Starship Troopers Extermination: massacro alieno in co-op

Abbiamo massacrato orde di Aracnidi nell'Early Access di Starship Troopers Extermination, il nuovo sparatutto co-op per PC.

Starship Troopers Extermination
Anteprima: PC
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  • Pc
  • Forte della sua esperienza pluriennale con gli sparatutto in prima persona, Offworld Industries, autore di Squad e Beyond the Wire, ha deciso di impiegare i propri sforzi creativi nella realizzazione di un prodotto ispirato a Starship Troopers, serie cult tra gli amanti dello sci-fi i cui film sono arrivati a cavallo tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000. A pochissime settimane dall'annuncio, è stata pubblicata su Steam una versione in accesso anticipato di Starship Troopers Extermination: dal momento che non ci tiriamo mai indietro quando si tratta di eliminare mostruosità in coop, abbiamo trascorso qualche ora nella versione preliminare di questo FPS e siamo pronti ad analizzarne i contenuti attualmente disponibili.

    Aracnidi, aracnidi ovunque

    Starship Troopers Extermination non è un FPS che vuole fare della storia uno dei suoi elementi di forza. Quantomeno in questa fase, il titolo firmato Offworld Industries non prova nemmeno a contestualizzare l'azione a schermo e dà per scontato che chi si stia avvicinando al gioco conosca perfettamente le tematiche trattate nella pellicola.

    Per chi non avesse mai sentito parlare di questo brand, si tratta di una lunga serie di film in cui l'umanità del XXIII secolo è tanto sviluppata da procedere con la colonizzazione di nuovi pianeti. Non tutto va però secondo i piani e su uno di questi corpi celesti si incontra la resistenza di una pericolosissima razza aliena formata da enormi insetti spaziali simili a ragni.

    Proprio come visto al cinema quindi, dovremo vestire i panni delle truppe e confrontarci con orde e orde di questi mostri fino al momento dell'estrazione. La peculiarità di Starship Troopers Extermination risiede nel fatto che le sue modalità cooperative non sono quelle classiche per piccoli gruppi di giocatori, ma coinvolgono un numero abbastanza elevato di utenti contemporaneamente. Si parla infatti di sedici soldati che, organizzati in squadre da quattro, devono svolgere una serie di compiti principali o secondari per completare la missione. In linea di massima, le partite di questo shooter in soggettiva sono tutte molto simili ed entrambe le modalità si dividono in due fasi: nella prima occorre accumulare materiali oppure liberare un'area piuttosto vasta dalla minaccia aliena, poi ci si sposta in una vecchia base militare ormai in disuso e, dopo aver costruito alcune fortificazioni, si deve resistere all'attacco per procedere con l'estrazione finale.

    Sulla carta, il concept di gioco è parecchio interessante, ma al momento c'è ancora un po' su cui lavorare, come la varietà dell'offerta. A prescindere da quale delle due modalità si stia giocando, ad esempio, l'azione si svolge sempre e solo nella stessa mappa, disponibile sia in versione diurna che notturna (non c'è nessun ciclo giorno/notte). Si tratta di un'arena dalle dimensioni abbastanza generose in cui vengono selezionati casualmente i punti in cui si svolgono le varie attività, sebbene tutto si somigli e vi sia ben poca varietà a livello visivo. Ora come ora, la ripetitività è un aspetto che coinvolge ogni elemento di Starship Troopers Extermination, gameplay compreso. Che si aumenti il livello di difficoltà o si giochino modalità diverse, il risultato non cambia molto e la sensazione è quella di rivivere all'infinito le stesse sequenze.

    Qualche riserva anche sulle fasi dedicate alla costruzione della base. Il sistema ideato dagli sviluppatori è molto basilare e include pochissime strutture da posizionare su una sorta di griglia presente esclusivamente in alcune aree della mappa: in parole povere, non vi sono chissà quali possibilità strategiche offerte dal posizionamento dei muri e delle torrette, quindi il modo in cui si affronteranno le invasioni sarà più o meno sempre il medesimo. A non aiutare è anche il bestiario ridotto ai minimi termini: se da una parte c'è la volontà di non discostarsi troppo dal materiale che ha ispirato il gioco, dall'altra troviamo troppi pochi nemici che cambiano fra loro solo per colori e dimensione.

    Arsenale ridotto all'osso

    Purtroppo anche il gunplay di Starship Troopers Extermination è afflitto da qualche problema, dal momento che le pochissime armi disponibili hanno un feeling molto simile tra loro con giusto un paio di eccezioni. Sparare nel titolo Offworld Industries non è un'esperienza indimenticabile, complice sia la scarsa fisicità delle bocche da fuoco sia il design delle armi. Nella maggior parte del periodo trascorso in gioco abbiamo sparato senza prendere la mira proprio a causa di questo fastidioso elemento, il quale non può essere aggirato in alcun modo a causa della totale assenza di personalizzazione degli strumenti.

    L'unica libertà concessa al giocatore consiste nella creazione del loadout e nella scelta di una fra tre classi, le cui caratteristiche però non influiscono in maniera tanto decisiva sul gameplay da stravolgere il modo in cui si gioca. Tra assaltatore, tank e supporto cambia fondamentalmente la sola abilità attiva e poco altro, ma le tre classi condividono buona parte dei fucili e dei gadget, tutti elementi che vanno sbloccati accumulando esperienza partita dopo partita. Dobbiamo inoltre evidenziare la totale assenza di un sistema per la creazione o la personalizzazione del protagonista. Tutti i soldati appartenenti alla stessa classe sono uguali fra loro e, almeno per il momento, non è possibile in alcun modo modificare l'armatura nel colore o nell'estetica.

    Caos spaziale

    Malgrado un colpo d'occhio più che gradevole con i settaggi più elevati, il comparto grafico di Starship Troopers Extermination è lungi dall'essere ammirabile. I modelli delle armi e gli scenari sono abbastanza curati, così come gli Aracnidi in tutte le loro forme. Il problema più grande sono però il sistema d'illuminazione e i particellari di scarsa qualità: non solo questi elementi stonano fortemente con tutto il resto, ma capita troppo spesso che lo scenario sia completamente invaso da fumo ed esplosioni che permangono a schermo per parecchi secondi e limitano fortemente la visibilità.

    Come se non bastasse, vi sono gravi problemi di ottimizzazione per cui lo sparatutto gira in maniera perfetta solo quando a schermo c'è una situazione poco movimentata. È sufficiente che appaia qualche nemico di troppo per far crollare il framerate.

    Insomma, Starship Troopers Extermination è stato costruito intorno ad ottime idee che, però, non trovano una loro concretizzazione in questa fase di accesso anticipato. L'utilizzo di una grande mappa e la presenza di svariati obiettivi, fanno sicuramente parte di un concept vincente, ma allo stato attuale il titolo Offworld Industries ha bisogno numerose rifiniture. La speranza è che il periodo di Early Access possa servire al team per un importante lavoro di ottimizzazione e per l'aggiunta di contenuti a sufficienza per rendere l'esperienza meno monotona.

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