesto alcun esborso aggiuntivo per portare a termine determinate missioni.
    Una volta assemblata (in modo peraltro assai soddisfacente) la navicella, e armata di tutto punto, possiamo finalmente partire per la nostra prima missione. Già ma oltre alle navette da "coccolare" e ammirare: cos'è Starlink?

    Alla scoperta di Atlas

    Le profondità del cosmo ci inghiottono non appena usciamo dall'hangar della stazione spaziale deputata a fungere da punto di riferimento e base di partenza per le nostre scorribande. I pianeti che compongono il sistema stellare Atlas (ce ne saranno ben sette, in tutto) saranno interamente esplorabili e ognuno sarà dotato di un proprio ecosistema, risorse, flora, fauna e fazioni diverse, queste ultime non sempre amichevoli.

    Questo sistema corre un grave pericolo, minacciato da una potentissima e ostile razza aliena che desidera l'annichilimento di questa porzione di spazio. Le ragioni che li muovono sono ignote, così come lo è il coinvolgimento della squadra Starlink. Al di là dell'assemblaggio delle navette, quindi, per ciò che concerne il profilo narrativo e della caratterizzazione di ogni singolo personaggio ci è parso che Starlink celi una ricchezza e una profondità davvero tutta da scoprire.
    Ad ogni modo, nel corso del giro esplorativo abbiamo potuto pilotare liberamente la nave nella porzione di universo a nostra disposizione, ingaggiando furiose sparatorie con alcune forze ostili decise a impedirci di raggiungere l'obbiettivo. Sezioni di combattimento, queste, davvero divertenti e frenetiche, impreziosite da un sistema di controllo semplice e intuitivo.

    Ci siamo, poi, avvicinati al pianeta indicato dalla mappa stellare, entrando nella sua atmosfera tra una pioggia di scintille incandescenti. Una volta sulla superficie, il sistema di controllo muta in maniera radicale, passando da un "space action" a qualcosa di totalmente diverso. La navetta, infatti, oltre a gironzolare libera nell'atmosfera, può anche attaccarsi al terreno e seguire la conformazione geografica del pianeta alieno. In queste fasi "libere" è possibile catalogare forme di vita sconosciute, raccogliere risorse, ingaggiare battaglie con le molte minacce che ne infestano la superficie ed esplorare antiche rovine retaggio di una civiltà scomparsa ormai da eoni. L'esplorazione open world, poi, dovrebbe presentare non solo missioni relative alla campagna principale ma anche diverse sub quest, in grado di fornire importanti ricompense come mod e upgrade per gli armamenti.
    Per ciò che concerne la fase di scontro, quindi, diviene di fondamentale importanza selezionare le armi più appropriate: dai cannoni a impulsi ai lanciafiamme, dalle mitragliatrici con rateo di fuoco strabordante a batterie di razzi congelanti, perfetti per elementali basati sul fuoco. In ogni caso, il sistema di controllo di Starlink ci ha fatto davvero un'ottima impressione: divertente, responsivo e intuitivo da padroneggiare appieno già dopo un paio di giretti su Atlas. Medesima, positiva impressione ci ha fatto il sistema di "take & drop" istantaneo che ci permette di modificare l'armamento a nostra disposizione semplicemente staccando e cambiando le componenti della navetta reale, che compariranno immediatamente sullo schermo.

    Starlink Battle for Atlas Starlink: Battle for Atlas è il classico titolo che non ti aspetti. Ubisoft sembra crederci davvero nella sua entrata nel settore dei Toys to Life. E, da quanto abbiamo potuto testare con mano, iniziamo a crederci pure noi. Il titolo di Ubisoft Toronto sembra davvero avere tutte le carte in regola per catturare l'attenzione non solo del pubblico di giovanissimi a cui si rivolge ma anche di calamitare la cupidigia di giocatori un po' più “anziani”. Soprattutto di coloro i quali soffrono della “malattia” del collezionismo che, con tutta probabilità, saranno catturati dalle navicelle componibili targate Ubisoft. Inoltre Starlink, per quanto abbiamo potuto vedere sino a questo momento, sembra possedere un'anima equilibrata e stratificata, divisa tra leggerezza, divertimento e profondità. L'offerta ludica complessiva rimane, ovviamente, tutta da verificare ma non c'è alcun dubbio sul fatto che la nuova proprietà intellettuale di Ubisoft possieda un carattere definito, in grado di distinguerla.

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