Sword Art Online Fatal Bullet provato: tutte le novità del nuovo gioco di SAO

Durante il Bandai Namco Level-Up Winter Edition abbiamo provato una nuova demo di Sword Art Online Fatal Bullet.

Sword Art Online Fatal Bullet
Anteprima: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Dopo una serie di incarnazioni videoludiche non particolarmente fortunate, i personaggi di Sword Art Online si preparano ad abbandonare la lande fantasy di Aincrad per spostarsi in Gun Gale Online, un nuovo MMO immaginario dove tutti i conti si regolano con un bel proiettile. Un'ambientazione nuova di pacca richiede ovviamente una sterzata netta per il gameplay di una saga che, malgrado il grande seguito dell'anime orginale, ha sempre faticato a trovare una dimensione ludica pienamente accattivante. Obiettivo che Bandai Namco punta a centrare con Sword Art Online: Fatal Bullet, capitolo affidato alle cure dei ragazzi di Dimps, gli stessi dei due Dragon Ball Xenoverse. Nel corso dell'appuntamento parigino con il Level Up event di Bandai Namco, abbiamo avuto l'occasione di mettere le zampe sul titolo e farci un'idea più chiara dell'efficacia della nuova direzione. La buona notizia è che sono stati fatti degli evidenti passi avanti. La cattiva è che alcuni di questi potrebbero rivelarsi dei passi falsi.

    Benvenuti in Gun Gale Online

    Considerando la premessa concettuale di Sword Art Online, non stupisce che il primo compito nel mondo virtuale di Fatal Bullet coincida con la creazione del nostro alter ego in cel shading. Se in un normale MMO questa operazione richiederebbe ai giocatori un tempo compreso tra le 2 ore e il "ommioddio, è morto davanti allo schermo", qui la procedura si rivela molto meno prolissa, complice un editor non eccezionalmente complesso, in linea con la media del genere di riferimento. Già a questo punto si notano i miglioramenti apportati dal team di Dimps al comparto grafico della serie, che segna una netta evoluzione rispetto alla precedente incarnazione videoludica dell'anime di A-1 Pictures.

    Badate, gente, non parliamo di cambiamenti epocali, ma comunque la distanza da Hollow Realization è evidente. Si tratta tra l'altro di una scelta di una certa importanza, dato che il team di sviluppo ha già confermato che il sesso del nostro personaggio, in associazione ad altri fattori, avrà un certo peso sul dipanarsi delle vicende narrate dal gioco. Vicende che si aprono quando Kureha, amica d'infanzia del riluttante protagonista, convincerà il nostro alter ego ad unirsi alla community dell'ultima droga digitale dei giovani giapponesi, ovvero Gun Gale Online, l'erede sci-fi del "letale" Sword Art Online. Come intuibile, questa volta la storia non ruoterà attorno al dinamico duo Kirito/Asuna, comunque presenti in qualità di comprimari, ma si muoverà su binari diversi rispetto a quelli della serie animata, con una trama originale sulla cui qualità, ovviamente, non possiamo ancora esprimerci. C'è però da dire che, già nei primi 20 minuti del gioco, capita di inciampare in una notevole quantità dei più classici luoghi comuni da anime, manifestazioni di una scrittura non propriamente esaltante. Non si tratta però di un difetto vero e proprio, visto che il prodotto è chiaramente pensato per i fan di Sword Art Online, che probabilmente apprezzeranno comunque la vicinanza alla materia originale. La demo si è conclusa poco dopo l'incontro con Afasys, un'intelligenza artificiale che accompagnerà il protagonista nel corso di tutta l'avventura e che rappresenta, di fatto, uno dei pilastri dell'intreccio. Proprio come nel caso dell'avatar del giocatore, anche questo personaggio può essere modellato a piacimento.

    Rischio ibrido

    Una volta entrati nel mondo virtuale, la primissima sezione dell'avventura sarà dedicata all'apprendimento dei rudimenti del gameplay, attraverso una missione tutorial utile anche a dipingere il contesto narrativo del titolo. Dal punto di vista delle meccaniche di gioco, Fatal Bullet mostra sin da subito l'intenzione di orientarsi verso un gameplay più action rispetto a quello dei suoi predecessori, vicino, almeno concettualmente, a quello di uno sparatutto in terza persona. Una deriva perfettamente coerente con l'ambientazione, che però aggiunge alla formula una quota notevole di rischio.

    Rischio che si concretizza in un combat system che, nel corso della nostra prova, ci è sembrato ancora un po' claudicante, a causa di un sistema di puntamento non particolarmente preciso, sulla cui efficienza pesa anche una gestione della telecamera occasionalmente problematica.
    Parliamo inoltre di un tipo di approccio che rende più evidenti difetti come l'intelligenza artificiale degli avversari. Questi sembrano vincolati a routine comportamentali estremamente basilari e ripetitive, che contribuiscono a limitare il fattore sfida alla quantità di salute a disposizione dei nemici, in associazione ai danni inflitti dai loro colpi.
    La gamma delle dinamiche di gioco include anche una meccanica di copertura che, nel corso della manciata di sparatorie affrontate in quel di Parigi, si è dimostrata tutto sommato funzionale. Il resto degli elementi chiave del quadro ludico della produzione ricalcano lo standard ruolistico delle precedenti iterazioni della saga, con una progressione a livelli scandita dallo sblocco di abilità e perk, e dal frequente aggiornamento dell'armamentario in dotazione.
    Questo dovrebbe includere anche una buona dose di armi bianche, purtroppo non presenti nella versione in prova. L'equipaggiamento standard del nostro eroe comprende anche un rampino, utile sia per raggiungere aree sopraelevate che per immobilizzare temporaneamente i nostri avversari. Si tratta in effetti di un'aggiunta interessante, che potrebbe offrire un maggior senso di profondità a un combat system che, per il momento, non ci ha convinto appieno.

    Difficile sbilanciarsi anche sulla qualità delle ambientazioni, dato che i panorami industriali mostrati nella demo dovrebbero rappresentare solo una piccola parte di un mondo ben più vasto, caratterizzato da una connotazione post apocalittica. Quello che abbiamo visto, però, non ci ha particolarmente impressionato né dal punto di vista tecnico, né da quello artistico, sebbene le migliorie rispetto al passato - lo ribadiamo - siano lampanti.

    Sword Art Online: Fatal Bullet La nuova direzione scelta da Dimps per la serie Sword Art Online è senza dubbio interessante. La decisione di offrire a Fatal Bullet un’impostazione da tps si traduce però in un rischio che, se non gestito a dovere, potrebbe trasformare la transizione in una pericolosa arma a doppio taglio. Dal punto di vista del gameplay, il nuovo titolo di Bandai Namco ci è infatti sembrato un po’ fuori fuoco, in parte inficiato da difetti che, seppur non troppo gravi, potrebbero limitare la godibilità del prodotto finale. Trattandosi di un gioco di ruolo, avrà un peso determinante anche la qualità della storia scritta dal team di sviluppo, sulla quale non possiamo per il momento esprimerci. Sul fronte della scrittura, quello che abbiamo visto nelle primissime fasi dell’avventura non ci ha convinto appieno, ma saremo felici se le nostre prime impressioni fossero ribaltate dalla forza di una narrazione pienamente soddisfacente. Per farci un’idea più chiara non dovremo però attendere molto, dato che il gioco arriverà sugli scaffali il prossimo 23 febbraio, per PS4, Xbox One e PC.

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